FANTASIE GAY DI UN UOMO SPOSATO

La realtà dei gay, storie ed esperienze di vita gay vissuta
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progettogayforum
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FANTASIE GAY DI UN UOMO SPOSATO

Messaggio da progettogayforum » sabato 10 novembre 2012, 21:50

Ciao Project,
ho quasi 50 anni e sono sposato da 25, ho due figli ormai grandi di 21 e 23 anni, mia moglie è una bravissima donna e le voglio bene. La mia vita, tutto sommato, scorre felicemente come la vita di tanti padri che sperano di vedere i figli realizzati nel lavoro e nella vita affettiva. I miei figli sono entrambi fidanzati e le ragazze sono ormai, anche loro, parte della mia famiglia, vengono spesso a casa senza nessuna formalità, pranziamo insieme e mi sembra che le cose in questo senso procedano bene, ma io mi porto dentro da molti anni un pensiero che mi tormenta e di cui non fosso parlare con nessuno. Io credo di essere e di essere sempre stato bisessuale se non addirittura omosessuale. Non ho mai avuto problemi nel vivere il sesso con mia moglie che, d’altra parte, è stata l’unica donna della mia vita, ma fin dall’inizio avvertivo che un rapporto sessuale con lei non era esattamente quello che avrei voluto. Non ho mai avuto rapporti sessuali con uomini ma credo che non sia successo a causa del mi senso del dovere verso la mia famiglia, un po’ a livello morale e un po’ per non mettere a rischio la salute mia e di mia moglie e non certo per mancanza di interesse sessuale da parte mia. E poi, oggettivamente, avere una relazione con un uomo sarebbe stato anche socialmente insostenibile. Ci sono stati periodi, in questi 25 anni, in cui ho sentito meno l’impulso omosessuale. I primi quattro o cinque anni pensavo di aver risolto del tutto il problema nel senso che riuscivo a contenerlo anche perché i rapporti con mia moglie erano frequenti, ma dopo la nascita del secondo figlio la nostra sessualità di coppia si è rilassata, i figli hanno cominciato a riempire la nostra vita e sono ricomparse le pulsioni omosessuali, che comunque, più o meno controllabili, non sono mai sparite del tutto. In pratica, accanto alla mia sessualità con mia moglie, io ho una seconda vita sessuale nella masturbazione, sì, ancora adesso a quasi 50 anni, e si tratta di omosessualità. Quando mi sono fidanzato avevo 24 anni e non mi ero mai innamorato di una ragazza in precedenza. Ho conosciuto mia moglie tramite alcuni amici e lei si è innamorata di me. Io non ero realmente innamorato, non provavo nulla di paragonabile a quanto avevo provato per alcuni ragazzi ma la sua compagnia mi piaceva, mi sentivo amato, desiderato. Un po’ per le pressioni della mia famiglia e un po’ per vedere come sarebbe andata a finire, ho cominciato a fare la parte dell’innamorato, come si faceva allora: regalini, passeggiate romantiche ecc. ecc., ma sempre senza sesso, poi lei ha provato ad andare avanti e io ho avuto delle risposte sessuali: quando ci baciavamo andavo in erezione. Francamente non avevo mai pensato di fare sesso con una ragazza e devo confessare che non solo non era l’oggetto dei miei desideri ma in qualche modo mi sembrava una cosa strana. Pensavo che non avrebbe funzionato e invece ha funzionato. Lei era contenta, io ero sostanzialmente indifferente e un po’ perplesso, non riuscivo a pensarmi a fare sesso con una donna, eppure era successo. Mi dicevo che allora non potevo essere omosessuale ma poi pensavo che in realtà non mi sentivo veramente sessualmente coinvolto. Ero in dubbio se parlare con la mia ragazza e cercare di spiegarle tutto ma la vedevo innamorata e pensavo che un discorso esplicito l’avrebbe fatta a pezzi, quindi non le ho detto nulla e siamo andati avanti così per qualche mese. Non prendevamo precauzioni anticoncezionali perché ci dicevamo che se fosse rimasta incinta ci saremmo sposati e non avevamo paura delle malattie perché né io ne lei avevamo avuto rapporti sessuali con altre persone. Poi lei è rimasta effettivamente incinta. Ricordo che quando me lo ha detto aveva ancora qualche timore che io non volessi sposarmi ma le ho risposto che avremmo cercato di arrivare al matrimonio il più presto possibile e l’ho vista proprio felice. Naturalmente in una situazione simile l’omosessualità è stata l’ultimo dei miei pensieri. Se avessi detto a lei o a chiunque altro di non essere eterosessuale non ci avrebbe creduto nessuno. Ci siamo sposati in chiesa, io non avrei voluto ma mia moglie era ed è tuttora molto religiosa e così ci siamo sposati in chiesa. Ormai l’idea di poter parlare esplicitamente con lei delle mie fantasie omosessuali era diventata impraticabile e d’altra parte io vivevo con lei una forma di eterosessualità che per lei andava bene. All’età di 36 anni, per la prima volta, mi sono innamorato follemente di un ragazzo che ne aveva 29, naturalmente tutto era e rimaneva solo nella mia testa ma quel ragazzo era ormai il vero centro di ogni mio interesse sessuale. Eravamo colleghi di lavoro e stare vicino a lui mi imbarazzava terribilmente, spiavo