Sono gay: una storia, un consiglio

La realtà dei gay, storie ed esperienze di vita gay vissuta
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Alyosha
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Re: UNA STORIA, UN CONSIGLIO

Messaggio da Alyosha » sabato 2 febbraio 2013, 22:01

Ohi william non avevo associato immediatamente il nick :D. Magari se lo dici anche a lui il motivo è più utile, anche perché così me lo ricordo anch'io :mrgreen:.

william27
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Re: UNA STORIA, UN CONSIGLIO

Messaggio da william27 » sabato 2 febbraio 2013, 23:18

ma come, non ti ricordi alyosha che ti avevo dato del professore antipatico ed inacidito? :lol:
E ora, il fatto che sono 2 post che mi ci ritrovo perfettamente con quello che dici mi incute terrore!! :lol:
Ovviamente scherzo, a proposito, ora vado OT sicuro...cmq...ti mando un saluto, in chat non ci sei mai! :)

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Hugh
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Re: UNA STORIA, UN CONSIGLIO

Messaggio da Hugh » sabato 2 febbraio 2013, 23:21

Ciao Geogio,
guarda...ti confesso che, quando visito il forum, un'occhiata per vedere se ci sono novità da parte tua la dò sempre! :)

Mi spiace sentire che non ci sono ancora stati sbocchi (positivi, s'intende) di tutta la vicenda: ormai, devo dire che un pochetto ci sto male pure io! :cry:

Certo che di momenti belli ne avete trascorsi insieme, ed è naturale che tu desideri un passo ulteriore, il passaggio dall'amicizia a qualcosa di ancora più intimo, visto che lui è così importante per te.

Provo a dire la mia.
W.E. a Torino: mannaggia, il letto matrimoniale!! ah ah ah :lol: beh, queste situazioni possono capitare. Quando mi sono trovato a dormire con amici fuori casa e in due in camera, ho sempre prenotato doppie con letti singoli: di solito si fa così. Se, una volta entrati in camera, non c'erano i due letti da una piazza, c'era il matrimoniale + letto singolo, cosicché uno dei due dormiva nel letto singolo e l'altro nel matrimoniale! :D
Caspita, però: qui mi parli di sfiorare le mani e le gambe, lui non si sposta eppur non succede nulla! :oops:
Argomenti sesso e ragazze: non pervenuti. Senti: o il tuo amico è molto, molto riservato oppure l'uno e le altre non sono importanti nella sua vita.
E veniamo al film. Cavolo, qui devo dire che mi hai deluso! Ma cooooome!!!
M'importava un fico secco se stava per iniziare il film: a costo di beccarmi un "ssssssst" dai vicini di poltrona, avrei colto l'attimo, altro che storie! E comunque, visto che il film che avevate visto era dello stesso regista, sarei tornato sull'argomento appena usciti dal cinema, a piedi o in auto che fosse! Ci avrei minimo fatto venire l'una o le due per vedere se succedeva qualcosa!! :lol:
Tanto più che ancora una volta la visione del film era stata accompagnata da contatti gomito-gomito e ginocchio-ginocchio! :mrgreen:

Per il resto, sono del tutto d'accordo con quanto già scritto da Alyosha.

Facendo altre ipotesi, lui magari ha capito di te; è un tipo molto aperto e non si fa alcun problema al pensiero (non voglio neppure usare il termine "sospetto") che tu sia gay, però non prova trasporto amoroso verso di te. La sua è sincera amicizia, gay può esserlo come no. Coglie la tua ansia, cerca di metterti a tuo agio perché si aspetta che tu ceda al desiderio di liberarti e, in fondo, se lo aspetta per confermarti la sua amicizia in ogni caso.
"Ma perché è tutto così complicato?" Sono sicuro che lo avrai pensato mille volte, ed è un pensiero che condivido con te. In bocca al lupo, Geogio!
La lotta spirituale è dura quanto la guerra tra uomini
(Arthur Rimbaud, Una stagione all'inferno )

Alyosha
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Re: UNA STORIA, UN CONSIGLIO

Messaggio da Alyosha » sabato 2 febbraio 2013, 23:25

Ecco spiegato il perché avevo rimosso completamente allora :lol:. Ora basta con gli OT che ci buttano fuori sul serio. Si in chat entro poco in effetti che ci vuoi fare sono antipatico e acido :mrgreen:. Per ilr esto trovo simpatico come le stessse circostanze vengano letto in modo diametricalmente diverso.. che dire meno male che esiste sto forum ed è possibile avere punti di vista così diversi.

car
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Re: UNA STORIA, UN CONSIGLIO

Messaggio da car » domenica 3 febbraio 2013, 19:02

Ciao Geogio

Ho vissuto una simile esperienza anche io, ma con trasporto e intensità minori.

