Il mio c.o verso la mia famiglia

La difficoltà di uscire allo scoperto
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Luca19
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Il mio c.o verso la mia famiglia

Messaggio da Luca19 » lunedì 22 febbraio 2016, 2:12

Salve, è da qualche settimana che ormai frequento la chat e leggo gli argomenti di questo forum, e vorrei raccontare il mio c.o verso la mia famiglia, così comincio a ad aprirmi un po di più.
Prima di dichiararmi, stavo incominciando a sentirmi sempre più triste ed insoddisfatto della mia vita, fin da sempre ho saputo di essere gay e non ho avuto problemi ad accettare la mia omosessualità, ma avevo paura che la mia famiglia lo scoprisse.
Ma ha 17 anni incominciai a stancarmi a fingere quello che non ero, ormai ero deciso a dire tutto e di smettere di essere egoista verso me stesso, pur di non deludere le persono a me care mi facevo carico delle pesanti menzogne.
Così mi feci forza e la prima persona a cui lo dissi fu a mia mamma, ma feci un errore forse causata dalla mia allora scarsa esperienza e immaturità, le dissi esplicitamente che ero gay, di punto in bianco, senza lanciare prima dei segnali.
Con mia grande sorpresa lo prese bene per fortuna, disse solo che l'importante era solo che io fossi felice, ricordo ancora l'ansia che mi stringeva forte lo stomaco XD.
Poi 6 mesi fa, ci fu un discorso sulla omosessualità, tra i miei fratelli e mio padre, poi nelle discussione mio fratello più grande mi disse del perché non ero mai visto con una ragazza, io dissi subito che non ero etero, ma gay.
Mio padre mi disse subito che lo aveva sempre pensato e non aveva problemi, ma i miei due fratelli non la presero molto bene. Ma ora devo dire che le cose stanno migliorando con i miei fratelli, invece i miei zii e cugini alcuni li ho persi..ci sono rimasto male, ma sta passando con il tempo.
Spero di non avervi annoiato, ma devo dire che dichiararsi ha i suoi rischi, ma nel mio caso ho fatto bene perché ero mi sento bene.
P.S: Mi sto trovando benissimo su questo forum e sulla chat :).

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Re: Il mio c.o verso la mia famiglia

Messaggio da progettogayforum » lunedì 22 febbraio 2016, 11:56

Ciao Luca!!
Intanto Grazie per le cose belle che dici del Form e della Chat!! Leggere queste cose mi gratifica e mi mette di buon umore e soprattutto mi spinge ad andare avanti!!
Quanto al coming out, beh, è veramente un rischio grosso che va valutato a mente fredda, perché dal coming out non si torna indietro e quando si vive in un ambiente omofobo, specialmente in un ambiente familiare omofobo, i rischi sono veramente grossi, se uno non ha già una indipendenza economica che gli permetta di andare via da casa e di vivere per conto proprio, in caso la situazione dovesse diventare intollerabile. A te, tutto sommato, è andata molto bene. Il vero problema è quando si incontra nei genitori una chiusura totale, e ancora adesso questa chiusura totale non è affatto una rarità. Col coming out allargato anche al di fuori degli stretti familiari conviventi si corre il rischio molto concreto dei pettegolezzi sussurrati sottovoce all’insaputa dell’interessato. Il classico segreto di Pulcinella, con tutte le conseguenze immaginabili. In una società ancora profondamente impregnata di omofobia fare un coming out allargato significa mettere in mano ad altri una pistola carica; con ogni probabilità non la useranno contro di te, se non ne avranno l’opportunità, ma se tirare fuori l’argomento potrà essere per loro di vantaggio (per una promozione sul lavoro, o cose simili) lo faranno “molto discretamente”… in realtà non si tratta di omofobia, nella stragrande maggioranza dei casi alle persone non importa nulla che tu sia gay o etero, si tratta solo di viscide storie di sfruttamento di una caratteristica altrui “socialmente debole” per trarne vantaggio. Una volta si usava nello stesso modo la “notizia riservata” che tizio avesse l’amante, o avesse avuto un figlio fuori dal matrimonio. Oggi avere l’amante o avere avuto un figlio fiori dal matrimonio è una fatto socialmente accettato, essere gay lo è decisamente meno. Nell’Inghilterra di fine 800, quando la legge comminava il carcere agli omosessuali per tentare di ridurre l’omosessualità (cosa peraltro assurda!) si aveva una larghissima fioritura di ricatti perpetrati a scopo di estorsione da delinquenti che minacciavano uomini di buona condizione economica sia sposati che non sposati, di accusarli di omosessualità. Il fiorire dei reati estorsivi di questo tipo fu uno degli argomenti più forti di quanti sostenevano la depenalizzazione della omosessualità. Oggi non siamo più in situazioni paragonabili con quelle dell’Inghilterra vittoriana, ma l’omosessualità è ancora sentita largamente come un disvalore e di questo fatto molti sono tentati di approfittare a proprio vantaggio, quindi … massima prudenza!!

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Re: Il mio c.o verso la mia famiglia

Messaggio da Luca19 » martedì 23 febbraio 2016, 20:14

So di dover essere prudente, e per quanto riguarda i pettegolezzi ormai ci ho fatto l'abitudine, ormai non mi tocca più.
Si hai del tutto ragione dal fatto che è meglio quando si ha una indipendenza economica, soprattutto sulla famiglia chiusa.
Ma purtroppo non riuscivo a nascondere il vero io, non sopporto i bugiardi, ed io lo stavo diventando.
Mi sorge una domanda: quindi in alcuni casi bisogna nascondere la propria sessualità fino almeno non si ha una indipendenza economica ?
le persone sparlano e giudicano indipendente dalla propria sessualità quindi perché nascondersi ?.
Sicuramente avrà ripercussioni sulla mia vita della scelta che ho fatto, ma ora almeno dormo senza essere svegliato dall'ansia.
P.S sono ancora immaturo sotto molti aspetti, solo ora sto conoscendo il "mondo" LGBT e ci sono cose che non capisco ancora, spero di aver scritto senza pregiudizi :|

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Re: Il mio c.o verso la mia famiglia

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 24 febbraio 2016, 2:39

Non si tratta di essere bugiardi ma di valutare il rischio reale. Ci sono paesi come l’Iran, in cui l’omosessualità è punita con la pena di morte, in cui nessuno si dichiara. Tu lo hai fatto non solo perché volevi ma perché “potevi” dire la verità. I rischi possono manifestarsi anche a distanza di anni e in modo del tutto imprevisto e la defezione dei parenti ne è un primo segno, però oggettivamente non sei finito in situazioni invivibili a seguito del coming out e in fondo prevedevi anche prima che sarebbe stato più o meno così, per questo, per te, in concreto, una opzione come il coming out era di fatto un’opzione possibile. Purtroppo non è sempre così e di esempi in contrario ce ne sono parecchi. Ricordo sempre il caso di un ragazzo gay cacciato di casa dai genitori, che era ospitato a turno dagli amici una settimana da una parte e una settimana dall’altra ed ha saputo del matrimonio del fratello a cose fatte, perché non era stato invitato. Queste cose sembrano racconti dell’orrore ma sono purtroppo ancora oggi realtà quotidiana.

Luca19
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Re: Il mio c.o verso la mia famiglia

Messaggio da Luca19 » mercoledì 24 febbraio 2016, 7:17

Ho capito, mi sto informamdo moltissimo ultimamente, so che in Afghanistan c'è la uccisione per lapidazione :cry: .
ci sto pensando moltissimo.., e ci sto rimanendo male.
Stanotte non ho chiuso occhio.
Grazie per la risposta project.

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