La mia storia + CO per disperazione

La difficoltà di uscire allo scoperto
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prolife86
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La mia storia + CO per disperazione

Messaggio da prolife86 » lunedì 3 settembre 2012, 23:47

Salve a tutti, ho qualche problema dovuto al mio coming out e penso anche dovuto alla mia sessualità...
Cerco di farla breve raccontando i punti salienti della mia storia, cercate di leggerla tutta con un po' di pazienza perfavore...

Sono un ragazzo di 26 anni, ho scoperto la mia sessualità abbastanza presto, da adolescente, anche se inconsciamente ho tentato di nasconderla (forse anche a me sztesso) fino ad una certa età (diciamo fino ai 18 anni).
Poi molto piano ho cominciato a dichiararmi al mio migliore amico, etero, che non mi ha mai trattato diversamente da prima e ha sempre continuato a volermi bene.
Poi è successo un fatto, un giorno ho scoperto di essermi innamorato proprio di questo mio amico, che all'inizio mi ha capito, poi per un certo periodo abbiamo preso un po' le distanze, per evidenti motivi...alla fine credo mi abbia fatto bene, penso di non avere più questi sentimenti per lui e di essere ritornati ad un bel rapporto di amicizia. E' uno dei miei migliori amici tuttora.
Nel tempo in cui non ci si parlava molto, ho potuto raccontare di me ad altri due miei amici, anche loro veramente comprensivi e con cui esco tuttora...in defnitiva, adesso, gli amici più stretti che ho lo sanno, e a loro non cambia assolutamente nulla e continuano, e qui voglio sottolinearlo, senza riserve, ad essere miei amici.
Fin qui tutto bene.

Negli ultimi due anni ho continuato i miei studi universitari, laurea specialistica, in un'altra città, tuttavia non molto lontana dalla mia, infatti al massimo ogni due settimane tornavo a casa, potendo rivedere parenti e amici... diciamo che nonostante la distanza i contatti non li ho mai persi, anzi.

Le cose sono andate avanti così, raggiungendo un certo equilibrio che devo dire mi piaceva, non nascondo che ogni tanto avevo qualche esperienza sessuale, con persone trovate nelle community internet famose per essere facile luogo dove "reperire" incontri...

Adesso mi ritrovo a dover dare gli ultimi esami prima della laurea, data la fine dei corsi sono tornato a casa e, anche per lo studio, sono abbastanza stressato, e credo che anche questo abbia contribuito ad indebolirmi "mentalmente"...

Fatto sta che più o meno 10 giorni fa qualcosa è cambiato, ho scoperto che più di qualche mio amico si è fidanzato e nonostante tutto però ci si riesce a vedere, il problema non è sicuramente quello. Tuttavia qualcosa è scattato in me, ho cominciato a provare ansia (che provo tuttora) e disorientamento, e paure varie, tra cui quella di restare da solo, ma soprattutto di non avere più le idee tanto chiare sul mio futuro.

Così, colto quasi dalla disperazione, ieri sera ho "confessato" tutto ai miei genitori, pensando che questo potesse almeno darmi un po' di sollievo.
I miei mi vogliono bene, e sapevo che mi avrebbero voluto bene comunque...e nonostante la reazione di mio papà sia stata per ora assolutamente positiva (tradotto non gli cambia assolutamente nulla) ho veramente paura di aver fatto soffrire mia mamma...io la vedo, non si da pace, credo si colpevolizzi di qualcosa e le dispiace da morire il fatto che non si sia accorta di nulla in tutti questi anni, e ogni volta che mi guarda negli occhi, magari con un finto sorriso, la vedo molto triste, e continua a farmi domande del tipo "ma cosa farai?", "cosa succederà?" a cui nemmeno io so dare una risposta!

E ora mi trovo qui ancora ansioso e barcollante, come se tutti gli obiettivi che avevo nella vita, laurea, lavoro ecc non contassero più niente...sono in questo limbo da cui non riesco ad uscire...

Magari non potrete darmi una mano, ma ci spero tanto!

Grazie a chiunque abbia avuto la pazienza di leggerlo...

