Innamorato di un ragazzo sposato - amore impossibile

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Fabio85
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Iscritto il: giovedì 18 maggio 2017, 20:02

Innamorato di un ragazzo sposato - amore impossibile

Messaggio da Fabio85 » giovedì 18 maggio 2017, 22:54

Premetto che seguo il forum da diversi mesi ma mi sono iscritto solo oggi. Mi sono iscritto, titubante e bisognoso di raccontare la mia storia - di alleggerire il peso che mi porto appresso.
Ho cominciato a seguire il forum alla fine di agosto 2016 quando, alla ricerca di risposte, passavo ore su internet a leggere saggi di psicologia e a consultare fori. Tra tutti questo è sicuramente il più serio e l'unico in cui i forumisti sembrano aiutarsi a vicenda invece di criticare a basta.

Ho 31 anni, sono nato e cresciuto in Italia ma da anni vivo all'estero. Sono sempre stato "diverso" dagli altri, cresciuto tra adulti e con vivo interesse a stare con gli adulti. Di essere gay l'ho capito durante il liceo - ma la fase d'accettazione è stata lunga e dura. Ho cominciato a dichiararmi 5-6 anni fa con la migliore amico e il migliore amico. Alla mia famiglia l'ho detto lo scorso dicembre, ma lo intuivano già. Sono orgoglioso di come l'abbia presa il mio papà, la persona della quale avevo più timore. Sentirsi dire da un padre che ora sarei stato ancora più apprezzato, m'ha fatto un gran bene.

In più di 31 anni ho avuto solo una "storia" con un ragazzo - 5 anni fa. La cosa è finita dopo due mesi per la distanza e forse perché lui, appena uscito da una relazione, non era pronto a cominciarne una di nuova con me. Io innamorato, ci sono stato male ma poi, piano piano, mi sono ricostruito un giro. Ho conosciuto ragazzi/uomini, ho frequentato persone per capire se e come mi piacessero. Ma a parte delle infatuazioni, non ho mai incontrato una persona che oltre a ricambiare certi sentimenti fosse anche compatibile con il mio carattere. Finché ad agosto dell'anno scorso, dopo due anni e mezzo di pace dei sensi, non mi scrive un ragazzo su PlanetRomeo. Alcuni anni più giovane di me, interessante, cominciamo a chattare presi l'uno dall'altro. Interessante il fatto che, nonostante io dica di non cercare sesso, continui a scrivere - una rarità. 4 giorni dopo passiamo a Whatsapp e lo stesso giorno mi dice di essere sposato. Mi ricordo ancora la scena - io in pausa caffè, sbiancato. Stordito. Gli ho chiesto cosa ci faceva in una chat come PlanetRomeo e se lei sapeva. Chiaramente la moglie era ignara di tutto. Si scusa, pensando di avermelo già la prima sera in cui abbiamo chattato, e mi dice che capisce che io non voglia più incontrarlo. Una voce, dentro di me, mi diceva di incontrarlo. Volevo capire. Solo capire.

Continuiamo a scriverci ininterrottamente - io dal mio ufficio (vuoto per le ferie estive), lui dal suo posto di lavoro. Il giorno dopo decidiamo di vederci spontaneamente e lo invito a prendere un caffè a casa mia. Nel momento in cui entra in casa mia e mi tende la mano per presentarsi, mi viene un groppo alla gola e mi si chiude lo stomaco. Al di là del fatto che già in foto avevo capito che era il mio tipo, vederlo dal vivo è stato un colpo di fulmine. La cosa strana è che io, generalmente molto nervoso, dopo nemmeno 2 minuti ero tranquillo e beato con lui sul balcone a bere il caffè. Come amici di una vita. Mi sentivo così a mio agio, come se ci conoscessimo da sempre. A causa del caldo, ci spostiamo in salotto, al fresco, e continuiamo a parlare. Mi racconta di lui - nato e cresciuto all'estero, in questo Paese da un paio d'anni e sposato da poco più di due anni con una ragazza di qui conosciuta nel suo Paese anni prima. Mi dice che ha dei problemi con la moglie (troppo poco sesso a suo parere) e che ha molti dubbi, che non si sente integrato, che le sue conoscenze linguistiche non bastano per lavorare nel suo campo, blablabla. Mi chiede di me, racconto la mia storia.

