Come hanno reagito i vostri genitori dopo il coming out?

La difficoltà di uscire allo scoperto
Avocado
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Re: Come hanno reagito i vostri genitori dopo il coming out?

Messaggio da Avocado » giovedì 5 settembre 2013, 23:52

Io invece sto notando che a mia madre potevo pure non dirlo, perché in un mese che lo sa non s'è mai sfiorato l' argomento relazioni/sessualità/ragazzi...

Diabolik85
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Re: Come hanno reagito i vostri genitori dopo il coming out?

Messaggio da Diabolik85 » venerdì 6 settembre 2013, 14:18

Io non ho ancora detto nulla ai miei, per ora non ne sento ancora l'esigenza nonostante ormai non sia più un ragazzino... ho un bellissimo rapporto con mia madre, penso che il mio ultimo ex le sarebbe piaciuto un sacco. Non so come potrebbe reagire, forse lo sa già ma fa finta di niente, però ecco... se dovesse succedere quello che è successo ad avocado, ci resterei molto male :|

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tothelighthouse
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Re: Come hanno reagito i vostri genitori dopo il coming out?

Messaggio da tothelighthouse » domenica 8 settembre 2013, 18:01

Per me è stata un esperienza...tranquilla. Mia madre ha fatto un piantino, qualche giorno stralunata, poi ha realizzato che a tutti gli effetti non era cambiato nulla se non le sue (eventuali) aspettative e tutto è tornato a posto. Mio padre praticamente non ha fatto una piega, è stato come se gli avessi detto che il tè lo preferisco senza zucchero.

In realtà non è che sia cambiato granché rispetto a prima, con i miei familiari parlo di tante cose, è vero, ma non ho mai particolareggiato sulla mia vita affettiva/sessuale.
Non per timore, so per certo che mi vogliono bene e li reputo persone aperte: semplicemente non ne ho mai sentito particolarmente il bisogno.

sal
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Re: Come hanno reagito i vostri genitori dopo il coming out?

Messaggio da sal » domenica 8 settembre 2013, 19:49

io l'ho fatto un anno fa e se potessi tornare indietro non lo rifarei,pianti,disperazioni,e tutto quello che è già successo anche ad altri utenti,è passato un mesetto,poi ho cercato di far dimenticare la cosa,non parlavamo ne di ragazzi ne di nulla ne di disagi che avevo avuto e che avevo,non potevo sfogarmi,XD insomma se non glielo dicevo era lo stesso XD,mi sono messo in una situazione più grande di me che non mi ha fatto molto bene(anche se adesso so come comportarmi con i miei)e che secondo me ha rovinato ancora di più la situazione,consiglio a chi è davvero determinato e convinto a dirlo ai propri genitori ad andare fino in fondo e di essere forti,non era necessario dirlo certo,però io volevo vivere nella mia famiglia facendo sapere io chi ero,per stare ad agio anche a casa e non solo tra gli amici(quei pochi che ho)anche se già lo sapevano da quando ero piccolissimo(i miei genitori intendo)lo so,ma quando ai genitori viene sbattuta la verità in faccia e hanno la certezza,crolla addosso a loro un mondo,nella mia situazione non lo rifarei XD auguro a voi a chi vuole fare questo passo di trovare tanto calore e amore,buona fortuna ;)

nioty
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Re: Come hanno reagito i vostri genitori dopo il coming out?

Messaggio da nioty » domenica 8 settembre 2013, 22:52

Nemo ha scritto:Alla fine il dire a qualcuno la propria sessualità non è un dovere, è più un regalo che si fa a quella persona perchè la si ritiene degna della nostra fiducia.
Nel caso tuo, devi valutare bene la situazione, perchè si potrebbero creare problemi.
Davvero bello quello che hai scritto, che condivido a pieno.

nioty
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Re: Come hanno reagito i vostri genitori dopo il coming out?