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progettogayforum
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Re: La mia storia + CO per disperazione

Messaggio da progettogayforum » martedì 4 settembre 2012, 0:49

Intanto ti do il mio benvenuto nel Forum! Poi ti dico che ti trovi in una situazione estremamente positiva. Un padre che reagisce al coming out del figlio come ha fatto tuo padre è una rarità! E quanto a tua madre, penso che abbia bisogno di un po’ di tempo per digerire la cosa, è spaventata perché non sa che cosa aspettarsi, ma quando si renderà conto che un ragazzo gay col cervello in testa può vivere un vita che non ha niente da invidiare a quella di un ragazzo etero le paure spariranno. E in effetti solo un etero può pensare che un ragazzo gay si senta in difficolta per il fatto di avere un ragazzo invece di una ragazza. Ma questo per una mamma è difficile da capire, si sente responsabile, come se si potesse plasmare un figlio riprogrammandone la sessualità attraverso l’educazione. Ma dai a tua madre il tempo di capire che tu stai bene e starà bene anche lei. E quanto agli amici, beh, non credo tu possa desiderare di più! Allora … ansioso e barcollante ma perché?? Piuttosto su una cosa mi permetto di insistere: fare sesso con persone pescate nelle community è rischioso perché si tratta di persone che possono avere avuto molti partner e questo aumenta nettamente il rischio aids. Il preservativo è in ogni caso il minimo di protezione indispensabile e comunque fare sesso senza protezione con persone della cui sieronegatività non si è certi è come giocare alla roulette russa. Quindi massima attenzione alla prevenzione! Al di là di questo, beh, il sesso, ok, certamente attira, ma vivere una storia d’amore vero è proprio un’altra cosa e, ci tengo a sottolinearlo fortemente, è una cosa possibile! I ragazzi gay non sono una rara eccezione, sono una minoranza intorno all’8% della popolazione il che vuol dure che in un’aula universitaria con 100 studenti, in media i gay sono otto! Non uno o due! E, anche se non li vedi, perché la stragrande maggioranza dei gay non si dichiara pubblicamente ma segue una strada prudente come hai fatto tu, i ragazzi gay ci sono e sono tanti!

Alyosha
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Re: La mia storia + CO per disperazione

Messaggio da Alyosha » martedì 4 settembre 2012, 1:19

prolife86 non se ha senso porti la questione nei seguenti termini, però tenderei a sfocare un attimino la questione omosessualità che secondo me centra solo fino ad un certo punto. Per come la vedo è più interessante il fatto che tu stia finendo l'università, che questo ti abbia riportato in famiglia e a fare i conti con un passato che hai sentito l'esigenza in qualche modo di ristrutturare. Non è una cosa che avviene così raramente, lo "horror vacui" chiamimolo così, specie con i tempi che corrono e le miriadi di incertezze sul futuro. Insomma l'ansia potrebbe dipendere da quello, staccarsi dalla famiglia diventare autonomi, oneri e onori annessi, insomma sono tutte cose che possono generare un carico di stress non indifferente in particolar modo per un gay, che in questo percorso non può fare leva diciamo sulla fisiologia sociale che ti vorrebbe fidanzato e con un progetto di vita di coppia almeno sulla lunga scadenza. In questo passaggio sicuramente un gay sperimenta un senso di solitudine, che un etero tampona.
Non so se ti sto dicendo cose che per te possono avere un senso. Però sul serio punterei molto più l'attenzione sulla fase delicata che stai vivendo e questo difficilissimo passaggio all'età adulta che l'imminente laurea in qualche modo ti preannuncia. Ragionaci un pò su e vedi se può centrare qualcosa. Per intanto benvenuto, non dubito che ti troverai bene qui con noi.
Un abbraccio

barbara
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Re: La mia storia + CO per disperazione

