INNAMORARSI DI UN GAY SPOSATO

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progettogayforum
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INNAMORARSI DI UN GAY SPOSATO

Messaggio da progettogayforum » venerdì 15 maggio 2009, 17:28

admin ha scritto:Ciao Project,
leggo i tuoi siti da molto tempo e mi hanno aiutato parecchio. Mi chiamo Maurizio, ho 26 anni e penso di avere una marea di problemi legati alla sfera del sesso. Faccio una vita apparentemente normalissima, mi sono laureato da poco e ho trovato anche lavoro, so benissimo che di questi tempi è difficilissimo e che sono stato fortunato e tra l’altro faccio un lavoro che mi piace. Da quando ho cominciato a lavorare non vivo più a casa dei miei ma con un po’ di soldi che mi hanno prestato i miei ho comprato una minicasetta in campagna, vicinissimo al posto dove lavoro, e ci vivo da solo ormai da dieci mesi. La solitudine non mi pesa, esco di casa la mattina alle sei e torno dopo le sette di sera, pranzo e cena in mensa, non cucino. Ho internet e dalle otto di sera in poi navigo in rete. Praticamente ho scoperto i tuoi siti quando sono andato a vivere da solo. Avevo pensato quasi subito che mi sarebbe piaciuto parlare un po’ con te ma poi mi sembrava una cosa imbarazzante e ho lasciato perdere. Però leggendo ho trovato molte cose che mi hanno un po’ chiarito le idee, ma poi ogni volta che leggevo qualcosa che mi interessava direttamente mi dicevo che avrei dovuto scriverti e alla fine l’ho fatto. Ti potrà sembrare strano, ma non ho mai potuto parlare seriamente con nessuno di cose riguardanti la sessualità. A casa mia l’argomento è sempre stato tabù ma non solo riguardo ai gay ma a tutta la sessualità. Non ho mai avuto amici, piuttosto conoscenti ma non erano certo ragazzi coi quali avrei potuto parlare di cose sessuali. Fino ai 21 anni non avevo internet, sentivo qualcuno che parlava di tutto quello che ci si può trovare ma mi sembravano cose sporche, per depravati, e così mettevo da parte la questione anche se ho sempre saputo di essere gay, diciamo che la cosa l’ho considerata come una cosa negativa e che mi era capitata e che mi sarei dovuto tenere, una specie di angolo patologico al quale mi dedicavo solo nei momenti di autoerotismo e anche con grossi sensi di colpa. In pratica, fino ai 21 anni ho sempre cercato di reprimere la mia omosessualità attraverso lo studio, ma ovviamente quello che uno è viene comunque a galla ma, diciamo così, non mi accettavo nel senso pieno del termine. Quindi fino a 21 anni ho cercato di negare a me stesso di essere gay anche se quelle cose le vivevo attraverso la masturbazione che però mi attirava e nello stesso tempo mi creava una marea di complessi, come se in pratica io stessi distruggendo la parte migliore di me per lasciare spazio alla parte gay, adesso so che è assurdo ma allora ragionavo così. A 21 anni le cose sono cambiate, ho avuto il mio primo computer collegato a internet e sono diventato sesso-dipendente, in pratica passavo le nottate a vedere foto e video porno e anche qui c’è stata un’evoluzione, all’inizio ansia e sensi di colpa, poi mi sono scatenato ma col tempo l’interesse andava calando. I primi tempi mi sentivo eccitatissimo anche solo a pensare che mi dovevo mettere al computer a vedere dei porno, poi, nel corso di un paio d’anni, le cose sono cambiate al punto che in pratica i video non dico non mi facevano più nessun effetto ma quasi, e comunque ne vedevo molto meno ed ero diventato molto selettivo, su cento me ne potevano interessare al massimo due o tre. Poi c’è stata la fase delle chat, diciamo che ho cominciato a 22 anni, un po’ come per i video porno, all’inizio una curiosità enorme, ma qui era diverso, mi dovevo esporre ma non lo volevo fare. Le primissime esperienze sono state squallide, proposte oscene e basta, ma non ho desistito e finalmente ho incontrato Stefano che non ha fatto come tutti gli altri (ne avevo provati in chat almeno una trentina), mi diceva una marea di cose belle che mi piacevano molto. Dopo diverse settimane di lunghissimi colloqui giorno e notte, dato che lui non faceva nessuna proposta come facevano tutti gli altri, ci ho provato io, gli ho chiesto di andare in cam ma non ha voluto. La cosa mi ha spiazzato, non capivo perché, ho pensato che mi stesse imbrogliando ma non riuscivo a capire il senso, perché se avesse voluto approfittare della situazione avrebbe dovuto andare al sodo, e invece non succedeva e anzi più passava il tempo e meno si parlava di sesso e poi non aveva proprio niente che mi facesse pensare male. Ho insistito diverse volte perché si facesse vedere in cam ma non lo ha mai fatto. Dopo circa sei mesi che ci conoscevamo è sparito e non l’ho più sentito. Non ho la più pallida idea del perché, le ho pensate tutte, che fosse un uomo grande, anche se mi aveva detto di avere 24 anni, che fosse magari un uomo sposato o un prete o magari un ragazzo che aveva dei problemi tipo handicap. La storia di Stefano mi ha scombussolato parecchio, forse di lui mi sarei anche innamorato. Ancora adesso qualche volta mi rileggo i testi delle conversazioni con Stefano e resto colpito dal livello del discorso che non aveva nulla del classico dialogo da chat erotica. Al tempo della chat con Stefano, che è durata più di sei mesi, non avevo cercato nessun altro, poi ho ricominciato. Poco dopo