Sono gay: una storia, un consiglio

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agis
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Re: Sono gay: una storia, un consiglio

Messaggio da agis » giovedì 16 marzo 2017, 10:25

Preciso marmar che mi sono divertito a chiamar pseudo-asessuali quelle persone che sono erroneamente convinte di essere asessuali per il solo fatto di avere un elevato numero di turn-offs legati alla sfera genitale e, per aver legato strettamente, oggettivato e confuso la sessualità con questa genitalità, son convinti di esser asessuali pur anelando ad un partner o ad una partner esattamente come tutti gli altri ^_^.

geogio
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Re: Sono gay: una storia, un consiglio

Messaggio da geogio » domenica 9 aprile 2017, 19:48

Ciao marmar, ciao agis, che sorpresa vedere che qualcuno ha rispolverato il mio post dopo cosi' tanto tempo!
Sono entrato nel sito per tutt'altro e ho notato gli aggiornamenti...
La situazione e' cambiata di poco, nel senso che l'micizia con lui si e' ancora piu' consolidata e ci vediamo ancora piu' spesso di prima, sempre con quella complicita' che avete letto, innumerevoli segni di affetto e abbaracci.
In varie occasioni di vacanza abbiamo dormito sullo stesso letto con vari sfioramenti, cosa che accade anche al cinema, a cena, in piscina o altro, ma senza mai andare oltre.
I suoi sguardi poi, mi mandano in estasi! Ho letto in internet anche dei segnali di gradimento e lui li ha tutti, vicinanza, posizione dei piedi, si tocca la bocca, ecc.
Usciamo sempre insieme e ci troviamo benissimo.... Io ho preso una linea, che non so dove condurra'... Nel senso che ho deciso di non forzare piu' la cosa e lasciare che la situazione evolva da se', anche a costo di lasciarla cosi'.
E' il ragazzo piu' dolce del mondo!

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agis
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Re: Sono gay: una storia, un consiglio

Messaggio da agis » domenica 9 aprile 2017, 22:52

geogio ha scritto:e ho deciso di non forzare piu' la cosa e lasciare che la situazione evolva da se', anche a costo di lasciarla cosi'.
E' il ragazzo piu' dolce del mondo!
Uella geogio ^_^. Ecco, direi esattamente quest'ultima che hai detto. Visto che ci accordiamo genericamente a pensare che tutti noi siamo nati simili ma nessuno uguale, neppure i gemelli monozigoti, è del tutto consequenziale pensare che ogni incontro, ogni relazione di coppia o anche allargata, comporti dei compromessi tra partners. Nel caso la mia teoria relativa alla tua vicenda fosse applicabile, non c'è nulla di male a portare avanti la relazione come la descrivi se questo compromesso risultasse accettabile e gradevole ad entrambi. Le varie chiacchiere ed amenità su verginità, lunghezze, prestazioni, matrimoni bianchi e via discorrendo le lascerei appunto a chi, nel proprio cervello, privilegia la materia bianca rispetto a quella grigia ^_^. Ciao! E buon proseguimento ;)

mavrokapelo
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Re: Sono gay: una storia, un consiglio

Messaggio da mavrokapelo » giovedì 8 giugno 2017, 18:03

Dal 2012 a ora tu non hai rivolto le attenzioni ad altri? solo a lui?

geogio
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Re: Sono gay: una storia, un consiglio

Messaggio da geogio » lunedì 12 giugno 2017, 22:11

C'è stato un breve periodo in cui ho rivolto attenzioni anche ad un altro ragazzo, ma per il resto sempre e solo lui, anche attualmente.

marmar77
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Re: Sono gay: una storia, un consiglio

Messaggio da marmar77 » martedì 13 giugno 2017, 10:01

Ciao Geogio, ho letto solo ora la tua risposta del 09 aprile...Grazie della risposta!

Da quanto scrivi, mi sembri sereno e credo questo sia per te fondamentale.

Hai raggiunto un equilibrio che ti permette di vivere questa relazione in maniera appagante. Probabilemente non hai il sesso con questa persona, ma se ci condividi tutto il resto, hai quello che conta in un rapporto di coppia.

Mi spiego meglio: il sesso è importante e come detto in altri post, condiviso con la persona che ami, è in grado di cambiarti. Il sesso però, anche se con effetto diverso, si può avere ed è comunque piacevole, con chiunque ci attragga fisicamente... Invece la cosa che rende due persone una coppia che funzioni è la complicità: il capirsi, il sosteneresi, il condividere. Ecco: queste cose mi sembra le hai raggiunte e non è poco.