Messaggio da barbara » martedì 4 settembre 2012, 8:30

Ciao Prolife, la tua storia è rasserenante per molti ragazzi che la leggeranno. Poi i momenti difficili arrivano sempre; la vita ne è costellata . Può darsi che c'entri l'avvicinarsi della laurea , combinata all'ansia di tua madre.
Sull'argomento dell'ansia post lauream ho aperto una discussione tempo fa

viewtopic.php?f=20&t=2253

mi sembrava importante offrire uno spazio di confronto su questo, anche perchè per molti ragazzi gay terminare gli studi senza una prospettiva immediata di indipendenza economica significa anche essere più controllati dai genitori , avere meno possibilità di progettare una vita lontano da certi condizionamenti.
Vedrai col tempo ti chiarirai sul senso di quello che provi e troverai anche qualche antidoto (una passione, un fidanzato ...) . L'importante è avere fiducia che le proprie risorse al momento del bisogno ci daranno una mano.
I momenti difficili ci insegnano molto della vita e possono diventare un'occasione di accrescimento interiore.Ed è quello che ti auguro. :)

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Telemaco
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Re: La mia storia + CO per disperazione

Messaggio da Telemaco » mercoledì 5 settembre 2012, 0:04

Le mamme sono sempre, spaventosamente, irrimediabilmente apprensive.
Per non angosciarti di riflesso, pensa che tutto sommato qualsiasi ipotetica cosa tu le avessi detto, avrebbe reagito in quel modo: "mamma mi sono fidanzato con una ragazza di colore", "mamma ho deciso che vado a vivere all'estero", "mamma mi sono iscritto ad un corso di parapendio".

Se credi che il clima non sia eccessivamente drammatico, la cosa più spontanea che mi viene da dirti è di buttarla sul ridere: quando tua madre ti fa quelle domande tipo "e adesso cosa succederà" tu falle un bel riassunto stupido, un vademecum per mamme ansiogene ricordandole che non parti per la guerra, non verrai mandato al confino, non verrai rapito dagli alieni o vivisezionato dall'FBI nè ti unirai ad una banda di narcotrafficanti colombiani; essendo tu un normale essere umano, per quanto un essere umano gay, succederà che finirai gli studi, cercherai un lavoro, ti prenderai una casa, farai viaggi, vacanze, amicizie, andrai a vedere l'ultimo film di Spiderman e poi quando ti fidanzerai con un ragazzo glielo presenterai a patto che lei si decida finalmente a rifare quella buonissimissima crostata che ha smesso di fare da tanto tempo.
# Non basta un giorno di freddo per gelare un fiume profondo.
(Gǔlǎo de zhōngguó yànyǔ)

prolife86
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Re: La mia storia + CO per disperazione

Messaggio da prolife86 » giovedì 6 settembre 2012, 0:26

Salve a tutti, scusate il ritardo con cui vi rispondo ma non ho proprio avuto occasione di stare al pc finora...

Comunque vi ringrazio davvero, ho potuto leggere i messaggi che mi avevate lasciato già la mattina dopo tramite smartphone e mi sono stati di grande conforto.

Fortunatamente poi il giorno stesso ho potuto rivedere un'amica che non rivedevo da molto e che sapeva già della mia storia, e che ha saputo tranquillizzarmi un po'.

Poi, non contento :) , il giorno stesso ho continuato con il mio CO, svelandolo ad una mia amica con cui non ho mai avuto tempo di costruire un rapporto vero (solo perchè non ci si vedeva mai...) ma con cui ultimamente passo molto tempo e, ve lo giuro non vi prendo in giro, mi ha detto che pure lei è gay....

A parte il fatto in se, ha saputo, e continua tuttora a farlo, trovare le esatte parole per tranquillizzarmi e per aiutarmi a fare ordine nella mia testa che, come più di qualcuno ha detto qui sopra (Alyosha ha centrato la questione) è quello che mi manca adesso.

Ho un gran casino in testa al momento :D , non ve lo nascondo, ma almeno ho preso coscienza che col tempo ce la farò a venircene fuori, questo si, e penso che sia già un grande passo.

Per quanto riguarda mia mamma intanto cerco di farmi vedere positivo, con il tempo sono sicuro che starà meglio, anche perchè voglio stare meglio io.

Comunque davvero grazie, io continuo a seguire il post se qualcuno avrà voglia di aggiungere qualcos'altro!!!
Grazie!