Non smettiamo di parlare mai un secondo...abbiamo così tante cose da dirci...tutto risulta così naturale... e un'oretta dopo prova a baciarmi - al che io lo respingo e dico che devo riflettere su quello che sto facendo. Lui capisce e non insiste. Mi dice che ai tempi dell'uni ha avuto pensieri per i ragazzi, che però non ha mai provato (vuoi per paura, vuoi per boh) e che questi pensieri non cessano mai, che si masturba guardando porno gay e che si sente in colpa...e mi racconta che, quando si è sposato, l'ha fatto promettendosi di abbandonare e reprimere questo suo lato per il quale si sente in colpa. Pochi mesi prima di incontrarmi, però, non ce la fa più e decide di incontrare un uomo con il quale fare del sesso. Dice che prima di incontrare me ha visto tre uomini in tutto e con questi ha fatto del sesso - tradendo sua moglie. Dice che il sesso con gli uomini è eccitante ma che al tempo stesso gli fa schifo. E ribadisce come i sensi di colpa lo stiano distruggendo...che ama sua moglie, non la vorrebbe tradire...ma ne sente il bisogno. Anche se continua a ripetere che il sesso con gli uomini non lo convince. E io gli dico che, forse, questo a dovuto alla sua non-accettazione.

Situazione strana penso... poi dice che è felice all'80% e racconta altro. Ci salutiamo, lo accompagno alla porta e se ne va a casa. Non passano 10 minuti che, salito sul treno, mi scrive "dove sei stato per tutta la mia vita?" e poi ancora "ho cercato eternamente uno come te". Nei giorni seguenti ci continuiamo a scrivere tanto... ininterrottamente ... la sera ci diamo la buonanotte e il mattino il buongiorno. Cose da pazzi. Lui mi scrive che vorrebbe rivedermi...e io, non chiedetemi perché, accetto. 4 giorni più tardi ci rivediamo a casa mia, parliamo, beviamo il caffè, ci baciamo e cominciano le coccole (non sesso). Passiamo anche 4-5 ore dopo il mio lavoro a parlare, cuciniamo insieme, ceniamo, etc. Ribadisco, cose da pazzi. Al suo rientro, dal treno, mi scrive che sono il suo ideale d'uomo, si chiede come io possa essere single e soprattutto mi dice che 4-5 anni prima non avrebbe avuto dubbi nei miei confronti - ma che allora era al 100% etero e timido. E mi chiede se, in una vita futura, avremmo una possibilità di stare insieme. Io chiaramente in palla...immaginate le emozioni di sentirsi dire questo da una persona che piace a pelle... Anche se poi mi dice che, purtroppo, in questa costellazione qualcuno avrebbe sofferto.

La storia continua...e inizia... ci frequentiamo ogni volta che possiamo, lo vado a prendere al lavoro, lui cambia i turni per poter stare con me a casa mia...andiamo insieme al cinema... andiamo a camminare la sera... la moglie, ignara di tutto, lavora fino a tardi. Il sabato, molto spesso, deve lavorare... quindi arriviamo a vederci anche 4-5 volte la settimana e spesso passiamo il sabato sera insieme - o da lui al lavoro oppure a casa mia... Dopo il lavoro camminiamo insieme verso la stazione...e poi succede che una sera mi prende a manina e in stazione mi bacia. La prima volta che bacio un uomo in pubblico. E lui, sposato, che tiene a manina me con il rischio che qualcuno ci scopra.

La mia famiglia m'ha sempre fatto sentire amato - ma le sensazioni che comincio a provare sono particolari... questo sentirmi leggero...desiderato, etc... Due settimane dopo finiamo a letto...e lì capiamo che la sintonia è totale. Speravo sinceramente che a letto lui si rivelasse una frana. Almeno avrei avuto un motivo per chiudere... per dimenticarlo... La cosa mi fa davvero paura. Andiamo avanti... a settembre ho due settimane di ferie... insiste per accompagnarmi all'aeroporto...e una settimana dopo viene a prendermi e passa il sabato con me - dicendo non so cosa a lei. Sta male perché le mente, sta male perché sta bene con me. Quel sabato mi dice che nella settimana precedente, mentre ero al mare, ha pensato che forse riesce a vivere anche senza di me... ma poi...è sempre qui. Anche durante la seconda settimana di vacanze, mentre ero dai miei, continuiamo a sentirci e telefonarci. E poi mi scrive che gli manco, etc...

Ritorno...la storia va avanti. Mi chiede se mi sono innamorato - non gli rispondo. Ma capisce. Dice che non è giusto per me, che mi merito un uomo disponibile al 100%, non uno con problemi come lui. Ma ci sentiamo tutti i giorni... messaggi... viene spesso a pranzo nel quartiere dove lavoro...anche solo per stare 1 ora con me... e per stringermi la mano sotto al tavolo, al ristorante. Parlando di sua moglie, dice che la ama ma che il sesso è poco...che lo fanno una volta alla settimana se va bene. Dice che ne ha parlato con lei e dice che a lei basta quel tanto. Piange spesso quando ci vediamo. Quando facciamo l'amore è al settimo cielo...parliamo, ridiamo...c'è feeling totale. Dice che con me è tutt'altra cosa - non solo per la prestazione ma per la sintonia, per quello che si sente...la fiducia...il legame. Anyway... poi piange...si sente in colpa... e mi dice che lui l'ama.. etc.. E poi lo rifacciamo. Quando esce di casa, io non capivo mai come si sentisse.

