Paura che vada bene

La difficoltà di uscire allo scoperto
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anymore88
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Paura che vada bene

Messaggio da anymore88 » lunedì 31 gennaio 2011, 0:47

Non posso credere di scrivere in questa sezione del forum. Solo qualche settimana fa saltavo a pie pari tutte le discussioni riguardanti il coming out senza perderci tempo, io ho i miei tempi e una cosa come questa richiede dei tempi biblici per le persone come me. Giusto? Sbagliato.
Mi sono reso improvvisamente conto che un mio caro amico (etero ovviamente) ha mangiato la foglia. La cosa mi ha reso stranamente felice, ma a questo punto tanto vale che spenda due parole per spiegarmi.

Questo mio caro amico sarebbe il mio MIGLIORE amico, non fosse per l'insignificante dettaglio che ho speso due anni a togliermelo dalla testa perché ne ero innamorato perso (due anni solo per farmi entrare in zucca che ERA ED E' ETERO oltre ai due passati a fantasticarci sopra). In pratica ho mandato a gambe all'aria la nostra amicizia perché lui non avrebbe preso distanze da me perché sono gay o perché ero innamorato di lui. Vi risparmio i dettagli di una classicissima storia incasinata (ma in buona sostanza l'aver troncato i rapporti con lui è stata una delle cose più sagge che sento di aver fatto nella vita. Ripensamenti zero). Nel corso dell'ultimo anno ci siamo riavvicinati e siamo tornati buoni amici, questa volta senza secondi interessi da parte mia. Ho le idee molto più chiare di qualche anno fa dopo tutto.

Comunque come dicevo lui ha capito tutto. L'ho capito la settimana scorsa, dopo una breve conversazione in cui abbiamo parlato di lui e la sua ragazza se ne esce con una frase tipo: "tu? che fai? donne? uomini?" :o
io o sorriso e ripetuto con nonchalance: "uomini, haha.." :oops:
lui ha lasciato cadere il discorso senza insistere e la cosa mi ha fatto drizzare le antenne ancora di più se possibile.
Una settimana più tardi altri due segnali:
1) senza alcun motivo infila "casualmente" in un discorso il fatto che un suo collega considera l'omosessualità una malattia e si infervora dicendo che nel 2011 è ridicolo che qualcuno la pensi ancora cosi, ed ho l'impressione che dicendolo non continui ad osservarmi come a valutare le mie reazioni.
2) mi ha chiesto di organizzare una serata solo io e lui tra qualche settimana (intorno alla data del mio compleanno) e, forse influenzato dagli episodi già citati ho avuto l'impressione che fosse un po' teso per la cosa. So solo che mi ha chiesto esplicitamente di dire pure agli altri di raggiungerci il giorno dopo ma che quella sera dovevamo essere solo io e lui.

Ora, vedo due possibilità.
A) E' gay e vuole fare coming out. Sarebbe bellissimo ecc ecc ma non credo proprio.. dicamo che è il classico spaccaf***e. Ne ha sempre avute per tutti i gusti e solo negli ultimi due anni a messo la testa a posto (con una ragazza fissa).
B) Ha capito tutto e la cosa strana è che questa possibilità (che considero molto più probabile, anche perché ci conosciamo da quasi 10 anni) non solo non mi fa paura ma anzi mi attira. Nel senso che quella sera, se non sarà lui a partire vorrei farlo io.

Dopo questo lungo preambolo arrivo al nocciolo della questione (finalmente). Sono arcisicuro che non mi spu****erà in giro perché so che tipo di persona sia, inoltre per la prima volta sento il bisogno di fare coming out e penso che potrebbe darmi almeno una marcia in più. Il fatto è che ho una paura fottuta di riavvicinarmi a lui. E' vero che mi capisco molto più di qualche anno fa ma ho perso degli ANNI dietro di lui e paradossalmente ho paura di quanto il mio coming out ci potrebbe riavvicinare, non voglio innamorarmi di nuovo di lui per poi dover tornare a distruggere quello che avremmo ricostruito.

Cosa devo fare? penso che dovrei mettere bene in chiaro le cose ma se già è difficile fare CO (il primo nel mio caso), figuriamoci dover aggiungere "ah, già dimenticavo..ero innamorato di te fino a qualche anno fa. No, non parlo di una cotta, parlo di qualcosa che ho impiegato due anni a superare. Vuoi una birra?". Help me!

