Voi come avete fatto coming out?

La difficoltà di uscire allo scoperto
francybiker
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Re: Voi come avete fatto coming out?

Messaggio da francybiker » venerdì 24 ottobre 2014, 15:42

Io affrontai l'argomento verso i 16 anni con mio padre facendoglielo intendere, mi fece capire che non era un problema ma non ne parlammo mai più di tanto, nel frattempo lui è purtropo venuto a mancare e con mia madre ne ho parlato qualche anno fa... Le dissi che le dovevo parlare e candidamente le chiesi: "Lo sai che sono gay?" Lo so... Un modo un po' sciocco di dirlo ma in effetti grandi parole non mi uscivano... e così... Questo sono riuscito a dire...

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Stampy
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Re: Voi come avete fatto coming out?

Messaggio da Stampy » venerdì 24 ottobre 2014, 20:04

non servono grandi discorsi, quello che conta è capire che qualcunaltro sa che siamo gay, e tutto questo non cambia nulla! ;)
La vera misura di un uomo si vede da come tratta qualcuno da cui non può ricevere assolutamente nulla in cambio.
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Re: Voi come avete fatto coming out?

Messaggio da francybiker » sabato 25 ottobre 2014, 9:49

Sì Stampy hai ragione, non servono grandi discorsi, specie all'inizio, poi però ti viene voglia di parlare con le persone a cui vuoi bene della tua omosessualità in senso un po' più profondo, alla fin fine la sessualità è una parte importante nella vita di una persona... Insomma... Quando parli con qualcuno di relazioni, sesso, etc... Argomento piuttosto normale in un rapporto profondo amicale o familiare tendenzialmente tu ti ci confronti da omnosessuale e quindi ne parli... Comunque lo step iniziale è farlo capire...

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progettogayforum
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Re: Voi come avete fatto coming out?

Messaggio da progettogayforum » sabato 25 ottobre 2014, 12:13

Beh, dico quello che penso. Slavo rare eccezioni, ancora oggi, dire in modo chiaro ai genitori di essere gay, o anche solo lasciarglielo capire, espone i ragazzi a rischi non indifferenti, se i genitori non sono seriamente preparati alla cosa, nel senso che, a parte le valutazioni negative che ci possono essere pregiudizialmente sulla omosessualità in sé, c’è l’idea molto più angosciante per un genitore, anche culturalmente evoluto, che il figlio sarà condannato ad una specie di vita di serie B. Un genitore ben difficilmente si rende conto che per un ragazzo gay è possibile realmente, anche se la cosa richiede molto impegno, arrivare a costruirsi una vita veramente soddisfacente anche dal punto di vista affettivo. Purtroppo i ragazzi scontano speso i pregiudizi dei genitori perché li interiorizzano e ne restano profondamente condizionati.

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Re: Voi come avete fatto coming out?

Messaggio da francybiker » sabato 25 ottobre 2014, 15:32

Essì Project, quello che tu dici è un problema reale. Beh alla fin fine tutti i problemi legati all'omosessualità sono legati più all'interiorizzazione di un pregiudizio che alla cosa in sè...

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Re: Voi come avete fatto coming out?

Messaggio da progettogayforum » sabato 25 ottobre 2014, 17:46

Verissimo a lascia veramente perplessi il fatto che invece che pensare a risolvere i problemi veri, si facciano delle questioni di principio su cose che sono assolutamente ovvie per chiunque non abbia gli occhi foderati di prosciutto. D'altra parte i falsi problemi hanno dominato il mondo per millenni perché l'ignoranza è stata ed è anche adesso la vera padrona del genere umano, La negazione dei diritti dei gay e il permanere dei pregiudizi contro di loro è l'equivalente della caccia alle streghe dei secoli passati.

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Gio92
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Re: Voi come avete fatto coming out?

