difficile fare coming out dopo i 40 anni

La difficoltà di uscire allo scoperto
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mauno65
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difficile fare coming out dopo i 40 anni

Messaggio da mauno65 » domenica 15 dicembre 2013, 21:09

sono nuovo del forum, vorrei avere qualche testimonianza da chi sia riuscito a fare coming out in tarda età, dopo i 40 anni. sicuramente i 40/50 enni hanno molte più difficoltà a dichiararsi perché provenienti da una generazione e società molto meno libere delle attuali. oltretutto i 40 enni hanno a che fare non solo con genitori anziani ai quali, probabilmente, non l'anno mai detto, ma anche amici, colleghi, ecc. che per lungo tempo li hanno creduti etero e magari con i quali si è "giocato" a fare gli insospettabili. io trovo che il rivelarsi ad una certa età sia pressoché impossibile, soprattutto se si è sempre cercato di condurre una vita che tutti credono etero. se qualcuno c'è riuscito o ci sta riuscendo, mi faccia sapere......giusto per un confronto. oppure mi piacerebbe sentire qualcuno che sta riscontrando le stesse problematiche su dette.
mauno

mizio
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Re: difficile fare coming out dopo i 40 anni

Messaggio da mizio » domenica 15 dicembre 2013, 23:59

Ciao mauno benvenuto,
poni una bella questione che secondo me non ha età: io ne ho 28 di anni e riscontro le stesse problematiche che tu rilevi, però poi mi metto a pensare che se fossi etero della mia vita privata mi terrei sempre tutto per me ugualmente il dichiararsi o meno non so se alla fine valga tanto ed è ormai un pò un banale luogo comune.

Io preferirei essere rispettato durante la mia vita incondizionatamente da chi conosco e chi mi vuole bene piuttosto che quando sia troppo tardi...

spero di essermi spiegato :)

mauno65
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Re: difficile fare coming out dopo i 40 anni

Messaggio da mauno65 » lunedì 16 dicembre 2013, 0:54

maurix ha scritto:Ciao mauno benvenuto,
poni una bella questione che secondo me non ha età: io ne ho 28 di anni e riscontro le stesse problematiche che tu rilevi, però poi mi metto a pensare che se fossi etero della mia vita privata mi terrei sempre tutto per me ugualmente il dichiararsi o meno non so se alla fine valga tanto ed è ormai un pò un banale luogo comune.

Io preferirei essere rispettato durante la mia vita incondizionatamente da chi conosco e chi mi vuole bene piuttosto che quando sia troppo tardi...

spero di essermi spiegato :)

anch'io la pensavo come te ed ho portato avanti una parvenza eterosessuale fino ad oggi, ma credimi che viversi sdoppiato non è facile. subito uno non se ne accorge, ma con il tempo i conti tornano. è una "menzogna" con cui hai a che fare tutti i giorni perché tutti i giorni mentiamo su piccolezze di cui non ci rendiamo conto. se tu ascolti un etero, anche se non dice espressamente di esserlo, è libero di dire cose che gli appartengono realmente. noi no! ma quello che scava piano piano è la parte inconscia che sa benissimo di non essere libera e spesso si ribella o si ribellerà con nevrosi, malesseri, ecc. sicuramente molti hanno avuto la forza o le condizioni sociali di viversi la loro sessualità liberamente (anche se non circolano di certo con un cartello al collo), ma chi non ci riesce, sono sicuro che avrà poche probabilità di avere una vita felice. quello che fa rabbia è che si fa molto per proteggere altre situazioni che subiscono discriminazioni nella ns società (bambini, donne, stranieri, ecc,) e si fa poco o nulla per scardinare dalla società la discriminazione di una persona che fondamentalmente "ama" un'altra (in india è stata approvata una legge che punisce l'omosessualità e nessuno ne parla). la chiesa dovrebbe solo vergognarsi ad avere posizioni discriminatorie sull'omosessualità, lei che detta regole sull'amore: perché questo non è amore?
se hai solo 28 anni pensa ad un eventuale coming out (prima interiore e poi esteriore, non aspettare troppo.....poi non ci riesci più veramente)
un saluto

barbara
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Re: difficile fare coming out dopo i 40 anni

Messaggio da barbara » lunedì 16 dicembre 2013, 8:40

Benvenuto Mauno! Non saprei che dirti su questo argomento. Penso che su ogni scelta dipende molto quello che c'è in gioco. Cioè cosa ci guadagneresti concretamente in questo momento a fare coming out rispetto a non farlo.
Insomma, come per tutte le scelte, valuterei i pro e i contro e poi deciderei in base alle priorità che do ai miei obiettivi.
La tua situazione in un certo senso è più difficile, ma in un altro senso è più facile rispetto a quella di un adolescente. Se ci pensi, un adolescente potrebbe rischiare molto di più in termini di mancanza di libertà , poiché dipende molto dalla famiglia, anche economicamente.
Inoltre un adolescente ha una personalità più fragile rispetto a quella che avrà più avanti, per cui le reazioni esterne possono turbarlo molto di più.
Non ne farei una questione di età, quanto una questione di senso e di utilità.
Credo che solo tu abbia la risposta.