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progettogayforum
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Re: Paura che vada bene

Messaggio da progettogayforum » lunedì 31 gennaio 2011, 1:44

Benvenuto anymore88!!! Beh, io penso che quel tuo amico lo vorrebbero avere tutti!! e invece ce l'hai solo tu!! Perché è realemnte speciale!!! Benvenuto nel forum anymore88!!!

Aquilotto
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Re: Paura che vada bene

Messaggio da Aquilotto » lunedì 31 gennaio 2011, 12:32

anymore88 ha scritto:Questo mio caro amico sarebbe il mio MIGLIORE amico, non fosse per l'insignificante dettaglio che ho speso due anni a togliermelo dalla testa perché ne ero innamorato perso (due anni solo per farmi entrare in zucca che ERA ED E' ETERO oltre ai due passati a fantasticarci sopra).
Ahiiiii ahiahiahiahiahi... massima solidarietà

Ad ogni modo, com'è cambiata la tua vita nel frattempo? Hai stretto nuove amicizie? Hai qualche altro punto di riferimento a parte lui? Perché se ce l'hai può essere più difficile che tu ricada nell'innamorarti di lui. Se invece lui rimane più o meno al centro del tuo mondo, e potresti ritrovarti nella condizione di non pensare ad altri, effettivamente il rischio c'è...

Occhio però:
anymore88 ha scritto: ... Sono arcisicuro che non mi spu****erà in giro perché so che tipo di persona sia ...

... dopo una breve conversazione in cui abbiamo parlato di lui e la sua ragazza se ne esce con una frase tipo: "tu? che fai? donne? uomini?" :o
io o sorriso e ripetuto con nonchalance: "uomini, haha.." :oops: ...
sei sicuro sicuro sicuro al 100% che non sia uno che può sputtanarti?
anymore88 ha scritto: Cosa devo fare? penso che dovrei mettere bene in chiaro le cose ma se già è difficile fare CO (il primo nel mio caso), figuriamoci dover aggiungere "ah, già dimenticavo..ero innamorato di te fino a qualche anno fa. No, non parlo di una cotta, parlo di qualcosa che ho impiegato due anni a superare. Vuoi una birra?". Help me!
Eventualmente quello glielo puoi dire dopo, una volta visto come vanno le cose, no? Vedi che tipo di rapporto e di dialogo si instaura... e un domani potresti anche dirglielo ridendoci sopra.
Se io sapessi cosa mi fa bene
se io sapessi cosa mi fa male
nella marea di cose e di persone che c'ho intorno
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potrei sul serio diventare
un uomo pluricentenario
forse eterno


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Aster
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Re: Paura che vada bene

Messaggio da Aster » lunedì 31 gennaio 2011, 14:13

Ma... ma... tu gli hai detto "uomini" quando ti ha chesto esplicitamente che cosa fai! Hai già fatto coming-out e il tuo amico l'ha già accettato, di che cosa stiamo parlando!? Metti le cose definitivamente in chiaro, lui lo sa già, poi col tempo potrai parlargli di quel che probabilmente ha già capito.

anymore88
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Re: Paura che vada bene

Messaggio da anymore88 » lunedì 31 gennaio 2011, 15:18

Prima di tutto grazie a Project per il benvenuto e per tutto l'impegno che ha dimostrato e dimostra di dedicarci. Grazie.

Rispondo ad Aquilotto: La mia vita è cambiata si, le amicizie vecchie sono rimaste ma se ne sono affiancate anche di nuove. Il mio punto di riferimento attuale cerco di essere io e se sento il bisogno di appoggiarmi a qualcuno cerco di "distribuire il peso" un po' su tutti i miei amici.
Il fatto è che ho paura esattamente di questo; sarebbe l'UNICA persona con cui mi sono confidato. In un modo o nell'altro tornerebbe ad essere un riferimento per me e non so se questa sia una buona idea dopo tutta la fatica fatta. Ho paura di vuotare il sacco immediatamente (per l'ovvio doppio imbarazzo mio e soprattutto suo) e ho paura di rimandare ad un momento indefinito (odio rimandare le cose importanti, ho sempre paura di continuare a procrastinare, e questa è una cosa che deve essere chiarita).
P.S.: la paura di essere sputtanato da lui non mi sfiora neppure, lo conosco come le mie tasche e mi ha dimostrato molte volte che si taglierebbe un testicolo piuttosto che farmi soffrire (questo è valso anche dopo il mio allontanamento "ingiustificato" per esempio).