Messaggio da Gio92 » lunedì 24 novembre 2014, 21:23

progettogayforum ha scritto:Beh, dico quello che penso. Slavo rare eccezioni, ancora oggi, dire in modo chiaro ai genitori di essere gay, o anche solo lasciarglielo capire, espone i ragazzi a rischi non indifferenti, se i genitori non sono seriamente preparati alla cosa, nel senso che, a parte le valutazioni negative che ci possono essere pregiudizialmente sulla omosessualità in sé, c’è l’idea molto più angosciante per un genitore, anche culturalmente evoluto, che il figlio sarà condannato ad una specie di vita di serie B. Un genitore ben difficilmente si rende conto che per un ragazzo gay è possibile realmente, anche se la cosa richiede molto impegno, arrivare a costruirsi una vita veramente soddisfacente anche dal punto di vista affettivo. Purtroppo i ragazzi scontano speso i pregiudizi dei genitori perché li interiorizzano e ne restano profondamente condizionati.
Rispondo anche se le ultime risposte in questo topic sono state date un mese fa, comunque quoto pienamente project.
Per esperienza personale vi dico che è così. Quando nel 2009, a 17 anni, ho fatto coming out a mia madre, all'inizio è stato terribile, anche se lei lo aveva intuito da tantissimo, ma è come se il mio coming out fosse stato per lei una bomba addosso, un qualcosa di distruttivo. Infatti i primi tempi mi diceva che la mia era una fase di passaggio, cosa che oggi non mi dice più perchè ho 22 anni e l'orientamento sessuale è ormai stabilizzato.

Ma non nascondo che a volte mi dice ancora "può essere che ti innamori di una donna, tutto può succedere nella vita", oppure quando dico che una ragazza è bella (il mio è un commento estetico e non di attrazione sessuale) lei mi risponde "ehehehhe visto quanto è carina? magari la trovassi pure tu una ragazza così" e cose del genere.
La cosa mi da enormemente fastidio perchè non capisco come mia madre a volte sia così stupida, eppure ha studiato e ha cultura. Forse non c'entra con la cultura, ma col fatto che lei non ha accettato a pieno la mia omosessualità.

Spesso ne parlo col terapeuta in seduta, e lui mi risponde che anche se non ha accettato a pieno l'omosessualità, io ho comunque il diritto di vivere la mia vita e andare a letto con chi voglio, maschio o femmina che sia".
In parte sono d'accordo con lui, nel senso che ormai ho 22 anni e non devo chiedere l'approvazione dei genitori, ma dall'altro lato mi piange il cuore perchè sento che mia madre respinge una parte di me molto importante, e ciò a volte mi fa stare molto male.

Con mio padre, invece, la situazione è piuttosto strana, perchè non è omofobo al 100% però gli danno fastidio le "esternazioni" dei gay, dice che devono amarsi ma per conto loro, e non pubblicamente.
Comunque sia, di solito i padri sono più omofobi, invece mio padre, almeno nei miei confronti, si è dimostrato molto dolce, forse più di mia madre, e mi ha detto "ok sei gay, ma sappi che se resti in Italia la tua vita non sarà facile, dovresti andare all'estero" e cose simili.
Io leggo storie dove addirittura i padri esigono una certa mascolonità e virilità dal figlio e se sanno che il figlio è gay come minimo lo spezzano in due. Io non credo di essere effeminato, ma comunque sia, effeminato o mascolino, mio padre non ha mai fatto un gesto del genere con me, all'inizio quando lo seppe era molto agitato e anche lui credeva fosse una fase di passaggio visto che ero adolescente, ma oggi quella che mi da più problemi è mia madre e non mio padre.
Non è forte chi non cade, ma chi cade ed ha la forza per rialzarsi!

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Re: Voi come avete fatto coming out?

Messaggio da progettogayforum » lunedì 24 novembre 2014, 22:03

Ho visto spesso ottimi genitori che hanno cercato faticosamente di capire che cosa significasse il coming out del figlio perché all’inizio erano totalmente spaesati e in preda di pregiudizi dei tipi più vari. Come in tutte le cose, per giudicare seriamente una situazione, bisogna averne una rappresentazione realistica, altrimenti si valutano solo stereotipi. Gli stessi ragazzi gay, e non parlo solo di 14-15enni, hanno spesso le idee molto confuse in materia di omosessualità, ma essendo gay, hanno almeno una curiosità che li guida, qualche volta pericolosamente, ad aprire gli occhi sulla realtà, ma un genitore dopo il coming out del figlio molto spesso non ha la più pallida idea di che cosa significhi essere omosessuale nella realtà del quotidiano e quindi le paure dei fantasmi possono essere fortissime. In alcuni casi il coming out è assolutamente sconsigliabile perché si rischia di avvelenare l’ambiente familiare, certo, però, se i ragazzi avessero il supporto “serio” dei genitori, le cose, per loro, sarebbero enormemente più facili e anche il rischio di cacciarsi in situazioni sgradevoli sarebbe molto più contenuto. Intendo dire che quando non c’è dialogo, i figli sono portati ad agire per reazione all’atteggiamento dei genitori, e quindi in modo emotivo e non adeguatamente ponderato. E poi i ragazzi dovrebbero vivere in un clima di rispetto e di normalità, ma mi rendo conto che purtroppo l’ignoranza sul tema della omosessualità è enorme e i pregiudizi sono molto radicati. Forse per i ragazzi gay delle prossime generazioni le cose saranno più facili, sta a noi cercare di rendere la loro strada più tranquilla.

