Sentimenti e precipizi.

La realtà dei gay, storie ed esperienze di vita gay vissuta
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maximosiridis
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Sentimenti e precipizi.

Messaggio da maximosiridis » mercoledì 4 gennaio 2012, 4:41

Lo sapevo che a capodanno in quel locale non ci dovevo entrare. Era come se me lo sentissi: una corrente fredda come l'inverno. Calda come l'inferno. Una corrente che già avevo provato, ma che non avrei più voluto sperimentare in questo modo. Alle due e mezza stavo a chiacchierare con un amico, lamentandomi di come "non ci fosse nessuno per me", di come sentivo vuota la serata. Finchè nell'oscurità lui. Non abbiamo solo cinque sensi, l'ho sempre saputo. Non si può vedere nel buio, eppure ci siamo "visti". Il trasporto dei suoi baci, il calore del sui corpo e dei suoi abbracci. Il suo ascoltare, il suo tono gentile, la sua mano nella mia per tutta la notte. Ci scambiamo i numeri, sono al settimo cielo. Lui mi guarda, mi parla del passato, di tante sconfitte e di piccole vittorie. Eravamo così vicini, adesso così lontani. Io Verona, lui Milano. 150 km, un precipizio che si può attraversare, che si deve superare se ne vale la pena. In questi giorni ci sentiamo, progettiamo di rivederci. Lui mi parla di sentimenti, di come sia stato bello incontrarmi. Fino a stasera... Il telefono suona, tu rispondi e ti senti cadere nel vuoto: mi dice "la distanza... È troppa.. Tu mi piaci ma non è giusto, non me la sento. Sei una bella persona". Così, come una trottola che smette di girare. E non girerà mai, mai più. E adesso ci sono io sull'orlo di quel precipizio, perché una notte può valere, uno sguardo ti può regalare l'infinito, quando ti ci specchi e ci trovi un pezzetto di te. Tu mi dici addio, io ti dico ciao.

Ps: Scusate lo sfogo, sapete non ho molti amici in questo momento, magari in questa piccola grande comunità potrò essere capito. Vi ringrazio per tutte le belle parole di condivisione che leggo in questo sito.

Luca

barbara
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Re: Sentimenti e precipizi.

Messaggio da barbara » mercoledì 4 gennaio 2012, 9:56

Quante volte due persone hanno gli stessi tempi in una storia d'amore? Secondo me davvero poche. Il più delle volte uno dei due spaccherebbe una montagna pur di stare insieme e l'altro tentenna. E alllora che fare? Rassegnarsi al primo "no" oppure armarsi di pazienza sperando che l'altro si ravveda?
Certo dipende da molte cose: la sua è una difesa da un rapporto che lo spaventa o è una scusa perchè ha altri progetti?
E se fosse il primo caso, colui che è più coinvolto riuscirebbe a sopportare il peso del rifiuto per tutto il tempo necessario?
La sensazione che ho è che oggi si sia perso il valore della conquista, che non è possedere l'altro o convincerlo di qualcosa, ma è piuttosto credere anche al posto suo in una storia possibile , almeno finchè l'altro non è in grado di farlo.
E' come se a priori si fosse convinti che un rapporto affettivo o nasce senza difficoltà oppure non ha futuro. Ma questo non è un assioma e non è nemmeno corrispondente alla realtà; è una convinzione dei giorni nostri .
Quante persone si rincontrano a distanza di tempo e si mettono insieme . dopo essersi frequentati senza che accadesse nulla?
Ora capisco che sei affranto , ma quando ti sarai ripreso vale la pena riflettere seriamente su cosa fare.
Ti auguro tanto maximosiridis, di capire quale sia la scelta giusta, ma prima di tutto ti auguro di capire che abbandonare il campo non è l'unica scelta nè questa volta nè le prossime.
Un abbraccio forte
barbara

Alyosha
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Re: Sentimenti e precipizi.

Messaggio da Alyosha » mercoledì 4 gennaio 2012, 13:44

maximosiridis scusa la brutalità, 150 Km sono troppi?!?!?! Mica devi farli a piedi?! E' un'ora e mezza di macchina (se percorri l'autostrada a 100 Km orari, cosa che nessuno fa mai). Esistono pullman, treni e persino carrozze. Insomma con un pò di impegno e qualche sacrificio (minimo proprio) ce la fareste a vedervi anche una volta a settimana, che male proprio non è. Ci metto più io con le strade che ci sono qui da me ad arrivare da una punta all'altra della città che tu ad andare a Milano o lui scendere a Verona. Non voglio fare l'uccellaccio del mal'augurio, ma sei sicuro che il problema sia quello? Cioè che sia esattamente la distanza che lo spaventi? Cioè tu mi sembri proprio andato, ma lui? E' preso altrettanto o dopo i botti di capodanno vorrebbe lentamente e inesorabilmente tornare indietro? Cerca finché puoi di mantenerti lucido, infondo si tratta di un solo primo incontro che per quanto bello non ti dà nessuna possibilità di conoscerlo. Non sai nemmeno chi è e quando è così, è assai probabile che gli hai messo addosso i tuoi desideri, tue aspirazioni, tuoi bisogni. Dici che lo aspettavi... beh sono abbastanza certo che gli hai caricato addosso proprio le tue aspettative (alte, molto alte). Insomma datti tempo di conoscere la persona, la distanza può essere persino un vantaggio da questo punto di vista e lunghe chiaccherate al telefono un toccasana. Se la sostanza c'è non saranno 150 Km a dividervi. Tuttavia come consiglio, cerca di capire se è persona seria, se il problema della distanza lo vive in modo reale o è solo una scusa...se è tipo da toccata e fuga mi sa che è proprio meglio che lo lasci perdere. Parole pesanti le mie me ne rendo conto, ma meglio essere concreti in queste situazioni.

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