DIFFICILE CONFESSIONE DI UN AMORE GAY

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progettogayforum
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DIFFICILE CONFESSIONE DI UN AMORE GAY

Messaggio da progettogayforum » venerdì 15 maggio 2009, 17:10

admin ha scritto:Ciao Project,
un amico mi ha detto che ti fa sempre piacere ricevere materiale da pubblicare sul tuo blog e forum, ecco io ti mando qualcosa. Va da sé che rimanga anonimo. Vorrei anche che non lo pubblicassi oggi stesso. Magari ci fai passare 2-3 giorni, così il mio amico non capisce. Per noi, per la nostra amicizia è meglio.
Spero ti vada bene, non sono uno scrittore né ho fatto gli studi giusti per esserlo, comunque vedi un po’ tu. Alla fine è un piacere che faccio a lui, al mio amico.
Saluti,
[lettera firmata]
P.S. il titolo del post mettilo tu!
___________

Il mio amico dice che sto sbagliando e forse ha anche ragione, vista dal suo punto di vista, sì è probabile che abbia ragione, ma per come la vivo io le cose sono molto diverse e allora a volte quando capita, a parlarne si sta pure per delle ore e non se ne viene mai a capo di niente e si rimane ognuno sulle sue e si finisce col dire che io sono così e punto e lui no. Perché il mio amico non la sa tutta fino in fondo o meglio proprio non riesce a capirla. Perché il mio amico è stranamente, forse quasi patologicamente, incapace di vedere sé stesso e pure a volte gli altri. E a ma va bene così. Voglio che rimanga così perché a lui ci tengo troppo e non voglio che niente cambi tra noi. Almeno fino a che loro staranno insieme. Lui e il suo ragazzo, che sa di me, di quello che provo e per come si comporta posso solo volergli bene.

Allora, io sono stato da sempre uno che seleziona e molto. Io lo devo guardare un ragazzo come è e mi deve piacere fisicamente subito. Deve essere bello di viso e pure di corpo. Deve sapersi muovere. Deve essere sexy. Se è così allora ci posso provare. Ad avvicinarlo, a farci amicizia, a parlargli. Se uno non mi piace fisicamente no. Non mi interessa. Io sono un bel ragazzo, lo so e me lo dicono e non ho mai avuto difficoltà a rimorchiare o anche solo a fare amicizia. Niente internet però, niente chat o siti di incontri. Perché io appunto lo devo vedere il ragazzo e non ho voglia di perdercelo il tempo a stare dietro a quelli che ti dicono e ti mostrano ma a te rimane sempre il dubbio. E poi uno di persona è una altra cosa e lo capisci subito se ti piace, se ti attizza. Perché se uno ha gli interessi come i miei o la pensa come me, che dire se non vabbé bene ma poi punto e a capo. Le chiacchiere prima che me ne frega farle? Io quelle le faccio dopo. Come li conosco i ragazzi? Semplicemente nei locali ma certo non solo. Anche in giro. Ne ho conosciuti all’università, in vacanza, ora ne conosco anche lavorando. Se un ragazzo mi piace fisicamente poi io per il resto non mi faccio troppi problemi a farmi avanti. Perché se c’è dell’interesse poi si capisce, io so farmi capire a chi deve capire. E quando va bene succede. La storia inizia e poi come va va. Magari solo sesso, una botta due e via o qualcosa di più. Ora sul mio modo di fare mi si possono fare tutti i discorsi del caso. Che sono superficiale. Che la bellezza passa. Che se uno è bello e basta non te ne fai niente. Che si possono incontrare dei ragazzi eccezionali a non stare a fare tanto lo schizzinoso. Ma io niente. Io sono così. Lo sono sempre stato. All’inizio in realtà era pure molto più facile. Bastava che il ragazzo fosse bello, ma come doveva essere bello non mi importava. Insomma moro, biondo, rosso... occhi di un colore od un altro, capite? All’inizio manco mi importava neppure di provarci a costruire qualcosa. Quando si è giovani si vuole solo sperimentare e divertirsi.