Poi va in vacanza lui, alla fine di ottobre - con lei. Per tre settimane ci sentiamo poco perché non ha campo. Al ritorno chiude con me. Dice che non ce la fa più, dice che non è giusto né per me né per lei. Dice che lui si è sposato e le ha fatto una promessa...che la ama... che il sesso con lei non è male... che il sesso con me non lo convince... E qui, per la prima volta scoppio: gli spiego che quando si è davvero felici non c'è motivo di cercare sesso altrove e soprattutto non con il sesso opposto. Gli dico che forse non se n'è reso conto..ma quello che ci lega non è un'amicizia... non gli ho detto che è amore... Gli ho detto che secondo me lui prova un grande affetto per la moglie... ma che questo è diverso dall'amore. E che, secondo me lui soffre di omofobia interiorizzata. Mi chiede quale sarebbe la soluzione e rispondo che, a mio parere, la cosa migliore sarebbe fare una pausa con lei per starsene da solo (anche senza vedere me) e capire ciò che vuole realmente. Lui mi dice che non è vero... mi dice che ha cominciato ad andare con gli uomini perché non era integrato, senza lavoro e depresso. E lì gli ho risposto che se tutti gli uomini tradissero la moglie con altri uomini per i suddetti motivi, non avremmo più matrimoni felici. Le solite cose insomma... gli ho spiegato che deve cercare i motivi, parlarne con uno psicologo, etc. Gli ho spiegato come è stata per me... e che comunque, il fatto di sentire il bisogno di stare/andare con gli uomini - combinato con l'omoaffettività - ha le sue radici nella propria sessualità. Ho avuto pazienza...molta. E sentirmi dire che il sesso con sua moglie non era male...e poi il contrario..beh - mi faceva andare fuori di senno e, anche se non me ne rendevo conto, male.

Ho passato una settimana orribile. Vuota, sfiduciato, triste, solo. Il sabato successivo l'ho voluto rivedere per parlargli e alla fine abbiamo fatto "pace" se così si può dire. E abbiamo ricominciato a vederci/frequentarci, etc...Per la prima volta mi sembrava che avesse capito che il mio obiettivo non era che lui lasciasse la moglie... ma che lui fosse sereno, felice, realizzato.

Tutto continuava normalmente... ci vedevamo quando potevamo, andavo a prenderlo al lavoro. Quanto ai pomeriggi, sua moglie aveva cambiato il lavoro e lavoravi a orari d'ufficio - lui non riusciva più a mentire e quindi per vedermi prendevo libero il giorno della settimana in cui lui non lavorava. Veniva da me a casa, mi raggiungeva a letto, mi svegliava, passavamo del tempo insieme... mi aiutava con i lavori in casa... una coppia che in realtà non eravamo. Io ero l'amante e innamorato dell'uomo di un'altra. Poi, a fine novembre ha ricevuto il posto di lavoro tanto agognato... e la sera stessa, festeggiando con me (e non con sua moglie), mi dice che mi ama...alla sua maniera...ma mi ama. Io felice, cominciavo a sperare di vedere la luce in fondo al tunnel.

Poi ho passato le vacanze di Natale dai miei... ci siamo sentiti normalmente...non gli ho detto che ho fatto coming out per non appesantirlo di ulteriori preoccupazioni e al mio ritorno ci siamo incontrati...e li, piangendo, mi dice che ha deciso di chiudere... che lui vuole salvare il suo matrimonio... che lui ha fatto una promessa con sua moglie... che lui si sta bene con me, ma né il sesso né la vita con un uomo lo convincono... etc... un amaro colpo. Abbiamo pianto per due ore.. e m'ha detto che non mi vuole perdere...che lui mi vuole bene, che sono importante etc. Non mi ha lasciato per un minuto. Diceva che non aveva ancora fatto una scelta...ma che non ce la faceva più. Addirittura m'ha detto che doveva fare attenzione a non nominarmi troppo...altrimenti sua moglie avrebbe fatto domande. Mi dice che non può darmi quello che io voglio da lui, ma che sono molto importante nella sua vita e non mi vuole perdere... che vuole continuare a sentirmi.

E nel frattempo andava in chat...e lo vedevo online... Pensavo: vuole salvare proprio il suo matrimonio... per questo scrive con altri uomini e forse li incontra.