il mio 23^ compleanno, dopo una marea di cose squallide, ho conosciuto un ragazzo di Alessandria, chiamiamolo Marco, non era del livello do Stefano, ma mi sembrava un bravo ragazzo e non abitava nemmeno troppo lontano dalla casa dei miei, io allora vivevo con loro. Con Marco alle proposte concrete ci siamo arrivati, era anche tutto sommato un bel ragazzo, o almeno passabile, diciamo che ho perso una marea di tempo a cercare di convincermi che con lui in effetti qualche cosa avrebbe potuto pure nascere però per me non era realmente attraente dal punto di vista sessuale, diciamo che da quando l’ho visto in cam ho smesso di masturbarmi pensando a lui. Che avrei dovuto fare? Avrei dovuto dire la verità, lo so benissimo, ma non ho fatto niente del genere, avevo paura che se ne andasse, con lui stavo bene se si trattava di parlare, in un certo senso era un amico ma per lui la cosa non si poteva fermare lì. Lui insisteva e io scappavo, cercavo scuse, ho tirato avanti così, tenendolo sulla corda per un paio di mesi, alla fine mi ha fatto un altolà e mi ha detto: “se non ne vuoi sapere me lo devi dire” ma io non ho avuto la faccia di dire le cose come stavano e abbiamo combinato un appuntamento. Ci siamo visti un pomeriggio, dovevamo andare in una casetta sua in campagna vicino Alessandria. Visto di persona non mi attirava per niente, gli ho detto che non me la sentivo, lui ha cercato di insistere ma mi sono girato e mi sono messo a correre, sono proprio scappato via nella maniera più vergognosa, lui non ha nemmeno provato a seguirmi. A casa ho visto che mi aveva bloccato su msn. Questa è stata la mia avventura più coinvolgente con un ragazzo, almeno fino a poco tempo fa. Adesso hai capito che contatti ho avuto con i ragazzi gay. Dopo la storia di Marco ne ho pensate di tutti i colori, mi sono chiesto se sono gay, se sono un caso patologico, se non fosse il caso di provare con una ragazza, ma per me è proprio un terreno assolutamente sconosciuto e poi sono cose che non mi sono mai passate per la testa. A questo punto della vita sono nella confusione più totale anche perché mi è accaduto un fatto che non avrei mai immaginato. Da cinque mesi di mesi è venuto a lavorare con me in ragazzo di 27 anni, chiamiamolo Andrea, che è proprio l’incarnazione del mio ideale di uomo, credo di non averne mai visto uno più bello, per un suo sorriso darei l’anima, ha una voce così dolce che mi scombussola le budella, ho anche occasione di parlarci e quando succede mi sento in paradiso. È Andrea la vera ragione per cui ti scrivo, Project, perché mi sta proprio sconvolgendo la vita, io per lui farei pazzie, ho cominciato ad esplorare un po’ il terreno, forse è presto per dirlo ma ho tutta l’impressione che lui sia interessato a me, mi cerca, mi sorride, mi tratta proprio in modo affettuoso, ma c’è un problema enorme, Andrea è sposato da 5 anni ed ha anche un bambino. Nelle nostre conversazioni non me lo ha mai detto e qui dove lavoro non lo sa nessuno ma io l’ho saputo con certezza per vie traverse. Se Andrea fosse etero al 100% finirei per togliermelo dalla testa. Di ragazzi bellissimi ce ne sono tanti e lui sarebbe uno dei tanti che con me non possono avere nulla a che vedere, ma io penso che Andrea non sia veramente etero, non è una cosa che io spero, è una cosa che io penso sulla base di tanti minimi elementi che mi ha fornito e che credo mi abbia fornito a ragion veduta. Project, cerca di capire, non sto fantasticando, io ho proprio l’impressione nettissima che Andrea stia cercando di dirmi questo in tutti i momenti in cui ci troviamo insieme, non ci riesce ma ci sta provando e io mi sento in grosse difficoltà, non è tanto il fatto che io me ne possa innamorare che mi fa paura quanto il fatto che lui si possa innamorare di me. Io per me anche a costo di spaccarmi il cuore, potrei sempre fare macchina indietro, ma se lui perde la testa dove andiamo a finire? Andrea non è un frequentatore di chat ma è un uomo sposato, secondo quello che penso io, è un uomo sposato gay che si sente disperatamente solo e sta cercando di costruire qualcosa con me e io non so che fare, ho paura di queste cose, non so se me la sentirei di affrontare una situazione simile e non so da dove cominciare. Project, diciamo che di quello che ho detto sono sicuro al 98% e credo che a un discorso esplicito con Andrea ci arriveremo presto ma temo che anche lui possa essere spaccato in due dentro. Ma perché un uomo sposato con un figlio evita del tutto qualunque accenno alla famiglia? Dovrebbe essere una cosa bella e invece lui non ne parla mai con nessuno. Del fatto che è sposato e che ha un figlio ne sono assolutamente sicuro. Mi chiedo se sia moralmente onesto per me allontanarlo dalla sua famiglia standolo a sentire e magari offrendogli una possibilità di buttare fuori tutto quello che si porta dietro. Per me è una persona importantissima e ti dico che penso a lui dalla mattina alla sera ma accetterei anche di non vederlo più pur di non rovinargli la vita, ma lui mi cerca e ho l’impressione di essere anche io ormai una presenza importante per lui. Ecco sono arrivato alla fine della storia. Project, ti prego dai per scontata l’idea che Andrea non sia etero, o almeno che non lo sia al 100%, e dimmi che faresti tu. Ho bisogno di un confronto serio.

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