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da Telemaco » martedì 13 novembre 2012, 17:51
Ciao Giarrow,
dunque ho letto la tua storia e, dopo aver letto approfonditamente anche i tuoi post aggiuntivi, non voglio lasciare commenti formali e affettati, ma solo commenti sinceri.
Trovo veramente sconcertante che tu abbia dovuto imbastire tutta questa architettura filosofica per dire che hai la licenza di tradire tua moglie ottenuta direttamente da lei, e ne sei soddisfatto e tutto sommato non provi angoscia.
Il problema parte, fra l'altro, non da te, ma da tua moglie.
Le persone fanno delle scelte; a volte queste scelte sono rivendicative, a volte abdicative. Le persone sono dunque in grado di rinunciare a delle proprie prerogative. C'è tuttavia un valore che normalmente si dà talmente per intrinseco ed innato in ogni singolo essere umano che la sua rinuncia da parte del soggetto che ne è titolare è qualcosa di difficilmente concepibile, cioè forse non ci si accorge nemmeno quando ne sia avvenuta la rinuncia, perchè si tratta di un aspetto intimo della persona e della sua coscienza che è quasi impossibile capire dall'esterno. Ma una volta che uno se ne accorge, ciò desta scalpore e riprovazione anche in soggetti estranei al rinunciatario.
Il valore cui faccio riferimento è la dignità. A me sembra che tua moglie abbia deciso di mettere da parte questo valore, questo aspetto intrinsecamente soggettivo della sua persona vista nel suo complesso, sia dal punto di vista sociale che individuale, accartocciandosi in una dimensione di "retrovia" nella quale è divenuta semplice oggetto di accondiscendente arredamento della tua vita.
E' una cosa che ha scelto lei, questo mi sembra ovvio da come descrivi la situazione; ma anche le scelte apparentemente più libere e volontarie, spesso nascondono considerazioni "al ribasso", considerazioni autocastranti che all'esterno però non si notano, a maggior ragione quando fanno comodo. E' quello che potrebbe aver fatto tua moglie. Ha giocato al ribasso. O, meglio, ha dovuto giocare al ribasso. Una donna che a 40 o 50 anni si ritrova col marito che va a divertirsi con sconosciuti e ha dei figli piccoli a carico NON HA MOLTE LIBERTA' DI SCELTA. Una donna in quelle situazioni è obbligata dalla società, dal contesto, dalla sua coscienza, dalle sue paure, ad effettuare delle scelte specifiche, predeterminate. Scelte di quieto vivere, scelte di compromesso, scelte di status quo, scelte di cristallizzazione delle apparenze. Una donna, una madre, una moglie, quando la sua vita è ormai già costruita e in pieno ed avanzato svolgimento, non ha la materiale possibilità di ricostruirsene una da capo se qualcosa va storto.
Non ha la materiale possibilità di rimettersi in gioco perchè il suo ruolo è irreversibile, non può tornare indietro, sarebbe una fatica, uno sconvolgimento, un rischio assurdo, insostenibile.
Tua moglie non ha potuto fare altro che accettare al situazione così com'era. E' con le spalle al muro, deve pensare a preservare il nucleo familiare e i bambini, la casa, la vita coniugale costruita in tanti anni.
A ciò si aggiunge un'altro orrendo fattore coercitivo su di lei; a quanto pare è fortemente innamorata di te. Questo è un disastro, perchè quel poco di lucida percezione che poteva ancora avere della realtà dei fatti, al di fuori delle paure e degli obblighi sociali che gravano su di lei, è completamente annebbiato e annichilito dall'attrazione fisica e affettiva che ha verso di te.
Tua moglie ha scelto di non valere più nulla, di non avere significato, ha scelto di abdicare alla propria realizzazione personale per consentire a te di ottenere quella che vai millantando come tua realizzazione personale, ma a me appare un capriccio e una compiacente autoderesponsabilizzazione che mi lasciano estremamente perplesso.
Lei ha ritenuto più importante di se stessa e della propria dignità far buon viso a cattivo gioco per restare comunque con te e fuggire dalla prospettiva di ritrovarsi senza il marito che amava e con i bambini ai quali prima o poi qualcosa rischia di dover essere detto sui motivi della separazione.
<Mamma, perchè tu e papà vi siete lasciati?>
<Eh, sai, tuo padre mi racconta che fa sesso con degli uomini come hobby nel dopolavoro>.
Tu te la vedi una madre a dover spiegare questo a dei bambini? Per evitare lo scombussolamento dei figli una madre potrebbe certamente essere disposta a qualunque cosa, anche a transigere sulle condizioni che tu le hai imposto e accettare di condurre a metà la propria vita.
A maggior ragione se è innamorata: in quel caso le manca la lucidità di capire la mortificazione che fa a se stessa oltre a mancarle altri punti di riferimento cui affidarsi.
E' per tutti questi argomenti che mi fa piuttosto ribrezzo non tanto il fatto che tu vada a far sesso con gente trovata qua e là (NB, è irrilevante che siano maschi o femmine) ma il fatto che tu abbia avuto la faccia tosta di venire qui a esporre agli altri l'impianto giustificativo piuttosto ipocrita che utilizzi per non sentirti in colpa.
Anche perchè non è che uno può lavare con un colpo di spugna la mancanza di rispetto che ha verso una persona dicendo: eh vabè dai, tanto sono sincero con lei.
Tu non hai trovato nessuna realizzazione con questo patto che hai stipulato con tua moglie, tu non sei un bisex che vuole affermarsi ed emanciparsi, tu sei solo un marito che ha avuto l'avallo per fare sesso con soggetti terzi, nient'altro. Che poi siano maschi o femmine non capisco che rilevanza abbia.
In fin dei conti non è che la tua situazione sia tanto speciale, basta guardare su un qualunque sito di incontri per vedere che il 40-50% del mercatino del sesso gay-bi è composto proprio da uomini come te, sposati con donne ma nel tempo libero frequentatori di quegli ambienti.
Ai tuoi figli non si potrebbe nemmeno dire: il vostro papà è gay. Per essere oggettivi bisognerebbe dire: il vostro papà si diverte con i maschi e la mamma acconsente. Ti rendi conto di cosa potranno metabolizzare di questa affermazione quando saranno sufficientemente grandi da capirne le implicazioni sociali? E tu li stai serenamente esponendo a questo! Tu stai gratuitamente disponendo della loro futura situazione sociale, e questo lo trovo decisamente ripugnante.
Giarrow le persone, in diverse circostanze, vanno protette anche da loro stesse. Tu, secondo me, tua moglie non la stai proteggendo affatto.
E nel frattempo ti sei dimenticato che i figli non vivono solo videogiochi e giocattoli, ma sono calati in una rete sociale in cui la figura del papà non può essere irrilevante.
Mi dispiace per le espressioni che ho utilizzato, ma esprimono davvero ciò che penso.
# Non basta un giorno di freddo per gelare un fiume profondo.
(Gǔlǎo de zhōngguó yànyǔ)