Conviene fare coming out nella mia situazione?

La difficoltà di uscire allo scoperto
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marcofiliberto3
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Conviene fare coming out nella mia situazione?

Messaggio da marcofiliberto3 » domenica 2 luglio 2017, 9:53

Sono un ragazzo di 18 anni, ho sempre saputo di essere gay, non sono mai stato fidanzato con nessuno, quindi sin dalle medie mi hanno sempre dato del gay, con le superiori le cose si sono calmate, ma molta gente dubita, compresa la mia famiglia (penso io)!
Ora sto prendendo in considerazione di fare coming out con il mio migliore amico, il quale sto ancora cercando di capire se sia etero, al 90% lo è, andiamo tantissimo d'accordo, mi vuole bene e si vede, ma ho tantissima paura in primis che si allontani da me, questo non lo voglio, perché con lui sto benissimo, è l'unica persona che mi tiene sempre in considerazione, è come dire un amico vero, anche se io lo vedi come qualcosa di più di un amico, e in secondo luogo ho paura che lui possa dirlo a qualche altro mio amico e quindi che la voce si sparga, e questo non deve succedere, perché in famiglia sono tutti contro i gay, sopratutto mio padre!
Sento questo grande bisogno di fare coming out con il mio migliore amico perché lui a me piace, e ci raccontiamo tutto, io so tutto di lui e viceversa, e non riesco a mantenere questo segreto anche con lui!
C'è da dire che il fatto di essere gay e non dirlo a nessuno all'età di 18 anni è un peso enorme, uno dei più grandi pesi che si possano portare nella vita, avrei voglia di gridarlo al mondo, ma non posso!

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progettogayforum
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Re: Conviene fare coming out nella mia situazione?

Messaggio da progettogayforum » domenica 2 luglio 2017, 11:23

Ti consiglierei, prima di prendere qualsiasi decisione relativa al coming out, di leggere il terzo capitolo (dedicato appunto al coming out) del manuale "Essere Gay" di Progetto Gay (scaricabile senza nessuna formalità dalla Home del Forum, sezione La Biblioteca di Progetto Gay). Osservo che il coming out che può sembrare un'urgenza non rinviabile, in molte situazioni non solo non risolve nessun problema ma ne crea di veramente difficili da gestire. Se il tuo amico fosse gay, eventualità molto remota, da quello che dici, non ci sarebbe proprio nessun bisogno di coming out con lui, perché arrivereste a capirvi su questo punto senza bisogno di dichiarazioni esplicite, se fosse etero, come probabilmente è, un coming out potrebbe metterlo in allarme. Cerco di spiegarmi meglio. La maggior parte degli etero (quelli intelligenti) è del tutto indifferente all'idea che un loro amico sia gay, ma entra in allarme se pensa di essere l'oggetto d'amore di un amico gay. Ci sono anche i ragazzi etero che creano rapporti affettivi seri con ragazzi gay che sono innamorati di loro (rapporti ovviamente solo di amicizia dal lato etero), i cosiddetti rapporti gay-etero, ma si tratta di eccezioni e non della regola generale. Concludo dicendo che, se vivi in una situazione in cui esiste l'omofobia, la prudenza deve essere massima perché dal coming out non si può tornare indietro.

Alyosha
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Re: Conviene fare coming out nella mia situazione?

Messaggio da Alyosha » lunedì 3 luglio 2017, 17:42

Se ti sei preso una cotta per questo ragazzo dovresti dirlo con più chiarezza. Da come ne parli traspirra una familiarità ed un'intimità che lascia supporre questo. Parlare di sé è una cosa fondamentale. Tutti noi abbiamo bisogno di mettere in un luogo i nostri sentimenti, paura, successi ed emozioni. Fatico pure a credere che possa "esistere" l'omosessualità senza che questa venga in qualche modo detto.
Questo per dirti che sicuramente capisco l'esigenza di parlare con qualcuno di te stesso.
Valuta però quello che ti è stato già detto. Un ragazzo etero non ha nessuno motivo reale per ritenere importante il fatto che il proprio amico sia gay. Tu però gli stai chiedendo di contividere con te un segreto. Qualcosa che sia soltanto tuo e suo. Sarebbe il primo a cui lo dici, il primo a ricevere questo dono. Insomma secondo me gli stai chiedendo altro che la semplice amicizia.
Chi riceve queste comunicazioni dovrebbe essere abbastanza maturo per capire e non è detto che non lo sia. Non è affatto detto che sapendo di te lui non sappia accettarti. Però non ti aspettare che anche lui si dichiari a te, questa mi sembra un eventulita piuttosto improbabile.
Insomma ragiona più attentamente quali sono le reali ragioni per ci lo diresti e cosa vuoi realmente ottenere nel farlo.

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Gio92
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Re: Conviene fare coming out nella mia situazione?

Messaggio da Gio92 » lunedì 3 luglio 2017, 20:48

il coming out all'amico ci sta pure, ma lascia perdere il coming out generalizzato, puo' essere molto pericoloso, soprattutto in ambienti non favorevoli all'omosessualità.
Il tuo è un bisogno adolescenziale, spesso negli adolescenti gay si osserva questo spirito di ribellione che ci sta pure, d'altronde a 18 anni si è ancora un po' adolescenti ma col tempo capirai che il coming out è molto meno importante di quello che si pensa. Ho 25 anni e rispetto a quando avevo la tua età molte mie concezioni sull'omosessualità sono cambiate, a 18 anni anche io avevo un bisogno enorme di confessare il mio essere gay. Oggi addirittura mi pento di averlo fatto con i miei genitori, perchè avrebbero potuto capirlo da soli, in maniera più sana e graduale.
Adesso il bisogno di fare CO con il mondo non ce l'ho più perchè credo che le cose più importanti nella vita siano altre, il coming out lo farò magari solo con chi sentirò l'esigenza, se la sentirò.
Non è forte chi non cade, ma chi cade ed ha la forza per rialzarsi!

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