Sciamano, io alla tua età non l'avevo detto nemmeno a me stesso, tu si, e ne stai parlando, anche se su di un forum in internet. Fidati, sei decisamente più avanti tu nel percorso di accettazione.Almeno l'hai detto a qualcuno Uomo Vitruviano, di me non lo sa NESSUNO, io non riesco nemmeno a immaginare quando e come lo dirò alla mia famiglia, vorrei non dirlo mai sinceramente... ho ancora uno strascico di problemi di accettazione di varia natura...
qui mi sento di consigliarti, a prescindere dalla tua omosessualità. Se ti è rimasto qualche appiglio alla vita sociale, anche 1 solo (un amico/amica, un conoscente con cui ti trovi bene ecc...) sfruttalo a costo di "violentarti" le prime volte. Anche a me non è mai piaciuto particolarmente andare in discoteca/festoni/(be, bere devo dire di si... )/rimorchiare le ragazze.....ma ho avuto la fortuna (con il senno di poi) di aver vicino verso i 20 anni compagni, amici che mi spronavano e mi obbligavano a volte ad uscire con loro, da solo non avrei combinato nulla. Certo, io non avevo la consapevolezza di me che hai tu, quindi era più facile per me "omologarmi" e lasciarmi andare....ma ti assicuro che se all'inizio mi sentivo a disagio, più il tempo passava, più apprezzavo quelle uscite, mantenendo comunque una timidezza/riservatezza di base che mi è propria. Oggi tutto ciò mi manca, non l'andare in discoteca, ma il sentirmi parte di un gruppo, e posso solo biasimare me stesso per questo, ho volutamente allontanato molte persone. Quindi sfrutta l'università Sciamano, non è semplice come alle superiori ma anche lì puoi fare belle amicizie, ripeto, a prescindere dal tuo essere gay.Oddio!! Mi sento disperatamente solo. Io ho 22 anni, non ho amici seri, perché mi sono come auto-emarginato, mi sentivo diverso, non condividevo mezzo stereotipo di quelli dei miei compagni come "rimorchiare le ragazze", bere, ballare in discoteca, son stato sempre per le mie.
io non ricordo di essermi mai innamorato di un ragazzo, non sicuramente dopo i 14 anni, credo (sto facendo una sorta di auto-psicanalisi in questo periodo) di aver avuto qualche infatuazione tra i 10 e i 13, e ciò mi spaventa non poco, significa che gay praticamente ci sono nato, e dalla reale presa di coscenza traumatica (14 anni) ho rifiutato a tal punto questa cosa di me da impedirmi sino ad oggi qualunque sorta di innamoramento "omo". Di ragazzi ne ho conosciuti molti per vari motivi, possibile che non mi sia mai innamorato di nessuno di loro? anche le mie fantasie sessuali andavano (e vanno tutt'ora) verso emeriti sconosciuti visti per caso in un bar, in una strada o in un locale, e nel momento in cui mi fossi trovato a doverli frequentare abitualmente, tutto l'interesse (anche se solo sessuale magari) svaniva in maniera completamente involontaria. Ce n'è di deduzioni da fare è? Come vedi, anche in questo caso credo tu sia passi avanti a me.I pochi ragazzi di cui mi sono praticamente innamorato, non gli ho mai detto niente, non potevo, ho tenuto la cosa per me, passando periodi un po' sul depresso, adesso non so bene cosa farò, ho ancora incertezze. Che casino!
qui siamo molto diversi, non ho mai detto di essere disperato ( e credo nemmeno tu lo sia realmente) solo molto spaventato/insicuro, ma volenteroso di cercare e trovare una via d'uscita a questo nefasto periodo. Probabilente il fatto che la mia accettazione stia iniziando proprio ora, è indicativa del fatto che a 30 anni i problemi sono altri, l'essere gay è semplicemente una caratteristica personale che da adulti non ha davvero più senso celare. Ho la sensazione che spesso alcuni ragazzi (me compreso a volte) utilizzino questo forum per "crogiolarsi" nel proprio dolore, può essere piacevole e distensivo lo so, soprattutto con davanti lo scudo del monitor, ma è deleterio se ciò rischia di inibire la nostra volontà di farcela nella vita reale. Quindi Sciamano, da me non riceverai parole di compassione/dolcezza che a volte lasciano davvero il tempo che trovano: "povero me", "quanto sono solo" e "sono disperato" sono affermazioni che ho sempre condannato e continuerò a condannare, ti consiglio di reagire, non è facile (chi meglio di noi può saperlo), ma è realmente necessario se vogliamo sopravvivere, anzi, vivere.Se tu sei disperato Uomo Vitruviano, sappi che siamo in 2... non so se questo è consolante, o ancora più deprimente, ma la mia situazione è questa.
Ti saluto
U.V.