ogni sua mossa, cercavo di sapere tutto di lui ma non facevo nulla di concreto per poter anche solo scambiare due parole con lui, lo avevo mitizzato, lo consideravo un modello in tutti i sensi, anche un modello di moralità, o almeno così mi sembrava. Poi sono venuto a scoprire che aveva cercato di ottenere un incarico importante mettendo in giro pettegolezzi su una nostra collega che io conoscevo benissimo. Questo fatto mi ha distrutto il mito di quel ragazzo e ho cominciato a pensare che un bel ragazzo può anche essere un arrivista, può anche fare cose moralmente scorrette e che forse mi ero innamorato del ragazzo sbagliato. Se fosse stato etero non sarei rimasto deluso nello stesso modo. Di un etero avrei potuto innamorarmi ma di un arrivista perfido proprio no! Intanto i miei figli crescevano, con mia moglie le cose andavano bene e, tutto sommato, pensavo che dimenticando quel ragazzo avrei archiviato anche l’idea di essere omosessuale ma non è stato così, continuavo nonostante tutto a pensare ai ragazzi e la mia sessualità parallela non era venuta meno. A 40 anni arriva il secondo innamoramento che, questa volta, mi mette veramente in crisi. Viene a lavorare con me un ragazzo di 24 anni, bellissimo, un po’ il mio ideale di ragazzo. Io noto che lui cerca di starmi vicino e di non farsi sfuggire tutte le occasioni possibili per venire nella mia stanza io non faccio nulla per tenerlo a distanza, non ci mettiamo molto a diventare amici e lui mi dice chiaramente che è gay e poi mi chiede di me, io gli dico che non ho nulla contro i gay ma sono sposato e ho due figli, lui cerca di darsi un contegno ma è evidentemente deluso. Io mi sento in salvo, perché quel ragazzo mi avrebbe veramente messo in crisi. Nei giorni successivi lui si fa vedere meno, io all’inizio non lo cerco, poi, piano piano, si ricrea un rapporto di amicizia e qualche volta, diciamo una volta ogni 15 giorni, cominciamo a vederci anche fuori ufficio. Mi racconta della sua vita e io resto veramente affascinato perché è un ragazzo pulito, un po’ nevrotico, ma autentico, spontaneo, insomma un ragazzo bello fuori ma anche dentro. Molte volte sono stato tentato di dirgli che anche se ero sposato e avevo due figli in fondo ero omosessuale anche io. La tentazione è stata fortissima ma la paura mi ha sempre trattenuto e così la nostra amicizia è andata avanti restando comunque soltanto un’amicizia. Poi lui si è trovato un ragazzo e io sono diventato il suo confidente, ovviamente i nostri rapporti sono diventati sporadici. Lui era realmente innamorato del suo ragazzo e io gli ripetevo che quel ragazzo era stato veramente fortunato a trovarsi un ragazzo come lui ma lui non poteva capire che dietro quelle parole c’era anche un buona dose di invidia. Durante tutto questo tempo la mia vita familiare procedeva normalmente. Ormai io vivevo in due mondi paralleli che non si sarebbero mai incontrati.
Mi sono chiesto molte volte che cosa direbbe mia moglie se sapesse come stanno esattamente le cose, io in fondo non l’ho mai tradita, non saprei nemmeno dire se per amore o per quieto vivere. E poi, adesso i miei figli sono grandi e mi chiedo che cosa penserebbero se conoscessero meglio il loro padre anche da questo punto di vista. Loro sono eterosessuali e su questo non ho alcun dubbio, purtroppo qualche volta vedo però nel piccolo un pizzico di omofobia, qualche battuta che non mi piace, qualche sorrisetto fuori luogo, e di fronte a queste cose non so che fare. Il più grande ha anche un amico gay e il più piccolo, di fonte a questa cosa, storce un po’ il naso. Penso che siano cose che comunque si trovano in tutte le famiglie. Mia moglie non è omofoba, per lei, semplicemente, l’omosessualità non esiste e se esiste è una cosa che non la riguarda affatto, qualche volta ha atteggiamenti di compassione per i gay, cosa che io non sopporto, ma in questo si vede l’eredità di una formazione religiosa. Io penso che porterò con me i miei segreti e che la mia famiglia resterà sempre fuori da queste cose. Ci ho pensato molto ma parlare con mia moglie e coi ragazzi sarebbe solo una cosa sconvolgente per loro, una cosa che comunque non potrebbero capire. Leggendo le storie del tuo forum ho trovato le angosce dei genitori che hanno figli omosessuali ma non (forse con una sola eccezione) l’angoscia dei figli che hanno genitori omosessuali. Avrei potuto imprimere alla mia vita una direzione diversa? Forse sì ma in effetti non ha alcun senso porsi domande simili. A questo punto, ormai a quasi 50 anni, i giochi sono fatti, io ho fatto le mie scelte e, tutto sommato, non me ne pento. Quando i miei figli mi chiamano papà io mi sento orgoglioso. Penso però che loro non accetterebbero nemmeno l’idea che io avessi un amico omosessuale come il ragazzo di cui mi ero innamorato e che, comunque, continua a fare parte della mia vita anche se in quella dimensione di realtà parallela che ormai continuerà a caratterizzare la mia esistenza. Se vuoi pubblica pure la mia mail. Mi piacerebbe sapere che cosa ne pensi. Un caro saluto.
Giacomo

