La mia vita da gay dichiarato

La difficoltà di uscire allo scoperto
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Aster
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Re: La mia vita da gay dichiarato

Messaggio da Aster » giovedì 8 luglio 2010, 15:45

Io non ho mai sminuito il valore del Gay Pride, ma solo la sua efficacia rispetto ad altre cose!

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bluray61
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Re: La mia vita da gay dichiarato

Messaggio da bluray61 » giovedì 8 luglio 2010, 18:11

Joyello ha scritto:Per favore!
Non spariamole troppo grosse, almeno tra noi omosessuali!
Quella del Gay Pride NON E' un "sfilata" ma una "manifestazione". E le manifestzioni sono uno dei pochi strumenti che ci sono rimasti per dimostrare qualcosa, per dimostrare che esistiamo e che non siamo "cattivi"!
Ogni tanto sento parlare del Pride come di una baracconata e la cosa mi ferisce, dal momento che io ci vado sempre e ci trovo sempre gente normale, tranquilla, educata e solare. Ci trovi dentisti, meccanici, musicisti, ballerine, operai, cassiere, informatici... tutti normalmente omosessuali, tutti in mostra per dire alla gente: "guardateci, siamo come voi, lavoriamo come voi, paghiamo le tasse, andiamo al supermercato ecc... non tutti vanno in giro paillettes o piume di struzzo... ma se a qualcuno piace, a voi che fastidio da?.. Avete mai chiesto al vostro impiegato alla banca se la notte dorme con una donna o con un uomo? Se glielo chiedeste e vi rispondesse 'con un uomo' i rapporti tra di voi cambierebbero? i soldi che vi da avrebbero meno valore? sarebbero più sfigati?"...
Al gay Pride ci sono anche un sacco di ragazzi e ragazze eccentricamente truccati e vestiti. E' normale: è una manifestazione, bisogna imporsi.
Alle manifestazioni dei metalmeccanici (prendo in considerazione solo questa categoria perché è quella a cui appartengo e quindi so di non sparare cavolate...ma suppongo valga anche per tutte le altre), dicevo alle manifestazioni dei metalmeccanici, di solito si va con striscioni, tamburi, trombette e megafoni... ma nessuno ha mai pensato che nelle fabbriche gli operai suonino trombette e tamburi. E' una manifestazione, si esagera! E se non si esagera, nessuno ti nota... e noi omosessuali DOBBIAMO farci notare, perché attualmente stiamo proprio nelle fogne più nere. Senza che nemmeno i gay stessi se ne accorgano!
Le osservazioni di Joyello,dal mio punto di vista non fanno una grinza.Non sono frequentatore del gaypride come di tutte le altre manifestazioni,credo comunque che descriverle come fenomeni da baraccone sia alquanto riduttivo anche perche' si rischia di fare il gioco di tutta quella maggioranza silenziosa che accampa scuse x non cambiare niente.
Pur essendo anagraficamente vicino(credo) all'eta' di joyello nel tempo ho perso l'entusiasmo di partecipare alle manifestazioni (sono impegato metalmeccanico come lui),ma non mi sognerei mai di dire che non servono a nulla.
Ricordatevi comunque che c'e' sempre un prezzo da pagare nell'essere coerenti (nel mio caso la carriera perche' un impiegato che sciopera non la fa,indipendentemente dalle sue capacita' lavorative)
Ognuno poi credo sia libero di vivere la propria omosessualita' come crede,e se come dice jack89 non si e' orgogliosi non c'e' nulla di strano.
Sono convinto comunque che le cose in qualsiasi ambito si cambiano solo attraverso l'impegno di persone che si prendono la briga di esporsi e lottare per l'affermazione delle proprie idee, perche' nessun cambiamento e' possibile senza lotta.
Luigi
"Ci si risveglia ancora in questo corpo attuale
dopo aver viaggiato dentro il sonno.
L'inconscio ci comunica coi sogni
frammenti di verità sepolte"
F.Battiato

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Explorer5
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Re: La mia vita da gay dichiarato

Messaggio da Explorer5 » giovedì 8 luglio 2010, 19:08

Aster ha scritto:Visto che non ho proprio niente di meglio da fare, vorrei parlare di com'è la mia vita da gay quasi del tutto dichiarato. Scusate per la forma, ho fatto un esame oggi e uno ieri e sono un po' esaurito.

Il mio primo CO è stato con una mia amica, la mia attuale coinquilina. È stata piuttosto sconvolta di questa cosa ma ora è diventato un fatto normalissimo, direi fin troppo. Vi confesso che guardiamo spesso film porno insieme. Lei mi chiama abbastanza abitualmente "frocio di merda", il che è quasi un complimento per me. Il fatto di poterci scherzare secondo me è il massimo segno di accettazione, si può fare solo quando cade anche il rispetto che si deve a un "diverso". Un mio amico di colore per prendere in giro le persone le chiama "brutto negro"!

A parte lei i miei amici sono quasi tutti maschi etero. L'hanno saputo pochissimo dopo e anche loro hanno reagito benissimo, a parte un po' di comprensibile imbarazzo iniziale. Una cosa che ho notato è che i maschi ci tengono a poter parlare di cose "da uomini". Credo che troverebbero seccante se non gli dessi ragione quando sbavano perché passa una gnocca, ma d'altra parte gli occhi per vedere se una è figa o è un cesso li ho anche io. Parliamo abitualmente sia di situazioni sentimentali (e non penso ci siano molte differenze tra gay e etero in questo) sia di sesso, sesso etero e sesso gay. Il pregiudizio praticamente non esiste e vorrei raccontare un episodio a riguardo. Due anni fa andammo in vacanza a Roma, eravamo 3 maschi e 3 femmine. Decidemmo di fare 2 stanze da 3, maschi e femmine divisi, ciascuna stanza aveva un letto matrimoniale e un singolo. Mi ha stupito moltissimo quando i miei amici hanno deciso di tirare a sorte chi dovesse andare sul singolo, senza minimamente pensare che ci fosse qualcosa di "strano" a condividere il letto con un gay e che fosse meglio evitare.

