esplode anche Gio

La difficoltà di uscire allo scoperto
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Gio92
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esplode anche Gio

Messaggio da Gio92 » martedì 6 maggio 2014, 16:11

ebbene sì.
Oggi sono esploso anche io. Nonostante mio padre già sapeva della mia omosessualità, oggi gliel'ho ribadito.

Non so cosa mi sia successo oggi. Sono stato al conservatorio, e le cose non sono andate benissimo. Le lezioni non sono andate come speravo, ma vabbè, capita. Una giornata "no" possono averla tutti.

Ma il punto non è questo: sono tutte una serie di situazioni che si sono accavallate una sull'altra, il tutto nella mia mente; non riesco a dimenticare il passato, i ricordi affiorano nella mia mente con scene, immagini, frasi che mi sono state dette, frasi molto pungenti e offensive da parte dei miei genitori.

In cuor mio li ho perdonati ma il passato non si può dimenticare. Non riesco a dimenticare tutti gli errori che hanno commesso nei miei confronti.
Ma io voglio cominciare una nuova vita, ricominciare da capo. Sì, mi dico sempre questo ogni mattina:"da oggi si cambia", come una sorta di pensiero magico sulla realtà.

Ma oggi qualcosa sembra cambiato. Dopo il conservatorio, prendo la solita metropolitana per tornare a casa, in metro comincio ad avere un'ansia terribile, e chiedo a una ragazza molto carina e gentile di farmi sedere al posto suo con la scusa di un improvviso giramento di testa. Forse la testa un pò mi girava, ma quello che mi spaventava era la voglia di urlare in quel momento, in mezzo a quelle persone, avrei voluto quasi abbracciare quella ragazza che mi ha fatto sedere, come per chiedere aiuto.
Aspetto con ansia che la metropolitana arrivi al capolinea, ascolto musica con le cuffie.
Arrivati finalmente, scendo dalla metro, tutto sudato ma allo stesso tempo avevo molto freddo. Mi affretto verso l'uscita e lì c'è mio padre che mi aspetta in macchina.
Salgo in macchina e dico a mio padre "papà, portami a casa, voglio solo tornare a casa, non ce la faccio piu"
e lui: che succede? (comincia a fare la manovra con la macchina per andare sulla strada di casa)
io: ho troppa ansia, forse ho sbagliato tutto, voglio ricominciare da capo tutta la mia vita, sto per esplodere
lui: forse qualcosa al conservatorio è andata storta?
io: a parte questo, ci sono anche altre cose di cui vorrei parlarti!"

e da quì comincio a piangere, a urlare, come quando ti arriva la notizia della morte di un tuo caro parente o amico. Dicevo cose senza senso, urlavo, mi disperavo.

Poi ad un certo punto gli dico "perchè non accetti il fatto che sono gay? perchè?"

E lui mi risponde con tono calmo (cosa che non mi aspettavo minimamente): "non è che non ti accetto, io non ti ho mai detto nulla a riguardo, ti dico solo che non devi spifferarlo ai 4 venti perchè c'è omofobia in giro"
io:"ma almeno mi vuoi bene? mi devi volere bene, gay o no, mi devi volere bene!"

lui:"ma sei scemo? a volte mi sembri poco intelligente, soprattutto quando dici queste cose... secondo te non ti voglio bene? sei mio figlio, e ti voglio bene,non lo devi neanche mettere in dubbio!! "

Poi gli ho parlato del conservatorio, del fatto che la mia insegnante di pianoforte mi mette pressione, che mi ripete che devo laurearmi presto perchè gli anni passano, e queste parole mi fanno andare in bestia, mi mettono ansia. Ho parlato anche dell'altra lezione dell'altro strumento che è andata male, e l'altra l'insegnante mi ha domandato come mai questa discesa, che stavo andando benissimo all'inizio del corso, cosa mi stesse succedendo. Io le ho risposto che non so neanche io cosa mi sta succedendo, forse è un periodo di stanchezza.

