Ci facciamo troppi problemi

La difficoltà di uscire allo scoperto
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Gio92
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Ci facciamo troppi problemi

Messaggio da Gio92 » venerdì 22 giugno 2012, 3:40

Ciao a tutti, è da parecchio che non ci si sente :D
Ho deciso di aprire questo topic perchè voglio dire quello che penso sul coming out.
Penso che al giorno d'oggi ci facciamo troppi problemi noi gay/lesbiche.
Penso che se vivessimo una vita tranquilla, fatta di persone intorno che ci vogliono bene, a prescindere dal nostro e dal loro orientamento sessuale, potremmo vivere bene. E sinceramente, che bisogno c'è di dirlo?? Io credo che già la parola "coming-out" ci etichetta. Gli etero fanno CO? No. E perchè noi gay dovremmo farlo? E poi gia la frase "mamma (che può essere anche un amico o un fratello/sorella) devo dirti una cosa ma non prenderla a male: sono gay" suona un pò come "mamma, devo dirti una cosa: ho un tumore"

Penso che l'omosessualità dovrebbe essere vissuta come una cosa normale, perchè E' NORMALE. Il CO dovrebbe essere inteso come una esternazione del proprio orientamento sessuale, non come una rivelazione NEGATIVA di se.

Forza, amici gay, facciamoci forza e non pensiamo che siamo diversi dagli altri. Noi siamo come gli altri. E se qualcuno ci chiama "ricchione, leccaciuffe, frocio, checca" (scusatemi i termini) è lui che non sta bene, non noi.

Ho aperto questo topic perchè voglio mandare un messaggio di positività a tutti voi. Del giudizio degli altri non fatene un dramma. Pensate che chi giudica negativamente gli altri, giudica negativamente in primis se stesso. E questo vuol dire che quella persona non sta bene psicologicamente e si deve curare dalla sua malattia, dalla sua prigione interiore, dalla sua DIMENSIONE GIUDICANTE che lo intrappola.

Un abbraccio.
Non è forte chi non cade, ma chi cade ed ha la forza per rialzarsi!

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alessandroNa
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Re: Ci facciamo troppi problemi

Messaggio da alessandroNa » venerdì 22 giugno 2012, 9:09

Bella Gio!!! Questo tuo tipic mi ha strappato proprio un bel sorriso!!
"mamma devo dirti una cosa ma non prenderla a male: sono gay" suona un pò come "mamma, devo dirti una cosa: ho un tumore"
Mi sembra un po' alla Biagio Izzo :D !!!!

Leccaciuffe mi è proprio nuovo :D per assonanza lo trovo simpatico!!molto meno volgare e cacofonico di altri nomignoli ( vabbè meglio prenderla a ridere )

Condivido in pieno quello che dici! Molte volte ho letto del CO quasi come un obbligo nei confronti delle persone a cui si vuole bene, come una sorta di maggiore chiarezza! Adesso non è per polemizzare ma trovo quasi ridicole queste affermazioni o concezione del CO !! Non credo che l'affetto , la sincerità Etc Etc venga minata o dimostrata dalla "confessione" dell'essere gay! Poi in certi casi è proprio impossibile pensare a fare CO!
Comunque sia mi accodo al tuo appello!! DAI RAGAZZI CERCATE DI VIVERE BENE PRIMA CON VOI ATESSI E POI CON CHI VI CIRCONDA!! Che se si riesce a raggiungere un certo equilibrio interiore , tutto viene piu facile!
Saluti. alessandroNa
Non ho il diritto di giudicare o condannare nessuno! Non ho il tempo, né la voglia, né la personalità, per mettermi a pianificare vendette! Mi vendico già continuando ad essere me stesso, sempre, comunque, in ogni modo, e in ogni caso.

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progettogayforum
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Re: Ci facciamo troppi problemi

Messaggio da progettogayforum » venerdì 22 giugno 2012, 9:38

Bellisisma Gio!! Non avrei saputo dirlo meglio!! Sono parole sacrosante!!

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marc090
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Re: Ci facciamo troppi problemi

Messaggio da marc090 » venerdì 22 giugno 2012, 9:57

L'unica cosa è che quando parli di un noi riferito a gay e lesbiche stai già facendo categoria..... :)

Quello che voglio intendere è che se è vero che tutto questo dovrebbe rappresentare la normalità, è anche vero che siamo in un paese in cui il comportamento sessuale, cosa che dovrebbe essere assolutamente privata e circoscritta a quei pochi, viene messo in discussione e utilizzato anzi, nel modo peggiore, per creare delle dimensioni di diversità...

Non mi ricordo più putroppo, ma mi pare che fosse boy-com che aveva proposto come traduzione per Coming Out il termine Emancipazione... Una cosa è una realtà libera, tranquilla, in cui il coming out non ha molti significati, in cui anzi, è quel gesto stesso a creare delle diversità... questo sarebbe in una realtà sana e libera di pregiudizi.. e un'altra cosa è appunto, quelle che sono molte delle nostre realtà, tutte italiane; quelle realtà in cui essere riconosciuto come gay, può comportare uno stile di vita completamente sacrificato e problematico... A quel punto ha senso parlare di coming out, come una rivendicazione di diritti fondamentali e come il coraggio stesso di affrontare la discriminazione...

Secondo me non è solo di ottimismo che si dovrebbe parlare, ma anche di un vero e proprio processo di consapevolezza, che ci fa prendere atto se vogliamo lottare per manifestare i nostri diritti, in una situazione in cui ne siamo privati, oppure se crediamo che non ci sia bisogno di tutto questo e siamo quindi liberi
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
Martin Niemoller


Marc090 -- Amministrazione di ProgettoGay

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CuoreAlato
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Re: Ci facciamo troppi problemi

Messaggio da CuoreAlato » venerdì 22 giugno 2012, 18:55

Il mio pensiero sull'argomento vola ormai libero da un bel pò, non ho più l'esigenza di dire a questo o a quell'altro chi sono e cosa provo.
La natura mi ha fatto cosi, l'unica persona che ritengo veramente degna di sapere, per rispetto e per amore, è mia madre, poi il resto del mondo, se vuole sapere, e saprà guardare attentamente dentro di me, lo scoprirà da se!
Ma per farlo ci vuole una certa dose di interesse... che va oltre il semplice giudizio, o sbaglio?
Purtroppo confesso che le offese che mi capita di ricevere, ancora non son capace di lasciarle scivolare, mi feriscono ogni volta, e mi paralizzano, nel vero senso della parola. Ma prima o poi, quando magari troverò una certa serenità, non sarò più di spugna, ma di titanio.. :)
Ma soltanto vicino al sole, tutte le parole, il mio cuore ascoltò!

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