Bar gay: ne abbiamo davvero bisogno?
Re: Bar gay: ne abbiamo davvero bisogno?
Beh insomma, il bar gay è essenziale, altrimenti dov'è che posso andare al mattino a bere il mio cappuccino gay con la brioche gay? E al pomeriggio chi potrebbe mai servirmi il mio caffè gay se non un bar gay?
E le goleador gay dove le troverei senza bar gay? Ma vogliamo scherzare?
A parte la stupida ironia, penso sia un modo come un altro per creare un punto di aggregazione esplicitamente connotato per mantenere il contatto fra gente che non avrebbe nient'altro in comune se non l'orientamento sessuale.
Alla fine è una via per sopperire al fatto che l'estrinsecazione di determinati comportamenti (maschio che ci prova con un maschio senza conoscerlo, femmina che ci prova con una femmina senza conoscerla) nelle società omofobe (e grossomodo anche in quelle ufficialmente non omofobe) non è tollerata nella vita quotidiana, perchè le persone si aspettano esclusivamente approcci eterosessuali fra sconosciuti.
In quel particolare spazio invece ciò è reso possibile, anche perchè, come tutti i "luoghi gay", di fatto è finalizzato a ridurre lo scarto statistico-percentuale fra n° di omosex e n° di eterosex in cui ci si può imbattere andando in giro.
Guarda caso, però, di fatto posti del genere attireranno, per la loro etichetta, quasi solo persone che hanno già di per sè scelto di apparire in un certo modo.
Un serpente che si morde la coda.
Boh, mettendo da parte l'analisi dei vari e vistosi scivolamenti ghettizzatori che può avere un fenomeno del genere, non saprei esattamente che giudizio esprimere, ammesso che lo si debba esprimere...
Per uno che va al bar per abbordare si tratta di una manna; per me, che vado al bar giusto per prendere un espresso altrimenti decedo dall'abbiocco alle lezioni del pomeriggio, è perfettamente irrilevante e inutile.
E le goleador gay dove le troverei senza bar gay? Ma vogliamo scherzare?
A parte la stupida ironia, penso sia un modo come un altro per creare un punto di aggregazione esplicitamente connotato per mantenere il contatto fra gente che non avrebbe nient'altro in comune se non l'orientamento sessuale.
Alla fine è una via per sopperire al fatto che l'estrinsecazione di determinati comportamenti (maschio che ci prova con un maschio senza conoscerlo, femmina che ci prova con una femmina senza conoscerla) nelle società omofobe (e grossomodo anche in quelle ufficialmente non omofobe) non è tollerata nella vita quotidiana, perchè le persone si aspettano esclusivamente approcci eterosessuali fra sconosciuti.
In quel particolare spazio invece ciò è reso possibile, anche perchè, come tutti i "luoghi gay", di fatto è finalizzato a ridurre lo scarto statistico-percentuale fra n° di omosex e n° di eterosex in cui ci si può imbattere andando in giro.
Guarda caso, però, di fatto posti del genere attireranno, per la loro etichetta, quasi solo persone che hanno già di per sè scelto di apparire in un certo modo.
Un serpente che si morde la coda.
Boh, mettendo da parte l'analisi dei vari e vistosi scivolamenti ghettizzatori che può avere un fenomeno del genere, non saprei esattamente che giudizio esprimere, ammesso che lo si debba esprimere...
Per uno che va al bar per abbordare si tratta di una manna; per me, che vado al bar giusto per prendere un espresso altrimenti decedo dall'abbiocco alle lezioni del pomeriggio, è perfettamente irrilevante e inutile.
# Non basta un giorno di freddo per gelare un fiume profondo.
(Gǔlǎo de zhōngguó yànyǔ)
(Gǔlǎo de zhōngguó yànyǔ)
Re: Bar gay: ne abbiamo davvero bisogno?
Ti capisco, potrei averlo fatto anche io per lo stesso motivo. Ora dopo aver letto il tuo post è sicuro che non ci andrò mai.Pistop ha scritto:Intanto ringrazio tutti delle risposte
Poi rispondendo sia a project che a kirillov bè diciamo che principalmente quello che mi ha spinto ad andarci è stata la solitudine..l'essere sempre solo,la voglia di conoscere gente,di poter fare due chiacchere davanti ad un drink..credevo fosse semplice,normale,almeno lì..invece mi sono trovato in un posto dove tutto si fa tranne che parlare o cercare di instaurare una conversazione normale!