Messaggio da nioty » domenica 8 settembre 2013, 23:19

derkleineBaum ha scritto:
konami91 ha scritto:Per gli altri: per quale motivo non avete ancora fatto coming out con loro?
Più in profondità mi sembra però di scorgere due motivazioni più forti:
1)In parte il mio blocco è dovuto al fatto di essere ancora da solo. Se avessi qualcuno per cui “combattere” forse mi risulterebbe più facile comunicare il fattaccio. Del resto anche il mio primo coming out è stato una dichiarazione d’amore… qualcosa quindi, che non ho fatto solo per rendere partecipe un amico di questa parte di me. (Da qui mi nascono le domande “ma il coming out per chi lo faccio?” “vale la pena farlo solo per me?” … ma adesso non vorrei andare fuori tema!).
2)Altro ostacolo molto forte credo sia il timore di turbare la serenità a casa, timore unito ad una scarsa autostima, con cui ho sempre dovuto convivere. In qualche modo ho forse ancora bisogno dell’approvazione degli altri per sentirmi bene. E se nel gruppo di amici ho cominciato a farmi strada, in famiglia è molto più difficile.
Alla fine si tratterebbe di smarcarsi definitivamente dai genitori, continuare ad amarli, ma rendersi del tutto indipendente dal loro giudizio … diventare grande, definitivamente.
Il problema è passare ai fatti. Non sono per niente una persona impulsiva, anzi tendo a “cuocermi” nei miei pensieri, a rimandare le decisioni…
insomma questo è quanto. Credo di essere in una fase di passaggio!
Se avete qualche suggerimento sarò lieto di leggerlo… ma si può fare nello spazio di Konami? E comunque grazie a Konami per aver creato quest’occasione!
Io non credo che il coming out debba essere motivato dal fatto di stare con qualcun'altro. Capisco che si ha voglia di dire ad altri (a cui si vuole bene) che c'e' una persona importante nella nostra vita che amiamo. Ma il coming out penso che sia qualcosa che riguarda la nostra persona e non deve essere determinato da un partner.
Riguardo al secondo punto penso che in futuro capirai che questo atteggiamento di non voler turbare la serenita' a casa poi si ripercuotera' sulla tua serenita'.
Scusami se lo dico. Ma questo lo sto vivendo sulla mia pelle.

Quando avevo 14 anni a casa mia c'erano tanti di quei problemi che mi giurai che la mia omosessualita' non sarebbe stata portata a galla in nessun modo, mi tenni tutto dentro e affrontai i problemi di famiglia con conseguenze emotive che mi porto addosso ancora oggi. A 18 anni andai via di casa per studiare all'Universita', poi mi sono trasferito all'estero dove vivo tuttora e da allora sono ritornato a casa dei miei una volta all'anno.
Nel corso degli anni ho fatto coming out solo con alcuni membri della mia famiglia, ma non l'ho mai detto ai miei genitori, perche' pensavo di risparmiare a mia madre altre preoccupazioni. Ho sempre pensato che vivendo lontano sarebbe stato comunque gestibile non aprirsi su questo argomento, ma sono arrivato ad un punto in cui non riesco davvero piu'. Arrivati ad un certo punto si capisce che se si vuole davvero bene a qualcuno si vuole almeno dire quello che si e'.
PS. Ho in progetto di dirlo a mia madre appena ritorno a casa per le vacanze. Mio padre non l'ho mai stimato e sinceramente non ci sara' mai nei miei progetti di coming out.

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Re: Come hanno reagito i vostri genitori dopo il coming out?

Messaggio da barbara » lunedì 9 settembre 2013, 7:36

benvenuto nioty! questa esperienza all'estero ti avrà certo aiutato a distanziarti da un certo condizionamento molto provinciale che purtroppo c'è a tutti i livelli. Ho visto che per molti ragazzi uscire dall'Italia anche solo per pochi mesi o addirittura per poche settimane ha comportato proprio un cambiamento di visuale molto benefico! Un grande in bocca al lupo per il tuo coming out e per i tuoi studi. :)

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Re: Come hanno reagito i vostri genitori dopo il coming out?

Messaggio da progettogayforum » lunedì 9 settembre 2013, 9:44

Benvenuto nioty!! Spero che tu possa stare bene qui con noi!

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Re: Come hanno reagito i vostri genitori dopo il coming out?

Messaggio da Nemo » lunedì 9 settembre 2013, 20:38

nioty ha scritto:
Nemo ha scritto:Alla fine il dire a qualcuno la propria sessualità non è un dovere, è più un regalo che si fa a quella persona perchè la si ritiene degna della nostra fiducia.
Nel caso tuo, devi valutare bene la situazione, perchè si potrebbero creare problemi.
Davvero bello quello che hai scritto, che condivido a pieno.
Benvenuto Nioty!! Essi sono parole importanti, e sono il risultato di molte riflessioni ^^ A presto leggerti!
Nemo.
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Re: Come hanno reagito i vostri genitori dopo il coming out?