Ma poi da quando ho conosciuto lui, il mio amico tutto è cambiato. Perché da allora ho capito bene cosa voglio e so bene che se avessi un ragazzo così allora io ci darei la vita e l’anima e anche di più pur di costruirci qualcosa e lo vorrei per sempre e non mi stancherei e non vorrei altro. Ed è un bel casino saperlo. Certo sai cosa cercare. Ti limiti il campo d’azione. Hai le idee precise. Perdi poco tempo in cose vaghe. Sei concentrato. Ma sapere cosa si vuole e non riuscire a trovarlo è pure troppo deprimente. Soprattutto quando quello che vuoi in realtà c’è, lo sai, lo vedi, pure lo conosci, a volte lo tocchi con mano, lo vivi. E basi tutto su quello. Perché io intendo ora ce l’ho il mio ragazzo ideale bene in testa. Non è quel famoso principe azzurro di cui parlate magari voi. Quello è un ideale ipotetico, costruito su fantasie di quello che si vorrebbe ma forse non esiste. No il mio ragazzo ideale esiste. E non è un attore o un cantante o qualcuno del genere. Non è una chimera somma di tutto quello che mi piace. No, è semplicemente il mio amico. Eppure è molto più bello di quelli lì. Molto ma molto di più. E allora cerco tutti i ragazzi che più gli si possono avvicinare. Nell’aspetto, in un modo di fare, nella voce, nel modo di ridere, anche in una nota di quell’unico inconfondibile e indimenticabile odore di lui, del suo corpo. Quando trovo un segno anche lieve, una traccia di lui in un altro allora mi muovo. Allora ci provo a vedere se ci posso stare bene accontentandomi solo di quella cosa e nel frattempo aspetto che il resto del ragazzo mi piaccia fino magari a prendere il sopravvento su quella che è solo la traccia di lui, di quell’ideale vivente che voglio. Una traccia del mio amico. Mi va storta, mi va dritta. Dipende. Ma alla fine in ogni caso è solo un riflesso troppo sfocato o troppo limitato o ancora ti fa venire su solo nuova nostalgia di quello che vuoi, che è poi quello che sta là ma proprio là. Il tuo ideale che però non è per te perché è già di un altro. Allora capitelo bene questo ideale vivente cosa è per me. Il mio pungolo e la mia condanna. Perché se so che esiste su sta cazzo di terra una persona così bella in ogni più piccolo e insignificante dettaglio e non parlo solo di un corpo ed un viso che sono così belli da farti star male, ma pure di carattere, pensieri, sentimenti e tutto quel resto che non sono corpo e fisicità, allora so che una persona così non è solo il famoso impossibile principe azzurro ma c’è e c’è così tanto che qualcuno ce l’ha e allora inevitabilmente mi rimane il pensiero che forse anche io un giorno lo posso trovare un ragazzo così. Ma allo stesso tempo un metro di paragone del genere ti rende la vita davvero impossibile perché tutti gli altri ragazzi non sono niente o troppo poco di fronte a lui e tu ti ritrovi a girare e cercare di continuo come un disperato e sai che forse anzi di sicuro lo farai a vita. Una condanna ad essere irrequieti ed insoddisfatti di ogni ragazzo magari una meraviglia di ragazzo ma che no, BELLO come lui non lo è, non lo potrà MAI essere.

Ma se uno un ragazzo così l’ha conosciuto e non gli riesce, perché è impossibile, dimenticarselo, ditemi voi che cazzo altro può fare.

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konigdernacht
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Re: DIFFICILE CONFESSIONE DI UN AMORE GAY

Messaggio da konigdernacht » martedì 11 agosto 2009, 20:48

Da bravo archeologo, rispolvero un altro vecchio post legato ad un periodo in cui non ero ancora iscritto al forum e che aveva destato un certo interesse in me.

Riesco a capire in parte il ragazzo scrivente; solitamente tendo anche io a fare conoscenza più facilmente con ragazzi che io ritengo belli (perchè, sia chiaro, la bellezza è soggettiva) piuttosto che con gli altri.
Penso sia un istinto innato quello di concedere più confidenza e più corda ad un ragazzo bello in maniera spontanea, mentre rimango più razionale e più ponderante se il ragazzo è normale o altro. La spiegazione razionale riconduce a mio avviso alla selezione naturale, perchè anche noi umani siamo e rimaniamo degli animali, e che ritrovo pienamente applicata nella scelta di un amico o di un partner: alto piuttosto che basso, robusto piuttosto che flaccido, etc. in un lungo campionario di opposti fisici che non nascondono l’aperta discriminazione animale tipica dell’uomo, che spesso fuoriesce in insulti quando la persona insultante è a corto di cervello o di materiale intellettivo da proporre ad una diatriba.
Detto questo, di fronte all’aspetto più animale, c’è anche un aspetto ovviamente spirituale: ossia, a parità di facoltà intellettive, meglio una relazione con un ragazzo bellissimo che poi ti tradisce, o con un ragazzo normale che ti vuole un bene dell’anima? Io opterei per la seconda. Se poi anche il ragazzo bellissimo non ti tradisce, tra il ragazzo bellissimo ed il ragazzo normale bisogna vedere la chimica che c’è fra i due novelli innamorati, e tutta una serie di parametri su cui ragionare, anche se l’istinto spingerà per avere una sua ragione.
Insomma, non voglio dare un giudizio sulla scelta del ragazzo scrivente per i belli, ma forse dovrebbe riflettere su due cose:
Ognuno di noi ha le proprie bellezze, fisiche o intellettuali, e perciò spesso essendo troppo selettivi, si nasconde anche un non accettare il prossimo (che in parte approvo e in parte disapprovo perchè anche io ho una tendenza in tutto quello che faccio alla perfezione, anche se io stesso poi so quando la pignoleria deve terminare);
Da quel che ho capito, il suo amico è fidanzato; alchè mi verrebbe da chiedere al ragazzo scrivente:
Preferiresti che il tuo amico mollasse il suo ragazzo per te? La risposta suona già di partenza egoistica, qualora il suo amico stia bene e sia realizzato con il suo compagno.

Da mia esperienza, i ragazzi belli sono umanamente degli stronzi ed intellettualmente poco validi (insomma, c’è attrazione fisica ma tutto si ferma lì), e quando mi sono stancato, ho troncato sia che fossero “amici” sia che fosse amante.

Io mi reputo un ragazzo normale, sottolineato da uno spirito altamente critico verso me stesso, e ciò non mi permette di elogiare troppo la mia “bellezza” interiore ed esteriore, perchè il mio spirito critico innesta automatiche critiche distruttive verso le stesse. Lascio agli altri giudicare, anche se del giudizio altrui non mi faccio colpire o condizionare troppo perchè so già come stanno le cose, e mi pongo in condizione umile di dover sempre imparare e sempre migliorare.
A me interessa vivere, poi del resto, chissenefrega! :D

Quindi al ragazzo scrivente auguro con tutto il cuore di fidanzarsi con un ragazzo bello, intelligente e ricco; facendo magari caso al ragazzo che abita affianco a casa sua, che magari non è bello come vorrebbe, ma nutre per lui un bene dell’anima ed una dedizione infinita.
Saluti

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