Alyosha
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Re: FANTASIE GAY DI UN UOMO SPOSATO

Messaggio da Alyosha » sabato 10 novembre 2012, 22:32

Penso che mutate le circostanze la tua storia non è troppo diversa da quella di una donna di altri tempi (altri tempi?) che si sposa più per senso del dovere, per rispetto di un ruolo che per amore vero e che date queste circostanze si realizza più come mamma che come donna e penso tuttavia che i tuoi figli siano stati fortunati ad avere un padre a tempo pieno che ha trovato questa come ragione di vita. Hai vissuto credendo in valori come la fedeltà, la stima e il rispetto del proprio partner e probabilmente sei la prova che una buona vita di coppia, ha bisogno di tante altre cose oltre all'amore e che forse, anzi certamente, ami tua moglie.
Inutile dirti che mi riempie di malinconia la tua storia lo stesso è che trovo estremamente ingiusto che in molte delle tue scelte tu ti sia sentito agito. Però insomma il treno è passato e ripassato e tu non ci sei mai salito sopra e una ragione ci dovrà pur essere. Parlarne con tua moglie? Boh non so, forse non capirebbe, forse si o forse la verità è un peso che non tutti possono reggere, forse ancora quando ssi inizia a mentire a tutto e tutti non si capisce più da che parte sta la verità, ne che senso possa avere. Che dirti, mi spiaccio profondamente, per fortuna che adesso i giovani hanno internet, più informazioni e più possibilità di non rinnegare se stessi.

