Il mio coming out

La difficoltà di uscire allo scoperto
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Alyosha
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Il mio coming out

Messaggio da Alyosha » giovedì 17 febbraio 2011, 16:55

Volevo usare infiniti paroloni per descriverlo... Poi nel modo di raccontarlo via mail ad un amico ne ho parlato così e così m va di dirlo anche a voi:

Direi che è andata benissimo. Mia madre non è per nulla omofoba, ha il privilegio di vedere nel cuore delle persone e sa magicamente distinguere senza che nessuno gli abbia spiegato nulla, un comportamento giusto da uno che non lo è. Lo sapeva già e sapevo pure che per lei non era un problema, ma ho faticato molto a dirglielo. Anche se in verità non gli ho detto nulla. Gli ho detto solo che ero arrabbiato non per i motivi di cui avevo parlato un secondo prima, ma per una cosa che non gli potevo dire. Ed è stata lei a parlare e farmi capire che potevo dirgli qualunque cosa senz ache si scandalizzasse. E poi parlando parlando ho capito che si stava riferendo alla mia omosessualità senza citarla direttamente. Mi ha solo detto che devo sentirmi libero e che l'amore di Dio è grande e va oltre. Gli sono scoppiato a piangere come un bambino e anche adesso a pensarci mi commuovo. E' stata una guerra con me stesso durata anni, adesso mi sento sfinito, riposato. Come se il pericolo che mi teneva in movimento fosse finito e potessi finalmente dormire. Dopo 11 lunghi anno posso riposare.

Aggiungo solo che allo stato attuale mi tratta esattamente come sempre, anzi forse più serena, perché credo che anche lei finalmente si sia liberata di una cosa che mi voleva dire. Mi ricordo perfettamente delle mie prime storielle e delle resistenze che faceva allora ad accettare l'idea che fossi cresciuto. Adesso invece ha soltanto capito, come solo una mamma può capire: senza capire nulla e volendomi solo bene. Mi pare si sia raccolto il senso di tanto vagare in quell'abbraccio. Ci ho messo undici lunghi anni per portarmi fin qui e al solo pensiero mi gira la testa per quanta strada c'è voluta e quante cose mi son detto e ho fatto. A pensarci non riesco a non commuovermi. Mi pare di sentirmi libero: la mia vera natura, la giustizia del mondo che punisce chi ha le ali e non vola.

barbara
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Re: Il mio coming out

Messaggio da barbara » giovedì 17 febbraio 2011, 17:41

E' una storia tenerissima, Boy-Com. Sono davvero felice per te! Poter avere un rapporto più chiaro e profondo con tua madre è un altro passo importante verso la tua serenità. Spero che per molti altri ragazzi sarà presto così :D

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Re: Il mio coming out

Messaggio da aquilone213 » giovedì 17 febbraio 2011, 19:05

boy com questo tuo post mi ha veramente commosso perchè mi ci sono ritrovato in pieno soprattutto nella metafora del riposo e del dormire,nel senso che non vedo l ora di arrivare alla fine della mia lotta e di poter riposare...grazie per aver condiviso questo momento con noi..personalmente,non so perchè,ogni volta che leggo le tue parole provo una sensazione di conforto e di speranza....ti auguro che dopo questa dura lotta ora arrivi per te il momento di raccogliere i frutti di questo percorso...un abbraccio

Alyosha
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Re: Il mio coming out

Messaggio da Alyosha » giovedì 17 febbraio 2011, 20:05

Grazie acquilone sono davvero molto contento di quello che scrivi. Il mio cammino non finisce certo qua, finirà il giorno dell'addio, per adesso ci tengo a continuare a camminare e percorrere i sentieri di questo mondo, con la testa alta. Ne parlavo l'atro ieri con un ragazzo che sa di me e mi chiedeva se avessi unas pillola che mi facesse diventare di punto in bianco etero, se la prenderei. Ho risposto convintamente di no. Ho pensato bene sin dove questa mia "particolarità" mi ha fatto arrivare, questa voglia di cercare me stesso nei "diversi", le persone che ho incontrato, i luoghi che ho visto, le cose che sono stato, gli amori che ho vissuto e persino il dolore. A tutto questo non saprei rinunciare, perché dovrei rinunciare a me stesso. E' stato importante poterlo dire, è stato importante sapere che undici anni fa non era minimamente pensabile che potessi farlo e che di fatto avesse già capito. Credo che senza saperlo e senza volerlo stessi preparandomi il terreno. Sono anche contento di non aver continuato a percorrere la strada che avevo intrapreso undici anni fa. Avevo cominciato proprio male e forse anche per questo è stato un bene che mi sia rifugiato nell'affetto di una ragazza. Chissà cosa avrei fatto e dove sarei andato a parare. E tanto importante è stato questo forum, questa dimensione così normale che si respira qui e lasciatemelo dire anche così profondamente morale. Per chi come noi non può contare su punti di riferimento sociali, ne a volte su consigli familiari ne amicali è fondamentale tenere dritta la schiena. Secondo me deve anche tenere un impegno di serietà in più, perché se scivola ha meno paracaduti che frenino la caduta. Insomma mi sento tanto più sereno e con un futuro ancora tutto da scrivere.

