La sindrome del "Perchè a me no?"

Solitudine, emarginazione, discriminazione, omofobia...
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voyager79
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La sindrome del "Perchè a me no?"

Messaggio da voyager79 » sabato 29 gennaio 2011, 18:29

Apro messenger e trovo il messaggio di un ragazzo con cui ho chattato un paio di volte ed al quale avevo mandato un saluto qualche giorno prima chiedendogli come stesse. Mi risponde con le seguenti parole:

"Sto benissimo, frequento un ragazzo con cui mi trovo molto bene e sono felice. E tu ?"

E io? una dolorosa fitta mi trapassa l'anima...

Mi ritrovo a 31 anni senza essere mai stato fidanzato nè con un ragazzo nè con una ragazza, ed inevitabilmente da simili confronti ne esco sempre molto demoralizzato...

Tengo a precisare che sono molto contento per questo ragazzo, ma non posso fare a meno, così come ogni volta che sento parlare di coppie gay, di pensare alla fatidica domanda "Perchè a me no?", a cui segue anche la domanda "Cosa mi manca, come dovrei essere o cosa dovrei fare affinchè possa avvenire anche a me?"...

Chi si è posto almeno una volta queste domande, saprà perfettamente che di solito ne deriva un lungo elenco di presunte condizioni (alcune umanamente fattibili, altre decisamente impossibili da ottenere) che, se puntualmente soddisfatte, dovrebbero assicurare il fatidico "premio"...

Razionalmente saprei come obiettare a questo ragionamento, eppure, non so come, alla fine ricado sempre in questa famigerata "sindrome"...

Scusate il mio sfogo e la presenza di eventuali errori, ma se non scrivo "a caldo" senza rileggere, c'è una elevata probabilità che cancelli tutto senza pubblicare; o forse avrei dovuto aspettare di essere a mente serena per capire che non era il caso di pubblicare un post sulla scia di una sensazione che mi capita ormai spesso di provare e che proverò chissà quante altre volte in futuro.

Dato che ormai il "danno" è fatto e che ho deciso di farlo, provo almeno a rimediare dando un senso all'argomento. Pertanto, giro a voi la domanda: cosa fate quando (e soprattutto se) vi capita di pensare "Perchè a me no?"

voyager79
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Aquilotto
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Re: La sindrome del "Perchè a me no?"

Messaggio da Aquilotto » sabato 29 gennaio 2011, 19:48

Ho i miei periodi in cui mi trovo nella stessa situazione. Vedere tutti gli altri che stanno bene (tutti tutti no, ma insomma, la significativa maggioranza), che ridono e sono felici, che hanno compagnia, che condividono la loro vita con qualcuno/a. Perché io no? Non sono brutto, non sono asociale, non vivo fuori dal mondo, parlo, partecipo, faccio le mie cose eppure per me non deve andare come per gli altri: io non posso avere qualcuno accanto, non posso volergli bene, sono destinato a stare solo.

A volte si ha la sensazione che tutto quello che fai, come lo fai, come parli, come ti comporti, per quanto simile a quello che dice e che fa chiunque altro, sia sempre irrimediabilmente sbagliato, inutile, inefficace.
Sono sensazioni però, e le cose possono cambiare.

Un consiglio che ho ricevuto una volta è stato quello di avere più intraprendenza, di non farmi troppi problemi certe volte. In effetti, pensando a me, certe volte mi freno, mi limito, sono restìo ad agire o a parlare, quando magari invece potrei cogliere occasioni, sfruttarle, cercare di cambiare le cose.
"Se vuoi qualcosa devi andartela a prendere" mi hanno detto.
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guy21
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Re: La sindrome del "Perchè a me no?"

Messaggio da guy21 » sabato 29 gennaio 2011, 20:11

bè hai aperto un topic che avevo già in testa! :lol: :lol:
no in senso che anche io penso quello che dici tu ed aquilotto. non sai quante volte me lo son chiesto! (p.s: non sapevo che però era diventata una sindrome! :lol: ). poi me lo chiedo credo ogni giorno che son infelice che mi sento demoralizzato. il problema è che stiamo diventando chiusi troppo chiusi sempre di più si è vero che abbiamo quasi tutti una vita sociale parliamo con gli altri eccc..
ma bisogna vedere la qualità dei rapporti e la loro durata nel tempo, sto facendo una panoramica generale non addentrandomi nelle relazioni tra coppie che non so neanche come funzioni.
pongo quindi domande scontata ma importanti!
quanti hanno amici veri?
quanti hanno qualcuno con cui parlare liberamente dei propri problemi senza essere giudicati?
perchè quasi sempre incontriamo gente superficiale?
perchè quasi sempre dobbiamo fingere, mentire ecc...
forse son uscito dal tema del post e chiedo scusa!

wship_71
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Re: La sindrome del "Perchè a me no?"