Sono concorde con quanto espresso da Alyosha: se ci fosse un trasporto/sentimento maggiore di quanto si stia manifestando, ciò che tu auspichi già sarebbe successo.

Credo fermamente che un ragazzo gay tenda a valorizzare aspetti relazionali che più si avvicinino alle sue aspettative, trascurando quei gesti/parole etc che contrastano con ciò che si aspetta dalla persona stessa.
Ogni tanto fa bene spersonalizzarsi e osservare da esterni il proprio comportamento: ciò che fai per lui, lo fai anche per altri? Presumibilmente no; e questo è stato sicuramente avvertito e osservato.

Alcuni credono che con il tempo ci si possa innamorare e, addirittura, anche dei propri amici (Veronesi - oncologo di fama mondiale - disse che l'amore si basa sull'affettività che gli uni provano verso gli altri, indipendentemente dal sesso), ma io credo molto nell'attrazione fulminea del primo impatto.

Buona fortuna, ti leggerò con attenzione.

geogio
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Re: UNA STORIA, UN CONSIGLIO

Messaggio da geogio » domenica 3 febbraio 2013, 19:33

Oggi sono andato in montagna per una gita di skialp con altri amici (senza di lui) sperando di non pensarci… ci sono riuscito solo in parte… inoltre ero curioso di leggere le vostre risposte :P

@ Alyosha: so come la pensi (e forse hai ragione tu) però, per la mia esperienza personale, quando due etero si ritrovano a condividere un letto matrimoniale escono subito commenti del tipo “attenzione a non invadere la metà campo, ognuno dalla sua” e cose del genere… mi è successo anche all'ultimo dell’anno. Da parte sua invece nessun commento… Inoltre io non riesco a spiegarmi perché lui ha prenotato due singoli e ci siamo trovati un matrimoniale… Poteva almeno commentare questo…
Ci rifletterò ancora, ma sono entrato nell’ottica di dirgli almeno che sono gay, anche se devo trovare modo e soprattutto coraggio.

@ Hug: sei sempre un tesoro, grazie dell’affetto. Sì, è vero, cose belle insieme ne abbiamo fatte tante e infatti siamo davvero ottimi amici, su questo non c'è dubbio.
Sul suo commento a proposito del regista, hai perfettamente ragione, ho perso un’occasione d’oro. Sapessi quanto mi sono rimproverato quell'ingenuità :evil: … non me la so spiegare, mi ha spiazzato… ma ormai è andata così. Starò più attento, te lo prometto!
Che lui abbia capito che sono gay sono quasi sicuro, io ho fatto talmente tante azioni per farglielo capire e lui è troppo intelligente per non averlo capito. Su questo penso di non sbagliarmi.
Anche per questo vorrei dirglielo e penso anche che non mi farà mancare la sua amicizia.
E’ tutto così complicato, hai ragione, me lo sono chiesto tante volte.
Ancora grazie per la tua partecipazione.

@ william27: non ho capito gran che… se tu o Alyosha volete spiegare, altrimenti non importa.

@ unluckyboy: grazia anche del tuo commento; al di là dell’auspicio, se tu fossi al mio posto – e considerata tutta la storia – gli diresti diresti di essere gay?

