Lo penso anch'io che ci siano tante sfumature in mezzo...nel senso che l'accettarsi, l'ammettere a se stesso di essere gay è un requisito di base...ma così come c'è un tempo per accettarsi, c'è anche una fase durante la quale si cresce ancora, si ricerca una maggiore serenità, si capisce ancor più intimamente che essere omosessuali è solo una delle tantissime sfaccettature di noi...bene, solo dopo, secondo me, ci si può iniziare a dichiarare...Alyosha ha scritto:se generalizzi a quel modo per cui accettarsi vuol dire dichiararsi, rischi poi di vedere o tutto biano o tutto nero e il risultato e non vedere le mille sfumature in mezzo.
prima con la persona a cui tieni di più, poi con altri pochi amici fidati....e dopo ancora ad altri, fin quando non sentirai nemmeno più il bisogno di dirlo per quanto inizi a vivere normalmente questo tuo lato di te...cioè..sarà superfluo un vero e proprio CO perchè basterà semplicemente rispondere (ovviamente a seconda della situazione, delle persone e dei contesti), a chi ci chieda se hai la ragazza, se ci vorresti provare con la tipa X ecc...che si è gay.
Tutto questo per dire: sì, alyosha, concordo quando dici che accettarsi non equivale a dichiararsi..ma che tra le due azioni c'è una fase, più o meno lunga, durante la quale si matura ancora e si riflette sull'idea di poter condividere con altri questo lato di noi!!
(divento sempre più prolisso!! )
Saluti