Bene, sapete cosa? abbiamo continuato con buongiorno, buonanotte...messaggi ininterrotti....abbiamo condotto una relazione senza sesso... esattamente come prima. Lui m'assicurava che in me vedeva solo un amico... poi, mi cercava di continuo e voleva vedermi regolarmente... veniva regolarmente a casa mia a cena... quando la moglie era fuori a cena con le amiche... Gli ho detto più di una volta che mi spiace...ma anche se lui non lo ammetteva, non eravamo amici... che due amici non si abbracciano di continuo... non si danno baci sul collo...e soprattutto non hanno un'erezione ad ogni abbraccio. Quando me ne lamentavo diceva che esageravo... I miei amici dicevano che era un egoista e che dovevo chiudere. Ma io, pur di non perderlo, accettavo tutto. A un certo punto mi dice che sua moglie vorrebbe conoscermi... e che per lui tutto sarebbe più facile se lei mi conoscesse...perché voleva integrarmi nella sua vita... E io che gli dicevo che mai avrei fatto una cosa simile - che era senza classe, irrispettosa e disgustosa. E tutto perché? Se lei m'avesse conosciuto, lui non avrebbe più dovuto rispondere a nessuna domanda... Lo chiedeva a me, nonostante io non avessi mai fatto troppe domande su di lei e non ne avessi mai parlato male una volta. Questo nonostante io mi chiedessi che razza di moglie non abbia voglia di fare sesso con il marito a quell'età e soprattutto mi chiedessi come non si accorgesse degli stati d'animo del marito. Sarà che io mi accorgo velocemente se qualcosa/qualcuno non va ma avevo l'impressione che il suo fosse un matrimonio già finito.

Ho portato avanti la cosa stando male, non dormendo la notte, non riuscendomi a concentrare sugli studi.... poi a discuterne con lui...e giù pianti da parte sua, etc... finché alla fine di marzo non siamo andati a camminare in montagna e arrivati sulla cima ho estratto il thermos di caffè e un pacco di biscotti...e lui m'ha detto: "Perché fai tutto questo? Perché porti extra tutte le cose che piacciono a me?". Gli ho risposto che lo faccio per tutte le persone a cui voglio bene (cosa assolutamente vera). E lui diceva: "Ma lo sai che la nostra è solo un'amicizia?"...e io non dicevo nulla. Pensavo solo: "Me lo racconti di continuo...ma solo perché a te fa stare bene crederci". Poi gli ho proposto di andare a cena dopo la camminata e lui "E come vedresti questa cena? Come incontro romantico o come cena tra amici?". E lì non c'ho visto più.... abbiamo camminato per più di un'ora in silenzio, poi ci siamo seduti su una panchina...sempre in silenzio. E dopo dieci minuti mi fa: "Non hai nulla da dire?". E lì m'è uscito tutto. Gli ho detto che il suo modo di comportarsi era ingiusto - non aveva fatto nessuna scelta per non dover prendere posizione ma di fatto stava con lei (eterosessualità di facciata) e continuava ad avere tutte le attenzioni da parte mia (omoaffettività). Ho ribadito il fatto che non era giusto né per me, né per lei...e che non ce la facevo più. La mia vita non era serena. Anche l'argomento chat è uscito - gli ho spiegato che sapevo che era sempre online, etc...e lui m'ha giurato di non aver frequentato altri uomini dopo di me ma che, come sapevo, non ce la faceva a stare senza quella parte. E gli urlato che sarebbe stato corretto lasciare andare sua moglie perché aveva tutto il diritto di vivere con un uomo che l'amasse. I miei amici dicevano che io non potevo sapere veramente se lui davvero non l'amasse. E io ripetevo che, quando c'è l'amore, certe cose non si fanno. E che se fosse innamorato della moglie, non si sarebbe attaccato in tal maniera a me. In senso amoroso parlando. Anche perché mi ritengo in grado di riconoscere la differenza tra amare e bene velle.

Pazientemente gli ho spiegato che ritenevo giusto non vedersi/sentirsi più. Gli ho consigliato di decidersi a consultare uno psicologo (erano mesi che ne parlava) e di risolvere i suoi problemi. E poi ho aggiunto che, laddove i suoi problemi si fossero risolti nella mia direzione, le mie porte sarebbero state aperte per lui; ma come partner, non come amico.

Ebbene.. dal primo di aprile non l'ho più visto. La sera stessa m'ha scritto una miriade di messaggi...m'ha lasciato messaggi vocali chiedendomi di ripensarci... piangendo... che non era giusto chiudere un'amicizia... dicendomi che non m'avrebbe fatto bene. Mi ha proposto di sentirci meno, etc... io non ci sono cascato. Ho tenuto duro.

Da allora non ci siamo più visti. Lui mi cerca regolarmente... una volta alla settimana mi scrive... gli manco, conclude i messaggi con "un abbraccio forte"...ogni scusa è buona per scrivere. Io rispondo cortesemente ma in modo distaccato. Chiaramente la moglie è ancora all'insaputa di tutto... ma tanto...perché dirglielo...lui è etero !! Questo suo cercarmi mi fa star male.. ma mi da la conferma che non accetta la mia scelta. E che non riesce a stare senza di me. In un messaggio m'ha scritto che si reprime per non scrivermi.