Ultima domanda, se non sono troppo indiscreto...ma da questo ragazzo ricevi mai atteggiamenti di affetto/tenerezza?

Mi complimento con te per la maturità con cui stai affrontando questa situazione e per il rispetto dimostrato nei confronti del tuo amico...ti faccio un grosso in bocca al lupo!

geogio
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Re: Sono gay: una storia, un consiglio

Messaggio da geogio » martedì 13 giugno 2017, 19:43

Oh siii, ne ricevo, anche se in modo meno evidente dei miei atteggiamenti con lui. Sfioramenti piu' o meno casuali, mi tocca velocemente la gamba o il braccio, d'estate mi spalma la crema, ci mettiamo gli asciugamani vicini vicini, cose del genere... Da lui poi noto azioni che ho letto essere segno di gradimento maschile, come pupille dilatate, si tocca la bocca, piedi rivolti a me, sguardo languido, sorride sempre. Ecco, sono queste le cose che noto, non e' molto, lo sostesso, ma non e' nemmeno niente ahah... Grazie x aver rispolverato questo vecchio e lunghissimo post... mi sa che e' uno dei piu' lunghi.

marmar77
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Re: Sono gay: una storia, un consiglio

Messaggio da marmar77 » giovedì 15 giugno 2017, 22:09

Di nulla Geogio: pensando che il primo post di questo thread risale a ben 5 anni fa, se questo non è amore!!
Sono d'accordo col rispettare i tempi e mi fa piacere che comunque anche lui ti dia delle attenzioni e che, sebbene timidamente, cerchi il contatto fisico e visivo.

Come ho scritto altrove, credo che spesso i ragazzi hanno talmente paura di accettare la propria omosessualità che si vogliono convincere di essere altro. Con questi presupposti, spingerli ad una apertura tramite dialogo rischierebbe di farli scappare a gambe levate. Diversamente, reputo molto importanti i fatti: sfioramenti, massaggi con creme, vicinanze particolari..ecco, li considero più importanti di tante parole. Per questo fai bene a creare un'intimità vostra che possa farlo sentire a suo agio e semmai piacergli, chissà che piano piano non si lasci andare. Se accadesse, non cercate di definire nulla (proprio perchè le parole spesso fanno paura) ma vivetevi le cose così come vi sentite di fare.

Non ti voglio illudere, ma dopo tutto questo tempo che vi frequentate, avresti capito se da parte sua c'è un certo disagio..invece lui sale tranquillamente e ripetutamente da te, andate in vacanza, passate serate, fate viaggi e piccole gite fuoriporta quasi sempre tu e lui da soli: in pratica, non siete una coppia? Adesso è questo è quello che conta :)

MarcoB
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Re: Sono gay: una storia, un consiglio

Messaggio da MarcoB » martedì 2 gennaio 2018, 15:53

Anch'io veneto... ho 47 anni, sposato, con figli - e una storia gay iniziata tantissimo tempo fa, portata avanti per anni, bruscamente interrotta (non per mia scelta) e mai più ripresa, anche se da meno di un anno ho ripreso a vederlo - a parlare con lui, e solo questo.
Credo che l'amore, il desiderio, l'attrazione, l'affetto, siano sentimenti che si mescolano in modo inaspettato, e fuori dal nostro controllo. Per anni ho creduto che il mio desiderio di uomini fosse qualcosa che non mi appartenesse realmente - una specie di accidente che non mi riguardava in modo diretto, che non aveva a che fare con me. Ora, invece, so che quel desiderio - nel caso specifico di quell'unico uomo che ho conosciuto - è "me" tanto quanto tutto il resto.
Sto andando fuori tema. Volevo solo dirti che capisco le tue speranze e i tuoi timori. Ti auguro di trovare al più presto la tua felicità.

geogio
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Re: Sono gay: una storia, un consiglio

Messaggio da geogio » venerdì 1 gennaio 2021, 20:04

Non so se qualcuno si ricorda ancora di questa lunghissima storia a distanza di così tanto tempo...
Beh, se qualcuno c'è... Proprio oggi si è scritta la più bella pagina finale che mai potessi immaginare!
Finalmente ci siamo baciati sulla bocca!!
È stata una cosa bellissima e dolcissima, eravamo a letto, al risveglio...dopo tante coccole.
Il più bel 1° gennaio della mia vita.
E finalmente si è aperto anche lui e ha confermato di essere gay!

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