Messaggio da wship_71 » sabato 29 gennaio 2011, 20:24

Mah, Voyager... io è da circa 30 anni che me lo chiedo...
Anzi, adesso ho cominciato anche a rispondermi. Ma la risposta è un'ulteriore domanda: "Perché sono ancora qui a vegetare, perché non l'ho fatta finita?"
Non accettarsi significa rifiutare di amare. Cosa può esserci di più sbagliato? (Sciamano)

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progettogayforum
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Re: La sindrome del "Perchè a me no?"

Messaggio da progettogayforum » sabato 29 gennaio 2011, 20:51

Mannaggia wship_71 che espressione tremenda! 40 anni ... e allora? Mannaggia, ce li avessi io 40 anni!! Vebbe' che fare? semplicemente darsi una mossa!! Non andando a cercare chissà che cosa la intanto non lasciando cadere le occasioni di creare amicizie serie e anche qui sul forum ce ne sono. Però non basta seminare per raccogliere, gli amici bisogna curarseli, volerli, non aspettarsi che siano gli altri a coinvolgerci. Mannaggia ma ci conosciamo da tanto tempo!! Dai su!! Non ci buttiamo a terra!! La malinconia, lo capisco, ci può anche essere ma bisogna reagire, essere presenti, farsi sentire, non mollare, e francamente a 40 anni si ha eccome un mondo di prospettive!! E' vero, è così!! Ma non bisogna farsi da parte, bisogna stare in mezzo alle persone, fare sentire agli altri che ci siamo e che agli altri voglieno bene, almeno ad alcuni alti. GRINTA!!!!! Mi sento quasi patetico a fer questi discorsi a persona tanto più giovani di me, però cerca di non mollare! Mannaggia wship_71 quando scrivi certe cose mi fai proprio tremare, guarda che non ti puoi solo lamentare, fatti vivo, contatta tu le pensome, anche gli amici che hai trovato qui nel forum, capito? Ci devi essere, non ti devi nascondere perché puoi fare moltissimo! E' solo facendo qualcosa di concreto che esci dalla malinconia!! E uno come te può fare cose grandi!! Mannaggia!!! Ma tu tendi a scappare e a non rispondere... Dai adesso rispondi a questo post!! Queto me lo devi, la risposta l'aspetto!!
Un abbraccio forte wship_71 !!!

voyager79 e il discorso vale anche per te e a maggior ragione!! A 31 anni!!! Ma che è questa lamentazione!! Ma lo sai quante cose puoi fare? Nemmeno te lo immagini! In primo luogo esserci e non mollare mai!! Troppo facile fare la lagna, così si cede alla depressione e si butta via il meglio di noi. Grinta voyager79 !!!

Aquilotto
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Re: La sindrome del "Perchè a me no?"

Messaggio da Aquilotto » sabato 29 gennaio 2011, 20:54

guy18 ha scritto: quanti hanno amici veri?
quanti hanno qualcuno con cui parlare liberamente dei propri problemi senza essere giudicati?
perchè quasi sempre incontriamo gente superficiale?
perchè quasi sempre dobbiamo fingere, mentire ecc...
Ho amici veri, e non so dove sarei senza di loro.
Ho persone con cui parlare liberamente, magari non proprio di tuttotuttotutto però di sicuro non mi giudicano, mi ascoltano e mi danno una mano, io do una mano a loro quando ne hanno bisogno.
Secondo me c'è gente superficiale e gente superficiale: alcuni sono irrimediabilmente (o quasi!) superficiali, ma sono così di loro, probabilmente non si rendono nemmeno conto di quanto lo siano. Altri potrebbero non esserlo ma cercano di adeguarsi a ciò che percepiscono, per insicurezza. Essi possono anche fingere e mentire, perché ritengono che ciò che sono e che pensano non abbia un gran valore.
Lo pensavo anch'io, gli amici veri mi hanno convinto a non pensarlo e il cerchio si chiude :D
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clark68
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Re: La sindrome del "Perchè a me no?"

Messaggio da clark68 » sabato 29 gennaio 2011, 21:46

Già hai proprio ragione Project appoggio a quello che hai scritto
basta vivere da vegetali, piangendosi su noi stessi a chiedersi mille domande
Certe domande avvolte ci schiacciano e ci ritroviamo in uno stato di depressione
Reaggiamo!!! non aspettiamo che gli altri ci vengano a noi ma andiamo per prima incontro a loro questo vale prima per me e poi per voi.
non dico che non bisogna chiedersi dei perchè, volvevo risponderti all tuo "perchè a me no" perchè quello che è giusto per me non è necessariamente giusto per te è quello che è giusto per te non è necessariamente giusto per me
morale del perchè non farsi mai le domande del perchè a me no? scusa il gioco di parole ma credo che la certi perchè e meglio non chiederceli sai avvolte cio che desideriamo arriva avvolte quando meno c'e lo aspettiamo se non arriva significa che è giusto cosi leggevo" se sai veramente quali cose vuoi ottenere dalla vita è incredibile come le opportunità arriveranno per permetterti di averle"
abbi fiducia piu in te stesso prima poi i tuoi sogni se sono giusti si realizzeranno
auguri ci sentiamo in chat........ ;)

voyager79
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Re: La sindrome del "Perchè a me no?"