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Re: Voi come avete fatto coming out?

Messaggio da Gio92 » martedì 25 novembre 2014, 18:38

Di nuovo concordo con te, project.

Purtroppo molto dipende dalla famiglia, che e' il supporto principale per il figlio gay o la figlia lesbica.
Tutto parte da li, perche' soprattutto dall infanzia il bambino assorbe quasi in totalita' il comportamento dei genitori, e quindi anche le loro idee su molteplici temi, tra cui l'omosessualita'.

A volte penso a come la mia strada sia stata difficile e oggi capisco il perche'. I miei genitori purtroppo, non sono forti di carattere e hanno idee un po' distorte su alcuni temi, ma non sono gli unici. Quelli della vecchia generazione sono quasi tutti cosi, eccetto casi rari.
Di genitori che accettano col sorriso sulle labbra il figlio gay non ne ho mai sentito parlare, se non qualche volta.
Magari in futuro le cose saranno diverse, lo spero tanto. Fare coming out e' spesso un rischio, anche se fortunatamente non tutti sono omofobi, anzi, leggo spesso commenti su articoli di alcuni siti che parlano di aggressioni omofobe e su 10 commenti solo 1 o 2 sono in chiave omofoba. Da qui ho dedotto che il numero di omofobi e' notevolmente diminuito rispetto a qualche tempo fa e la cosa mi rincuora.

Ci sono poi persone che sono omofobe e chiuse su tutti i temi. Qui si tratta non solo di omofobia ma anche di ignoranza e di scarsa sensibilita'.
Non è forte chi non cade, ma chi cade ed ha la forza per rialzarsi!

Ken
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Re: Voi come avete fatto coming out?

Messaggio da Ken » venerdì 6 marzo 2015, 19:00

Io ho fatto coming out, a 19 anni, quando, lo dico serenamente, non sapevo nulla ne di omosessualità, ma sopratutto di omofobia. Adesso ne ho 28.
E' stato una cosa che non mi pento di aver fatto, anche se ha un po' incrinato i rapporti, ma è bene che almeno la famiglia sappia, perchè non mi andava di nascondermi per tutta la vita...Prima o poi, se ne faranno una ragione. A distanza di 10 anni, mia madre ancora mi dice " Se non ti vedo con un ragazzo non ci credo".
Un reiterare questa frase da anni ormai, magari per la paura di qualche abbandono, non saprei. Sta di fatto, che mi mette in condizioni di rinunciare molto spesso, perchè, è come se dicesse " Provaci e vedi che succede".
Non so, sta a te decidere se farlo oppure no...Ci sono casi buoni, e casi molto meno buoni, alla fine devi sondare il terreno famigliare, e capire, cosa realmente si pensa, dell'omosessualità.
Ripeto, io l'ho fatto allo scuro di tutto, e non capisco nemmeno perchè non ci ho fatto attenzione, pensavo nella bontà di mia madre, invece si è rivelata molto chiusa, omofoba, molto problematica...Da quando glielo dissi, mi tratta molto male, non fa attenzione, come la presta con gli altri miei fratelli, sono un figlio di serie B. E' evidente che è rimasta molto delusa, ma io non posso farci niente, perchè se davvero ama un figlio, una madre o un padre, non prestano attenzione ai particolari sessuali dei figli.
Mi rendo conto, che gli Italiani, sono persone basse di cultura, molto ignoranti, e via dicendo.
Se conosci un minimo i tuoi genitori, dovresti intuire, che reazione potrebbero avere. Se invece sono religiosi, prestaci molta attenzione, perchè hanno degli insegnamenti totalmenti distorti dell'omosessualità umana.
Devi riconoscere, che il non dirlo, è come vivere a metà, e con un groppo sullo stomaco, perchè devi sempre nascondere, il tuo amore, e il nascondere un cosa così infinita, è estremamente doloroso.
A te le considerazioni. Un saluto :)

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