Re: Bar gay: ne abbiamo davvero bisogno?
Guarda Pistop, io certi contesti non li frequento, e fino a non molto tempo fa li avrei banditi senza se e senza ma. Ultimamente sto cercando di cambiare prospettiva, far partire una sorta di mini-rivoluzione personale nel mio cervello, liberandomi di qualche pregiudizio eccessivamente discriminatorio verso chi affronta le sue difficoltà -legate all'omosessualità- in maniera diversa dalla mia.
Sandro Penna diceva 'Beato chi è diverso essendo egli diverso, ma guai per chi è diverso essendo egli comune'.... bei versi, d'accordo, ma letta in chiave gay, presenta a mio parere un errore di fondo: non si possono mettere nello stesso calderone tutti i 'diversi' pensando che vi sia una soluzione univoca da perseguire.... ogni diverso è A SUO MODO diverso, con il proprio percorso che ti plasma, le proprie necessità e la propria personalità.
Posso non approvare certe scelte, ma giudizi di merito voglio cercare di evitarli, soprattutto su persone delle quali non si sa nulla. Personalmente, mi basta siano corrette e oneste, per il resto possono prendersi tutta la libertà che vogliono, nei limiti segnati dalla libertà altrui, senza sconfinamenti. (Ho espresso di recente in un altro post, un mio pensiero sulle persone che, quelle sì, veramente mi fanno inc##zare)
Persone che valga la pena conoscere puoi trovarle in ogni dove, chiaro che esistono posti con maggiore, minore o quasi nulla probabilità.
D'altraparte ho sempre amato le persone 'camaleontiche', che sanno adattarsi, curiose. Immagina il colto medico del paese che poi entra in un bar e intraprende una diatriba calcistica (tanto per fare un esempio) con lo scemo del villaggio!
Hai provato a fare un passo, e ti sei reso conto che, forse, non è stata una grande idea, e ce l'hai esposta sul Forum.... detta così, sarei stato contentissimo di leggerla e ti avrei ringraziato per averla condivisa.... ma far partire una sorta di televoto sull'utilità o meno di certi luoghi (qualsiasi cosa ha una sua utilità magari recondita sulla faccia della Terra) in un contesto che, per sue caratteristiche magari condivisibilissime, difficilmente avrebbe presentato un contraddittorio.... boh, non so!
Detto questo, ti ringrazio, avresti potuto anche prendere male le mie pseudo-provocazioni, invece ti sei dimostrato garbato e simpatico (raddoppio.... doppio drink per te! ti faccio ubriacare, eh eh!), ed a maggior ragione mi dispiace sentirti dire che questo passo è stato dettato dalla volontà di fuggire alla solitudine e da esigenze sociali.... ma stai tranquillo, sei giovane e troverai la tua strada.... in fondo mi sembra che qualche miglioramento rispetto al passato ci sia già stato per te (vado a memoria, spero di non confondermi con altri....). Un salutone!
Sandro Penna diceva 'Beato chi è diverso essendo egli diverso, ma guai per chi è diverso essendo egli comune'.... bei versi, d'accordo, ma letta in chiave gay, presenta a mio parere un errore di fondo: non si possono mettere nello stesso calderone tutti i 'diversi' pensando che vi sia una soluzione univoca da perseguire.... ogni diverso è A SUO MODO diverso, con il proprio percorso che ti plasma, le proprie necessità e la propria personalità.
Posso non approvare certe scelte, ma giudizi di merito voglio cercare di evitarli, soprattutto su persone delle quali non si sa nulla. Personalmente, mi basta siano corrette e oneste, per il resto possono prendersi tutta la libertà che vogliono, nei limiti segnati dalla libertà altrui, senza sconfinamenti. (Ho espresso di recente in un altro post, un mio pensiero sulle persone che, quelle sì, veramente mi fanno inc##zare)
Persone che valga la pena conoscere puoi trovarle in ogni dove, chiaro che esistono posti con maggiore, minore o quasi nulla probabilità.
D'altraparte ho sempre amato le persone 'camaleontiche', che sanno adattarsi, curiose. Immagina il colto medico del paese che poi entra in un bar e intraprende una diatriba calcistica (tanto per fare un esempio) con lo scemo del villaggio!
