Capodanno a sorpresa

La difficoltà di uscire allo scoperto
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barbara
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Re: Capodanno a sorpresa

Messaggio da barbara » sabato 22 gennaio 2011, 14:00

Mah, Boy com , una certa rudezza c'è stata, ma secondo me più dettata dalla difficoltà ad affrontare un argomento tabù e dall'imbarazzo.
Sinceramente ho apprezzato il tentativo di questo padre di comunicare.
Magari fra i tuoi, Sunshine , sono arrivati all'accordo che doveva essere lui a farlo, perchè sei un maschio . E in questo caso posso immaginare che per un uomo della sua età , molto tradizionale come mentalità, anche solo l'idea di affrontare l'argomento fosse come camminare sul carboni ardenti.
chissà quante volte si sarà ripetuto le cose da dire e non dire.
Vi svelo un segreto...i genitori sono così:, si sentono in colpa, si impongono di dover proteggere i figli da tutto , di doverli riportare sulla retta via e dunque si tormentano: "ho sbagliato qualcosa ? sarò all'altezza della situazione? userò le parole giuste?"
Non sono così granitici come sembrano. Credo che tuo padre abbia pensato che fosse suo dovere darti dei consigli, consigli che , facendo mente locale, ha realizzato di non averti mai dato e forse credeva di poter riparare, come se la tua esigenza fosse quella.
Non credo che dietro ci fosse necessariamente un'idea del rapporto uomo donna limitato al sesso, ma una oggettiva difficoltà a trattare per la prima volta certi temi con l'aggiunta di un'ansia in più da parte sua.
Adesso il suo silenzio non esclude affatto che possa essere preoccupato o che abbia la tentazione di riprendere il discorso. Il fatto è che non sa proprio che esci pigliare, secondo me. Almeno per ora.

Alyosha
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Re: Capodanno a sorpresa

Messaggio da Alyosha » sabato 22 gennaio 2011, 14:12

Si Barbara è possibile che il padre di sun abbia dentro quello che dici tu, perché ragionandoci è vero, anche se in modo rudimentale ha comunque cercato un confronto. Il fatto è che più scrivevo e più mi veniva in mente il mio e la situazione di casa mia, quindi in effetti mi riferivo a quella. Vedrà poi sun quanto la situazione che ho descritto gli ricorda il momento che ha vissuto. Mi piacerebbe fosse come dici tu (davvero mi piacerebbe), ma mio padre ha troppo in testa se stesso per poter dedicare un briciolo di tempo agli altri. Mi sforzo con tutto me stesso di vedere cose buone in lui, ma non riesco a vederci nulla. E per nulla intendo nulla, perché lui apparte le litigate con mia madre che invece sono di dominio pubblico, di sé non dice mai nulla e a me non chiede mai nulla. Sapessi quante volte ho cercato un confronto su molto meno che la mia sessualità, è un muro di indifferenza, un silenzio che solamente tace e francamente uccide. Certe cose me le ha dette ai tempi perché gli faceva schifo l'idea di avere un figlio gay, questo lo so e non gli interessava molto tutto il resto. A me invece fa schifo lui e se quello è un uomo sono stracontento di essegere gay! Ma io mi reputo in ogni caso molto più "uomo" di lui, su quello non ho il minimo dubbio

barbara
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Re: Capodanno a sorpresa

Messaggio da barbara » sabato 22 gennaio 2011, 14:28

Si, Boy.com. Diciamo che in situazioni come la tua , prendere le distanze con decisione o anche con durezza può essere l'unico modo per non farsi condizionare, soprattutto emotivamente.
E' difficile in principio accettare di doverlo fare , ma bisogna proteggersi dal loro giudizio. Non ci si può far trascinare nella loro omofobia: le conseguenze potrebbero essere devastanti . La rabbia può aiutare a non sentirsi ricattati affettivamente, almeno in un primo momento. Ma più che altro serve molto lavorare su se stessi, proprio come stai facendo tu, Boy. :)

Alyosha
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Re: Capodanno a sorpresa