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progettogayforum
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Re: difficile fare coming out dopo i 40 anni

Messaggio da progettogayforum » lunedì 16 dicembre 2013, 10:37

Ciao Mauno e benvenuto nel forum. Può darsi che tu non abbia visto comparire subito il tuo post o che ti sia apparso il messaggio che dice che il messaggio deve essere approvato, la cosa deriva dal fatto che siamo stati e siamo ancora sotto attacco di spemmers ucraini e perciò dobbiamo mettere un filtro in entrata, altrimenti il forum sarebbe distrutto dallo spam, ma dopo il terzo o il quarto messaggio approvato, non c'è più bisogno di approvazione per continuare a postare perché è accertato che non si tratta di spammers.

Vengo al punto. Intanto sono nella fascia 60-70 non ho mai fatto coming out pubblico, conosco moltissimi gay, conosciuti tramite Progetto Gay, e si tratta in pratica al 99,...% di gay non pubblicamente dichiarati, molti sono in coppia e hanno una vita affettiva pienamente soddisfacente, perché lo stare bene non dipende affatto dal coming out, che in molti casi è del tutto impensabile e potrebbe avere effetti distruttivi. Non mi sono mai atteggiato a etero, ho anche amici etero e non c'è mai stato nessun problema con loro, che sanno di me ormai da diversi decenni. Il mito del coming out come realtà indiscriminatamente liberatoria è molto pericoloso, nei posti di lavoro l'omofobia esiste eccome e viene usata eccome a mo' di strumento per distruggere gli altri e fare carriera. Poi, tenere per sé il proprio privato, onestamente, non è nemmeno una scelta di paura. Il privato è privato e non deve diventare argomento di conversazione per nessuno. E questo al di là della omofobia. Gli etero hanno una visibilità "formale" dei rapporti affettivi, parlano delle mogli delle fidanzate "visibili alla luce del sole", ma molto spesso la loro vera vita affettiva non è quella della quale parlano ma quella della quale non parlano, cioè quella che rappresenta il loro privato e non la condividono se non con le persone di cui si fidano. Le persone di cui ci si fida sono quelle che tengono per sé le confidenze e non ne fanno argomento di pettegolezzo. Fare coming out con gente inaffidabile può portare a conseguenze pesanti e imprevedibili all'inizio. Una confidenza privata diventa un po' il segreto di Pulcinella. Un gay può realizzarsi senza fare coming out con tutti ma limitandosi a pochissime persone autenticamente affidabili? Certo! In pratica vedo solo cose di questo genere e le vedo tutti i giorni!

mauno65
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Re: difficile fare coming out dopo i 40 anni

Messaggio da mauno65 » lunedì 16 dicembre 2013, 23:54

credo comunque che il tenere per se (o per pochi intimi) il fatto di essere gay sia sicuramente una questione personale, come personale sia il decidere di dichiararsi, ma l'affrontare giornalmente i legittimi discorsi degli altri che in qualche modo ti inquadrano come etero, sia abbastanza frustrante. sarà capitato a tutti di sentirsi dire: quando ti sposi?, come va la vita sentimentale?, ecc. non dico che gli altri lo facciano con malizia, è normale essere coinvolto in discorsi etero se gli altri non sanno che sei gay.
dico solo che sarebbe bello rispondere ad un collega che fa (legittimamente) un commento sul bel sedere dell'altra collega: "non sono interessato perché sono gay", con la stessa semplicità come se rispondessi ad un commento sullo sci: "non mi interessa perché non amo lo sci".
e poi ognuno vive questi fatti (del non detto) con o senza particolari frustrazioni e quindi è sicuramente giusto che decida di conseguenza, però sono convinto che lo stare sempre nell'ombra non aiuti ad essere completi.