Hai provato a fare un passo, e ti sei reso conto che, forse, non è stata una grande idea, e ce l'hai esposta sul Forum.... detta così, sarei stato contentissimo di leggerla e ti avrei ringraziato per averla condivisa.... ma far partire una sorta di televoto sull'utilità o meno di certi luoghi (qualsiasi cosa ha una sua utilità magari recondita sulla faccia della Terra) in un contesto che, per sue caratteristiche magari condivisibilissime, difficilmente avrebbe presentato un contraddittorio.... boh, non so!
Detto questo, ti ringrazio, avresti potuto anche prendere male le mie pseudo-provocazioni, invece ti sei dimostrato garbato e simpatico (raddoppio.... doppio drink per te! ti faccio ubriacare, eh eh!), ed a maggior ragione mi dispiace sentirti dire che questo passo è stato dettato dalla volontà di fuggire alla solitudine e da esigenze sociali.... ma stai tranquillo, sei giovane e troverai la tua strada.... in fondo mi sembra che qualche miglioramento rispetto al passato ci sia già stato per te (vado a memoria, spero di non confondermi con altri....). Un salutone!
Re: Bar gay: ne abbiamo davvero bisogno?
Wow... riverdog che bel discorso.... Faccio la parte della cortiggiana se sottoscrivo anche il tuo .
Re: Bar gay: ne abbiamo davvero bisogno?
Scusami se rispondo in ritardissimo, ma non sono mai riuscito a trovare un po' di pace e tempo per rispondere! Ho capito benissimo quello che vuoi dire e ti dò anche un po' ragione..sicuramente non ho scelto il modo migliore per parlare della cosa. Non era mia intenzione fare un sondaggio sull'utilità o meno, era solo un modo per esprimere i miei dubbi a rigardo su questi locali e sapere cosa ne pensavano anche gli altri membri del forum..Sì, ho decisamente sbagliato il modo di parlarne! Ti ringrazio per la tua risposta e per i complimenti, mi piace avere delle conversazioni costruttive e sapere il parere degli altri, quello che pensano davvero, perciò mi fa molto piacere la tua rispostariverdog ha scritto: Hai provato a fare un passo, e ti sei reso conto che, forse, non è stata una grande idea, e ce l'hai esposta sul Forum.... detta così, sarei stato contentissimo di leggerla e ti avrei ringraziato per averla condivisa.... ma far partire una sorta di televoto sull'utilità o meno di certi luoghi (qualsiasi cosa ha una sua utilità magari recondita sulla faccia della Terra) in un contesto che, per sue caratteristiche magari condivisibilissime, difficilmente avrebbe presentato un contraddittorio.... boh, non so!
Detto questo, ti ringrazio, avresti potuto anche prendere male le mie pseudo-provocazioni, invece ti sei dimostrato garbato e simpatico (raddoppio.... doppio drink per te! ti faccio ubriacare, eh eh!), ed a maggior ragione mi dispiace sentirti dire che questo passo è stato dettato dalla volontà di fuggire alla solitudine e da esigenze sociali.... ma stai tranquillo, sei giovane e troverai la tua strada.... in fondo mi sembra che qualche miglioramento rispetto al passato ci sia già stato per te (vado a memoria, spero di non confondermi con altri....). Un salutone!
Di passi avanti ne ho fatti in questi mesi, alcuni impercettibili ma ci sono e io li percepisco tantissimo..sono fiducioso nel futuro e credo sempre che " il meglio deve ancora venire"
Un abbracio!
Re: Bar gay: ne abbiamo davvero bisogno?
C'è da dire che fin quando in un locale pubblico i gay hanno il rischio di essere derisi o emarginati... ci sarò sempre bisogno di un locale a parte.
Cmq ultimamente le cose son cambiate c'è piu' apertura (almeno per quanto riguarda Milano) quindi i locali a tema potrebbero anche sparire...
Cmq ultimamente le cose son cambiate c'è piu' apertura (almeno per quanto riguarda Milano) quindi i locali a tema potrebbero anche sparire...
L'Amore infinito è l'unica verità, tutto il resto è illusione.
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- Iscritto il: martedì 24 luglio 2012, 14:18
Re: Bar gay: ne abbiamo davvero bisogno?
si ne abbiamo bisogno, sennò dove me lo faccio il white russian la domenica sera???
Amor che nullo amato amar perdona...