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Yoseph
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Re: La mia storia + CO per disperazione

Messaggio da Yoseph » lunedì 10 settembre 2012, 23:23

Ciao, io credo che tu stia nella strada giusta! Ti invidio un po' per il fatto che tu abbia intorno a te persone così intelligenti e comprensive che non ti hanno fatto sentire a disagio. Pensa che io ho la tua stessa età ma la mia situazione è opposta. Vivo in un paese minuscolo e dirlo ai miei genitori, che sono persone grette e all'antica, è praticamente impossibile. Né mi sento di dirlo ad altri amici o conoscenti: le persone che conosco potrebbero sembrare all'apparenza aperte e tolleranti invece a mio parere non hanno la minima idea di cosa voglia dire essere omosessuali, per loro l'unico modello di vita praticabile per noi è quello di uscire tutte le sere, girare da una festa all'altra e avere rapporti col primo che capita, purtroppo c'è da dire che è questa la condotta tenuta dai pochi gay dichiarati che vivono dalle mie parti.
L'unica possibilità per me è guadagnarmi un'indipendenza che mi porti a stare alla giusta distanza da casa mia e naturalmente costruirmi una mia vita.
Purtroppo devo dire che anche a me a volte viene la paura di rimanere solo, non riesco ad immaginare come potrebbe essere la mia vita senza qualcuno al mio fianco, per adesso mi sembra molto remota la possibilità di incontrare un ragazzo che possa diventare anche il mio compagno...
Ad ogni modo ti faccio un grosso in bocca al lupo per la tua laurea, che mi pare di aver capito essere vicina, e per la tua vita futura, ovviamente!
Ciao ciao

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lagoon
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Re: La mia storia + CO per disperazione

Messaggio da lagoon » martedì 18 settembre 2012, 20:24

Ciao prolife, non devi preoccuparti di niente, penso che quel senso di spaesamento che provavi derivasse come ha detto qualcun altro dal fatto di finire l'università... Tanti miei amici e io stesso finendo l'università abbiamo avuto l'impressione di avere davanti una pagina bianca da cominciare a scrivere.. Fino all'università tutto è bene inquadrato, si va a scuola, poi ai corsi, si studia per gli esami, si esce con gli amici... Ma poi? Ciascuno va per la sua strada, ci si può sentire un pò abbandonati a se stessi..! Probabilmente volevi buttare giù tipo una base di certezze da cui partire per affrontare la tua vita che verrà ;) ti capisco!

Sono contento che intorno a te, a cominciare dai tuoi genitori e dai tuoi amici, abbia trovato persone comprensive che magari ora ti vogliono bene anche più di prima..!!!! Grande!! Tua mamma si sentirà meglio e non sarà più preoccupata quando ti vedrà felice di poter essere quello che sei tra persone che ti vogliono bene.. Si sentirà sollevata perché penserà che hai trovato la tua strada ;)
Anch'io mi sono laureato, l'anno scorso, però ho fatto una scelta diversa.. A casa non lo sa quasi nessuno, solo una mia amica con cui da quando ho fatto co ho un rapporto fortissimo.. Pochi mesi dopo la laurea mi sono trasferito all'estero, spesso anch'io ho paura di rimanere da solo ma ho deciso di non pensarci e di avere fiducia nel futuro ;)
Ti faccio tanti in bocca al lupo per il futuro e tienici aggiornati ;)
"Se pensi sempre a un muro, un muro troverai"

Muzzle
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Re: La mia storia + CO per disperazione

Messaggio da Muzzle » martedì 18 settembre 2012, 21:58

Mi sento sempre coinvolto in prima persona quando leggo certe storie e non aggiungo altro sul "post-università", ma mi ha particolarmente coplito il passaggio: "si sono fidanzati -> ho avuto paura di restare solo" perché per quanto uno provi a razionalizzare ed essere sinceramente felice per gli amici che si fidanzano/sposano, anche a me è capitato di sentirmi davvero "incasinato" e, inconsapevolmente, restarci molto male perché io ero invece "solo" alla mia età ..
E come dicevi tu università, lavoro, amici, parenti e compagnia bella sembravano davvero perdere la capacità di tranquillizzarmi senza "quel tassello mancante"..