Messaggio da voyager79 » sabato 29 gennaio 2011, 21:56

voyager79 e il discorso vale anche per te e a maggior ragione!! A 31 anni!!! Ma che è questa lamentazione!! Ma lo sai quante cose puoi fare? Nemmeno te lo immagini! In primo luogo esserci e non mollare mai!! Troppo facile fare la lagna, così si cede alla depressione e si butta via il meglio di noi. Grinta voyager79 !!!
Project, io ci sono e vado avanti, questo non è in discussione. Mi spiace averti messo in agitazione, ma sul momento ho avuto l'impulso di scrivere sul forum; forse in futuro dovrei evitare e tenere i pensieri per me.

Fare la lagna è facile, concordo con te, ma io qualcosa ho provato a farla per relazionarmi affettivamente con qualcuno, solo che per varie ragioni i miei tentativi non sono andati a buon fine. Rispetto al passato sto cercando di essere più sereno sul dover vivere da solo (non è una lagna, ma una semplice constatazione), tuttavia è difficile mantenere sempre questa serenità, e capita di lasciarsi andare. Nel mio caso so che si tratta di momenti passeggeri, e saperlo mi aiuta ad affrontarli meglio.

Tu parli di grinta, ma come posso avere grinta se, nonostante offra il "meglio" che ho, questo non sembra essere sufficiente?
Quest'ultima frase non vuole essere una lamentela, bensì vuole far capire quanto sia difficile mantenere una salda motivazione in assenza di "riscontri" esterni.
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Alyosha
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Re: La sindrome del "Perchè a me no?"

Messaggio da Alyosha » sabato 29 gennaio 2011, 23:12

Eraclito "Il tempo è un fanciullo che gioca a dadi col mondo". I nostri giorni sono senza tempo, il tempo si allunga e si accorcia senza tregua 40 anni sono come un giorno e un giorno sa essere come 40. Se uno resta fermo quel tempo non è mai passato.
Mi ritrovo a 31 anni senza essere mai stato fidanzato nè con un ragazzo nè con una ragazza.
Così leggendo il tuo post ed in particolare questa riga di stomaco mi veniva da chiederti, ma sei sicuro di volerla questa cosa? O meglio perché mi pare chiaro tu la voglia, sei sicuro di aver rimosso davvero tutto ciò che dentro ti impedisce di fare questa cosa? Non rispondermi in fretta perché in realtà non devi rispondere a me. Esistono mille modi per sabotarci, alcuni sono talmente subdoli che non li riconosciamo. Ogn'uno ha i suoi meccanismi di protezione, le sue barriere e maschere. Mi chiedevo soltanto quanto conti il tuo atteggiamento nei confronti del mondo e quanta voglia hai sul serio di metterti in gioco. Alla fine si tratta solo di consoscere persone entrare in relazione. Il rapporto di coppia infondo è una relazione. Una relazione privileggiata per carità, ma neanche quella fondamentale o almeno l'unica necessaria alla vita e io più passa il tempo e più fatico a distinguere profonde e intense amicizie da storie d'amore. Ad un amico vero darei tutto me stesso sapendo che lui farebbe altrettanto.
Tu però Voyager avevi fatto una domanda e ti voglio rispondere. Si è capitato anche a me un pò di tempo fa, ma in più di una circostanza. Mi è capitato da piccolino quando avevo l'ossessione del primo bacio con una ragazza (allora erano donne :)) e più in là quando mi sono lasciato circa cinque anni fa. Sembravo avere l'alone della sfiga attorno e nessuno mi si filava, poi realizzando ho capito che forse ero io a non volere certe cose.

voyager79
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Re: La sindrome del "Perchè a me no?"

Messaggio da voyager79 » sabato 29 gennaio 2011, 23:26

Mi chiedevo soltanto quanto conti il tuo atteggiamento nei confronti del mondo e quanta voglia hai sul serio di metterti in gioco. Alla fine si tratta solo di consoscere persone entrare in relazione.
boy-com, come la mettiamo quando io mi metto in gioco con qualcuno e l'altro si tira indietro?
Mi è successo molte volte, non una soltanto. Ho provato a conoscere persone ed a entrare in relazione, ma alla fine si allontanano tutti, anche quelli che (a parole, visti a posteriori i fatti) si dichiaravano interessati alla conoscenza.
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