k-01

Re: difficile fare coming out dopo i 40 anni

Messaggio da k-01 » martedì 17 dicembre 2013, 19:47

Non so fino a che punto c'entri l'età, ma secondo me dovrebbe essere più facile per maggiore esperienza, maturità e indipendenza rispetto ad un ventenne che vive ancora con i genitori ad esempio.
Probabilmente chi ti conosce bene sospetta già di te ed evita di parlartene solo per rispetto e non metterti in imbarazzo. Io valuterei bene questo passo, non è mai troppo tardi per cambiare e migliorare la qualità della propria vita.
Non dar retta a chi dice che il coming out non serve a nulla è meglio non farlo perché pericoloso. Al contrario è un atto liberatorio che fa bene a se stessi e non fa sentire soli ed isolati gli altri. Nascondersi e fingere di essere quello che non si è porta porta a vivere solo con ansia e stress.
Prova a conoscere qualcuno che l'ha fatto e cambierai idea, credimi.

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progettogayforum
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Re: difficile fare coming out dopo i 40 anni

Messaggio da progettogayforum » martedì 17 dicembre 2013, 20:04

Beh, il fatto è che le situazioni individuali e ambientali sono così radicalmente diverse che solo l'interessato può valutare che cosa sia meglio fare.

k-01

Re: difficile fare coming out dopo i 40 anni

Messaggio da k-01 » martedì 17 dicembre 2013, 21:03

Ma secondo me non c'è nessuna ragione al mondo che possa giustificare il fatto di dover negare il proprio orientamento. Che uno non voglia o abbia paura a dichiararsi si può capire, ma dire che è giusto così no. Dire o non dire non sono equivalenti. Anche ammesso che non dire porti un qualche vantaggio (cosa che non credo) ciò che è bene per me potrebbe essere un male per gli altri. Allora io non dico niente, tu non dici niente, gli altri non dicono niente. Nesusno dice niente, viviamo tutti ben mimetizzati e invisibili e il risultato qual è? Provate un po' a rispondervi da soli.

Spaventare le persone dicendo loro che rischiano chissà cosa, quando poi in realtà non conosco proprio nessuno che abbia avuto la vita peggiorata dal coming out mi chiedo a cosa serva.
All'inizio possono capitare anche anche problemi è normale, ma poi col tempo si superano. A tutto c'è rimedio (tranne alla morte!) e anche le situazioni più brutte si possono accomodare o recuperare col tempo.
Il coming out serve proprio a cambiare la mentalità riguardo all'omosessualità, altrimenti come si combatte l'omofobia? Tacendo? Fingendosi eterosessuali?

Insomma questa storia che se dici di te ti possono succedere le peggiori cose, la carriera rovinata e se invece non dici nulla la tua vità continuerà tranquilla e beata, troverai l'amore e diventerai direttore generale ma neanche nei film di hollywood.

Proprio due settimane fa a tavola mia madre mi dice: << ma sai che Michele ha divorziato?>> <<Ah sì? E come mai? >> chiedo. << Sua moglie l'ha trovato a letto con un uomo >> :shock:

Ecco cosa succede a nascondersi. ;)

clark68
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Re: difficile fare coming out dopo i 40 anni

Messaggio da clark68 » sabato 21 dicembre 2013, 21:23

Ciao mauno 65,
chi scrive è anche lui un quarantenne vorrei dire la mia e rispondere al tuo post visto che il problema riguarda anche me.
Sicuramente noi siamo della vecchia generazione e ai nostri tempi parlo di quando avevamo 20 anni di coming out non se ne parlava cosi tanto ne ho sentito parlare solo dopo il 2000 quindi problemi io non me lo facevo se fare si coming out oppure no. Oggi le cose forse sono un pò cambiate, diverse è più facile dichiararsi ma forse per la nuova generazione cioe i 20 enni. Io non l'ho fatto a 20 anni e non credo che lo farò a 40. Mi sono creato il mio mondo nell'ambito gay che lo vedo molto personale e riservato sono ben visto da tutti non creo problemi relazionali quindi non vedo motivo di fare coming out
Io personalmente non ne sento il bisogno molti amici lo sanno e mi rispettano per quello che sono, concordo con gli altri sul fatto che credo potrebbe a essere dannoso dichiararsi a persone in cui hai creato un buon rapporto rovinando cosi forse il buon viverci. Coming out per me va fato solo a persone fidate e poi è giusto che sia un proprio segreto neanche gli etero si dichiarano di essere etero. Le persone fidate sono quelle che hanno rispetto senza fare pettegolezzi sui stile di vita altrui. Le persone fidate sono poche. In famiglia non credo che a 40 anni sia il caso di dichiararsi forse era meglio farlo a 20 anni non credi!? Auguroni un abbraccio Clark

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