Devianza
- Cagliostro
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- Iscritto il: venerdì 4 febbraio 2011, 23:36
Re: Devianza
Boy-Com sei perdonato per l'OT!
Grazie per le vostre risposte, più vi leggo e più mi accorgo di quanto ignorante sono, non conosco nemmeno la metà delle cose di cui parlate e questo mi mette in imbarazzo però colgo l'occasione per imparare.
La "devianza" che sia stabilita dalla genetica, dalla società, dalla religione è quindi relativa giusto? La devianza diventa tale quando uno la considera devianza, cioè non normalità.
Domanda da 10 milioni di dollari, ma chi stabilisce cos'è la normalità e cosa significa essere normali?
Per esempio per me normale può essere il mio compagno di scuola che va in giro coi capelli rasati e la svastica tatuata sul cranio, per un altro potrebbe essere una devianza e quindi un comportamento anormale e condannabile.
Alla fine lo scopo di stabilire cos'è una devianza è utile, a chi serve?
Voglio tante risposte!
Grazie per le vostre risposte, più vi leggo e più mi accorgo di quanto ignorante sono, non conosco nemmeno la metà delle cose di cui parlate e questo mi mette in imbarazzo però colgo l'occasione per imparare.
La "devianza" che sia stabilita dalla genetica, dalla società, dalla religione è quindi relativa giusto? La devianza diventa tale quando uno la considera devianza, cioè non normalità.
Domanda da 10 milioni di dollari, ma chi stabilisce cos'è la normalità e cosa significa essere normali?
Per esempio per me normale può essere il mio compagno di scuola che va in giro coi capelli rasati e la svastica tatuata sul cranio, per un altro potrebbe essere una devianza e quindi un comportamento anormale e condannabile.
Alla fine lo scopo di stabilire cos'è una devianza è utile, a chi serve?
Voglio tante risposte!
Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima
Albert Einstein
Chi semina raccoglie,
ma chi raccoglie si china...
...e a quel punto è un attimo...
Albert Einstein
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ma chi raccoglie si china...
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Re: Devianza
Si Cagliostro hai fatto una sintesi perfetta la "devianza" viene solo stabilita a tavolino, non centra assolutamente con la genetica (PRIMA CHE ASTER CI BACCHETTI DI NUOVO PER LE FESSERIE CHE SPARIAMO ), ne con la natura. Non c'è qualcuno che definisce "deviante" qualcosa, ma è piuttosto un modo collettivo di vedere le cose, particolarmente diffuso, ma non per forza corretto. Le società però sono in movimento, sono organismi molto complessi e si trasformano man mano che emergono nuove esigenze. Tieni presente, però, che già parlare di "devianza" presuppone un certo modo di vedere le cose, con il quale sono profondamente in conflitto, ovvero, presupporre che ci sia una "normalità". La normalità semplicemente non esiste. Ci sono cose che hanno livelli di "condivisione" e quindi di "consenso" via via diversi.
Alcune cose del senso comune sono profondamente vere, altre sono solo retaggi di un tempo che non c'è più e dovrebbero francamente essere superate. C'è da fare uno sforzo per cambiare certe idee, tutti quanti assieme e nel modo giusto. Bisogna cambiare la visione piano piano, con convinzione, ma senza issare palizzate o intraprendere crociate gli uni contro gli altri. Chi ci condanna è comunque una persona come noi, se certe cose siamo riuscite a capirle noi, possono capirle anche loro. Bisogna avere tanta fiducia nel prossimo e di contro anche tanta pazienza e nprepararsi a tante sconfitte. Ma se c'hai la testa dura alla fine la spunti .
Sai meno della metà delle cose che so io, ma hai anche meno della metà dei miei anni e considerato che per il primi diei più o meno, ho trascritto alfabeto e fatto di conto non è improbabile, che finirari col saper più di me. Serve avere la mente aperta al ragionamento non riempirla inutilmente di contenuti o peggio di segatura. Il nozionismo non serva a nulla riflettere con la mente libera da qualunque schema o preconcetto si.
E' esattamente così, ciò che per me è "normale" per qualche altro non lo è, ma questo a livello di relazioni personali. A livello sociale il singolo si scontra sempre con il cosidetto "senso comune", che conserva la memoria di un popolo, pregi e difetti. Il senso comune è ciò che ci lega assieme e che ci fa sentire membri di una comunità, una sorta di liquido amniotico nel quale siamo da sempre immersi. E' questa la difficoltà che noi, nella nostra situazione, viviamo: quel modo di vedere l'omosessualità ci appartiene anche quando non lo condividiamo. E' questa la difficoltà del C.O.: liberarsi di quella visione radicata dentro te così profondamente che a volte è difficile anche solo riconsocerla. Alcune volte questa visione è talmente radicata che ce l'hai ancora prima di sapere che sei omosessuale e come nel mio caso fatichi proprio a vederle certe cose. Andare contro corrente, contro la visione del senso comune è difficile. Ma se sai di avere ragione sei chiamato a farlo, sono queste menti qui e quste persone, che hanno la forza di cambiare il senso comune di un epoca. Oggi sono minoranza ma se c'hanno visto giusto domani (magari anche secoli dopo) il mondo camminerà con loro e avrà imparato qualcosa dalla loro ostinazione.Per esempio per me normale può essere il mio compagno di scuola che va in giro coi capelli rasati e la svastica tatuata sul cranio, per un altro potrebbe essere una devianza e quindi un comportamento anormale e condannabile.