Messaggio da Alyosha » sabato 22 gennaio 2011, 14:53

Credimi che vorrei tanto allontanarmi (mentalmente e fisicamente), non ne posso proprio più e sono sicuro che starei anche meglio e forse riuscirei anche a costruire un minimo di rapporto. Tanto stiamo sullo stesso tetto, ma non ci siamo mai incontrati per davvero, forse allontanadoci e capendo che siamo persone diverse e che abbiamo fatto nella vita scelte diverse riuscirei anche a perdonare lui e me stesso. Solo è che la prima forma di indipendenz aè quella economica e io quella non ce l'ho. La rabbia nasconde un dolore infinito credimi è l'origine di tutti i rifiuti e anche l'impotenza che uno prova nel capire che per quanti sforzi uno faccia non riesce a cambiare le cose. Ma il mio rapporto con lui è troppo condizionato dal rapporto che hanno come coppia. Solo non vogliono aggiustarlo per davvero nessuno dei due e in questo sono dei profondi egoisti. Non hanno mai pensato veramente a noi figli. Sembra a guardfarli che uno sia la vittima e l'altro l'aggressore e invece se guardi ancora meglio sono complici fra di loro e le uniche vere vittime restano i figli. Bisognerebbe avere un sussulto di dignità e capiure che certe situazioni sono semplicemente insensate e invece non fanno altro che ingarbugliarsi ancora di più, mentre cercano di sciogliere la matassa.
Comunque in tutto ciò è stato un bene che abbia un pò corretto il tiro del mio intervento. L'ho riletto e al posto di sun potrei anche offendermi, visto che non conosco ne lui ne suo padre e che in effetti non sono nessuno per giudicare. Spero che a questo punto sia chiaro che si parlasse di me

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Re: Capodanno a sorpresa

Messaggio da Telemaco » sabato 22 gennaio 2011, 16:29

Ciao Sunshine, non so se sono riuscito bene a ricostruire la vicenda, comunque mi pare che tuo padre avesse bisogno di ricevere da te qualche SMENTITA riguardo ad una tua possibile omosessualità... e di fatto le cose che hai detto tu, lui le ha lette esattamente secondo i suoi desideri; si sarà detto "allora forse mio figlio è solo imbranato con le ragazze e per questo gli era venuto il dubbio di essere gay, ma per fortuna non lo è".
Quando NON si vuole vedere, NON SI VEDE anche l'ovvietà.

Come hanno detto anche altri, essere imbranato con le ragazze può anche passare, essere disinteressato alle ragazze assolutamente no.

Se le cose sono tornate in uno stato di quiete è forse perchè i tuoi hanno cercato disperatamente di leggere nelle tue risposte la smentita di quanto hanno letto nella mail.

Che posso dire, lasciali crogiolare nella loro autoconvinzione, almeno non dovrebbero starti più addosso. Certamente però non riusciranno ad essere tranquilli, di solito i genitori sono sempre isterici anche se fingono di non esserlo.

Non so perchè ma cercare un dialogo dopo che ti sono state fatte quelle domande non penso possa portare a molto; vedi tu se vuoi cercare di dare una possibilità alla povera testolina del tuo babbo, oppure lascia stare soprattutto se devi convivere con i tuoi ancora del tempo.
# Non basta un giorno di freddo per gelare un fiume profondo.
(Gǔlǎo de zhōngguó yànyǔ)

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Re: Capodanno a sorpresa

Messaggio da sunshine86 » sabato 22 gennaio 2011, 23:57

Cappero! Non mi aspettavo che nascesse una discussione dal mio post... :)

In effetti, credo di essermi espresso un po' male o, meglio, di aver sottinteso alcune cose...