Messaggio da Ferro » giovedì 12 settembre 2013, 17:05

derkleineBaum ha scritto:
konami91 ha scritto:Per gli altri: per quale motivo non avete ancora fatto coming out con loro?
Voglio proprio provare ad approfittare di questa domanda, anche se un po’ in ritardo ;)
Magari, rispondendo a te, rispondo anche a me!
Ovviamente sono tra quelli che non l’hanno ancora detto a casa.
Il punto è che non so di preciso cosa continui a bloccarmi, ma, se solo penso a questo “grande passo”, sento crescere una forte sensazione d’ansia. Forse, semplicemente, è soltanto ancora presto: considera che dai 12 ai 25 anni ho praticamente ignorato la possibilità di comunicare ad altri la mia omosessualità e che, solo da dicembre scorso, sto affrontando la questione (24 ore su 24, 7 giorni su 7, posso aggiungere). In questi mesi irruenti e burrascosi ho collezionato delle delusioni, ma anche qualche risultato importante (leggi “amici che mi hanno accettato, e che, a volte, mi sembrano ancora più amici”). Allora mi dico: “ma perché dirlo a casa è così difficile?” Tutto sommato i miei non sono dei mostri omofobi e credo di essere fortunato rispetto a molti. Certo, a casa “ricchione”, “femminiello” & Co. si usano, qualche battutaccia c’è, mio padre esprime talvolta delle idee un po’ stereotipate/strampalate …
Ma sono davvero queste cose a fermarmi?
Sicuramente in parte influiscono. Soprattutto il fatto che la tematica “gay” sia tendenzialmente usata sempre come barzelletta.
Più in profondità mi sembra però di scorgere due motivazioni più forti:
1)In parte il mio blocco è dovuto al fatto di essere ancora da solo. Se avessi qualcuno per cui “combattere” forse mi risulterebbe più facile comunicare il fattaccio. Del resto anche il mio primo coming out è stato una dichiarazione d’amore… qualcosa quindi, che non ho fatto solo per rendere partecipe un amico di questa parte di me. (Da qui mi nascono le domande “ma il coming out per chi lo faccio?” “vale la pena farlo solo per me?” … ma adesso non vorrei andare fuori tema!).
2)Altro ostacolo molto forte credo sia il timore di turbare la serenità a casa, timore unito ad una scarsa autostima, con cui ho sempre dovuto convivere. In qualche modo ho forse ancora bisogno dell’approvazione degli altri per sentirmi bene. E se nel gruppo di amici ho cominciato a farmi strada, in famiglia è molto più difficile.
Alla fine si tratterebbe di smarcarsi definitivamente dai genitori, continuare ad amarli, ma rendersi del tutto indipendente dal loro giudizio … diventare grande, definitivamente.
Il problema è passare ai fatti. Non sono per niente una persona impulsiva, anzi tendo a “cuocermi” nei miei pensieri, a rimandare le decisioni…
insomma questo è quanto. Credo di essere in una fase di passaggio!
Se avete qualche suggerimento sarò lieto di leggerlo… ma si può fare nello spazio di Konami? E comunque grazie a Konami per aver creato quest’occasione!

Quoto in tutto anche se tu l'hai già detto agli amici ed è già un passo importante.
Io penso di essermi accettato come omosessuale (non del tutto altrimenti l'avrei già detto) il punto è lo stesso.

Passiamo la vita a creare una certa immagine di noi stessi, tutti etero e gay, ed è difficile poi, di punto in bianco, dire a tutti, ehi non sono la persona che ti ho fatto credere di essere o almeno non del tutto.
Perchè negli altri rivediamo una parte di noi stessi, , il coming out è come uccidere una parte di me che è quella che ho usato per relazionarmi con gli altri.
Accettare di usare l'altro me con il mondo mi rende fragile, mentre la mia versione etero è forte, sicura di sè, stabile, sa quello che vuole, dotata di grande di personalità, il me gay è fragile, insicuro, si lascia andare all'amore ed è ricattabile. F0rse è anche per questo motivo che è un passaggio più facile da fare a 18 anni che non a 28 poichè la tua personalità è ancora in definizione.

In famiglia vale lo stesso discorso ingigantito dalle aspettative che i nostri genitori hanno su di noi. I miei non sperano che io diventi medico chirurgo o ingegnere nucleare, anzi se ne fregano, ma desiderano tanto diventare nonni.......e in fondo lo meritano anche.
Ecco questa cosa mi fa soffrire, il pensiero di non essere riuscito e di non poter riuscire a dar loro questa soddisfazione mi dispiace molto.
Poi con mio padre esiste una certa omofobia, so che mi accetterebbe, però avrebbe bisogno di tempo, ecco il mio me etero sa tenere testa ai suoi genitori, anzi con il tempo è diventato un riferimento, invece il me gay è troppo fragile per poterli affrontare, non ha ancora l'autostima necessaria.

Ecco mi sento scisso in due personalità, la prima creata negli anni e la seconda , quella vera, più giovane, spero che il tempo mi dia la forza........oppure sarà la vita.
Adesso non mi faccio più tante paranoie, se devo dare foto le dò, se devo uscire e frequentare situazioni in modo esposto lo faccio.
Se capita capita, devo vivere, ma comunque se capita sarà tremendo per me spero sempre di decidere io il quando.

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