Per vicende varie ne è passata di acqua sotto i ponti ho fatto c.o. con i miei e (alla fine) l'han presa benissimo, e soprattutto non sono più "solo" adesso. Con questa persona sesso e affetto sembrano andare di pari passo (tra enormi fatiche eh :b), ma ecco, volevo solo dire che di sicuro l'intimità sincera e vera di un rapporto aiuta a rendere più concreta e reale una vita e forse a dissipare qualche dubbio.. Però sono sicuro che da sola non basta. Anche tra le braccia della persona che desideri puoi sentirti mortalmente solo, a volte.. Credo che il grosso per uscire (o provare ad uscire) dal proprio limbo sia anche riuscire a realizzare veramente quanto siamo in realtà fortunati ad avere una vita "normale" con una famiglia, una casa, degli amici che ci vogliono bene, la salute, l'opportunità di laurearsi e trovare un qualsiasi tipo lavoro(forse), e tutte quelle cose che spesso diamo per scontate e magari non riusciamo ad apprezzare appieno nella nostra vita quotidiana.. So che suona fottutamente buonista e non ti è di nessun aiuto concreto! ma in realtà io ci credo molto e penso che siano cose per cui valga la pena lottare per non perderle e, soprattutto, migliorarle... per cui mi permetto di premere invia a questo post e te le dico lo stesso ;)
Ha aperto la mano sinistra. Così ci ho messo dentro la mia storia.

prolife86
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Re: La mia storia + CO per disperazione

Messaggio da prolife86 » sabato 6 ottobre 2012, 0:05

Ciao a tutti ragazzi.

Mi scuso se non riesco a farmi sentire molto, ma purtroppo ho veramente poco tempo per stare davanti al pc, nonostante abbia letto (più volte anche...) tutti i vostri post.

Intanto volevo ringraziarvi, siete stati (e siete tuttora) un valido aiuto, nonostante non riesca materialmente a rispondere ad ogni singolo post.

Vi aggiorno sulla mia situazione.

Allora, intanto dopo aver fatto (e passato) l'esame che stavo preparando nei giorni in cui vi ho scritto devo dire che un minimo di sollievo l'ho provato, se non altro un altro mattoncino è andato al suo posto. Poi sono stato circa una decina di giorni tranquillo, sono rimasto qualche giorno in un'altra città e una settimana circa in montagna, da solo per cercare di riposare un po' la testa, e di staccare da tutto e da tutti. Devo dire che mi ha fatto bene.

Ora se non altro riesco a distinguere (prima era buio totale!) e a mettere a fuoco decisamente meglio le cause che mi avevano fatto stare molto male e pian piano, un passetto alla volta, sto andando avanti, credo nella giusta direzione.
Fortunatamente sono circondato da persone che mi vogliono bene, e che in qualsiasi momento sono pronte a darmi una mano se mi serve.
Con i miei va molto meglio, mia mamma finalmente la vedo un più tranquilla, qualche volta ne abbiamo parlato e ho cercato di farmi vedere più tranquillo anche io (e in effetti un po' lo sono), e credo sia per questo che sta meglio anche lei.


Il problema più grande, se così vogliamo definirlo, è che finora non ho semplicemente vissuto al completo...negare una parte di se stessi o comunque non lasciarle libertà alla fine pesa, e sono fermamente deciso a fare di tutto per poter finalmente vivere appieno.
Il brutto, per così dire, di farlo a questa età è che molti legami già esistono e sono consolidati, e bisogna cambiare alcune cose, alcune a malincuore, come sacrificare del tempo magari con gli amici di sempre, per poter trovare qualcun altro con cui confrontarsi alla pari e, se capita, anche costruire qualcosa...
Ma in definitiva il bello lo si può trovare anche qui, nel senso che si, il cambiamento spaventa e molto anche, ma d'altro canto è stimolante e da la certezza (se lo si fa con degli obbiettivi) che lo si sta facendo per raggiungere uno stato migliore. A questo voglio arrivare.

So circa qual'è la mia strada, so cosa devo fare, adesso basta "solo" trasformare le parole nei fatti :D



Ciao a tutti per ora, continuerò a leggervi!

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