Anzitutto, devo dirti, Boy-com, che quel sentimento di avversione verso tuo padre lo provo anch'io (verso il mio, ovviamente :D), anche se cerco di negarlo, di considerare le cose positive, di lasciar perdere quello che mi dà noia. Istintivamente però provo quest'avversione verso di lui. Credo che siamo due caratteri profondamente diversi, benchè lui ritenga che siamo simili (ma lo dice perchè non mi conosce in fondo e perchè il ritenere che io la pensi come lui lo fa stare più tranquillo). Quando ero piccolo ricordo che mi prometteva le cose per, poi, disattenderle puntualmente. Sia io che mia madre gli dicevamo che era meglio se diceva fin dall'inizio che non aveva tempo o non poteva farlo, senza promettere per cancellare all'ultimo. Ora io mi sono adattato e non mi attendo niente da lui e, in generale, dagli altri. Mamma, invece, ancora si aspetta che lui mantenga quello che dice, e sono io a dirle che lo sa ormai, dopo 40 anni, com'è fatto e che deve agire di conseguenza. Questo suo non mantenere le promesse credo che trovi la ragione principale nel fatto che lui deve essere tranquillo. E questo in senso molto egoistico, di attaccamento anche alle cose materiali. Lui promette e nella sua mente la promessa equivale alla realizzazione della cosa stessa; in questo modo si toglie un peso ed è contento. In questo senso credo vada letta la “chiacchierata” di capodanno: voleva tranquillizzarsi, avere sotto controllo la situazione, in qualche maniera, “possedermi”.
Quand'ero piccolo non voleva che andassi a giocare con gli altri bambini, perchè voleva essere tranquillo che non mi facessi male. E quindi non si poneva il problema che io potessi isolarmi e avere problemi a instaurare rapporti con gli altri. Veniva prima la sua tranquillità e, se mamma gli diceva “Ma giocano! Al massimo si sbuccia una gamba” lui replicava con scuse “fobiche” inerenti possibili malattie. La cosa più irrazionale è che poi si stupiva del fatto che durante l'infanzia e l'adolescenza non avessi amici, che non sapessi giocare a pallone e cose simili. Già... perchè lui da quando era bambino ne combinava di tutti i colori (una volta furono dei suoi amici a dire a mia nonna che il figlio era stato portato al pronto soccorso... e mi immagino la poveretta! :shock: ); io invece dovevo evitare i rischi e i pericoli che gli avrebbero potuto causare preoccupazione.
Questo lo ricollego – come accennavo prima – al suo attaccamento alla “proprietà” (il suo smacco peggiore è che non abbiamo nemmeno la prima casa! :D): ha bisogno di contare, di sapere che possiede qualcosa, di dire questo è mio. Poi magari è capace di spendere tanto per cose inutili, di fare scelte “anti-economiche”, ma non è quello che conta.
Io ho capito bene, che questo è un modo per compensare delle sue insicurezze. Insicurezze che ha anche in altri ambiti: nel lavoro, con persone che ritiene “superiori”, etc... Solo che questo bisogno di sicurezza e di tranquillità va a discapito di chi gli sta accanto, ossia io e mamma. Sul piano dei bisogni materiali non ci ha fatto mancare nulla (ma anche mamma lavora; anzi ora solo lei lavora). Peraltro, né io né lei abbiamo avuto mai ambizioni chissà quali! Io il motorino non l'ho mai avuto, uscite la sera zero, vacanze idem; lei pure non ha mai chiesto niente di straordinario. Cmq, lui litiga, brontola, ti mette paure irrazionali solo per scaricare la sua ansia sugli altri (che saremmo io e lei, ossia la sua “proprietà”).
Capisco, come dice Barbara, che ci sono ragionamenti tipici dei genitori, che li fanno in buona fede per apprensione nei confronti dei figli, e che nessuno insegna il mestiere del genitore, però, pur ammettendo la buona fede, con questo suo atteggiamento – e questo è ciò per cui provo più rancore verso di lui – ha finito per rendermi un bambino che aveva paura di tutto e che non riusciva ad avere nessun contatto sociale.
Dai 14 anni fino ad ora ho cercato di “rimediare” per così dire; di farmi forte, di togliermi le paure che mi aveva trasmesso, di uscire da quella depressione che mi accompagnava nel periodo delle medie, di perdere i chili di troppo che avevo, di capire cosa volevo, cioè fare non quello che faceva piacere a lui o agli altri, ma imparare a scegliere di testa mia ed assumermi la responsabilità delle mie decisioni.
Ora sono fiero (se si può dire) di essere riuscito a cambiare di non essere più sempre chiuso e introverso, triste e asociale, di aver imparato a instaurare rapporti con gli altri, a scherzare, a sapere avere un carattere forte, etc.

