GAY TRA COPPIA E FAMIGLIA

La realtà dei gay, storie ed esperienze di vita gay vissuta
Rispondi
Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5950
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

GAY TRA COPPIA E FAMIGLIA

Messaggio da progettogayforum » giovedì 3 dicembre 2015, 19:05

Caro Project,
a 37 anni sono arrivato a una conclusione, che era nell’aria già da molto tempo: non voglio più credere alla favole, sono stufo di cercare storie bellissime che poi, puntualmente, si dimostrano solo incontri banali di due solitudini, di persone che non hanno niente da dirsi. Non è nemmeno questione di gay e di etero, penso sia così più o meno per tutti. Le mie storie le ho avute, l’ultima è finita pochi giorni fa e questa volta mi ci metterò d’impegno perché sia veramente l’ultima. Non sono arrabbiato col mio ennesimo ex-ragazzo, semplicemente ci siamo resi conto che ormai la storia era finita, non c’è stata nemmeno la classica resa dei conti finale, la cosa si è chiusa per sfinimento, senza nessuna presa d’atto ufficiale. Era tutto un rinvio, un cercare dilazioni, un tenersi diplomaticamente alla larga, un parlare poco, anzi, il meno possibile, un tenersi le proprie cose per sé … Il mio ex è tranquillo, non è interessato a me e probabilmente non ha nemmeno un altro ragazzo, è semplicemente stufo, come me d’altra parte, di recitare la parte dell’innamorato. Non mi sento frustrato dalla fine di questo rapporto perché era già finito da parecchio, ma siccome le nostre famiglie sapevano di noi e della nostra storia, e si conoscevano pure da tanto tempo, siamo stati semplicemente spinti uno verso l’altro, un po’ come succede per le coppie etero in cui si immischiano i genitori, all’inizio la cosa era nuova e un certo feeling reciproco c’era, poi, piano piano è venuto meno, nonostante o forse proprio a causa della forza dell’abitudine. Io non sono un bel ragazzo, e poi a 37 anni, dire ragazzo è quasi ridicolo, ho la mia pancetta abbondante e mi sono rimasti pochi capelli, non faccio sport, penso solo a lavorare e a mangiare. Lavoro tantissimo ma non guadagno tantissimo, prima pensavo di dover lavorare per avere un futuro più solido, ma in effetti che futuro posso avere? Trovare un altro ragazzo proprio no! Mi sono stufato di queste cose. Trovarmi un gruppetto di amici? Questo sarebbe forse possibile ma lo vedo comunque difficile perché vivo in un piccolo paese. Potrà sembrarti assurdo, ma sono felice di non avere più i genitori, perché quando c’erano, prima, non facevano che insistere perché mi sistemassi con una ragazza (era diventata proprio un’ossessione), poi, quando hanno saputo che ero gay hanno pensato che potevo sistemarmi (perché la parola d’ordine era rimasta quella) con un ragazzo che anche loro conoscevano, pensa tu che razza di intrigo, in pratica non sarei mai uscito di casa. Non ho fratelli né sorelle, solo parenti alla lontana che probabilmente non mi riconoscerebbero nemmeno se mi vedessero per strada perché non ci si vede da moltissimo tempo. A 37 anni sono solo, quello che ho, e so benissimo che è molto, è la certezza del mio lavoro. Prima avevo i genitori del mio ex che un po’ avevano preso il posto dei miei genitori, ma adesso non ci sono più nemmeno loro, praticamente passo le giornate a lavorare e a dormire oppure navigando sul web. E proprio così sono capitato sul tuo forum e lì ho letto una poesia di holden78, in cui parla del rapporto difficile col padre che adeso non c’è più, beh, mi sono ritrovato nelle sue parole, anche i miei genitori non ci sono più e anche loro, in un modo o nell’altro mi hanno rovinato la vita, anche io ho provato momenti di astio profondo nel loro confronti. Mio padre è morto di infarto in modo del tutto inaspettato e mia madre si è ammalata dopo pochi mesi ed è morta dopo un vero calvario che è stato un incubo per me e posso solo immaginare che cosa possa essere stato per lei. Adesso non ci sono più, non voglio nemmeno pensare di far loro una colpa di quello che hanno fatto verso di me, probabilmente non erano proprio in grado di capirlo, ma il danno che hanno fatto resta. E i miei sapevano di me, io sono rimasto a casa, e forse quello è stato l’errore più grosso. Quando mia madre si è ammalata potevo anche andare via perché già lavoravo, ma sono rimasto a vederla crollare giorno per giorno. È stata una cosa breve, e già così era un incubo, ma se fosse durata di più non so proprio se sarei riuscito a resistere. Adesso sono libero anche da loro e capisco quello che dice holden, perché l’ho provato ed è una brutta sensazione. Forse è anche per questo che non sono mai riuscito ad amare veramente un ragazzo, perché mi portavo dentro il mio odio, in certi momenti era proprio odio. Oggi voglio restare solo, a pensare a cose elementari, non voglio avere legami o doveri verso nessuno, non voglio finire schiavizzato da nessuna forma d’amore o pretesa tale. Vorrei solo riuscire a riposare in modo tranquillo, senza incubi e senza pensieri. La mia storia non è incoraggiante, lo so, ma non credo di essere il solo che ha vissuto queste esperienze, io penso che si possa imparare molto anche da storie che sono lontanissime da tante bellissime storie che ho letto nel forum, quindi, se vuoi metti pure questa mail nel forum, mi è servita a sfogarmi e non è poco. Non cerco commenti a fine consolatorio o buonistico, perché alle mie orecchie suonano stonati, quindi ti dispenso dal rispondermi, vorrei soltanto che quanti stanno vivendo brutti momenti si sentissero meno soli.
Un abbraccio a tutti, specialmente a chi ne ha più bisogno.
Paolo

Rispondi