Lunedì m'arriva un suo messaggio: "Sono stato dallo psicologo, ho raccontato di te. Ho pianto tanto. Mi manchi un sacco. Spero che la frase nel tuo profilo di whatsapp non si riferisca a me - altrimenti non capisco perché non ti fai sentire. Spero che tu stia meglio e di andare al concerto con te a giugno". A marzo aveva comprato i biglietti per un concerto a cui andare insieme a giugno.

Gli ho risposto con un lungo messaggio...ribadendo il fatto che spero lo psicologo possa aiutarlo a trovare se stesso e a vivere in modo leggero... spiegando che non sto bene, che mi manca più che mai ma che sentirsi/stare vicini non è una soluzione praticabile. Quanto al concerto, gli ho detto che non posso dargli quello di cui lui ha bisogno...come lui non può darlo a me. E che ci può andare con altri amici o con la moglie.

La sua risposta è stata "tonto". Il giorno dopo gli ho scritto io, solo per sapere se avesse dormito. L'ho fatto perché ne avevo bisogno. So cosa significa andare dallo psicologo la prima volta e mi sentivo in dovere di scrivergli. M'ha risposto che sta bene, che ha sognato tanto e che si sente solo/gli manco - ma che non può pretendere più nulla da me. E ancora un abbraccio...

Scusate se sono stato prolisso... questa è la mia storia... al momento, nonostante da gennaio siano passati 5 mesi, sono alla frutta. Sono innamorato più che mai e credo che lui si sia accorto che forse sono più importante di quello che voleva credere. Ma come dice la mia migliore amica: "Mio caro, i fatti...solo i fatti contano. E lui è lì con lei, non con te". Il mio parere è che lui sia gay, represso, con una forte omofobia e che debba ancora fare il suo percorso di accettazione. Credo che nella vita ci vogliano palle e coraggio per seguire il proprio cuore e credo che lui non sia ancora pronto.

Non so più come comportarmi. Non so come farmela passare. L'idea di vedere altri uomini mi fa venire il vomito. E il fatto di non poter avere l'amore della mia vita (perché questo so che siamo l'uno per l'altro), mi dilania.

Aspetto i vostri commenti.
Fabio

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agis
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Re: Innamorato di un ragazzo sposato - amore impossibile

Messaggio da agis » sabato 20 maggio 2017, 7:46

Cercherò di essere molto sintetico ed il commento è più per project che per te. Me ne dispiace Fabio ma tant'è.
Non sarà mica che questo horror individuationis/identificationis - gli artefatti che finiscono improvvidamente col dominare l'artefice - sia la madre di tutti i vostri cosiddetti doc?
I bonobi (Pan Paniscus) usano tutte queste belle articolazioni categoriali del nostro sentire sessuale/sentimentale che conoscono benissimo anche loro non per struggersi, lacerarsi o dilaniarsi individualmente ma come mezzo di smorzamento delle conflittualità sociali.
A questo punto, volendo malignare, ci si potrebbe chiedere se, quando definiamo la nostra specie Homo Sapiens Sapiens, abbiamo bisogno di ripetercelo due volte perché non ne siamo troppo sicuri.
Ma il quesito è filosofico, lo riconosco. Sono certo che qualunque scienziato naturalista, rilevando che la differenza genetica che ci separa dai bonobi è circa l'1,4% (meno di quella che separa l'asino [noi] dal cavallo[loro]) non potrà esimersi dal concludere che è quell'1,4% che ci frega. :|

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progettogayforum
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Re: Innamorato di un ragazzo sposato - amore impossibile

Messaggio da progettogayforum » sabato 20 maggio 2017, 17:29

Grazie dell'autorizzazione!
Il post è stato inserito del manuale "ESSERE GAY" (scaricabile liberamente alla sezione "Biblioteca di Progetto Gay" di questo Forum, alle pagine 826-833.

marmar77
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Re: Innamorato di un ragazzo sposato - amore impossibile

Messaggio da marmar77 » lunedì 22 maggio 2017, 11:45

Ciao Fabio85,
grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza.

Leggendo tra le pagine del forum troverai a decine di situazioni come la tua: alcune in cui lui riesce a farsi forza e ricominciare una nuova vita ed altre dove rimorsi e paure mantengono legate le persone a situazioni già compromesse.

Il tuo "lui" non si rende o non si vuole rendere conto, che il proprio matrimonio l'ha sfasciato nel momento in cui si è sposato "promettendosi di abbandonare e reprimere questo suo lato per il quale si sente in colpa". Difatti ti ha cercato, incontrato e con te e altri fatto sesso, all'oscuro della propria compagna.

Questo suo modo di "rigirare la frittata" (poco sesso con lei - sesso con lei gratificante; sintonia totale a letto con te - poco coinvolgimento; ecc.....) a seconda del suo umore, alimentato da incertezze e sensi di colpa, mi sembra un modo abbastanza infantile e poco rispettoso nei confronti tuoi e di sua moglie, di voler risolvere la situazione.