E in fine un chiarimento per Aster: la mia era una risposta divertita della serie "uomini...(che coglione che sei!) hahaha..." non un coming out.
E' facile fraintendere e difficile trascrivere le conversazioni... sorry! =D

Alyosha
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Re: Paura che vada bene

Messaggio da Alyosha » mercoledì 2 febbraio 2011, 9:58

Anymore finalmente tropo un goccio di tempo per risponderti. La storia che racconti è molto bella. Mi ricordi quando da bambino mi trovavo su un piccolo rialzo di scoglio e sotto il mare. Avrò perso mezz'ora li davanti perché proprio non mi sapevo buttare. Ho tenuto gli occhi chiusi e mentre ancora cercavo di convincere le gambe a muoversi mi sono ritrovato giù in acqua. Questo per dirti che è assolutamente certo che già sappia e ha solo voluto farti sapere che sapeva e che per lui non è affatto un problema. Sono sincero, per come la vedo io, sarebbe persino scorretto vedere in questo suo comportamento altro e se ti stai convincendo a fare C.O. con lui nella speranza che succeda qualcosa, rischi di restarci molto, ma molto male. Leggendo vedo che tu stesso sei molto realista in merito, io però lo volevo sottolineare, perché mi rendo conto perfettamente che in queste cose la speranza è l'ultima a morire e qualche illusione dentro, nonostante tu sia consapevole del contrario, potresti infondo ancora coltivarla. Noto man mano che vado avanti che per un gay è abbastanza facile pensare che qualcuno, cui magari si vuole bene, possa essere un gay inconsapevole. Io che gay represso lo so stato davvero, so per certo che finché non è la persona stessa che decide di fare i conti con questa cosa, ella si considera perfettamente etero. Per cui in effetti ad un gay che si innamora di un tizio dovrebbe interessare poco se è gay represso o perfettamente etero, perché per quello che riguarda il suo interesse non cambia molto la situazione. Infine un vero gay represso (col marchio original sotto) credo che in ogni caso avrebbe l'estremo bisogno di amicizie fidate e mai e in nessun caso di cimentarsi a capofitto in un'improbabile storia omosessuale (avrebbe effetti devastanti su di lui e sull'altro). Mi rendo via via conto che questa cosa per un ragazzo che è sempre stato gay è un pò difficile da capire. Una persona che si è considerata etero e che è talmente ostinata da non vedere neppure l'evidenza pur di continuare a considerarsi etero, ha molte difficoltà a riorganizzare il suo mondo. Una persona fidata che lo aiuti in questo può essere decisiva, ma questa persona deve sapere qual'è la situazione ed esserne perfettamente consapevole. Si tratta di ristrutturare un mondo, cambiarne l'ordine di valori, rimuovere vecchie certezze, vecchie convinzioni, imparare a gestire le proprie emozioni e in qualche caso persino imparare a riconoscerle fra di loro e capire bene cosa significano. Un amicizia ha senso se c'è gratuità, correttezza e assoluto disinteresse. Almeno questa è la mia piccola esperienza.
In definitiva, per come la vedo io, un gay potrebbe costruire una bella amicizia con un gay represso, magari anche aiutarlo a capire confrontandosi con lui (e poi chi lo sà, la vita mi ha portato a non escludere mai nulla e su queste basi potrebbe anche nascere altro). Se la sua idea tuttavia è provarci sin da subito la vedo proprio male. Almeno questo è il mio pensiero.
Ad ogni modo tutto questo po po di discorso solo per dirti che in effetti io scanserei l'alternativa di cui sopra:
A) E' gay e vuole fare coming out. Sarebbe bellissimo ecc ecc ma non credo proprio.. dicamo che è il classico spaccaf***e. Ne ha sempre avute per tutti i gusti e solo negli ultimi due anni a messo la testa a posto (con una ragazza fissa).
B) Ha capito tutto e la cosa strana è che questa possibilità (che considero molto più probabile, anche perché ci conosciamo da quasi 10 anni) non solo non mi fa paura ma anzi mi attira. Nel senso che quella sera, se non sarà lui a partire vorrei farlo io.
Perché in entrambi i casi, credo avrebbe comunque bisogno di un amico.