Forse ho capito cosa mi è successo: troppe volte in cui sono stato zitto quando avrei dovuto rispondere, mio zio (fratello di mia madre) che l'estate scorsa, prima di morire ha voluto sapere a tutti i costi se ero gay, mi chiuse in una stanza e disse aggressivamente "mi devi fare coming out!!" E quella sera io non ebbi il coraggio di dirgli la verità. Era un tipo depresso, ricordo che quella sera io andai lì per portargli gli anti depressivi perchè telefonava in continuazione mia madre dicendo che non stava bene, che stava malissimo. Entrai in casa sua, una puzza di fumo di sigaretta devastante (fumava moltissimo), lui in pigiama, con degli occhi che sembrava un pazzo, occhi spalancati ma allo stesso tempo, spenti. Ricordo che dopo quella violenza psicologica, dopo avermi chiuso nella stanza obbligandomi a dire la verità, io tornai a casa mia tremante di paura, e domandai a mia madre come mai quel suo atteggiamento da pazzo isterico depresso. E lei mi risponde che aveva parlato con lui, e lui oltre a discreditare mio padre (suo cognato) dicendo che era un pezzente, le domandò se io fossi gay o meno, in più diceva che sembravo un imbranato cronico, che non sapevo vivere, e tante altre cose offensive.
Il giorno dopo gli dico che sono gay, tramite sms, e lui mi dice di andare a casa sua. Vado a casa sua e comincia a fare il maestro di vita dicendo che dovevo trovarmi il fidanzato, dicendo che dovevo dimagrire, perchè il vero gay si cura, ma allo stesso tempo dovevo sembrare maschile, non effemminato, non una checca (sue testuali parole). E io volevo urlagli in faccia che doveva farsi i cazzi suoi, che la mia vita la decido io, che non doveva farmi la morale perchè era lui quello stronzo, sbagliato, che insultava tutti, egoista, non io. Ma non ho mai avuto il coraggio.

A gennaio 2014 ci arriva la telefonata che si è impiccato in bagno. Scoppiamo tutti a piangere, mia madre da un urlo fino quasi a farsi scoppiare le corde vocali, tremava, e io in quel momento le do delle gocce per farla calmare.
Dopo io vado in camera mia, piango ma intanto non penso alla sua morte, ma penso "perchè tutto questo?". Ho preso la cosa sul personale. Non pensavo al fatto che mio zio si era tolto la vita, ma pensavo al fatto che aveva una testa di merda, che nell'estate 2013 ha fatto del male a me, mio padre, mia madre, ha insultato persino mia sorella che ha 15 anni.
Da quel giorno, per quasi un mese, tantissime persone a casa nostra per darci le condoglianze, io non ne potevo più, mia madre non aveva la forza neanche di parlare, aveva la faccia distrutta, occhi gonfi di lacrime. Io ero sfinito, ma mia madre mi chiedeva di fare il caffè agli ospiti e non potevo dire di no, perchè era davvero distrutta. Allora ho fatto il ragazzo forte, ho accolto le visite, tutti a darmi le condoglianze, in quel momento volevo solamente morire, l'atmosfera in casa era di tensione, io volevo scappare ma non potevo, dovevo aiutare mia madre che era altrettanto distrutta.

Forse ci sono rimasto un pò male per la morte di mio zio, ma perdonatemi la frase, forse ha fatto bene a fare quello che ha fatto perchè era solo un pezzo di m***a. Lo ricordo come una persona che veniva a trovarci in vacanza solo per romperci le palle con le sue paranoie, era soltanto un egoista, un egocentrico, pensava soltanto ai fatti suoi. E se gli esprimevi un punto di vista diverso da suo ti chiamavo "idiota" perchè dovevi pensarla come lui. Mia madre è stata sempre umiliata da suo fratello, e ricordo ancora che ogni estate in montagna era una tragedia perchè mia madre piangeva, era disperata, diceva che avrebbe voluto una sorella, o un fratello, ma con la testa a posto, non uno squilibrato.

Tornando a me, tutte queste cose mi girano ancora nella testa, penso a quanto sono stato cretino l'estate scorsa a non dargli un cazzotto in faccia, ma non solo per il fatto che voleva sapere a tutti i costi se ero gay o meno, ma perchè umiliava mia madre ogni volta che veniva a casa, disse che mio padre faceva schifo. E io avevo paura, perchè lui urlava, non sapevo come reagire.

Ripenso ancora a come ho fatto male a non difendermi.

Fatto sta che il passato torna sempre a trovarmi. Ma io da oggi voglio cambiare, voglio innanzitutto essere più determinato e esprimere le mie contrarietà in modo assertivo, se casomai dovessi avere un conflitto con qualcuno. Non voglio fare l'aggressivo ma voglio cominciare a dire ciò che penso, con chiunque mi trovi. Perchè, sono stato zitto troppi anni e il risultato è che dopo tanti anni oggi, 6 maggio 2014, sono esploso, non ne ho potuto piu.