Infatti quello che si evince è che lui non sia pronto o non voglia affrontare innanzitutto sè stesso.

Tu secondo me fai bene a farti forza e continuare ad essere dignitosamente te stesso, nei tuoi impegni, amicizie e passioni. Hai già fatto molto per lui, ma il tanto agognato cambiamento lo può scegliere solo lui.

Mi auguro capisca che la scelta giusta per sè è quella giusta per la donna che ha affianco e per te, perchè l'onestà verso se stessi è vivere veramente.

Saluti

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RomeuzBoy
Messaggi: 65
Iscritto il: sabato 3 gennaio 2015, 12:17

Re: Innamorato di un ragazzo sposato - amore impossibile

Messaggio da RomeuzBoy » lunedì 22 maggio 2017, 20:02

Per tutto ciò che ho potuto leggere, mi sembra tu ti stia comportando nella migliore maniera possibile per questo tipo di situazioni. Seguo tutti i tuoi ragionamenti e li condivido, sei stato molto corretto con lui, purtroppo non è stato reciproco.
Posso solo dirti di proseguire per questa strada, nonostante possa far male... Lui ora è seguito da uno psicologo, sperando che riuscirà ad aiutarlo nella sua auto-accettazione; sono sicuro che accettandosi per ciò che è capirà tutti gli sbagli che ha fatto e tornerà da te, se davvero ci tiene come sempre. Stay strong

mavrokapelo
Messaggi: 12
Iscritto il: giovedì 8 giugno 2017, 17:36

Re: Innamorato di un ragazzo sposato - amore impossibile

Messaggio da mavrokapelo » giovedì 8 giugno 2017, 18:16

Lui te l'hai detto subito che era impegnato, tu da uomo prendevi e lo lasciavi perdere, ora ci stai male per cosa? E' sposato. Punto. La cosa è semplice.
Te la fai passare conoscendo altri ragazzi, perchè non è nemmeno detto
E il fatto di non poter avere l'amore della mia vita (perché questo so che siamo l'uno per l'altro),
Ultimo...
cresciuto tra adulti e con vivo interesse a stare con gli adulti
Mi dispiace non lo sei, non appena ti ha detto di essere sposato, tu da adulto sapevi che avresti fatto l'amante con annessi gli strazi di non poterlo avere per te.

Fabio85
Messaggi: 2
Iscritto il: giovedì 18 maggio 2017, 20:02

Re: Innamorato di un ragazzo sposato - amore impossibile

Messaggio da Fabio85 » lunedì 16 ottobre 2017, 21:34

Ebbene, vi aggiorno sulla situazione.



Dopo aver chiuso con il ragazzo in questione, non mi sono più fatto sentire. Dopo essere stato dallo psicologo, il ragazzo s'è fatto sentire (come v'avevo già scritto). Poi più nulla. A inizio giugno m'ha scritto per sapere come stavo e m'ha detto che avrebbe tanto voluto vedermi ma non voleva che io stessi più male di come già stavo. Un paio di settimane dopo m'ha scritto per chiedermi se davvero rinunciavo ad andare al concerto con lui - visto che aveva comprato i biglietti per andarci con me. Non sicuro di cosa rispondere, preso dalla voglia di vederlo...alla fine ho accettato.



Ci siamo visti un'oretta prima del concerto per cenare. Io molto freddo e distaccato. Lui meno distaccato. M'ha raccontato dello psicologo e del fatto che stava meglio da quando ci andava. Il problema nasceva dal fatto che invece di trovare risposte, sorgevano nuove domande. Io ascoltavo attento... e gli consigliavo solo di prendersi tempo e avere pazienza.



Dopo il concerto siamo andati a bere qualcosa e dopo essermi sentito dire che gli mancavo e che gli dispiaceva non vedermi più, gli ho risposto che la decisione nulla era se non la conseguenza della sua decisione di restare con la moglie. Gli ho anche rammentato che la sua idea di amicizia era utopica. Alla fine abbiamo solo discusso, il tono s'è appesantito e l'ho accompagnato all'autobus. Qui l'ho abbracciato e salutato.



Quindici giorni più tardi, a metà luglio, m'ha scritto per il compleanno. Il suo messaggio diceva "Spero che tu trovi ciò che tanto desideri. Sii felice. Un abbraccio". L'ho ringraziato e basta. Mi trovavo in ferie, a 12 000 km da casa, nel suo paese.



La settimana successiva ho passato un paio di giorni nella città in cui lui ha studiato. Davanti a una gelateria di mie compaesani ho fatto una foto e gliel'ho mandata. Al ché, m'ha risposto chiedendomi se mi trovassi in tale città. E gli ho detto di sì. Il caso volesse che lui avesse spostato le ferie e fosse a casa sua a 15 km da li. Bene, ha insistito per vederci il giorno dopo. Prima m'ha scritto che m'avrebbe invitato a mangiare un barbecue ma non sapeva come interpretavo il suo invito. Gli ho risposto che avevo smesso di interpretare.