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serpentera
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Re: Il mio coming out

Messaggio da serpentera » giovedì 17 febbraio 2011, 20:08

Bellissimo CO boyuzzo!
Davvero hai una madre speciale,è davvero molto difficile trovarne una come la tua che accetti una cosa così,con tranquillità...
In questi casi come si dice,boh? auguri per il futuro! :mrgreen:

Alyosha
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Re: Il mio coming out

Messaggio da Alyosha » giovedì 17 febbraio 2011, 20:22

Grazi Serpy è una donna davvero speciale, con tanto carattere e tanta sofferenza alle spalle anche lei, avrebbe tanto bisogno di un affetto mai ricevuto e proprio per questo sa darne tanto. Gli ho visto difendere cause ben più difficili a spada tratta e senza alcun dubbio. Situazioni che chiunque avrebbe giudicato indifendibili, ma che lei mettendosi non so perché sentiva fossero profondamente giuste. Anch'io sono molto così vedo moralità nei posti più inaspettati e mi fanno ribbrezzo molte cose che la gente giudica comportamenti "normali". Sono molto contento di averglielo fatto capire (non gliel'ho confermato :)), sapevo perfettamente che lei non avrebbe detto nulla, l'avevo già sentita parlare più di una volta sulla questione, sospetto pure che avesse un fratello così (sospetti miei ricostruendo la sua vicenda alla luce di quello che sono adesso). Confesso che il mio problema non è mai stato lei, ma sono tanto contento di non dover più nascondere chi sono a lei. Più andava avanti e più mi cominciava a pesare questa cosa. A posta ero così nervoso nei suoi confronti senza nessun motivo. Mi ha pure chiesto alla fine dopo tre ore di discorsi (mia madre parla anche più di me:):)) se alla fine mi andava di dirglielo, gli ho risposto di no e lei mi ha detto solo "va bene".

Torrismondo
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Re: Il mio coming out

Messaggio da Torrismondo » giovedì 17 febbraio 2011, 21:35

Tua madre merita veramente molta stima! Sei fortunato e penso proprio che tu possa essere contento di questo; io lo sono per te.
Vai così :mrgreen:
Velle parum est: cupias ut re potiaris oportet (Ov. Ex Ponto I 1, 35)

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Ennis
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Re: Il mio coming out

Messaggio da Ennis » venerdì 18 febbraio 2011, 10:46

Oh la! mi piace leggere queste cose! ;)
Complimenti boy... sono strafelice per te! :D
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Stravinsky
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Re: Il mio coming out

Messaggio da Stravinsky » venerdì 18 febbraio 2011, 15:25

Ma che bello Boy!! Sono troppo felice per te :)
Tua madre ha dimostrato di essere speciale e vedo che anche tu te ne sei reso conto (sai a volte i figli partono prevenuti nel giudicare le madri...xD).
Il CO, come dicono in molti, non è necessario né dev'essere vissuto come una forzatura o un obbligo. Senza dubbio nel momento in cui si fa (specialmente in famiglia) ci si sente molto meglio e l'idea di non avere più segreti in famiglia per quanto riguarda l'amore è veramente bellissima!
Buona fortuna per tutto allora, sono sicuro che d'ora in poi sarà una discesa :)
Criticare i difetti altrui è rendersi incapaci di accettare le proprie debolezze. Ascoltare l'altro è sentirlo respirare e permettergli di vivere i suoi silenzi. Non giudicate, contemplate. Non rifiutate, guardate. Non disprezzate, ascoltate!

Alyosha
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Re: Il mio coming out

Messaggio da Alyosha » venerdì 18 febbraio 2011, 23:30

Non è affatto un momento obbligato, anche perché di fatto è stata lei a farmi capire che sapeva, io non me la sono sentita proprio di confermargli nulla. Perché non mi sento proprio di fare passi più lunghi della gamba. Sto già correndo fin troppo, per questo e tante altre cose a volte sento di essere precipitoso e pago caro prezzo per la foga che metto nelle cose. Noto che più che altro che dentro me questa cosa diventa concreta e più libera emozioni belle, ma anche brutte, che non sempre è facile gestire. Proprio non mi è concesso di starmene un attimino sereno e la tentazione sarebbe di starsene buoni buoni, che tanto non l'ha prescritto il dottore a nessuno di stare con qualcuno. Non potevo aspettarmi reazione migliore e proprio questo mi lascia perplesso, sapere che tutto è rimasto dov'era uguale a prima. Forse ci vuole tempo per capire l'importanza delle cose che mi stanno succedendo. Non so vedremo. Mi sento abbastanza scosso per questo e altro in effetti. Certe parole mi rimbombano proprio dentro e mi fanno stare male. Chissà cosa m'è passato per la testa, neanche sono gay da quattro mesi e pretendo di dare lezioni a destra e sinistra. Non ero venuto qui per questo e tolgo il disturbo tranquillamente. Questo è il mio modo di stare nelle cose, questa la mia natura, non posso ne voglio rinunciarci e se non imparo una buona volta ad essere più clemente io con me stesso, non posso pretendere che lo siano gli altri.

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