Coming or not coming?

La difficoltà di uscire allo scoperto
Rispondi
Ferro
Messaggi: 232
Iscritto il: lunedì 1 giugno 2009, 21:34

Re: Coming or not coming?

Messaggio da Ferro » giovedì 2 luglio 2009, 9:33

konigdernacht ha scritto:Non so, ferro. La tua è sempre una posizione ragionata.
Essendo la mia esperienza limitata all'università, posso dirti che un ristretto gruppo di persone sa di me. Gli altri sono colleghi e il rapporto deve essere sì cordiale ma lavorativo. Le tue esperienze di vita o commenti di natura sessuale credo non ci debbano essere. O almeno, se io ne sento, o mi allontano o faccio finta di non sentirli, perchè primo, si lavora; secondo, se per caso dovessi fare un lieve riferimento e quelli si inalberano, vedo come va nel tempo, e decido se chiudere la cosa o se vale la pena continuare.
Qualche collega l'ho mollato in cammino. Al di sopra della mia felicità, penso non ci debba essere niente. Sarò drastico, ma ognuno deve essere se stesso.
E ci sono persone adatte e non adatte.
Bhè adesso non confondiamo l'università con il lavoro, magari nel luogo di lavoro è giusto pensarci due volte per una serie di ragioni.
Comunque lasciando stare i motivi oggettivi che possono spingere una persona a mantenere il segreto voglio fare una precisazione.

Sia sbandierarlo ai quattro venti, come una cosa che andrebbe scritta sulla carta d'identità, sia restringere il campo degli "eletti" può essere sinonimo di non pina accettazione.
Ti chiedo "Sei sicuro che non lo dici per una paura di un rifiuto?" Se la tua risposta è no allora va benissimo però anche in questo caso avrei un'altra obiezione da fare.

E ti racconto un fattariello, dall'adolescenza un mio caro amico ha chiaramente manifestato una personalità eccentrica (tipo artista/stilista) e un'ambiguità generica (mai sfociata in comportamenti equivoci ma un modo di essere che ovviamente lascia molti dubbi).

Io a quell'età ancora non immaginavo di essere gay e la sua personalità mi incuriosiva, lentamente tende ad allontanarci, finchè i nostri rapporti si riducono al minimo sindacale...

Dopo tanti anni, non ha mai dichiarato la sua sessualità, racconta di essere etero ma da tante cose si evince un suo essere gay e cosi facendo non fa altro che alimentare il pettegolezzo.
C'è chi dice "no è etero" inteso come, lui è un bravo ragazzo non può essere gay, e a chi il dubbio viene e via con battutine.....
Ora (dando per scontato che sia gay) se lui avesse chiarito o chiarisse la sua sessualità, si eliminerebbero tante dicerie e si obbligherebbero gli amici che lo vogliono (o dovrebbero volergli) bene a "fare i conti" con questa realtà nuova.

Quindi nel caso che ti ho detto, il mio amico, ha dimostrato una paura nel confrontarsi che l'ha portato ad isolarsi o quantomeno a scacciare persone che lo avrebbero potuto volere bene (IO PER PRIMO OVVIAMENTE!!)

Quindi capisco la tua posizione però STAI ATTENTO

Avatar utente
konigdernacht
Moderatore Globale
Messaggi: 939
Iscritto il: giovedì 25 giugno 2009, 0:27

Re: Coming or not coming?

Messaggio da konigdernacht » giovedì 2 luglio 2009, 12:37

Ciao nyko, grazie per il nick! :)
Puoi aver ragione, che le amicizie si costruiscono nel tempo, e ciò significa anche 10 anni, ma ti ripeto, mia esperienza fino ad oggi è stata quella di pretendere dagli altri una apertura ed una sensibilità che non è da tutti; e ciò non si costruisce in anni (a mio avviso), o meglio, io non voglio che degli amici debbano aver bisogno di me per costruirsi un’apertura mentale. Magari hai ragione nel dire che sono troppo rigido e categorico, ma ci sono stati periodi i cui ogni sera era un problema o un’incompensione per scarsa sensibilità di terzi. Dici che magari, se la persona vale, c’è anche quello, ma a me non interessa; facendo un bilancio dei momenti negativi e dei momenti positivi, ci sono stati spesso più momenti negativi.
Poi, sarò io dotato di un potere speciale, ma anche ad un primo incontro con una persona, riesco a percepire quello che può e quello che non può; le mie discussioni hanno sempre un respiro larghissimo che mi permette di scandagliare bene la persona ad una prima battuta (e quindi ciò che mi serve sapere).
Poi certo, quando ti leghi, fai una scommessa con te stesso e con gli altri; e questa scomessa la puoi vincere o la puoi perdere, o puoi decidere di ritirarti quando senti il momento giusto.
Detto ciò, ho amicizie decennali (nate per intesa immediata) e proprio in questo momento ne sto iniziando una nuova (una nuova scommessa).
Se ti sembra comunque che sia troppo rigido, mi spiace; perchè sono sempre pronto a rivalutare ogni mia posizione :-)
Un abbraccio

Avatar utente
konigdernacht
Moderatore Globale
Messaggi: 939
Iscritto il: giovedì 25 giugno 2009, 0:27

Re: Coming or not coming?