Machilosa
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Re: FANTASIE GAY DI UN UOMO SPOSATO

Messaggio da Machilosa » domenica 11 novembre 2012, 3:06

Per fortuna riesci ad essere così sereno, nonostante tutto! Io credo che, al tuo posto, sarei scoppiato -già solo leggere la tua storia mi ha messo un senso di angoscia addosso...!
Meno male davvero che esiste internet e che le informazioni possano circolare molto più facilmente, perchè avrei potuto benissimo concludere la mia vita come hai fatto tu.
D'altro canto è vero che la sessualità non è il centro del mondo e, alla fine dei conti, superata una certa fase la libido cala (almeno, in genere) e restano cose ben più importanti, come la famiglia e il lavoro.

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frustration
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Re: FANTASIE GAY DI UN UOMO SPOSATO

Messaggio da frustration » domenica 11 novembre 2012, 3:10

:cry:
Mi sono un po' intristito....mi riconosco molto in questa storia...
Hai ragione da vendere alyosha...per fortuna oggi è più semplice per i giovani affrontare la propria omosessualità...
Can you repeat the part of the stuff where you said all about the things ?
(Homer Simpson)

Giarrow
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Iscritto il: giovedì 8 novembre 2012, 12:22

Re: FANTASIE GAY DI UN UOMO SPOSATO

Messaggio da Giarrow » domenica 11 novembre 2012, 10:50

Nella tua storia mi sono riconosciuto per "coincidenze oggettive", anch'io ho quasi 50 anni, anch'io ho due figli (molto più piccoli dei tuoi però), anch'io sono sposato da oltre vent'anni... ecc. ecc. ma mi ha addolorato molto ed intristito come racconti tutto ciò perchè posso immaginare come ti senti.

La rassegnazione che scorro tra le tue righe, devo essere sincero, è quella che però più mi ferisce e mi fa arrabbiare (attenzione, non con te!).
Siamo condannati in un Mondo che purtroppo ci obbliga a vivere come dei reclusi all'interno dei nostri stessi pensieri e desideri e questo ci uccide lentamente.
Questa è "l'angoscia" che a nemmeno 50 anni, alle volte, ci fa dire o pensare, che tanto ormai è finita e che la nostra Vita l'abbiamo già fatta!
Ma manco per idea!!!

Combattere pacificamente questi pensieri è quello che ti farà vivere! Quello che ti farà andare avanti, quello che ti farà essere sempre di più un padre, un marito ed.... un amante migliore per chi sceglierai di amare, fosse anche solamente per sesso.

Sono un tuo coetaneo che nella Vita ne ha passate tante ma non ha mai pensato che fosse giunto il tempo di sedersi o di darla vinta all'ovvietà, al "già detto e già fatto" al "si fa così e così no!"

La nostra Vita vale quanto, se non di più (per via dei dolori che ci portiamo dentro), quella degli etero. Ma purtroppo spesso la sminuiamo per una colpa che non abbiamo! Per una colpa che qualcun'altro vuole attribuirci e che noi, purtroppo passivamente, accettiamo.

Sono certo che tu sia già un padre meraviglioso ed una grande anima, altrimenti non avresti condiviso la tua storia con noi. Ma credimi, i miei occhi sono lucidi perchè, forse sbagliando o male interpretando ciò che scrivi, avverto che soffri.

