A chi dirlo? Perché non dirlo a tutti?

La difficoltà di uscire allo scoperto
Rispondi
ciccio70
Messaggi: 28
Iscritto il: domenica 23 agosto 2009, 11:49

A chi dirlo? Perché non dirlo a tutti?

Messaggio da ciccio70 » martedì 25 agosto 2009, 19:41

Ciao, sono iscritto a questo forum da pochissimi giorni, ma mi trovo così bene che voglio conoscere cosa pensate a proposito del dichiararsi in genere.

Ve lo chiedo perchè inizialmente pensavo di dirlo solo alle persone cui tengo maggiormente, cioè i miei, mio fratello e mia cognata, e la mia più cara amica, e così ho fatto, sentendomi enormemente sollevato (guarda caso, pur essendo un tipo "insospettabile", erano tutti già consapevoli della mia diversità, per il fatto che non avevo mai avuto la ragazza, e aspettavano da tempo che mi sentissi pronto a dirglielo)

Ora, però, riflettendonci meglio, mi domando se la mia vita non sarebbe più semplice e tranquilla se tutti sapessero che sono gay, o, come ho scritto in un altro post nella sezione "disagio gay", se avessi tatuato sulla fronte "SONO GAY" (è una provocazione, ovviamente!), così mi risparmierei l'ipocrisia di rispondere con le scuse più varie quando amici o conoscenti mi domandano se ho la ragazza, quando mi sposo, o vogliono presentarmi qualcuna (pure questo l'ho già accennato nel post di cui sopra).

Vorrei essere sincero e schietto con chiunque, vorrei sentirmi libero di andare in giro con il mio ragazzo, abbracciati teneramente, o mano nella mano, scambiarmi con lui innocenti effusioni, come fanno tutti gli innamorati (etero) di questo mondo (purtroppo i recenti fatti di Roma non fanno ben sperare, ma sono ottimista di costituzione!)

Mi rendo conto della difficoltà di accettazione da parte di molte persone, e capisco che è stupido, non necessario e controproducente voler "sbattere" la propria diversità in faccia a chi non la può, non la vuole e non la sa comprendere, probabilmente non avrò mai in pubblico comportamenti come quelli descritti sopra, ma mi chiedo perché non essere sincero fino in fondo almeno con tutte le persone che mi conoscono meglio (amici, colleghi, parenti vari).

Mi sono confrontato in merito con un mio amico gay, e con il mio ragazzo, due esperienze diametralmente opposte.

Il primo, 30 anni, ha accettato la sua situazione da poco, ne ha parlato solo con la madre, il fratello, alcuni amici, evitando il padre e tutti gli altri (colleghi, parenti, etc), anche perché è attratto da uomini molto più grandi di lui e gli riesce difficile spiegare agli altri questa situazione (a me sembra normalissima, non importa a chi vuoi bene, l'importante è che tu sia felice)

Il secondo, 37 anni, l'ha sempre saputo, non l'ha mai negato, ha vissuto con tranquillità il suo essere gay fin da giovanissimo, lo sanno TUTTI, colleghi di lavoro, amici, genitori, fratelli, parenti di qualunque ordine e grado. Mi fa effetto andarlo a trovare dove lavora: vedendomi con lui, gli altri capiscono che anch'io sono gay e la cosa non mi disturba per niente, anzi mi rende felice della mia identità, della mia nuova consapevolezza. Lo ammiro e un po' lo invidio (in senso buono), avessi avuto io la forza di capirlo a 14 anni!!!

Un saluto a tutti
Accettare di essere gay a 38 anni... meglio tardi che mai!

Avatar utente
BlueRose
Messaggi: 34
Iscritto il: domenica 26 luglio 2009, 20:58

Re: A chi dirlo? Perché non dirlo a tutti?

Messaggio da BlueRose » martedì 25 agosto 2009, 21:16

io l'ho capito a 12 (sospettavo di essere diverso sin dai 9) comunque non mi è mai sembrato facile dirlo, persone che non capiscono, genitori omofobici e ambiente pessimo...

Dirlo o no è una scelta, e a parte quello, nasconderlo o no è una scelta personale, e poi sono fati tuoi la tua sessualità, non vedo l'interesse di dirlo a tutto il mondo, si, dillo a chi è importante e chi ti capisce, ma sarebbero parole spese a chi non ha voglia di comprendere...

ciccio70
Messaggi: 28
Iscritto il: domenica 23 agosto 2009, 11:49

Re: A chi dirlo? Perché non dirlo a tutti?

Messaggio da ciccio70 » mercoledì 26 agosto 2009, 15:07

Dirlo o no è una scelta, e a parte quello, nasconderlo o no è una scelta personale, e poi sono fati tuoi la tua sessualità, non vedo l'interesse di dirlo a tutto il mondo, si, dillo a chi è importante e chi ti capisce, ma sarebbero parole spese a chi non ha voglia di comprendere...
Ciao, BlueRose, grazie per la tua risposta! Hai perfettamente ragione, della mia vita sessuale non deve interessare a nessuno, a parte chi mi vuole bene e mi comprende, ma ti posso garantire che certi atteggiamenti di alcune persone che conosco cominciano a pesarmi, se non addirittura a infastidirmi....