Messaggio da konigdernacht » giovedì 2 luglio 2009, 12:37

Ciao ferro,
Ho sottolineato come l’università sia ben diversa dal lavoro, e come io abbia esperienza solo della prima.
Però, se qualcuno a lavoro dovesse offendermi gravemente per la mia personalità (che include la sessualità), penso che o me ne andrei, o non parlerei mai più alla persona. Ma questa è solo teoria!

La storia del tuo amico ricorda un po’ la mia ultima storia di “amicizia”, con la differenza che io non sono un tipo eccentrico esteriormente; in più, io incomincio sempre un discorso serio sull’argomento, e se in prima battuta può essere equivoco (penso che sia un’”arma” per tastare il terreno), cerco di fargli prendere la piega che deve prendere. Se poi mi accorgo che l’interlocutore (di queste cose, ritengo si debba parlare faccia a faccia con una persona singola) dimostra scarsa propensione e scarsa apertura, pace e bene! Ciò non significa che ci parli due volte; puoi metterci anche 6 mesi a dilatare il discorso e tutto. Però poi arriva un momento in cui fai un contrappeso della situazione, e decidi: “Voglio continuare o no a vedere questa persona?” e non c’è teorema o scusa razionale che tenga; tu sai già benissimo quale sia la risposta!
Quindi, caro ferro, ripeto, per quanto la nostra singola esperienza pesi tantissimo, io pretendo sempre apertura mentale e disponibilità, prediligendo persone pratiche e buone (ciò non significa facilone!).
A riguardo del mondo e degli eletti, trovo che in molte storie del forum ci sia questa idea che se il “di fuori” non accetta, spesso non si accetta la persona stessa. Penso sia un comportamento sociale.
Io mi accetto pienamente, e se il mondo non mi accetta, che se ne vada a quel paese!
Riesco a capire che situazioni oltre-personali (società, educazione, famiglia, cultura, etc. ) possano generare questi meccanismi, ma ritengo che noi dobbiamo essere intelligenti e onesti con noi stessi (come si può essere non essere onesti con noi stessi e pretendere onestà dagli altri?), e accettare pienamente la nostra natura, che è normale perchè umana; il mondo non ci deve accettare perchè, se facciamo un analisi etimologica della parola, lat. aceptare, accipere (accogliere), e quindi ad capere (prendere), il mondo non è un esterno che noi dobbiamo convincere e della quale possiamo fare parte, no! Noi siamo anche il mondo, e a pieno diritto, lo costruiamo e siamo sua manifestazione! (mondo inteso come umanità).
Ti ringrazio per il tuo avviso, caro ferro; io credo fortemente in quello che dico, anche se posso passare per idealista; ciò nonstante, è quello che mi da la carica per fronteggiare il nostro misero mondo!
Un abbraccio :D

Ferro
Messaggi: 232
Iscritto il: lunedì 1 giugno 2009, 21:34

Re: Coming or not coming?

Messaggio da Ferro » venerdì 3 luglio 2009, 10:58

Ti dico solo una cosa da tenere a mente:
Spesso la gente apparentemente più retrogada è quella più aperta quando conosce direttamente ciò di cui ha sempre solo sentito parlare

Non sottovalutare questo fatto

Avatar utente
diversodachi
Messaggi: 189
Iscritto il: lunedì 29 giugno 2009, 19:59

Re: Coming or not coming?

Messaggio da diversodachi » venerdì 3 luglio 2009, 13:28

e spesso le persone che si definiscono aperte mentalmente e tolleranti, quando si trovano davanti sul serio persone che dice di difendere e comprendere, in realtà si comportano idioti. I classici "Io non ho nulla contro i gay, basta che non ci provano con me!" o "a me i gay stanno simpaticissimi!" pur non avendone conosciuto neanche mezzo :roll:

tutto il contrario di tutto, e tutto l'opposto del contrario di tutto :shock:

Avatar utente
konigdernacht
Moderatore Globale
Messaggi: 939
Iscritto il: giovedì 25 giugno 2009, 0:27

Re: Coming or not coming?

Messaggio da konigdernacht » lunedì 6 luglio 2009, 18:06

Però, ragazzi miei belli, io non parlo mai di apparire, ma solo di essere!
Quindi se incontro uno che, come ferro dice, sembra retrogrado, ci parlo e si svela aperto, dov'è il problema? è aperto. Punto!
Stessa cosa con le persone che sbandierano libertà: ci parli, e scopri subito se lo sono o meno :D
non cristalliazziamoci :mrgreen:

carissimo diversodachi, noi uomini siamo una contraddizione; tutto è una contraddizione continua. L'importante è ammetterlo, avere il sole negli occhi e vivere! VIVERE! ;)

Rispondi