Alcune cose del senso comune sono profondamente vere, altre sono solo retaggi di un tempo che non c'è più e dovrebbero francamente essere superate. C'è da fare uno sforzo per cambiare certe idee, tutti quanti assieme e nel modo giusto. Bisogna cambiare la visione piano piano, con convinzione, ma senza issare palizzate o intraprendere crociate gli uni contro gli altri. Chi ci condanna è comunque una persona come noi, se certe cose siamo riuscite a capirle noi, possono capirle anche loro. Bisogna avere tanta fiducia nel prossimo e di contro anche tanta pazienza e nprepararsi a tante sconfitte. Ma se c'hai la testa dura alla fine la spunti .
Sai meno della metà delle cose che so io, ma hai anche meno della metà dei miei anni e considerato che per il primi diei più o meno, ho trascritto alfabeto e fatto di conto non è improbabile, che finirari col saper più di me. Serve avere la mente aperta al ragionamento non riempirla inutilmente di contenuti o peggio di segatura. Il nozionismo non serva a nulla riflettere con la mente libera da qualunque schema o preconcetto si.
Re: Devianza
Sai Cagliostro, ieri ho assistito a una lezione sull'omofobia, tenuta da una psicoterapeuta di fama nazionale. Molto brava veramente!
Ha detto una cosa che mi ha colpito. ha detto che in adolescenza in particolare da parte dei maschi l'omofobia risponde a una necessità di affermare la propria virilità.
In pratica i ragazzi usano l'omofobia per rassicurare se stessi , per confermare , per costruire la loro immagine di maschi virili.
Tutto ciò accade perché non sono stati abituati a trovare altri modi per esprimere il loro essere maschi e perché il concetto di ciò che è "maschio" è un concetto rigido, cioè fin da piccoli sono stati abituati a pensare che c'è una separazione fra cose da maschi e cose da femmine, che le cose da femmina hanno meno valore, ecc.
Inoltre la non conoscenza dell'essere gay ha portato loro a pensare che essere gay é essere poco virili (cosa che non è vera ovviamente). Di conseguenza prendere le distanze da un gay rassicura i maschi adolescenti in un momento della vita in cui si sentono confusi su tutto, virilità compresa.
Allora secondo questa lettura , dire che l'omosessualità è una devianza serve a dire "io sono normale" e a sentirsi "a posto".
Il che è sbagliato ovviamente e fa soffrire molte persone. Ma se capisci che dietro certe frasi c'è una loro debolezza forse riuscirai a farti meno condizionare dalla loro opinione . Mi piacerebbe sapere che ne pensi, Cagliostro.
Ha detto una cosa che mi ha colpito. ha detto che in adolescenza in particolare da parte dei maschi l'omofobia risponde a una necessità di affermare la propria virilità.
In pratica i ragazzi usano l'omofobia per rassicurare se stessi , per confermare , per costruire la loro immagine di maschi virili.
Tutto ciò accade perché non sono stati abituati a trovare altri modi per esprimere il loro essere maschi e perché il concetto di ciò che è "maschio" è un concetto rigido, cioè fin da piccoli sono stati abituati a pensare che c'è una separazione fra cose da maschi e cose da femmine, che le cose da femmina hanno meno valore, ecc.
Inoltre la non conoscenza dell'essere gay ha portato loro a pensare che essere gay é essere poco virili (cosa che non è vera ovviamente). Di conseguenza prendere le distanze da un gay rassicura i maschi adolescenti in un momento della vita in cui si sentono confusi su tutto, virilità compresa.
Allora secondo questa lettura , dire che l'omosessualità è una devianza serve a dire "io sono normale" e a sentirsi "a posto".
Il che è sbagliato ovviamente e fa soffrire molte persone. Ma se capisci che dietro certe frasi c'è una loro debolezza forse riuscirai a farti meno condizionare dalla loro opinione . Mi piacerebbe sapere che ne pensi, Cagliostro.
Re: Devianza
Mi convince molto questa lettura, che ovviamente taglia più sul livello psicologica. Non è che ti ricordi il nome della psicologa mi piacerebeb leggere qualcosa di suo in effetti
Re: Devianza
Margherita Graglia .Molto simpatica.
Re: Devianza
Grazie Barbara visto che ci siamo postiamo questo allora:
http://www.digayproject.org/Archivio-no ... m=186&l=it
credo che presto leggero il libro :).