Ci siamo visti il giorno dopo e m'ha portato in giro per la sua città facendomi scoprire luoghi e cose particolari. Poi siamo andati a bere in un bar al 10^ piano di un palazzo. Figuratevi la vista - stupendo !!! Sul divanetto si è voluto sedere di fianco a me e non di fronte, come m'aspettavo. Più io mi spostavo, più cercava la mia presenza. Gli ho fatto vedere le foto scattate fino a quel momento e abbiamo parlato del suo Paese, etc... poi, a un certo punto, m'ha detto che avermi lì di fianco a lui, a 12 000 km da casa, era surreale. E m'ha confessato che, dopo il concerto, pensava che non m'avrebbe più rivisto. Alla sua domanda sul perché di avergli scritto ho risposto che ne sentivo il bisogno. In fin dei conti è stato lui stesso a scrivermi un sacco di volte che se sentissi il bisogno di scrivergli non dovevo reprimermi. Ho aggiunto di non voler discutere e di voler passare solo qualche ora tranquilla con lui. A un certo punto lui dice: Hai visto che romantiche le montagne?. Io faccio finta di nulla. Verso le 19:30 lo accompagno alla fermata dell'autobus. Poi all'angolo lo saluto abbracciandolo e dandogli un bacio sul collo. E me ne torno in hotel.



La sera tardi, poi, si fa sentire di nuovo. Mi dice che è stato bello stare con me in giro per la sua città e che è stato bene. Poi mi manda delle foto della cena che sua madre aveva preparato. Io leggo i messaggi e non rispondo.



Il giorno dopo gli scrivo il buongiorno e grazie. Poi mi chiede cosa avrei fatto quel giorno e gli rispondo che avevo prenotato un tour d'alta montagna. Mi risponde augurandomi una buona giornata e mi dice di mandargli delle foto al rientro, cosa che poi farò.

Ore più tardi mi ringrazia e mi chiede se m'avrebbe visto il giorno dopo, visto che aveva una cosa da darmi. Gli rispondo che non era necessario e che non volevo rubare tempo alla sua famiglia. Mi dice che vuole assolutamente vedermi e che mi porterà lui in auto all'aeroporto. Accetto e il giorno dopo ci vediamo. Dopo una lunga chiacchierata e svariati caffè m'accompagna all'aeroporto e mi saluta con un forte abbraccio. Lungo il tragitto verso l’aeroporto prolunga il tragitto per farmi vedere dove abitava quando era studente.

Io parto e arrivo in Cile. La sera stessa è ancora lui a cercarmi…mi scrive che è contento per aver passato del tempo con me. E che gli ha fatto molto piacere mostrarmi i luoghi ai quali lui è così legato. I luoghi di cui m’ha tanto parlato durante la nostra “relazione”. Poi aggiunge che, nonostante tutto, io ero ancora speciale e importante per lui. E finisce con un grande abbraccio, seguito dal nomignolo che solitamente mi dava.

Ancora una volta non rispondo. Il giorno dopo mi cerca ancora, con la scusa di chiedermi come trovavo il cile. Poi mi consiglia di mangiare la chorillana, un piatto tipico. E poi mi chiede come sto, domanda alla quale non do nemmeno risposta.

Il sabato seguente, giorno di rientro dal cile, sarà ancora una volta lui a scrivermi, alle 12, augurandomi buon volo. 15 ore e qualche minuto più tardi, all'aeroporto di madrid, mi augurerà il buongiorno e chiederà se sono atterrato bene. Lui, nel frattempo, era in un altro terminal a dell'aeroporto di madrid.

Al rientro, mi scrive ancora, dicendo che era atterrato. Gli rispondo appena atterro anch'io (domenica). ll lunedì seguente, ancora una volta, cerca il contatto chiedendomi se avevo iniziato bene con il lavoro dopo due settimane di ferie. Rispondo che mi manca il sole del sudamerica ma che tutto era ok.

Da quel momento non mi sono più fatto sentire. Nemmeno lui.

Due mesi e mezzo più tardi, in preda alla repressione totale, provo a chiamarlo. Il telefono suona prima, poi suona staccato. Dopo un'ora m'arriva il mssaggio dell'operatore telefonico che mi avvisava della riaccensione del suo telefonino. Aspetto un'ora, al ché gli scrivo un messaggio chiedendogli se non avesse visto le chiamate, etc.
Mi risponde che ha visto le chiamate, però non sapeva che fossi io dal momento che per errore aveva cancellato tutti i contatti dal cloud. E mi chiede se fosse successo qualcosa, dal momento che lo stavo cercando. Innanzitutto gli dico che non credo alla storia dei numeri e ribadisco che nulla era successo ma che semplicemente avevo bisogno di sentirlo e che l'ho contattato. Non era lui quello che m'aveva detto di scrivergli qualora ne sentissi il bisogno? Mi dice che era a casa ma non era solo (la moglie). Mi propone di sentirsi il giorno dopo, ci mettiamo d'accordo sull'orario e bene.