guy21
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Re: Paura che vada bene

Messaggio da guy21 » mercoledì 2 febbraio 2011, 14:00

ciao anymore benvenuto anche da parte mia! vedrai che qua starai bene e troverai gente seria con cui parlare ma anche scherzare!
per quanto riguarda il tuo amico vedrai che se sarà tuo amico riuscirà a capirti e ad accettarti per quello che sei!
ciao! :D

Nemesis

Re: Paura che vada bene

Messaggio da Nemesis » sabato 5 febbraio 2011, 10:28

Ciao Anymore, se ti senti pronto e sai che il suo eventuale giudizio non ti ferirà diglielo (ovviamente ometti il fatto di esserti preso una cotta per lui, sarà già un pò "sconvolto"... E' assurdo dirlo nel XXI secolo ma le persone ancora si "sconvolgono", come se la sessualità di una persona fosse sconvolgente) allora parlagli a cuore aperto e vedi come reagisce.
Magari potrebbe sorprenderti e dire "ehi, sei il mio migliore amico, non è un problema se sei gay perchè sono felice quando sei felice tu" oppure potrebbe mandarti a quel paese e andarsene.
Da parte mia ti auguro un grande in bocca al lupo e speriamo bene...

barbara
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Re: Paura che vada bene

Messaggio da barbara » sabato 5 febbraio 2011, 11:50

Cia Anymore, mi viene da pensare che il tuo amico abbia mandato avanti la sua ragazza, non sapendo come affrontare con te un eventuale discorso. Forse vorrebbe sciogliere un certo silenzio che c'è tra voi, ma non sa come farlo. Per altre tue perplessità vale ciò che ho appena scritto a blood.

viewtopic.php?f=21&t=1208&p=10585#p10585

Anzi, se vuoi puoi dargli la tua opinione. ;)

anymore88
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Re: Paura che vada bene

Messaggio da anymore88 » domenica 13 marzo 2011, 6:10

Non ci sono riuscito...forse sono un vigliacco ma quando si è presentata l'occasione non sono stato capace di coglierla. In realtà ho perso ben tre occasioni di fare CO ma non ho potuto, le parole mi si bloccano in gola prima di aprire la bocca...non so se sia più paura di aprirmi con questo mio amico o di dirgli quanto lui sia stato importante per me in passato, visto quanto mi ha aiutato a capire chi sono e cosa voglio. In ogni caso sento di non potergli dire solo che sono gay ma mi sento in obbligo di dirgli anche quanto ho provato per lui.
Sono fatto così, VOGLIO ESSERE il tipo di persona che se prende una decisione lo fa perché è disposta a giocarsi tutto (odio le mezze misure). Non tanto per gli altri quanto per sentirmi in pace con una coscienza che non mi da tregua.
Non posso rimandare un "dettaglio" importante quanto il fatto che sono stato innamorato di lui e  che non sono sicuro di non poterci ricascare, mi sembrerebbe disonesto illuderlo di avere la mia fiducia per poi avere delle riserve (esistono solo il bianco o il nero in certe occasioni), sono ancora deciso a parlargli ma dovrò trovare un'altra occasione. Anche perché tra poco più di un mese andrò a vivere da solo (e non ho ancora detto ai miei che la prossima settimana firmerò il contratto. Lo stress è già molto tra lavoro, straordinari (molti), studio, e CO).  
In realtà sono convinto che siano tutte scuse, ma razionalmente sono così sensate che non riseco a non prendere tempo. Ad essere onesti non scrivo neppure per chiedere consigli (so cosa dovrei/vorrei fare) ma solo perché non voglio dimenticare queste esitazioni, sento che la mia vita sta per cambiare e mi sembra di essere sospeso, non definito nei fatti per quanto convinto nella teoria...spero che le mie pippe possano essere utili a qualcuno una volta concluso questo pezzo di vita perché ora come ora (per me) sono tutt'altro che utili. 
Sono sicuramente troppo razionale e mi rendo conto che scrivendo queste cose sembro quasi sopraffatto da queste cose, in realtà non sono mai stato così carico, così deciso a spaccare il mondo quanto in questo momento e mi sento realizzato se penso di aver già fatto molto per realizzarmi. 
Non me ne frega niente del bicchiere mezzo pieno/mezzo vuoto, voglio un bicchiere pieno fino all'orlo e questo mi piace! 

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