Gli altri miei coinquilini l'hanno scoperto dopo che uno ha trovato me e il mio ragazzo in atteggiamenti... molto intimi hihi! C'è stato circa un mesetto di gelo, uno dei due era il classico ingegnere omofobo, ma poi le cose si sono molto sciolte e ora direi che non ci sono proprio problemi. Anche con lui si parla tranquillamente di tutto, compreso il sesso. Anche alcuni suoi amici molto omofobi l'han saputo ma in generale han fatto finta di niente. Credo che se ci si mostra tranquilli (o menefreghisti),non ci si dà troppo peso e non ci si comporta troppo "da gay" la reazione dopo un'ora e un paio di birre è sempre tipo questa.

Chiaramente tutta questa genete non conosceva nessun gay dichiarato prima di me. Ci sono alcuni amici "secondari" che non lo sanno e penso che continuerò a non dirglielo per ragioni di convenienza.

All'università lo sanno praticamente tutti ma l'impressione è che in realtà non interessi a nessuno. Mi ricordo che all'inizio ero quasi offeso del fatto che una cosa così importante per me fosse così di poco conto per gli altri!

Coi genitori è stato più difficile. Mia mamma non perde occasione di ripetre che sarebbe molto più contenta se fossi etero, mio padre fa finta di non saperlo nemmeno. Lui lo scoprì per caso e furono pianti infiniti, poveraccio. Comunque la vita di tutti i giorni prosegue esattamente come prima. Mia nonna non lo sa, è troppo affezionata a me e nonostante sia di mentalità apertissima non voglio farle subire anche questo colpo. La reazione di mio fratello è sovrapponibile a quella dei miei amici.

Essere dichiarato mi ha permesso anche di frequentare qualche ambiente esplicitamente gay e ho conosciuto un sacco di bravissimi ragazzi che vedo molto spesso. In conclusione... è stato molto più difficile per me che per gli altri.

Decisamente ne valsa la pena. :)
hai avuto molto coraggio ;) , e si vede che hai un carattere molto forte Aster è una scelta che porta conseguenze, come tutte quelle che si fanno nella vita.Se il mondo fosse diverso non avremmo problemi a dichiararci ad un ragazzo, un gay non è altro che questo:un essere umano che ne ama un altro.
Aster ha scritto:
È quel che dico io, confermato in pieno dalla mia esperienza. La sfilata del Gay Pride non serve quasi a niente, quello che fa cambiare idea alle persone è conoscere i gay veri, nella vita di tutti i giorni.

La sfilata del gay pride serve a rivendicare alcuni diritti va a mio avviso, rivista nei modi e nelle forme,ad esempio perchè fare tanti carri ognuno con un proprio dj quando si potrebbe fare un megaconcertone in stile 1 maggio?Magari con artisti a favore dei nostri diritti?Dissipare i pregiudizi falsi che all'esterno sia all'interno del mondo gay sara' purtroppo un impresa titanica e ci vorra tempo. :roll:
Ama la verità, ma perdona l'errore. Voltaire

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Aster
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Re: La mia vita da gay dichiarato

Messaggio da Aster » giovedì 8 luglio 2010, 21:07

hai avuto molto coraggio ;) , e si vede che hai un carattere molto forte Aster è una scelta che porta conseguenze, come tutte quelle che si fanno nella vita
Conseguenze? In effetti non ha portato così tante conseguenze, oltre al fatto che non fingo più. C'è anche da dire che io non sono quel genere di gay disgustato dalle donne, anzi. Anche questo lo dico onestamente e forse il beneficio del dubbio (che potrei anche finire con una donna) semplifica le cose per gli etero. Non lo so, in realtà, come ho già detto, sono rimasto molto stupito di quanto poco sia stato importante per gli altri scoprire questa cosa così cruciale per me. Ha cambiato moltissimo in me, pochissimo negli altri. Ho un carattere molto forte e determinato, sì, ma questo da un paio di anni, più o meno da quando mi sono dichiarato. Non so se sia la causa del mio coming out, l'effetto o se magari non c'entra. Per me uno degli elementi più importanti che contribuiscono alla nostra felicità è la capacità di esprimere se stessi, cosa che da nascosti non si può fare. Chiunque mi conosca vi dirà che sono un tipo molto stravagante, essere gay è il meno. Più che coraggioso, sono uno spirito libero, uno strambo, un anticonformista, un idiota... come volete! E poi sono troppo pigro per sobbarcarmi lo sforzo di mentire! :lol:

Ferro
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Re: La mia vita da gay dichiarato

Messaggio da Ferro » sabato 10 luglio 2010, 11:22

Io penso che le conseguenze ci siano ma se messe sulla bilancia i vantaggi li superano di molto.

Detto ciò caro Aster confermi quello che penso pur non essendo dichiarato, che alla fine, passato lo stupore iniziale, non frega a nessuno o a pochi e che sia un problema nostro.
Per quanto l'Italia sia arretrata culturalmente in materia va detto che comunque, fortunatamente, i decenni passano anche qui e che oramai l'omosessualità non dia più scandalo.

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