Il giorno dopo mi chiama all'orario prestabilito, mi chiede come sto e rispondo che sto rielaborando il tutto ma che ci vuole tempo. Ribadisco che non l'avevo cercato per parlare di me ma sentire come stesse. Dice che stava meglio di prima...e con una voce insicura dice che, a grandi linee, stava bene. Siccome a grandi linee non significa bene, gli chiedo se stava proseguendo la terapia e dice di sì. Dice che ci va tutte le settimane ma che a causa delle sue ferie e poi di quello dello psicologo spesso non ci si riesce. Inolte afferma di voler continuare ad andare perché invece delle risposte, stanno sorgendo nuove domande. Gli dico che è normale, lo psicologo lo aiuterà a trovare le risposte dentro di se. Poi, dovendo scendere dal tram mi propone di vederci 2 settimane dopo, dal momento che era occupato e la settimana seguente all'estero in ferie. Dice di volermi vedere solo se a me non fa male. Dico che, purtroppo, cambia poco e accetto. Volevo quasi fargli presente del fatto che il giorno prima non ha potuto parlare con me... nonostante lui mi reputi un amico. E quando c'è la moglie a casa non telefoni con gli amici? Ma lascio perdere.

Bene, non ho più sentito nulla fino a stamattina. All'uscita da una riunione, trovo tre suoi messaggi. Mi scrive: Ciao Fabio! Come stai? Dopo due settimane impegnative sono di rientro al lavoro. Il fine settimana mia moglie ed io siamo stati a XXXXX e abbiamo parlato molto apertamente. Mia moglie ha capito tutta la questione molto meglio di quanto mi aspettassi. Ora noi abbiamo bisogno di tempo per rielaborare la cosa, per cui posticipo il nostro incontro di un paio di settimane. Chiama, se ne senti il bisogno, ma sappi che sto bene!! davvero!! Buon inizio di settimana.

Rispondo: Buongiorno XXXX, grazie per i tuoi messaggi. Posso dire sono una cosa: sono orgoglioso che ti sia liberato di questo peso immenso e felice che ora tu possa vivere in modo più "leggero".

Nonostante la mia situazione a gennaio (mio CO) fosse diversa, so come ci si sente. Non ti fare pensieri per il nostro incontro. Prenditi tempo, capisco la situazione delicata. Quando sarai pronto e andrà bene per te, fatti sentire.

Se però ti serve qualcosa, anche solo una buona parola, io ci sono.

Un abbraccio
XXXX



Mi risponde due ore più tardi: Grazie mille. Mi farò sentire, promesso :) ;) Un abbraccio :*





Fazit: così finisce quest'avventura. Mi chiedo solo cos'avrà detto alla moglie ma sento che non ha raccontato di me. Mi spiace perché ora anche l'amicizia, già utopica di partenza, diventa impossibile.

Grazie a voi per aver letto fino a qui.

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progettogayforum
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Re: Innamorato di un ragazzo sposato - amore impossibile

Messaggio da progettogayforum » martedì 17 ottobre 2017, 9:56

Grazie a te!
La storia che racconti dà un idea di come possa essere difficile volersi bene. Certo ci sono dissimmetrie forti e la questione famiglia è determinante ma che tra voi esiste un rapporto speciale è evidente e quel rapporto ha resistito a tutte le difficoltà. Non so immaginare come proseguirà la vostra storia, quello che è certo è che siete belle persone!
Vorrei chiederti l'autorizzazione ad inserire anche questo aggiornamento nel manuale "Essere Gay" ed eventualmente a tradurre in inglese tutta la storia (anche il primo post, per inserirla del Forum di Progetto in Inglese, perché penso che pochi documenti possano dare un'idea così chiara della complessità e della ricchezza di queste relazioni.

Lao
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Re: Innamorato di un ragazzo sposato - amore impossibile

Messaggio da Lao » sabato 21 ottobre 2017, 23:52

Sì, davvero una bella storia che sembra dipanarsi come in un romanzo, senza contare che i tuoi viaggi sono molto interessanti. Ma, chiaramente, non è questo il punto. Questo ragazzo, che probabilmente per te è diventato la persona più importante del mondo, ha intrapreso un percorso di presa di consapevolezza di sé e della sua situazione che non si è ancora concluso e il cui esito è indefinito. Spero che le cose volgano positivamente per te, considerando che, sulla base di ciò che scrivi, potrebbero essere l'omofobia interiorizzata, un'immagine di sé non del tutto digerita e i sensi di colpa a trattenerlo con la moglie. È un peccato che tanto amore non possa esprimersi serenamente a causa delle complicazioni della vita. Ti auguro molta fortuna.

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