Soffro anch'io, come tutti noi che viviamo questa condizione, nonostante gli outings o l'apparente soddisfazione che qualcuno vuole mostrare a tutti i costi. Ma è proprio per questo che dobbiamo cercare di farlo accadere sempre meno. Di soffrire un po' meno ogni giorno che passa. Di rispettare la nostra Vita così come ci viene chiesto di rispettare quella degli altri (e lo facciamo quasi sempre). Non mi sembra di aver commesso alcun omicidio o danno irreparabile da dover essere costretto, per il resto della mia Esistenza, a stare dietro ad apparenti, ma pur reali, sbarre d'acciaio che limitino il mio volo.

Oggi posterò la mia storia e mi scuso con te se sono stato un po' brusco ma siamo qui, insieme, ed io ho sempre creduto che l'unione faccia la Forza.
E se possiamo aiutarci l'un l'altro a vivere meglio a passare al setaccio le nostre storie lasciandone fuori i grumi ritengo che sia un obbligo, almeno morale, farlo.

Ogni giorno che passa mi convinco sempre di più che può essere solo l'Amore incondizionato a salvarci in questo mondo.

Gay, bisex, etero (che brutte queste definizioni, queste "scatole" in cui veniamo rinchiusi), chiunque ci si senta comunque, dovremmo sempre ricordarci che la nostra Vita è sacra e che siamo qui per uno scopo. Fosse anche il meno nobile che immaginiamo ma è il nostro e va vissuto.
Lasciare scorrere la nostra barca sul fiume della Vita senza esserne al timone, qualche volta può servire o purtroppo essere necessario, ma poi dobbiamo riprenderne il controllo e seguire la rotta, la nostra rotta se non vogliamo finire sugli "scogli". Ti voglio bene.

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Re: FANTASIE GAY DI UN UOMO SPOSATO

Messaggio da Telemaco » domenica 11 novembre 2012, 14:13

Propongo una prospettiva diversa. Il signore della mail non è propriamente gay, ma forse più specificamente bisessuale. Per costruire una famiglia bisogna entrare in un'impostazione, ovviamente, monogama. Ciò impone ad un uomo bisex di fare una scelta, su un versante o l'altro. Lui ha scelto una donna, con cui, in fin dei conti, si è trovato bene e ha costruito qualcosa di concreto e stabile.

Le cose hanno funzionato molto bene, da quello che leggo, e il signore della mail è riuscito effettivamente a realizzarsi come persona, crescendo due figli, volendo bene alla moglie, creando un nucleo familiare comunque ben funzionante.

Ha in un certo senso "assolto" alle funzioni del bravo essere umano per bene, trovando spazio anche per una, non certo indifferente, soddisfazione personale.

Per questo io credo che i rimpianti che lui adesso sembra porsi non vadano affatto letti con compassione, amarezza, angoscia.

Il signore della mail ha fatto la sua scelta e non riesco a capire perchè egli debba ritenere in qualche modo sbagliata o "inappropriata" la sua capacità di essere coerente fino in fondo.

Sarebbe come... essere delusi e affranti perchè un marito eterosex rimpiange di non essere riuscito a tradire la propria moglie con un'altra donna. Bah.
# Non basta un giorno di freddo per gelare un fiume profondo.
(Gǔlǎo de zhōngguó yànyǔ)

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Yoseph
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Re: FANTASIE GAY DI UN UOMO SPOSATO

Messaggio da Yoseph » domenica 11 novembre 2012, 15:30

Anche a me questa storia non mette angoscia, forse avrò interpretato male ma il signore mi sembra realizzato nella famiglia e i figli!
Magari dipende dal carattere che uno ha, io pure scoppierei in una situazione del genere, forse non sarei proprio capace di soddisfare sessualmente una donna, stare in coppia con una donna la vedo come una costrizione, ma se il signore questo lo ha fatto probabilmente non è una situazione così distante da lui!

Giarrow
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Re: FANTASIE GAY DI UN UOMO SPOSATO

Messaggio da Giarrow » domenica 11 novembre 2012, 17:45

Telemaco ha scritto:Propongo una prospettiva diversa. Il signore della mail non è propriamente gay, ma forse più specificamente bisessuale. Per costruire una famiglia bisogna entrare in un'impostazione, ovviamente, monogama. Ciò impone ad un uomo bisex di fare una scelta, su un versante o l'altro. Lui ha scelto una donna, con cui, in fin dei conti, si è trovato bene e ha costruito qualcosa di concreto e stabile.

