La mia storia l'ho già raccontata un po' in vecchi post, mia sorella, la città in cui vivo, insomma sapete la situazione che stavo vivendo. Sin da quando ero bambino ho sempre cercato di reprimere tutte le mie emozioni, tutti i miei sentimenti per nascondere ciò che ero realmente. Facendo una metafora possiamo dire che ero come una bottiglia, giorno dopo giorno io cercavo di metter dentro questa bottiglia le mie emozioni (il gas), sono arrivato al punto in cui la bottiglia è stracolma e sta per scoppiare, inizia a crearsi una crepa, fa malissimo (durante il periodo della "crepa" piangevo di notte, ero tristissimo, non sono mai stato così male) da questa minuscola fessura inizia ad uscire del gas, piano piano. Ciò che voglio dirvi e che le mie emozioni sono cominciate ad uscire, di solito sono sempre stato un ragazzo forte, riuscivo a tenere tutto sotto mano, ma in questo periodo non riconoscevo neanche me stesso. Ho deciso che dovevo parlarne con qualcuno, ma questo qualcuno mi ha preceduto, una mia amica un giorno di scuola nota in me questa profondissima depressione, insiste, vuole sapere, vuole farmi sentire meglio. NON GLIELO POTEVO DIRE. Passa una settimana, stavo sempre male... Allora lei non ne può più di vedermi così, mi prende mi porta in corridoio, mi mette contro il muro e mi dice: " Adesso basta! O mi dici cosa è successo o ti CASTRO" (io sbigottito O.O). Capendo il suo vero intreresse per me, mi confido, va benissimo, lei in realtà in passato mi disse che non le piacevano i gay e le lesbiche, diciamo che le venivano i bridi a pensare ad un rapporto sessuale tra due persone dello stesso sesso, (proprio per questo non avrei optato lei come persona con cui condividere il mio segreto) ma ero debole in quel periodo, ero stanco, perché tenersi dentro tutto per quasi 12 anni è difficile, le tue energie ad un certo punto si esauriscono. Avevo paura a parlarne con lei, ma ho capito che mi voleva bene ed ho continuato con la più pura sincerità. Passa 1 mese, mi ritrovo nello stesso stato psicologico del mese precedente. Triste, depresso, questa volta perché guardavo il passato e dicevo, tutto questo tempo ... perso, la mia infanzia mandata a pu****e, e intanto guardavo il mio futuro, mi dicevo: Solo prima e solo anche dopo
. Quella stessa sera, un amico fidato mi incontra per strada, ci fermiamo, iniziamo a parlare, ma anche lui vede qualcosa di diverso dal solito in me, mi domanda, insiste, vuole aiutarmi. Mi rifiuto più volte, ma le sue parole mi rincuoravano, erano calde, accoglienti ed ecco che ci ricasco, gli dico chi sono veramente e lui: xml94 ma secondo te questo è un problema? Tu non sei diverso! Sei come tutti, nessuno ti giudica per come sei, mi dice un sacco di cose del tipo ... sei simpatico, chi ti sta intorno viene travolto dalla tua armonia, come puoi essere solo, non dire scemenze. Insomma non mi pento di averlo detto a questi due amici, perché sono AMICI in maiuscolo, sono quei veri amici che ognuno vorrebbe avere, e fortunatamente io ne ho trovati.L'ultimo episodio che vi volevo raccontare è il mio terzo CO. Dopo averlo detto a questo mio amico mi sono detto, l'ho detto a (lei), l'ho detto a (lui) adesso devo dirlo anche al mio migliore amico; e così feci. Dopo averlo detto a lui mi sono sentito benissimo. Ragazzi trovate la persona giusta con cui condividere il vostro segreto, vi fa sentire come se foste rinati. Scusate lo sproloquio, ma avevo proprio bisogno di raccontarlo a voi, che siete una vera famiglia. Grazie della pazienza. Baci by Xml94.