Alyosha
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Re: UNA STORIA, UN CONSIGLIO

Messaggio da Alyosha » domenica 3 febbraio 2013, 22:39

Ti ho dato ovviamente la mia impressione, poi in effetti nella situazione ci sei tu e solo tu puoi valutare se si tratta di una persona estremamente timida che fatica a uscire allo scoperto. Il rischio che tu ci stia ricamando e pure tanto però mi pare parecchio. La domanda è lecita, perché fare tutta quella messa in scena per un letto matrimoniale e poi non esporsi? Poi se non ho capito male quando gli sei finito di sopra dormendo ti ha chiesto di spostarti nella sostanza... Per ilr esto ti ho già detto, mi pare che questa cosa sia troppo impellente dentro di te per provare a trattenerla e in effetti o allenti il rapporto e ci togli testa o tenti il tutto per tutto e poi insomma si vede.
P.S.: Geogio Wlliam alludeva ad una conversazione fatta tra me e lui, sono stato di recente a Roma e mi ha confessato che gli sembravo da come scrivevo un professore vecchio e acido, alché adesso si stupisce di essere d'accordo con me. Insomma per dirla alla buona ci siamo fatti i discorsi nostri dentro il tuo post, registro l'infrazione e vado avaanti :P.

car
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Re: UNA STORIA, UN CONSIGLIO

Messaggio da car » lunedì 4 febbraio 2013, 1:16

Gegio
Mi sembri abbastanza sicuro di non perdere il tuo amico di fronte al coming out. Quindi hai sicuramente incentivi a farlo inizi che la vostra amicizia si renda sempre più trasparente e limpida. Il problema sta nel valutare se tu ti possa accontentare della sua amicizia o meno: se non dovesse bastarti stai sublimando in amicizia tutto ciò che provi.

Ci sono momenti in cui si ha la sensazione che la distanza con una persona sia inesistente e che quello che tu provi sia provato anche da lei....ma tra il detto e il non detto c'è di mezzo il mondo.

Fai c.o. solo dopo aver testato la sua sensibilità e apertura al mondo omosessuale

Leo70
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Re: UNA STORIA, UN CONSIGLIO

Messaggio da Leo70 » martedì 5 febbraio 2013, 15:14

Ciao Geogio,
ti ho scritto in privato.
Riguardo al c.o., capisco che non ce la fai più, é comprensibile, ma ritieni davvero che possa chiarire la situazione?

Secondo me lui ha già capito tutto, sarebbe davvero impossibile visto quello che avete trascorso assieme. E allora perché non fa nulla tu dirai?

Non vorrei deluderti, ma secondo me lui ti vuole molto bene come amico, ma probabilmente o non é gay oppure vede in te solo un amico e non un uomo con cui instaurare un rapporto affettivo come vorresti tu.

Pensa alla notte in cui avete dormito assieme, lui ti ha chiesto di spostarsti, gentilmente certo, altrimenti cadeva dal letto...beh un gay, o comunque una persona interessata a te effettivamente non si sarebbe comportato così!!

È solo una sensazione, mi auguro di sbagliare, però é quello che penso, mi dispiace!
Allarga comunque i tuoi orizzonti, vedrai che ci sono tanti altri bravi ragazz sulla tua strada, ne sono certo!

Un abbraccio.
Leo

geogio
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Re: UNA STORIA, UN CONSIGLIO

Messaggio da geogio » martedì 5 febbraio 2013, 20:21

Ho visto che mi hai mandato un MP, ma devo aspettare l'abilitazione per leggerlo... Intanto grazie.

Non è che il c.o. risolva la situazione, certo, ma dovrebbe aiutare a fare almeno chiarezza, tanto più di una cosa che sono sicuro che lui sa già.
Forse se lo dico io, anche lui chiarisce il suo orientamento... non so è solo un'idea... l'altro giorno ero sicuro, oggi già meno, anche sentendo le vostre opinioni... che casino!
Il punto è che lui non è chiaro in senso opposto, cioè che sia etero, anzi... per come la vivo io gli indizi sono tutti velatamente in senso gay...
Io ho la sensazione che lui si trovi un po' nella mia stessa situazione, cioè che ognuno dei due voglia chiarezza da parte dell'altro e nessuno dei due ha il coraggio... Parlo solo dell'orientamento, poi l'interesse è un altro discorso.
Anche da parte mia, dove l'interesse c'è, non mi sento di lasciarmi andare oltre se prima non chiarisco.
Non so se riesco a spiegarmi, spero di sì...
Un giorno ne uscirò.
La cosa comunque non mi pesa o angoscia, anzi mi intriga, è solo che mi accorgo anch'io di pensarci troppo... spero non sia troppo strano.

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