Per non parlare dello stress emotivo che ho sperimentato quest'inverno. Inoltre ho passato una pasqua di merda perchè sono andato a trovare con la mia famiglia, mia sorella che abita fuori per lavoro, e lei non ha fatto altro che lamentarsi del suo lavoro, non si accontenta mai di nulla, è stata una pasqua a suon di lamentele e pianti (da parte di mia sorella)

Ma da oggi voglio cambiare aria. Non so se in estate andrò di nuovo con la mia famiglia a trovare mia sorella, so solo che voglio pensare a fare nuove amicizie, a conoscere gente, a parlare con chiunque, anche con gli sconosciuti, pur di aprirmi al mondo, di far sapere che esisto anche io, di lasciare delle impronte su questa terra con frasi, parole, abbracci, carezze.

Non so se dire anche a mia sorella di 15 anni che sono gay, forse le scriverò una lettera stasera. Ma il fatto è che non so se farlo o meno, non so se dicendolo cambierà qualcosa.

So solo che nonostante la mia forza che ho cacciato questo inverno, e nonostante io sono ancora vivo e vegeto, nonostante tutta la tempesta che c'è stata.... ho bisogno di un abbraccio.
Non è forte chi non cade, ma chi cade ed ha la forza per rialzarsi!

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Re: esplode anche Gio

Messaggio da barbara » martedì 6 maggio 2014, 19:43

Caro Gio, altro che esplodere dopo queste vicende! Non so come si possa continuare ad andare all'università, come hai fatto tu, e a essere concentrati sui tuoi obiettivi, dal momento che tutto il resto sembra così precario da crollare da un istante all'altro.
Ti sei fatto carico di questo dolore di tua madre, fino a mettere da parte i tuoi sentimenti. Ciò è molto generoso, ma purtroppo non impedisce ai sentimenti di riemergere quando meno te lo aspetti. Purtroppo a volte il malessere di una persona viene riversato sugli altri e non è giusto che accada, ma è così.
Ovviamente gli altri hanno tutto il diritto di esprimere la loro rabbia ,ma una morte alla fine ti impedisce anche questo.
Tuo zio ha finito di soffrire , ma il suo gesto ha colpito chi era intorno a lui , provocando ancora altro dolore.
Spero che tu riesca presto a gettarti alle spalle questa storia e a ritrovare la tua serenità, perché te lo meriti, così come la tua famiglia.
Prenditi cura di te , ti dico solo questo. Non farti assillare dalle scadenze . I tuoi prof non sanno cosa hai passato oppure, se , lo sanno, magari pensano di aiutarti, ma così facendo rischiano di aumentare la tua ansia. Non credo che tu riesca a stare senza far nulla nemmeno se lo volessi. Quindi ritroverai il tuo ritmo quando sarai piu tranquillo. Prenditi cura di te e vedrai che le cose miglioreranno. ;)

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Re: esplode anche Gio

Messaggio da xup » martedì 6 maggio 2014, 19:51

Bene :) come vedi tenersi dentro le cose fino ad esplodere non è un granché, hai fatto bene ad affrontare tuo padre, che ti ha dimostrato di esserti vicino! Hai acquistato un ulteriore supporto...

A volte immagino chi si tiene le cose dentro come una pentola a pressione che tiene finché deve tenere, ma se si tappa la valvola, inizia a gonfiarsi, diventare instabile, si deforma, non riesce a tenere più niente dentro, finché si rompe ed esplode.. a meno che non si fa come hai fatto tu, ovvero si aziona la valvola di emergenza quando si è abbondantemente in tempo :D

Sei troppo belli tutti quanti, non state esplodendo, ma vi state riappropriando della tranquillità che vi è necessaria. Facendo pace con un mondo che vi ha fatto male, ma che ora è pronto invece a volervi bene :D Evviva Gio!

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Re: esplode anche Gio

Messaggio da standby » mercoledì 7 maggio 2014, 14:02

Ho letto con molto interesse il tuo vissuto, mi spiace per quello che hai dovuto passare. Mi ha particolarmente colpito la cattiveria reiterata nei tuoi confronti da parte di un familiare e posso comprendere che a volte si rimane così spiazzati da non riuscire a reagire, ma al contrario di chi ti ha vessato penso che tu abbia dimostrato molta forza quando hai detto:
Gio92 ha scritto:Allora ho fatto il ragazzo forte, ho accolto le visite, tutti a darmi le condoglianze, in quel momento volevo solamente morire, l'atmosfera in casa era di tensione, io volevo scappare ma non potevo, dovevo aiutare mia madre che era altrettanto distrutta.
Spero che tu riesca a realizzare i tuoi propositi per il futuro, anche se possono essere difficili puoi riuscirci passo dopo passo. A volte poi è proprio la cattiveria altrui a spingerci a cambiare, per rivalsa o per amor proprio.

