Ebbene sì: sono passati 2 anni dall’iscrizione al progetto: come vola il tempo!
Per ripescare la mia storia, sono dovuto tornare indietro alla pagina 3, segno che il progetto è sempre più vivo e vegeto.
Mi sono sentito di aggiornare la mia storia, a continuazione del precedente estratto, per fare un promemoria anche a me stesso di come sono trascorsi questi due anni.
Spero possiate condividerla.
Dopo l’iscrizione su progetto, iniziai a sentire diversi ragazzi: uno in particolare, A, aveva sollevato in me curiosità. Ci scambiammo sempre più frequentemente messaggi vista la grande affinità. Ci scambiammo le foto ed A si infatuò: mi chiese se ci saremmo potuti vedere verso fino luglio perché lui si era da poco accettato e voleva capire cosa provava avendo un ragazzo vicino che gli piacesse, e così venne a trovarmi per 5 giorni. Furono dei bei giorni, passati tra il mare ed uscite serali: complice una bottiglietta di doposole per le scottature, ci furono anche i primi baci. La storia era iniziata in maniera titubante da parte mia perché A mi piaceva più caratterialmente che fisicamente; inoltre si era introdotta dopo questi 5 giorni un’altra grande protagonista di questa storia che è la distanza: 780 km diritti di terra-mare-terra – un’ora e mezza di volo aereo diretto.
Fino all’aprile seguente la storia aveva degli alti e dei bassi dovuti alla distanza, alla sproporzione di infatuazione ed innamoramento dell’uno verso l’altro: però ci si avvicinava sempre di più, e dopo un viaggio in una città italiana insieme, lo consideravo a tutti gli effetti “il mio ragazzo”.
Purtroppo la distanza ha il pregio di farti vivere dei giorni bellissimi dilazionati in diversi mesi, ma non ti fa vivere la quotidianità di un rapporto, lo stare vicino e capire bene le esigenze e gli umori di chi ti sta vicino.
A luglio A ebbe una sbandata con un altro ragazzo finendoci a letto, in parte per ubriacatura, in parte per la situazione di incomprensione di rapporto tra noi due in quanto non gli avevo detto effettivamente che lui era per me “il mio ragazzo”. Venne a trovarmi a fine luglio come l’anno precedente, e mi disse quanto successe: non mi scomposi e capii inizialmente la sua posizione, sebbene non ne fui molto contento. La cosa non destabilizzò comunque il rapporto e poiché A capii che nonostante tutto mi ero innamorato di lui anche io, le vacanze andarono bene per noi e per il nostro rapporto.
A settembre arrivò un duro colpo. Complice lo stress degli esami universitari, iniziai a pensare A con il ragazzo con cui mi tradì, e queste visioni iniziarono ad essere sempre più frequenti sia durante la notte sia durante il giorno fino a diventare un chiodo fisso, accompagnati da attacchi di angoscia e rabbia nera nei suoi confronti e nei confronti dell’altro ragazzo. Sentii il ragazzo in questione, in quanto iscritto nel forum, e di fronte ad una serie di risposte sprezzanti ed egotiche, ebbi il culmine di sentimenti di rabbia, sconforto e tristezza. Feci una camminata di 4 ore per sbollire questo magma di sentimenti e presi una decisione: lasciare A.
Glielo comunicai dicendo di essere stato male e che era meglio che per il momento le nostre strade sentimentali si dividessero, ed ognuno procedesse per la propria. Non ci vedemmo dopo questo fatto e mentre io intendevo questa divisione di strade come una cosa definitiva, A pensò ad una risoluzione momentanea, tant’è che non si allarmò molto.
Nel frattempo una ragazza, L, si fece sempre più presente nelle mia vita, e dopo la mia risoluzione con A mi stette molto vicino e diventò mia amica, complice una affinità ed una intesa molto forte. A novembre, mentre preparavamo un esame insieme, ci furono dei baci ed un contatto fisico: ci eravamo innamorati. L sapeva tutto di me visto che era mia amica (incontrò anche A a suo tempo) e fummo molto cauti nella scelta: decidemmo di provare a stare insieme. I primi due mesi furono un periodo molto bello ed io ero veramente contento e felice: avevo ritrovato l’amore e avevo una persona similissima a me che mi voleva veramente bene: lo capivo da ogni suo gesto, sguardo ed espressione. A gennaio però, in piena sessione di esami, sprofondai in una malinconia di sottofondo che segnò tutto il mese fino a febbraio quando capii che questa malinconia di fondo fosse data dal rapporto con L: decidemmo di prendere una pausa momentanea, che si è poi trasformata in una soluzione definitiva.
Ad oggi sto bene con me stesso, sto studiando con voglia e finendo il mio percorso di studi universitario.
Ho intrapreso in maniera più seria i miei studi musicali e sono contento di quel che faccio.
Ho vicino a me L, che è ancora innamorata ma sa che non mi potrà avere se non come migliore amico, e questo purtroppo mi dispiace: ma è la vita! Se mi leggi, sai che puoi contare su di me e ti starò vicino finché mi vorrai accanto a te! Un bacio, stellina
Questa ultima parte è per i ringraziamenti, sempre tacitamente scontati:
Grazie A per aver condiviso con me una parte delle rispettive vite;
Grazie Enri per la tua presenza, per le tue battute e per la tua ironia;
Grazie Mark per la tua presenza simpatica e carina: in gamba bononon!
Un grazie speciale alla zia Barbi, per la tua presenza e la tua disponibilità;
Un altro grazie speciale a P&M, sempre disposti ad ascoltarmi e per me dei punti di riferimento;
ed un ultimo e sentitissimo grazie a Project, che ha fatto sì col suo progetto che tutti questi ringraziamenti esistessero
Grazie con vivo affetto e ringraziamento, e che questi due anni diventino tanti tanti di più