Il rapporto con i tuoi genitori è davvero molto simile al mio, anche mio padre è stato sentimentalmente assente nella mia vita, e mia madre troppo iper-controllatrice di ogni cosa, eccessivamente premurosa... ho passato anni che facevo fatica a sopportarli, la loro presenza mi dava fastidio. Adesso sono fortunatamente lontano da loro, a Roma, questa distanza mi ha fatto bene, non vederli quasi mai mi aiuta a ridimensionare le cose, inoltre ho riflettuto parecchio sulle famiglie da cui vengono, sulle cause che ci condizionano e ci fanno comportare in una certa maniera, ecc. insomma loro sono così, non è che posso fargliene una colpa, non avrebbero mai potuto essere diversamente, non ne sarebbero stati capaci. Ora come ora sono distaccato da loro, dipendo ancora economicamente da loro, sto ancora studiando, e se avessi completa autonomia e dovessi non vederli più la cosa inciderebbe assai poco nella mia vita. Questo per dire quanto li reputo distanti e lontani dalla mia vita, non sanno di me, e se sospettano qualcosa non ci vogliono nemmeno pensare, o comunque non ne vogliono parlare... Sono cattolici e io sono radicalmente e su quasi ogni versante distante dal cattolicesimo, questo aumenta le distanze e il modo di vedere tante cose... insomma non li stimo, quello che mi danno è solo materiale e formale, loro non sono formali e materiali, anzi fanno abbastanza per mandare avanti la famiglia, mia madre lavora parecchio, è sempre piena di cose da fare, però questo loro trambusto e impegno è perché sarebbe un totale fallimento se anche quel poco di "famiglia" che c'è tra noi venisse meno, e se non riuscissero più a "tirare la barca"... insomma lo devono fare, se no cosa resta? anche a loro dico? Però al tempo stesso non considerano quanto tutto questo da fare è materiale, economico... la cosa più importante per un umano uomo o donna è amare, e l'amore si esprime affettivamente e sessualmente, loro non hanno mai detto una parola sull'innamorarsi, sul sesso, sui fidanzamenti, zero. La cosa umana più importante per loro è come se non esistesse... ecco perché poi tutto questo "tirare avanti" è di una formalità ipocrita che non se ne rendono conto, sono certo che non la definirebbero mai tale, ma solo per cecità e ipocrisia. Se tirassi fuori il tema omosessualità sono certo che ai loro occhi sarebbe un problema aggiunto a quelli che già ci sono, e quasi certamente mi direbbero "perché non l'ho detto prima"... spero che in questo forum "no comment" sia sufficiente e non debba aggiungere altro. Sono certo di questo per un motivo che non posso scrivere pubblicamente. Capisco molto bene il fastidio che provi Aquilotto nei confronti di tuo padre, io l'ho vissuto per diversi anni, anche se ultimamente il fastidio è diventato distacco.
Il tuo malessere, dormire a lungo, mancanza di motivazioni, crollo negli studi, sentire la vita passare in un modo quasi squallido... perdere proprio interesse per quasi ogni cosa, anche cose che di norma mi piacciono, sono cose attraverso cui sono passato in vari periodi, più o meno lunghi, ed è stato doloroso, stressante, svuotante. Veramente molto di recente ne sono uscito, e penso che questo forum, e la possibilità di incontrare ragazzi gay di Roma, mi abbia aiutato davvero tantissimo. La triennale è stata davvero dura, mi sono innamorato di vari ragazzi che ho conosciuto, ma uno in particolare, con cui però non ho stretto la bellissima amicizia che ci hai stretto tu... andavo a lezione felice solo per la possibilità di vederlo, quando mi salutava, quando mi dava qualche spiegazione mi sembrava di essere al confine tra questo mondo e un altro dove ogni cosa è leggera e c'è una pace profonda

Questa è la mia esperienza, comunque il consiglio migliore resta quello di non tentare di infilarsi a tutti i costi in una categoria. Vedila così: tu non scegli di chi innamorarti, quindi quando ti capita, tu stesso scoprirai di chi, e lascia aperta la possibilità che sia un ragazzo o una ragazza. E lascia aperta persino la possibilità di cambiare in futuro, se ora sei attratto dai ragazzi, e un giorno ti metterai con una ragazza, o viceversa, non pensare "cosa farò in futuro?" e cercare di adeguarti ad un'idea che ora non è presente, né seriamente conoscibile. Vivi le tue emozioni come sono ora, senza categorie e senza direzionare per forza le cose da una parte specifica.
C'è ancora una cosa che posso dirti, mi è capitata una scena un po' buffa, con un prof, verso cui provavo sentimenti teneri

Ho scritto abbastanza... spero vivamente che le cose si sistemino progressivamente, ma vedrai che se uno porta pazienza le cose si sistemano e si chiariscono.