L'ho detto a mia madre

La difficoltà di uscire allo scoperto
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gian2394
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L'ho detto a mia madre

Messaggio da gian2394 » giovedì 15 luglio 2010, 14:01

Ho finalmente trovato il coraggio di dirlo a mia madre, a 16 anni, non so se sia troppo presto o troppo tardi non lo so, so che dopo quasi 2 anni di averlo scoperto mi sono rotto di recitare un copione, mi sentivo falso ma allo stesso tempo avevo paura di deludere i miei genitori, così oggi dopo l'ennesima volta che ho provato, sono finalmente riuscito a dirlo a mia madre, non è stato per niente facile, e subito ha risposto che è normale, che non c'e niente di male; dopo un pò di minuti di silenzio però salta fuori con il discorso sei in crescita potrebbe essere un periodo, e in quel momento avrei tanto voluto spaccargli la faccia ma ho risposto semplicemente un periodo un po' troppo lungo, e che se non ne fossi certo non gliel'avrei detto. Così dopo un pò gli dico se aveva intenzione di parlargliene a mio padre, mi fa non in questo periodo è stressato, meglio verso inizio scuola... Ma questa cosa sinceramente mi ha spaventato sembra voglia rimandare la cosa e mi da fastidio, e per giunta sto pure male perché mi sembra di averla delusa, non so che fare
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Stravinsky
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Re: L'ho detto a mia madre

Messaggio da Stravinsky » giovedì 15 luglio 2010, 14:09

Sei stato molto bravo ad aprirti. In genere, come in questo caso, le madri sono più propense a capire questo tipo di problema. Se lei ti ha detto di aspettare con papà, anche se giustamente ti da molto fastidio, è meglio seguire il suo consiglio. Probabilmente lei si abituerà all'idea, e preparerà il terreno con papà. Stai tranquillo vedrai che è spesso una questione di tempo, sei fortunato comunque ad avere una madre che non ha fatto tragedie (una mia madre a caso..:)..), e sei anche molto coraggioso. La tua è una scelta difficile ma lodevole, complimenti! Vedrai che si sistemerà tutto, non preoccuparti :)
Sai la frase del "è un periodo, poi passa..." capisco ti abbia urtato, però magari lei non sapeva cosa dire, ha percepito il tuo disagio ad aprirti con lei e le è uscita una frase così. Aspetta un po' di tempo e vedrai che andrà tutto bene :)
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progettogayforum
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Re: L'ho detto a mia madre

Messaggio da progettogayforum » giovedì 15 luglio 2010, 14:16

Che tu abbia fatto bene o male è molto difficile capirlo adesso, in ogni caso lo hai fatto e devi cercare di non farti abbattere dalle delusioni. Non puoi pensare che i tuoi genitori ragionino come te, per loro l’omosessualità, nonostante quello che possono dirti, è un pianeta a dir poco sconosciuto e possono averne una visione del tutto distorta anche se a te sembra il contrario. Una cosa, per un genitore, è parlare di omosessualità in generale e una cosa molto diversa è avere un figlio gay. Adesso spetta a te capire i tuoi genitori, forse per te era giunto il momento ma non è detto che fosse lo stesso per loro. Adesso devi avere molta pazienza perché comincerai a vedere gli altri aspetti del coming out, quelli che prima si trascurano. Ma ormai hai fatto il passo e indietro non si torna, l’essenziale e non farsi prendere dall’ansia e dal gioco delle attese e delle delusioni circa i comportamenti dei tuoi che inevitabilmente reagiranno secondo il loro modo di vedere e non secondo il tuo. Hanno bisogno di tempo per accettare una cosa simile perché oggettivamente per loro non è facile. Cerca di essere forte e di vedere le cose anche dal loro punto di vista.

barbara
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Re: L'ho detto a mia madre

Messaggio da barbara » giovedì 15 luglio 2010, 18:41

Ciao, approfitto della tua storia per dire una cosa secondo me molto importante. Si fanno spesso discorsi "in generale", del tipo Coming out con i genitori cosa succederebbe?
Vorrei dire in proposito che, per come la penso io, la risposta che darei é: "dipende".
Il coming out é un evento, che come altri interviene a modificare un equilibrio.
ma ce ne sono altri non meno traumatici, come la separazione dei genitori, ad esempio.
Ogni famiglia ha una storia a sé e dunque può essere più o meno capace di assorbire un evento inaspettato.
Ci può essere più o meno dialogo, più o meno sofferenza nei rapporti, può esserci un momento difficile che il genitore sta attraversando per altri motivi, oppure che l'ambiente intorno sia molto condizionante.
Pensare che il coming out oppure al contrario la scelta di non farlo siano la causa di tutto ciò che accade in una famiglia mi sembra francamente assurdo.
Dopo un periodo ragionevole se non si recupera il rapporto vuol dire, secondo me, che bisogna anche guardare ad altre cause e lavorare su quelle, senza colpevolizzarsi a vicenda.
Ogni caso é a sé e, non conoscendo nulla della tua storia familiare, credo che fare pronostici sia molto difficile. Ognuno può portare la sua esperienza o di altre persone che ha conosciuto.
Ma la tua storia la conosci solo tu e in base a quella avrai deciso cosa fare. Non sarà la prima volta che ti sarai trovato in difficoltà e avrai forse capito che su tua madre potevi contare fino a questo punto.
Altri ragazzi possono vivere in una famiglia dove sono sempre stati giudicati con durezza anche solo per un brutto voto, dove i loro desideri sono sempre stati all'ultimo posto, dove gli adulti hanno sempre avuto poco tempo /voglia/capacità di ascoltarli. Figuriamoci durante un coming out.
Per questo secondo me é una scelta personale e come tale credo che non debba essere contestata.
Ti auguro che tutto vada per il meglio. L'intuito di un figlio spesso non sbaglia.
Cmq sappi che siamo qui.
Un abbraccio
Barbara

barbara
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Re: L'ho detto a mia madre