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Yoseph
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Re: esplode anche Gio

Messaggio da Yoseph » giovedì 8 maggio 2014, 15:06

Caro Gio92, hai tutta la mia stima e il mio sostegno, hai dovuto affrontare delle situazioni davvero pesanti e l'episodio di tuo zio è davvero doloroso! Ma se sei arrivato fin qui un motivo c'è, ed è che sei un ragazzo forte! Continua così, e vedrai che presto inizierai a raccogliere i frutti di tutti i tuoi sacrifici!

Un abbraccio

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Re: esplode anche Gio

Messaggio da Gio92 » giovedì 8 maggio 2014, 16:52

Affrontare il discorso con mio padre mi ha rasserenato. Ora so che è dalla mia parte.

Non mi aspettavo questa sua reazione, perchè mio padre è un tipo molto nervoso e che esprime la sua rabbia in maniera molto violenta, a volte. Ad esempio urla spesso.

Ma in certi momenti riesce anche ad essere dolce con me, mi mette sicurezza e mi da consigli utili. Questa cosa succede molto poco, ma succede.

Spesso, quando siamo presi dalla rabbia e dal nervosismo, vediamo le persone che sono di fronte a noi (che siano familiari, parenti, amici, compagno/a) come nemici.
Poi, quando passa l'ondata negativa, li vediamo per quello che sono: persone. Persone con i loro pregi e difetti, con le loro problematiche, e che forse anche loro ogni tanto, vogliono essere coccolati, magari con una carezza o un abbraccio, o con un "ti voglio bene".

Mio padre mi fa molta tenerezza, perchè a volte lo vedo cosi stanco e nervoso, ma si chiude in se stesso e non dice i suoi problemi a nessuno. Ma io, che sono il figlio, ho capito cosa gli passa per la testa.

Nonostante i suoi pregi e difetti io gli voglio e gli vorrò sempre bene.

Per quanto riguarda il mio periodo critico, sta sfumando. Oggi mi sento già meglio. Le crisi personali fanno soffrire, ma fanno anche reagire e cambiare (in positivo).

:)
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Re: esplode anche Gio

Messaggio da Gio92 » lunedì 12 maggio 2014, 16:01

L'ho detto anche a mia sorella che ha 15 anni, anche se non verbalmente, perchè non riuscivo a dirlo.

Lei è venuta nella mia stanza, dopo aver letto il messaggio su fb, dicendo che non fa niente, che a lei non importa, anche se l'ho vista un pò sconvolta.

Io sentivo di farlo e l'ho fatto. Tanto l'avrebbe saputo comunque.
Forse le modalità di questo coming out sono state un pò mediocri, ma non sapevo come fare per dirglielo.

Ora non è che mi senta meglio, ma forse un pò sollevato. Mi sento un pò fuori posto, ma non fa niente. Spero che col tempo capirà.
Non è forte chi non cade, ma chi cade ed ha la forza per rialzarsi!

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Re: esplode anche Gio

Messaggio da barbara » lunedì 12 maggio 2014, 18:52

Penso che dicendole la verità le hai dimostrato che tieni a lei e la consideri importante al pari degli altri. Spesso gli adulti tendono a trattare i ragazzi che hanno l'età di tua sorella come se fossero dei bambini che non possono capire o non possono decidere. Magari invece si dimostrano più equilibrati di tanti adulti in situazioni assai complicate e sanno essere molto più saggi di quanto non ci si aspetta.
E' anche possibile che per lei questa notizia non sia del tutto nuova o che l'avesse intuito. Ad ogni modo lei non ti ha risposto con un messaggio, ma è venuta da te e ti ha detto quello che pensava guardandoti negli occhi.
Ha colmato lei quella distanza che era così difficile per te attraversare.
Questo sia stato mi pare un gesto molto bello. E' quello che si potrebbe definire "un buon inizio". :)

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Re: esplode anche Gio

Messaggio da Gio92 » lunedì 12 maggio 2014, 19:19

ha parlato con mia madre. E mia madre mi ha riferito che mia sorella mi vuole bene a prescindere. Certo, non se lo aspettava. Però non è cambiato nulla tra noi.

Speriamo sia sempre così.

:)
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Re: esplode anche Gio

Messaggio da e^ip+1=0 » mercoledì 14 maggio 2014, 21:13

Gio, hai tutta la mia stima per questo tuo desiderio di ricominciare oltre che, naturalmente, per il fatto che sei riuscito a reggere, bene o male, nonostante tutta la valanga di roba che ti è arrivata tra capo e collo. Hai perfettamente ragione, viste le vicende che narri, nel voler dare, con un atto vigoroso, un cambio di rotta alla tua esistenza.

Con questa tua forza nel voler proseguire mi hai fatto ricordare un paio di battute della Vita di Galileo di Brecht:

"Com'è la notte?"

"Chiara"

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