E' successo proprio stamattina, un collega in età da pensione ha insistito fino all'eccesso sul fatto che vuole assolutamente che io mi metta con qualcuna, che mi sposi e metta su famiglia, perché non mi può più vedere da solo alla mia età, e ha detto che si sta dando da fare per presentarmi ad alcune ragazze... la cosa può sembrare scherzosa, fatta in buona fede e a fin di bene, ho risposto che le ragazze me le so cercare da solo (e lui ha ribadito che non ne è poi tanto sicuro, visto che a 38 anni non ho la ragazza), e anche se dicessi di essere fidanzato con una donna, al lavoro da me sono così "espansivi" (per non dire invadenti) che vorrebbero conoscerla, vorrebbero che la portassi alle cene con i colleghi e quant'altro!

Proprio per questo mi domando: ma se dicessi "guarda sono gay, le ragazze non mi interessano, sto con un bravissimo ragazzo e non mi serve altro" non sarebbe tutto più facile? Creerebbe scompiglio, forse, qualcuno (molti) non capirebbe, mi darebbe anche addosso, ma non mi interessa il giudizio della gente (al contrario di quanto mi accadeva in passato)....

Non so, forse sbaglio, aiutatemi a capire per favore dove e come, o, se l'argomento è già stato sviscerato in un post che non sono riuscito a leggere (ne ho visti parecchi), ditemi dove posso trovarlo.

Grazie ancora
Accettare di essere gay a 38 anni... meglio tardi che mai!

Avatar utente
diversodachi
Messaggi: 189
Iscritto il: lunedì 29 giugno 2009, 19:59

Re: A chi dirlo? Perché non dirlo a tutti?

Messaggio da diversodachi » mercoledì 26 agosto 2009, 16:16

Beh se dirlo significa semplicemente essere sincero con i tuoi espansivi colleghi credo che non ci sia nulla di male. Sono persone adulte, e se anche qualcuno smetterà di rivolgerti la parola.. tanto meglio, così si faranno un po' più gli affaracci loro! Ovviamente il discorso cambia se questa cosa dovesse comprometterti a livello professionale, anche se da come ne parli credo proprio di no!
Io ho molti anni meno di te e da pochissimo l'ho detto a due miei amici per la prima volta, e per ora non sento il bisogno di dirlo ad altri, però ti posso capire quando dici che a volte ti trovi in situazioni imbarazzanti e che tutto sarebbe più semplice se non dovessi mentire. L'importante è che non lo scoprano da altre fonti!
Now show me the way to the next whiskey bar.

Ferro
Messaggi: 232
Iscritto il: lunedì 1 giugno 2009, 21:34

Re: A chi dirlo? Perché non dirlo a tutti?

Messaggio da Ferro » mercoledì 26 agosto 2009, 18:09

Guarda NON METTERE I MANIFESTI ma nello stesso tempo non vivere nell'ombra ci mancherebbe altro.

Se un collega ti parla in modo bonario perchè preoccupato della tua singletudine tu alla fine puoi tranquillamente dirlo.

Dirlo nell'ambiente di lavoro non è sempre la cosa più indicata ma nel tuo caso, visto anche il rapporto continuativo che hai con i tuoi colleghi, mi sembra doveroso

Ferro
Messaggi: 232
Iscritto il: lunedì 1 giugno 2009, 21:34

Re: A chi dirlo? Perché non dirlo a tutti?

Messaggio da Ferro » mercoledì 26 agosto 2009, 18:10

diversodachi ha scritto: L'importante è che non lo scoprano da altre fonti!
Giustissimo, si crea una morbosa attenzione che sfoga nel becero e acido pettegolezzo.
Meglio essere chiari, si alzerà un polverone ma dopo una settimana si sarà passati ad altro

ciccio70
Messaggi: 28
Iscritto il: domenica 23 agosto 2009, 11:49

Re: A chi dirlo? Perché non dirlo a tutti?

Messaggio da ciccio70 » mercoledì 26 agosto 2009, 20:53

Diversodachi e Ferro, grazie anche a voi!!

Forse raccontare un po' come funziona il mio luogo di lavoro può servire a chiarire la mia situazione.

Si tratta di un azienda di trasporto pubblico, io sto nel settore tecnico-amministrativo (sono ingegnere), anche se ci sono ragazze in ufficio è un ambiente tipicamente maschile, quasi da caserma, e il pettegolezzo è all'ordine del giorno non solo nel settore cui appartengo, ma in tutta l'azienda (più di 3000 persone), tanto che si parla di "radio binario" per dire che, una volta diffusa ad una persona la notizia, nel giro di pochissimo tempo circola sui binari e raggiunge ogni parte dell'azienda dove c'è qualcuno che ti conosce.