Messaggio da barbara » venerdì 16 luglio 2010, 7:19

Riprendo il discorso dopo averci "dormito su"; a volte rispondere a caldo , soprattutto con così poche informazioni non mi riesce bene.
Mi verrebbe da sottolineare che la reazione di tua madre sia quanto di più equilibrato possa fare un genitore. Anch'io sono una madre e, come vedi, se sono qui non ho pregiudizi sul mondo gay,ma non credo che avrei agito diversamente da lei.
Chiedere a un figlio:"sei sicuro?" credo sia corretto, perché un genitore , per sapere come aiutarlo deve capire se il figlio abbia bisogno di chiarirsi le idee o di essere sostenuto in una scelta già maturata. Solo facendoti quella domanda tua madre poteva sapere quanto vi fosse chiarezza dentro di te.
Se vai a vedere qualunque sito di psicologia troverai che in adolescenza vi sono pulsioni verso il proprio sesso che poi passano e un genitore deve capire con l'aiuto del figlio se si tratti di questo oppure no prima di sapere come comportarsi.
La sua accettazione della cosa poi mi sembra davvero positiva, considerata la tua età. Una madre verso il figlio sedicenne ha un istinto di protezione molto maggiore che verso un ventenne, tanto per fare un esempio. Direi anzi che le preoccupazioni verso un ragazzo della tua età superano quelle che si ha verso un bambino, proprio perché alla tua età si é inesperti e nello stesso tempo si sfugge giustamente al controllo familiare. Una madre quindi vive da un lato l'ansia e dall'altro il senso di impotenza per non poterti proteggere come faceva anche solo qualche anno fa. Nonostante ciò lei non ti ha frenato , ha accettato la cosa. Considera che tu hai avuto due anni per dirlo e lei pochi minuti per sentirlo...quindi, meglio di così!
Sul fatto di tuo padre, anche qui, avrei fatto la stessa cosa. In una coppia di genitori spesso capita uno dei due non abbia la stessa capacità di metabolizzare una notizia del genere. Magari tu, concentrato come sei sulla tua situazione, non hai potuto notare che tuo padre attraversa un suo momento, mentre lei ,come moglie, può valutare cosa sia meglio fare. Credo voglia preparare il terreno , in modo che tu possa vivere altrettanto serenamente con lui questo momento, come giustamente dice Stravinsky.
Un lavoro tra l'altro che una madre non cessa di fare da quando il figlio nasce :lol: :lol:
Quante volte le avrai chiesto qualcosa , che ne so, vorrei il motorino, piuttosto che vorrei tornare più tardi perché devo andare in discoteca e sei passato attraverso di lei invece di chiedere a entrambi...
Sono "riti" o regole di comunicazione che in una famiglia aiutano ad andare per gradi nei momenti critici , piccoli o grandi che siano.
Adesso hai fretta, lo so, perché aspetti da due anni , ma lei inizia solo ora un percorso nel quale deve rivedere una serie di idee che aveva date per scontate e aprirsi a un'immagine nuova di quella che sarà la tua vita.
Ci vuole tempo per fare questo e per farlo bene.
La richiesta che ti ha fatto di aspettare con tuo padre é stata un atto di protezione nei tuoi confronti. Una madre , anche se il figlio si dimostra forte, deve ipotizzare che dentro di sé sia anche fragile e vulnerabile sia per ciò che ha affrontato da solo, sia per le aspettative che ha verso la risposta di un genitore. Una parola fuori posto , un'esitazione del genitore potrebbe creare un malinteso ed é quello che lei non vuole .
Ora é normale che tu tema di averla delusa. Se provi questo , ti consiglio di parlarne apertamente e manifestare questo sentimento, perché scopriresti molto probabilmente che é proprio un tuo vissuto e non ha niente a che fare con lei .
Dietro il suo viso teso e pensieroso ci sarà sicuramente molta preoccupazione per le difficoltà che incontrerai, di cui tu sei cosciente, ma che lei si terrebbe per sé per non metterti ulteriore ansia. Affronta l'argomento, dille che sai bene cosa ti aspetta, che il suo aiuto ti sarà prezioso, che sei consapevole che non sarà una passeggiata, ma non bisogna neanche fasciarsi la testa, perché col tempo le cose si sistemano.
Spero di esserti stata di'aiuto, di non aver azzardato consigli inappropriati; considera che le cose che hai scritto sono veramente poche, per cui se qualche consiglio non ti "torna", segui il tuo buon senso.
Un abbraccio
Barbara

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gian2394
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Re: L'ho detto a mia madre

Messaggio da gian2394 » venerdì 23 luglio 2010, 0:19

scusate per il ritardo ma vi voglio veramente ringraziare, è stata lei da subito a darmi più forza di quanta ne avessi, non lo vive come un problema, mi ha fatto veramente sentire meglio e anche voi... Grazie di cuore a tutti:)
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