Puoi trovare in rete un video nel quale Aldo Busi sostiene che una persona non può essere così stupida da accettare l'etichetta che gli altri gli attribuiscono.candido900 ha scritto: Ma perchè dovrei rifiutare questa etichetta, intesa come "uomo a cui piacciono altri uomini"?
Etichettarsi - sostiene sempre Busi - è sempre riduttivo ed è un modo per ghettizzarsi.
L'etichetta quindi non è importante, quello che è importante è esprimere l'affettività. Questo si può fare senza bisogno di dichiararsi “gusto-sessuale”
Il paragone che fai non ha molto senso perché un etero non deve lottare contro la discriminazione. Un omosessuale invece non può non tenerne conto. Non può fare finta o ignorare le conseguenze e le ripercussioni negative che l'omofobia e il pregiudizio potrebbero generare nella sua vita.Beh, per dichiararsi non intendo pubblicare un'ANSA e organizzare una conferenza stampa;gli etero non ti dicono che sono etero, ma si fanno vedere assieme a delle donne,parlano della loro affettività,esprimono l'interesse per una donna,ne parlano serenamente. Lo stesso dovrebbe poter fare chi è gay.
Il loro problema potrebbe diventare anche il nostro problema, se il pregiudizio avesse un riflesso negativo nella nostra vita.Se poi questo vuol dire esporsi e addirittura dici legittimare il pregiudizio degli altri,mi sa che il problema è il loro.
Onestamente non capisco queste crociate ideologiche. La maggior parte delle persone che conosco, me compreso, sono dichiarate ad alcuni e non ad altri. Tutti hanno scelto di volta in volta a chi dire e chi non dire.
Se una persona non sente il bisogno di parlare della propria omosessualità a tutti cosa dovrebbe fare? Forzarsi a fare qualcosa che non sente di dover fare per far contenti quelli a cui l'hanno detto pure ai sassi?
Forse un domani - si spera non troppo lontano - quando ognuno potrà esprimere la propria affettività senza temere alcuna conseguenza non si porrà più il problema della visibilità. Nel frattempo ognuno si regola come meglio crede e preferisce, secondo i propri bisogni che poi son quelli che stanno alla base delle nostre scelte.