Ho un contratto di lavoro a tempo indeterminato (una rarità, di questi tempi!!, so di essere molto fortunato...) e non credo che dirlo mi potrebbe nuocere (al massimo mi potrebbero trasferire, sempre nella stessa città, ma dovrebbero addurre delle motivazioni valide), e poi non tengo alla carriera (che in un posto del genere avviene prevalentemente per raccomandazioni politiche, ma per fortuna ci sono anche le eccezioni, come il mio capo, che è una persona validissima).

Il fatto è che la persona che tanto insiste per vedermi sposato è un tipo decisamente particolare: innanzitutto, come si dice dalle mie parti, "non si tiene un cecio in bocca", cioè dice tutto quello che sa a chiunque, e poi una volta mi ha raccontato che, come affiliato alla massoneria, conosceva tante cose di me e della mia vita privata (e anche di quella dei miei colleghi), e sapeva quello che facevo al di fuori del lavoro.....sicuramente l'ha sparata grossa, perchè non credo che sappia niente della mia omosessualità (all'epoca neanche dichiarata a me stesso, figuriamoci agli altri), né del fatto che faccio il musicista.

Mi sembra che dire a questo tipo che sono gay (e vi giuro che oggi ci è mancato davvero poco) equivalga ad esporre manifesti a caratteri cubitali su tutte le bacheche della mia azienda!!! (la cosa poi non mi disturberebbe più di tanto, anzi scremerebbe le persone con le quali vale la pena instaurare un rapporto dalle altre)

Nell'ambito dei miei colleghi più stretti non credo ci sarebbero problemi, sono tutti più giovani di me e molto aperti: uno ha un amico gay e dice che è una delle persone più divertenti che conosce (e soprattutto gli presenta un sacco di ragazze da sballo, dice lui!!!), un altro, mio collega di stanza, è, secondo me, gay, ma non dichiarato, e mi sembra la viva male, magari se mi dichiarassi potrebbe giovargli (ma non lo farei certo solo per questo), il mio capo ha la mia età e lo conosco dai tempi dell'università, ma è cattolico praticante e vede male anche se due etero convivono....

Il mio comportamento è comunque irreprensibile e nessuno può pensare che abbia frequentazioni gay (certo se mi incontrassero con il mio ragazzo potrei dire che è un amico, ma secondo me chi ci vede capirebbe in un secondo che stiamo insieme, anche se non facessimo niente per darlo a vedere), al massimo scambio qualche sms col mio ragazzo, e mi guardo bene dal lasciare incustodito il cellulare...

Un saluto
Accettare di essere gay a 38 anni... meglio tardi che mai!

heath
Messaggi: 16
Iscritto il: mercoledì 29 luglio 2009, 18:40

Re: A chi dirlo? Perché non dirlo a tutti?

Messaggio da heath » mercoledì 2 settembre 2009, 16:31

Ciao, io personalmente ti dico di NON FARLO !!! Le conseguenze di un gesto simile possono essere quelle che hai elencato tu, ma ciò che scatenerebbero in un ambiente come il tuo sarebbero tra le più disparate ! Sai cosa puoi fare quando il collega sessantenne ti chiede qualcosa ? Lo guardi, gli fai un sorriso disarmante, ed elegantemente dirotti il discorso. Subito dopo diventi più freddo del solito, come per dire che non accetti intromissioni nella tua vita privata. Fai così anche con discorsi che, pur non tirando in ballo la sfera sessuale, invadono la tua privacy. Vedrai che capirà e starà al suo posto.
Oppure sai cosa puoi fare ? Dici che sei PRO FREEDOM, che ti piace la libertà, o ancora, una risposta in stile del celebre Albertone : "Non mi sono mai sposato perchè non voglio un estranea che mi gira per casa" :lol: :lol: :lol:
Scherzi a parte, il primo metodo mi sembra il migliore..ciao ;)

ciccio70
Messaggi: 28
Iscritto il: domenica 23 agosto 2009, 11:49

Re: A chi dirlo? Perché non dirlo a tutti?

Messaggio da ciccio70 » mercoledì 2 settembre 2009, 18:16

Grazie, heath... mi sa proprio che seguirò il tuo consiglio!!!
Ciao!
Accettare di essere gay a 38 anni... meglio tardi che mai!

Avatar utente
diversodachi
Messaggi: 189
Iscritto il: lunedì 29 giugno 2009, 19:59

Re: A chi dirlo? Perché non dirlo a tutti?

Messaggio da diversodachi » mercoledì 2 settembre 2009, 20:16

ciccio70 ha scritto:Grazie, heath... mi sa proprio che seguirò il tuo consiglio!!!
Ciao!
Forse è il caso, da come descrivi il tuo posto di lavoro e i tuoi colleghi :mrgreen:

Magari fuori dall'azienda potresti dirlo a quei colleghi che ritieni i più responsabili e intelligenti, ché magari riescono ad aiutarti con l'altro collega, quello pettegolo e massone, intervenendo per distogliere l'attenzione da te e iniziando a raccontargli quella dell'uva :lol:
Now show me the way to the next whiskey bar.

Rispondi