Non tutto è andato secondo i piani... Anzi, niente è andato secondo i piani!
In teoria la mia idea era di dirlo alla mia amica G. prima di partire per una settimana a Settembre, ma per una serie di motivi che non sto qui a raccontarvi i piani sono andati a farsi benedire (e meno male.. se ci ripenso ora mi darei del coglione per essermi fatto tutte queste paranoie).
Il fatto è che da quando avevo deciso di fare questa cosa, sono diventato sempre più impaziente e soprattutto sia G. che P. (suo ragazzo e mio grande amico) si erano accorti che qualcosa non andava...
E così è successo che la sera del 21 agosto, mentre entrambi mi chiedevano come mai avessi il muso (purtroppo qualsiasi sia il mio stato d'animo, la mia faccia lo rende visibile all'intero universo
) a me è improvvisamente scattata la voglia di raccontar loro tutto (un po' è stata colpa della birra, vi dirò 
), e al diavolo tutti i miei stupidi piani!Purtroppo la situazione non permetteva la giusta riservatezza, e inoltre io avevo una paura matta, quindi è finita che G. se n'è andata a casa ed io e P. siamo andati a casa di un nostro amico.. Io ormai mi ero deciso a parlarne, e se non fosse stata G. ho deciso che sarebbe stato P. a saperlo per primo (che tanto sarebbe stato il secondo!)
Verso le 2 di notte usciamo da casa del mio amico, e quando stiamo per salire ognuno sul suo motorino per tornarcene a casa lo fermo e gli dico "se vuoi sapere cosa c'è che non va andiamo in un posto tranquillo ed io ti dico tutto". Lui non ci pensa due volte e anzi mi dice di seguirlo che conosce un posto perfetto.
Probabilmente non capisce che sto per fargli un discorso serio, e quindi mentre ci incamminiamo inizia a dire un sacco di cazzate, mentre io sto zitto e cerco di organizzarmi nella mente una sorta di discorso, ma ovviamente fallisco miseramente, perciò gli dico solo
"Guarda che è una cosa seria... volevo dirlo prima a G. ma le circostanze hanno portato te qui..."
"Ma è qualcosa di brutto?? Dai Leo, dimmelo!"
"Aspetta di arrivare alla panchina.. comunque non è una cosa brutta.. è semplicemente una cosa che anzi spero non ti sembrerà brutta..."
"Oh Leo mi vuoi dire che cos'hai??"
silenzio... non solo non sono riuscito ad aspettare di partire a settembre, ma neanche sono riuscito ad aspettare di arrivare a quella maledetta panchina! Mi fermo, lo fermo, e lo dico: "P., io sono gay!"
Ne segue il secondo più lungo della mia vita in cui lui fa una faccia strana, di uno che crede di aver capito male, mentre io sconvolto dopo aver detto per la prima volta a qualcuno quello che tengo rinchiuso nella mia testa da 17 anni, mi appoggio al muro e scoppio a piangere come un disperato, finalmente libero da quel peso!
P. a quel punto si rende conto che non si trova su Scherzi a Parte e mi abbraccia, mi dice cose bellissime... cose che mi tranquillizzano, mentre io ancora gli piango sulla spalla. Ancora non ci credevo...
Dopo cinque minuti buoni di lacrime (da quanto tempo aspettavo di piangere così voi non ne avete idea..) mi trattengo e gli dico "Basta o ti sbauscio la camicia! Andiamo avanti.. e chiedimi tutto quello che vuoi sapere"... Che liberazione! Per la prima volta sincero al 100%
"Leo sono troppo felice! Non che tu sia gay, ma che me l'hai detto! Ora racconta.. Raccontami tutto dall'inizio!"
Ragazzi che nottata... Una volta tornato a casa sono riuscito ad addormentarmi solo alle 6 di mattina.. ero agitato, mi sentivo vulnerabile, avevo paura che la reazione di P. fosse solo una scena e che in realtà le cose sarebbero cambiate.. insomma paranoie su paranoie!
In realtà niente di più sbagliato.. Il suo comportamento nei miei confronti non è cambiato di una virgola ed io sto molto meglio da quando sono riuscito a parlargli. Ora quando siamo soli ne parliamo con una naturalezza che mi fa strano... Non credevo che parlarne fosse così semplice, ma vi assicuro che lo è! Pronunciare frasi impensabili fino alla settimana scorsa... è incredibile!
Ieri sera ho deciso di dirlo anche a G. perché a quel punto mi sembrava la cosa più giusta da fare. E' stato tutto molto meno drammatico della prima volta
Scena: casa di P., io e lei sul divano, mentre P gironzola per casa in attesa che le parli.
io: "G., ti ricordi del regalo che ti dovevo fare??"
G.: "Sì...?"
io: "Ecco, in realtà è una confessione... ... ... Sono gay"
G.: "Sul serio?"
io: "Sì, sul serio"
G.: "Ma davvero??"
io: "Sì, davvero
"Anche in questo caso ne è seguita una piacevole conversazione che malgrado i toni leggeri è stata molto importante per me. Anche ieri notte non sono riuscito a chiudere occhio fino alla mattina, ma questa volta ero felice, ero sicuro di avere due fantastici amici che auguro a tutti voi che ancora non lo avete detto a nessuno!
Ora mi sembra tutto molto meno drammatico, dal primo secondo già riuscivamo a scherzarci sù senza problemi ed io sto molto meglio.
Ovviamente ora non è che preso dalla foga del momento ho intenzione di dirlo a tutti, anzi, direi che per ora sono a posto
Volevo solo condividere quest'esperienza con voi e spero di poter essere d'esempio a qualcuno come altre storie del forum sono state d'esempio per me.Il mio consiglio non è quello di dirlo a tutti incondizionatamente, e mi rendo conto di essere stato molto fortunato rispetto a molti altri, però se avete l'opportunità di farlo, se avete amici che credete possano capirvi davvero, fatelo perché è una vera liberazione!
Leonardo