Forse ho divagato dal discorso... però la tua risposta “dura”, Boy-com, mi ha fatto ripensare a tutto questo.
Avrebbe potuto chiedere quali fossero le sue aspettative in un rapporto di coppia, se avesse problemi a rapportarsi al sesso magari, dargli qualche consiglio, condividere le sue esperienze di coppia o magari anche solo chiedergli se con quella ragazza vista nel letto ci fosse qualcosa e che tipo di sentimenti provasse (restano ancora tutte domande che un padre etero può fare ad un figlio etero, ma hanno un taglio profondamente diverso). Uno che ti dice che una ragazza a letto con te cerca solo il cazzo, fattelo dire che ha una visione abbastanza squllida del rapporto di coppia (scusami se te lo dico, ma lo penso).
Di quella ragazza si era già parlato a suo tempo e lui, all'epoca, insisteva sul fatto che io qualcosa provassi, sebbene lo negassi con fermezza. Mamma aveva capito che quella ragazza non era il mio tipo (di carattere) e a lui in qualche modo dava noia che mamma stesse dalla mia parte, perchè forse vedeva in me lui stesso e voleva che io realizzassi quello che lui, al mio posto, avrebbe voluto. Ruppe assai i coglioni con questa storia della mia “spasimante” finchè lei non si fidanzò (al che iniziò a parlarne male, ma a me non ne fregava più di tanto).
Riguardo alla sua idea di rapporti, non penso che creda che tutte le ragazze cerchino solo il cazzo, anche se spesso lo dice.... penso che ci sia un po' di maschilismo nei suoi discorsi.
Magari fra i tuoi, Sunshine , sono arrivati all'accordo che doveva essere lui a farlo, perchè sei un maschio .
Sarebbe bello se fosse così, perchè vorrebbe dire che hanno dialogato fra loro. Ma non credo proprio che sia successo questo, perchè i loro discorsi sono da molti anni monologhi di lui interrotti da poche parole di lei, a cui lui replica con un discorso o identico a quello che aveva già fatto o che non ci incastra nulla con quello che ha detto lei. Pensa che le ultime due vacanze che abbiamo fatto (dopo oltre 10 anni che non si facevano) le abbiamo fatto io e lui, mentre lei lavorava, e lui ogni tanto ricorda come stava bene in quei giorni (senza di lei)... :?
Io credo che abbia trovato il coraggio di chiedermelo in quel momento e l'abbia fatto...

Concludo questa risposta qui, perchè è già lunghissima... :?
Grazie delle risposte!!! ;)

barbara
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Re: Capodanno a sorpresa

Messaggio da barbara » domenica 23 gennaio 2011, 0:55

Che dire, Sunshine? Ancora una volta sono colpita dalla tua maturità, specie leggendo queste cose. Hai fatto molta strada , contando sulle tue forze e facendo a meno di un dialogo in famiglia .
Devi essere fiero di te stesso e, a dispetto di ciò che i tuoi forse temono, non manchi certo di personalità e determinazione.
la timidezza spesso nasconde delle grandi doti. E' una cosa che ho sempre pensato e ne trovo continuamente conferma.

Alyosha
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Re: Capodanno a sorpresa

Messaggio da Alyosha » domenica 23 gennaio 2011, 9:08

Caro Sun sono molto contento della tua risposta, mi fa piacere conforntarmi con qualcuno su questo tema, che come hai ben potuto vedere è ancora un nervo scoperto. In comune abbiamo questa sorta di ossessione psicanalitica per il padre. Io lo "studio" da anni ormai e credo di conoscere ogni centrimetro della sua personalità. Il padre invece è proprio diverso e meno male per te (non che mi spiacerebeb l'idea che fossimo fratelli, ma è proprio che non ti converrebbe fare a cambio :lol: ). Ci ho pensato un po e se io ho l'idea che lui non mi conosca affatto probabilmente vale anche il contrario, in verità io non conosco lui e probabilmente nonostante questo mio profondo "studio", non ho idea di quali cosa abbia fatto e di chi sia veramente. In realtà conosco mi madre e il suo modo di vederlo e poi però non conosco nanche davvero mia madre, perché se l'avessi conosciuta per davvero, per certo avrebbe interrotto la relazione anni fa. Allora mi sento come una pallina di ping pong, tirato da loro due, un pò mi avvicino a lui e tanto me ne allontano. Mi sento un crocivia, sento sulla pelle attrversarmi il fiume di cotnraddizioni della mia famiglia. Tutte quelle cose che ormai mi fanno imbestialire che non hanno proprio senso e che in famiglia da me sembrano quasi normali. Mi sento stato caricato di queste contraddizioni ed è come se avesse dato a me il compito di scioglierle, ma ogni volta che provo a farlo queste si riannodano da qualche altra parte. Quindi in vertà non le hanno poggiate su di me, perché le sciolga, ma perché le sopporti per loro. Perché non le vivano loro: http://www.youtube.com/watch?v=ht5ex_y-YUU.
Sun per il testo che quoti, non so in effetti a me pare lo stesso un modo squallido di vedere il rapporto con una donna. Ma li in effetti è una questione di maschilismo tonto che accomuna tutti i "maschi" e tuo padre è in buona compagnia. La cosa veramente triste è che spesso gli oppressori sono vittime e queste sonore fesserie che va insegnando a sua volta le ha inpararte da un'altro che glliele ha insegnate. Purtroppo è così certi fili sono discendenze, certe discendenze sono catene che ci rendono schiavi, certi schiavi si avvinghiano alla loro catena e presto imparano a volergli bene. Tu puoi ritenerti soddisfatto per aver spezzato questo cerchio, per la forza che ti c'è voluta e per le cose belle che scrivi:) Un abbraccio

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