Le cose hanno funzionato molto bene, da quello che leggo, e il signore della mail è riuscito effettivamente a realizzarsi come persona, crescendo due figli, volendo bene alla moglie, creando un nucleo familiare comunque ben funzionante.

Ha in un certo senso "assolto" alle funzioni del bravo essere umano per bene, trovando spazio anche per una, non certo indifferente, soddisfazione personale.

Per questo io credo che i rimpianti che lui adesso sembra porsi non vadano affatto letti con compassione, amarezza, angoscia.

Il signore della mail ha fatto la sua scelta e non riesco a capire perchè egli debba ritenere in qualche modo sbagliata o "inappropriata" la sua capacità di essere coerente fino in fondo.

Sarebbe come... essere delusi e affranti perchè un marito eterosex rimpiange di non essere riuscito a tradire la propria moglie con un'altra donna. Bah.

Quando fai una scelta e non hai ancora raggiunto l'età per comprendere se sarà quella giusta o meno, ma pensi di avere tempo nella Vita di poter cambiare... alle volte fai degli errori che poi non possono più essere riparati.

A poco più di vent'anni "quelli come noi" non possono, anzi, non sono in grado di fare scelte monogame per la Vita, che non siano coerenti con il proprio sentire. Almeno per me non lo è stato.

Nonostante io vivessi e viva oggi una realtà diversa da quella del signore in questione, quando ho scelto di stare con mia moglie, non pensavo che sarebbe stato per sempre (e suppongo non lo pensasse nemmeno lei). A 22 anni ritenevo di poter "costringere" il Mondo ai miei voleri e desideri, e che avrei avuto sempre il tempo di poter cambiare se andava male. (Posto la mia storia in questa sezione se ce la faccio oggi stesso)

Poi però la storia va avanti per infiniti motivi. Un po' per inerzia, un po' per abitudine e un po' perchè nel frattempo, non hai trovato niente di meglio fino a quando nascono i figli. E qui, se il Cuore ce l'hai, capisci che loro non hanno nessuna colpa ed allora cominci ad agire come ha fatto il signore della lettera. Cerchi di "sopravvivere" dando un colpo al cerchio ed uno alla botte, accontentando la destra e dopo la manca.... ma quasi mai te stesso. E questo non ti mette di certo l'Anima in pace. Anzi! Gutta cavat lapidem.

I rimpianti se non li leggessi con compassione, amarezza e qualche volta angoscia, io direi più che altro tristezza, non sarebbero rimpianti. Non avrebbero motivo di essistere.

Sono d'accordo con Telemaco quando dice che il signore della lettera ha fatto una scelta, ma non dimentichiamoci che per quanto giusta o sbagliata lui ritenga che sia, non possiamo deciderlo noi, oggi ne parla con l'esperienza di un cinquantenne mentre quando l'ha fatta aveva da poco passato i vent'anni.

Non ritengo di essere dententore della Verità assoluta ma mi rifaccio al mio sentire ed alla mia personale esperienza ed al fatto che ho accettato di me la non-coerenza nel senso in cui Telemaco la intende.
Per natura ritengo, purtroppo, di non poter essere "coerente" in quel senso, altrimenti mi sentirei un ipocrita, innanzitutto verso me stesso e poi verso gli altri. Non mi fa piacere dire questo di me, ma se decido che debba essere rosso non posso farlo diventare verde all'occorrenza perchè così accontento la capra ed i cavoli. Ma di certo posso fare qualcosa per migliorare sia la mia di Vita che quella delle persone che mi sono intorno e che amo. O almeno provarci.

(A Telemaco; "Pensi che la moglie non si sia mai accorta di nulla e che viva una Vita felice e spensierata? E che abbia la stessa soddisfazione personale che secondo te il signore della lettera ha raggiunto?" Me lo auguro vivamente ma, sconsolatamente, nonostante la mia positività di fondo, penso che non sia affatto così.)