«Alcuni dei “guariti” spesso sono bisessuali, persone che avevano già un’attrazione per l’altro sesso. La terapia può incidere sui comportamenti, ma non sul desiderio o sulle fantasie».
Deve essere difficile però costringersi ad atteggiamenti sessuali non spontanei.
Mi va di sottolineare questo, perché credo che è l'unica cosa che avessi ottenuto, cercando di migliorarmi in tutto questo tempo, modificare i miei comportamenti.
http://www.digayproject.org/Archivio-no ... m=186&l=it
credo che presto leggero il libro :).
«Alcuni dei “guariti” spesso sono bisessuali, persone che avevano già un’attrazione per l’altro sesso. La terapia può incidere sui comportamenti, ma non sul desiderio o sulle fantasie».
Deve essere difficile però costringersi ad atteggiamenti sessuali non spontanei.
Mi va di sottolineare questo, perché credo che è l'unica cosa che avessi ottenuto, cercando di migliorarmi in tutto questo tempo, modificare i miei comportamenti.
- Cagliostro
- Messaggi: 413
- Iscritto il: venerdì 4 febbraio 2011, 23:36
Re: Devianza
Ho finito di studiare e finalmente posso rispondere!
Barbara, ho letto con molta attenzione il tuo post: posso adottarti come mamma? Ne avrei bisogno!
Penso che buona parte degli adolescenti per affermare la loro virilità siano disposti a tutto, parecchi ragazzi della mia scuola sono presi di mira da questi bulli. La loro paura di essere additati come gay è tale che addirittura sfocia anche nella violenza fisica pesante.
Anch'io mi sono trovato a volte ad avere a che fare con questa gente e non è bello. Nessuno minaccia la loro virilità e se questo comportamento dev'essere parte dell'iniziazione alla vita adulta allora spero che passi il più velocemente possibile perchè è veramente un inferno per chi subisce.
Ho letto l'intervento di Margherita Graglia postato da Boy-Com, sono d'accordo quando afferma che l'omosessualità non è una malattia da curare. Io non sono malato, sono una persona che ama "diversamente" da come ama la massa, che ha una sua identità e non penso che per questo motivo debba sottopormi a qualche terapia.
In terapia dovrebbe andare chi vede l'omosessualità come una malattia o una minaccia alla loro stabilità.
Barbara, ho letto con molta attenzione il tuo post: posso adottarti come mamma? Ne avrei bisogno!
Penso che buona parte degli adolescenti per affermare la loro virilità siano disposti a tutto, parecchi ragazzi della mia scuola sono presi di mira da questi bulli. La loro paura di essere additati come gay è tale che addirittura sfocia anche nella violenza fisica pesante.
Anch'io mi sono trovato a volte ad avere a che fare con questa gente e non è bello. Nessuno minaccia la loro virilità e se questo comportamento dev'essere parte dell'iniziazione alla vita adulta allora spero che passi il più velocemente possibile perchè è veramente un inferno per chi subisce.
Ho letto l'intervento di Margherita Graglia postato da Boy-Com, sono d'accordo quando afferma che l'omosessualità non è una malattia da curare. Io non sono malato, sono una persona che ama "diversamente" da come ama la massa, che ha una sua identità e non penso che per questo motivo debba sottopormi a qualche terapia.
In terapia dovrebbe andare chi vede l'omosessualità come una malattia o una minaccia alla loro stabilità.
Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima
Albert Einstein
Chi semina raccoglie,
ma chi raccoglie si china...
...e a quel punto è un attimo...
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ma chi raccoglie si china...
...e a quel punto è un attimo...
Re: Devianza
Acc, il solito equivoco!boy-com ha scritto:Nemesis credo di essermi proprio spiegato male e in effetti rileggendo mi rendo conto che l'affermazione l'ho buttata lì senza spiegarla
Tranquillo, non rispondevo a te, stavo argomentando in generale, magari sono stata io che non mi sono fatta capire bene!
Ad ogni modo mi sembra che siamo d'accordo... Alla prossima!
Re: Devianza
Vuoi essere adottato? Cagliostro, prendi le marche da bollo che faccio subito i documenti!
Dove lo trovo un figlio che studia anche quando non dev'essere interrogato????
Scherzi a parte, i tuoi saranno sicuramente fieri di te
Dove lo trovo un figlio che studia anche quando non dev'essere interrogato????
Scherzi a parte, i tuoi saranno sicuramente fieri di te
- Cagliostro
- Messaggi: 413
- Iscritto il: venerdì 4 febbraio 2011, 23:36
Re: Devianza
Diciamo che l'invisibilità è la mia condizione naturale in famiglia.barbara ha scritto:Vuoi essere adottato? Cagliostro, prendi le marche da bollo che faccio subito i documenti!
Dove lo trovo un figlio che studia anche quando non dev'essere interrogato????
Scherzi a parte, i tuoi saranno sicuramente fieri di te
I miei fieri di me? Proprio per niente! Non si può avere tutto nella vita.
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...e a quel punto è un attimo...