Voi come avete fatto coming out?

La difficoltà di uscire allo scoperto
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Gio92
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Re: Voi come avete fatto coming out?

Messaggio da Gio92 » lunedì 29 giugno 2015, 2:27

Per me il Coming Out non è dire "sono gay", ma dimostrarlo.
Ormai sui social esprimo le mie opinioni in merito all'omosessualità in modo tranquillo ma allo stesso tempo deciso.

Essere omosessuali è una caratteristica, se viene vista come un difetto dall'omosessuale stesso in primis, l'idea che trasmettiamo in modo involontario è quella di una malattia terribile da curare.

Spesso penso che per sconfiggere l'omofobia non bisogna dire "sono gay" col tanto di abbraccio finale da parte dell'interlocutore (gesto molto "televisivo", magari ci vorrebbe anche una colonna sonora :( :( ).

Io cerco di inviare molti messaggi subliminali, sia sui social, che nel reale. Lo faccio apposta e ogni qual volta che vedo che nessuno mi chiama "ricchione di merda" come ho sempre temuto per tanti anni, un punto in più va a favore della mia sicurezza personale.

Magari qualche omofobo lo troverò pure durante il mio cammino, ma chissenefrega?

Questo per me è il vero coming out ovvero l'atto di farsi percepire dall'altro come una persona con la testa sulle spalle, tranquilla, che non teme nulla.

Spero di aver espresso con chiarezza il mio concetto.
Non è forte chi non cade, ma chi cade ed ha la forza per rialzarsi!

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Melory
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Re: Voi come avete fatto coming out?

Messaggio da Melory » venerdì 31 luglio 2015, 1:25

io ho messo su fb solo per alcuni amici, non per tutti
A me interessa più la mia coscienza che l'opinione degli altri. << Cit. Cicerone>> http://tiny.cc/h2wqay

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LaEmily
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Re: Voi come avete fatto coming out?

Messaggio da LaEmily » giovedì 16 giugno 2016, 21:23

Per sbaglio e per stereotipi.

Mio papà e la sua fidanzata l'hanno scoperto dopo che io stesso li ho mostrato nel quale mia mamma inviava un messaggio (alquanto irritante e brutto) in cui vi era scritto "so che sei gay e bla bla bla" quindi una specie di Outing.

Il resto delle persone che conosco lo hanno sempre saputo, io non mi sono mai etichettato (come dovrebbe essere) e pace fatta.. gli unici con cui l'ho fatto sono stati mio fratello acquisito e mia Zia (peraltro transgender).
If you want to know what a man’s like, take a good look at how he treats his inferiors, not his equals.

- JK Rowling

Hospes91
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Re: Voi come avete fatto coming out?

Messaggio da Hospes91 » lunedì 20 giugno 2016, 22:59

Mia madre è stata la prima in assoluto a saperlo, precedendo di pochi giorni mio padre, eppure non avevo un rapporto sereno con loro, ero semplicemente arrivato al limite di sopportazione della cosa (avevo 18 anni e lo sapevo da 6, a quel tempo pensavo che bastasse avere fantasie con maschi per essere omosessuali) ed avevo estremo bisogno d'aiuto, e la difficoltà è stata anche approcciarmi ad una modalità di dialogo che ormai con loro avevo dismesso da parecchio (lìadolescenza, si sa, può essere complicatissima). Ho semplicemente parlato dicendo che provavo attrazione fisica per il corpo maschile, tralasciando l'aspetto sentimentale perché non me la sentivo di mettermi così tanto a nudo su una questione sia delicata che di difficile comprensione per me stesso (che dura tuttora).