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Re: FANTASIE GAY DI UN UOMO SPOSATO

Messaggio da Telemaco » lunedì 12 novembre 2012, 0:07

Quando fai una scelta e non hai ancora raggiunto l'età per comprendere se sarà quella giusta o meno, ma pensi di avere tempo nella Vita di poter cambiare... alle volte fai degli errori che poi non possono più essere riparati.
Certo, brutta storia. Immagino sia un rischio inevitabile.
Poi però la storia va avanti per infiniti motivi. Un po' per inerzia, un po' per abitudine e un po' perchè nel frattempo, non hai trovato niente di meglio fino a quando nascono i figli. E qui, se il Cuore ce l'hai, capisci che loro non hanno nessuna colpa ed allora cominci ad agire come ha fatto il signore della lettera.
Si ma non è che i figli nascono casualmente. A meno che la coppia non decida a priori di sottoporsi ad un'eventualità del genere senza mai fare sesso protetto, i figli sono una scelta estremamente ponderata in una famiglia di ceto medio e livello culturale medio come quella che viene fotografata nella mail.

A meno che non mi si viene a dire che anche i figli son fatti "un po' così, tanto perchè si fanno", allora basta, non sono più in grado di controbattere e mi piego all'assoluta inesistenza di programmazione, organizzazione e autoconsapevolezza degli esseri umani. Cioè non so se mi sono spiegato, io credo che fare un figlio sia la decisione meno avventata possibile dopo quella di premere il pulsante di autodistruzione dell'astronave o quella di rogitare la nuova casa con mutuo a tasso agevolato.
Non ritengo di essere dententore della Verità assoluta ma mi rifaccio al mio sentire ed alla mia personale esperienza ed al fatto che ho accettato di me la non-coerenza nel senso in cui Telemaco la intende.
Ho un dubbio: il concetto di non-coerenza che adoperi vorrebbe a sua volta spiegare che ritieni definitivamente inconciliabile la bisessualità con la monogamia? Chiedo perchè vorrei seriamente capire, non conosco questa tematica se non indirettamente.

A meno che non lo utilizzi proprio nel senso che dico io; allora forse abbiamo una concezione molto differente da ciò che comunemente viene definito "assumersi una responsabilità" e "seguire un capriccio". Non voglio assolutamente apparire polemico nè indelicato, voglio realmente capire una situazione così complessa e imperscrutabile che conosco solo indirettamente.
Ma di certo posso fare qualcosa per migliorare sia la mia di Vita che quella delle persone che mi sono intorno e che amo. O almeno provarci.
Quando sei tu il soggetto agente la tua vita non è difficile da migliorare, mentre quella di chi ti sta attorno... non saprei; però per capire questo punto leggerò la tua storia, che hai scritto nell'altro thread.
(A Telemaco; "Pensi che la moglie non si sia mai accorta di nulla e che viva una Vita felice e spensierata? E che abbia la stessa soddisfazione personale che secondo te il signore della lettera ha raggiunto?" Me lo auguro vivamente ma, sconsolatamente, nonostante la mia positività di fondo, penso che non sia affatto così.)
E' una cosa che non posso sapere, ovviamente, ma da come viene dipinta nel racconto non vedo ombra di sospetto nella moglie nè nelle persone che circondano il protagonista della mail. Le persone sono molto più semplici di quello che si vede in televisione. D'altra parte lo scrittore non avrebbe avuto ragione di omettere questo dettaglio, no?
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Fortezza
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Re: FANTASIE GAY DI UN UOMO SPOSATO

Messaggio da Fortezza » martedì 13 novembre 2012, 14:35

Grazie Giacomo per aver condiviso con noi, tramite Project, la tua mail.

Mi ritrovo tantissimo nel tuo racconto, nelle tue emozioni e nel tuo vissuto.

Non sei solo.

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