UN GAY DI FRONTE A UNA SCELTA

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progettogayforum
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UN GAY DI FRONTE A UNA SCELTA

Messaggio da progettogayforum » sabato 2 settembre 2017, 13:52

Caro Project,
ti riassumo in breve i fatti. Ho 39 anni, tanti, troppi, fino a 36 anni esperienze gay assolutamente zero, un po’ di prono, un po’ di fantasia, ma un ragazzo vero mai, un po’ per la paura delle malattie e un po’ perché non ne ho trovato uno col quale valesse la pena di provarci. Per carità, ragazzi ottimi, così, a livelli di conoscenza, ne ho conosciuti parecchi, ma la simpatia non basta e se non scatta qualcosa anche a livello sessuale, non vale nemmeno la pena di partire. Tre anni fa conosco un ragazzo giovanissimo, 20 anni, un bel ragazzo, mi attira molto, ma è troppo giovane e lo sento lontanissimo, risultato: passo oltre, come ho sempre fatto. Ma lui no, non passa oltre, mi sta appresso, mi mette alle strette, mi dice che è gay e mi chiede esplicitamente se lo sono anche io, io gli rispondo onestamente, cerco di svicolare perché non ho voglia di farmi coinvolgere, ma poi le cose cambiano, parliamo molto e mi accorgo che non è affatto un ragazzino. Cerco di resistere un po’ ma poi finiamo a fare sesso, è la prima volta sia per lui che per me e devo dire che mi sento al settimo cielo, non mi sarei mai aspettato una cosa simile. I problemi però non mancano, la differenza di età è troppa, lui ha un suo gruppo di amici in cui io starei come i cavoli a merenda. Ci vediamo spesso, ma sempre in orari assurdi e sempre di nascosto. Comunque con lui capisco che il sesso è una cosa importante, perché fino a 36 anni non lo avevo mai pensato. È andata avanti così per un paio d’anni, e devo dire che sono stati anni belli, che non dimenticherò, poi ho cominciato a vedere che dopo il sesso lui era triste, quasi contrariato, era nervoso e non ne voleva parlare, i nostri incontri si sono diradati ma sono continuati. Un giorno, dopo il sesso, lo vedo proprio turbato e cerco di capire il perché e viene fuori che lui da mesi ha un altro ragazzo, che non sa di noi, che ha provato a concentrarsi su quell’altro ragazzo ma non ci riesce poi mi dice che è bene che noi tagliamo i ponti e non ci vediamo più, me lo dice con dispiacere, ma è evidente che sta cercando di costruire un rapporto serio con l’altro ragazzo. Ci salutiamo con l’impegno di non risentirci e la cosa va avanti per una decina di giorni, poi mi richiama e mi dice che mi vuole vedere. Io so bene che vedersi vuol dire anche fare sesso. Il sesso che facciamo noi non è pericoloso, in pratica solo coccole intime e masturbazione reciproca, ma mi sento profondamente in imbarazzo. Lui mi dice che l’altro ragazzo non lo sa, ma che lui non riesce a fare a meno di me, cioè a fare a meno di fare sesso con me, insiste che non gli devo dire di no, perché ne ha proprio bisogno, e lo dice con la massima serietà, al che io non so che dire e adesso mi trovo nell’incertezza. Che cosa dovrei fare? È evidente che in teoria la cosa migliore sarebbe tagliare corto e lasciargli la possibilità di stare con quell’altro ragazzo, che è quasi suo coetaneo, e in fondo sarebbe anche la cosa più giusta, ma per lui (Sandro) sentirsi rifiutato da me deve essere proprio una brutta esperienza. Insiste, mi vuole coinvolgere, capisco che starebbe malissimo se gli dicessi di no. Lui mi ha chiesto esplicitamente di dirgli di no, ma credo che quello sia solo un atteggiamento razionale, a livello emotivo essere rifiutato sessualmente da me, tanto più dopo tutto quello che c’è stato tra noi, per Sandro sarebbe veramente umiliante, e d’altra parte io con lui sto bene, sono sempre stato bene e penso che starei bene anche adesso, nonostante tutto, perché per me sessualità e amore (amore vero) hanno un solo nome: Sandro. Quando sento la sua voce mi sciolgo, non credo che lui mi cerchi solo per il sesso, perché uno come lui, se vuole, ne trova cento. Tra noi c’è un feeling speciale, ma lui avverte che se ci fosse un legame più stretto, diciamo da fidanzati (espressione che non mi piace affatto) lui si sentirebbe in gabbia e quindi razionalmente cerca di mettermi da parte. Per un verso so che cosa dovrei fare ma per l’altro la tentazione di cedere è fortissima. In fondo se con l’altro ragazzo stesse veramente bene, Sandro non verrebbe a cercarmi. Penso a lui spessissimo, non poso negare che mi sento profondamente coinvolto perché l’unico ragazzo col quale sono stato e che mi ha voluto veramente bene mi chiede di stare con me e per me quello è l’unico ragazzo che conta. Starebbe veramente bene col suo ragazzo? Io mi metterei da parte senza battere ciglio se lo vedessi veramente felice, ma continua a cercarmi e a cercare proprio me e questo mi fa sciogliere
Andrea

Francesco1999
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Re: UN GAY DI FRONTE A UNA SCELTA

Messaggio da Francesco1999 » sabato 2 settembre 2017, 21:42

[Faró un discorso forse troppo banale]
Se un ragazzo é "fidanzato" con un altro e deve cercare, non una volta, ma ripetutamente un altro, é evidente che il "fidanzato" non lo é se non di nome.
Tanto é un fare sciocco essere come dire "razionali", o lo é come ha agito lui, se quel ragazzo tanto non lo desideri non ci potrà essere un vero amore, un rapporto vero e proprio, é come se mancasse la materia prima di un amore.
La materia prima di un amore é quello sciogliersi alla parola, c'è un coinvolgimento fisico, e quello del pensiero costante, coinvolgimento psichico.
Il fatto é che la vita é una, selvaggia e senza senso, questi senso glielo puo dare solo la tua volontà, se tu lo desideri, fatti il regalo di vivere felice.
I fatti lo dicono, lui cerca di dire di no, ma se ti deve dimenticare sarà una cosa che avverrà naturalmente, e alla fine della festa il fidanzato prima o poi penso verrà comunque lasciato.
Supponiamo che rimanga con il suo fidanzato 20enne per dire, lui non sarà mai soddisfatto, cerca te infatti, se tagliasse i punti con te, cercherà sempre te, ma nel caso ti dimenticasse, improbabile, cercherebbe altri uomini per avere delle sveltine e senza neanche riuscire mai ad ottenere ciò che vorrà. [oltre ai rischi di HIV, malattie sessualmente trasmissibili eccetera eccetera.]
C'è da tenere a mente una cosa, si consideri tutto in una visione degenerativa, adesso gli basta un rapporto, ma pensa sempre a te, prima o poi non ci riuscirà a starti lontano.
Io spassionatamente dico che si la vita é una, non significa che bisogna autodistruggersi, ma se insieme state bene, amatevi, siete fortunati ad amarvi e ad essere ricambiati, il che non sarà mai poco.
Il fatto si riduce ad una tua scelta, lui ha dimostrato la sua volontà richiamandoti, tu desideri o no stare con lui? [penso di sì ], dopo piuttosto vi é un altra questione, sei pronto a vedere perché i motivi per i quali desiste dallo stare semplicemente con te, i quali possono essere pressioni esterne, e per vincerle dovrai veramente esserci e combattere per lui.
Spero tu legga queste mie parole, io spero che non rinunciate a voi.

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