Ho continuato con due terapeuti (proposti caldamente dai miei, e da me assolutamente accettati), mentre la quarta persona a sapere di me è stato il mio ex migliore amico (etero), il primo ragazzo che mi aveva messo in crisi ( avevamo 20 quando gliel'ho detto). Con lui la cosa è stata abbastanza brutale: non lo vedevo (per mia scelta) da due anni e lui non capiva che cosa avesse potuto farmi di tanto grave nonostante io l'avessi rassicurato che non mi aveva fatto niente, poi quando finalmente si erano create le occasioni per incontrarci gli chiesi :"Se mi guardi che cosa vedi?" e lui, tranquillissimo, fa il mio nome. Io: "No, te lo dico io: un frocio!" .Ritenevo più sensato definirmi direttamente come tale, sebbene pure allora varie cose non mi tornassero, ma volevo affrontare la situazione nella sua variante più difficile, così se con il tempo mi sarei scoperto effettivamente omosessuale avrei già avuto effettuata la fatica maggiore. Oggi mi pento di questo, avrei dovuto spiegarmi nei dettagli, esporre tutti gli elementi etero che avevo e che stonavano con il quadro dell'omosessualità, ma non volevo dare l'impressione di uno che si inventasse frottole pur di non accettarsi: avrei dovuto fregarmene e dire la situazione esattamente com'era, se poi voleva credermi, bene; altrimenti pazienza.
Comunque lui silenzio di tomba (va be', non è mai stato un logorroico :D ). Incomincio a raccontargli tutto, impiego qualche ora, pomeriggio sfiancante sia per me che per lui (per la cronaca, non ci siamo più sentiti).

Con i parenti sono venuto allo scoperto tra due ed un anno fa, semplicemente parlando, ed è stato molto più facile di quanto credessi. Certo lì per lì l'imbarazzo c'era, ma sono stati molto disponibili ed in breve l'imbarazzo se n'è completamente andato, anche perché sono il primo a scherzare sull'omosessualità, e questo distende parecchio. Tanto per la cronaca, eravamo al termine di una cena a casa loro, ah, e mia cugina si è pure scocciata perché non gliel'avevo detto prima! :D Da un altro zio, seppure lì per lì si fosse "sbiancato" poiché non se lo aspettava, mi sono sentito dire "Qua nessuno è omofobo!", e mi ha sorriso.
Altri svuotamenti di sacco con coetanei, allora: due amiche delle Superiori (che adorano i gay, come varie ragazze al giorno d'oggi), una ragazza che mi veniva dietro dalle Medie e che lì per lì l'ha presa davvero molto male, ah e poi un mio amico sempre di scuola. Per ora mi fermo qui (c'è anche qualche collega universitario, che si è mostrato molto tranquillo sulla cosa).
Ultima modifica di Hospes91 il venerdì 18 novembre 2016, 14:33, modificato 3 volte in totale.

Ken
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Re: Voi come avete fatto coming out?

Messaggio da Ken » martedì 27 settembre 2016, 16:22

Uhm, io sinceramente, lo feci in modo del tutto naturale, ma non sapendo che in alcuni casi, come famiglie meridionali, con un educazione cattolica, pregiudizi e legami particolari, problematiche familiari, è molto molto dannoso. InsomPma ho avuto una crisi non da poco...Ovviamente sono 11 anni, che sto così, e deve finire...Sappi una sola cosa, che se vuoi davvero comunicarlo a qualcheduno, devi prima accettarlo veramente prima tu, in modo totale. Per esempio devi pensare che tu sei perfetto così come sei, e che non vorresti essere diverso da quello che sei, cioè una persona omosessuale. Alla fine è un lato del tuo essere persona, e vivere quindi la sessualità. Poi ovviamente ci sono tanti problemi, tra il dire ed il fare. Una volta che pensi che sei una persona meravigliosa, devi continuare il percorso. Non si finisce mai di amarsi, e di proteggersi dalle persone poco carine. L'omofobia è una grave malattia, che non permette alle persone colpite, di non vivere la propria vita, distruggendo se stessi, ma di contropetto anche quella degli altri. Io ti consiglio di aspettare prima di dirlo. Devi essere tranquillo, e consapevole del fatto che le persone, e parlo dei famigliari possano capire. E' una cosa sottile, si usa l'empatia in questo caso, il cuore e l'intuito. A te! In Bocca al Lupo!

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