C'è qualcosa che non va...

Solitudine, emarginazione, discriminazione, omofobia...
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Nemesis

C'è qualcosa che non va...

Messaggio da Nemesis » martedì 7 giugno 2011, 12:48

“C’è qualcosa che non va in questo cielo, c’è qualcuno che non sa più cos’è un uomo” cantava Vasco Rossi.
Parole profetiche che descrivono questo mondo avariato contemporaneo...

Conosciamo qualcuno e in cinque minuti è il migliore amico che si abbia mai incontrato o l’amore della vita.
Gli si apre il cuore, gli si da una smisurata fiducia, si imbastiscono relazioni sentimentali (ovviamente con la parola relazione si va oltre la storia d’amore, la parola è intesa in senso ampio e omnicomprensivo) con grandi aspettative, ci si getta nel rapporto con l’altro con l’incoscienza di un bambino di tre anni e la delicatezza di un rinoceronte in un negozio di Swarowsky.
Si prende, si prende, si prende, si da o per lo meno si crede di dare, si pensa di aver dato il meglio di sé e dopo i canonici due minuti, due giorni, due mesi si piange e ci si rammarica perché l’amicizia o la storia d’amore sono naufragate.
Ci si da giusto il tempo di piangere qualche lacrima e spettegolare sull’ex amico o ex partner e dopo un battito di ciglia si ricomincia da capo. Sempre più incoscienti, sempre più indelicati, sempre meno attenti all’altro, sempre più egoisti e superficiali.
Cosa sta succedendo alle generazioni di quest’ultimo trentennio?

Accade che il fenomeno della diseducazione sentimentale è entrato a far parte delle famiglie come il pane sulla tavola.
Accade che i genitori usciti dalla rivoluzione del 68 hanno perso per strada qualcosa, non sono stati capaci di insegnare ai figli i propri valori, le radici ed è nata così una catena di generazioni “sbagliate”.
Figlie di un mondo che corre, che vuole tutto subito, che vive di apparenza e non di sostanza, che non si da tempo e spazio, che non da spazio ai sentimenti.
Così se non si sfocia nell’indifferenza si finisce nella violenza, nel non rispetto, nella sofferenza.
E oggi se si vuole essere Persone con la “P” maiuscola si intraprende una strada irta di ostacoli che spesso porta alla solitudine. Perché chi entra in punta di piedi nel cuore dell’altro, chi da rispetto e lo pretende, chi pensa che prima di agire bisogna pensare, riflettere, chi non ha paura di esprimere ciò che prova dentro, chi da spazio al cuore e all’autenticità è “strano” e per questo viene poco considerato, escluso, ferito, preso in giro.
Ma in questo mondo alla deriva cosa conta? Dare spazio al cuore, rivalutare l’educazione sentimentale e trasmetterla oppure continuare sulla strada della superficialità tracciata ormai da decenni?
Io posso solo concludere con una frase che ben esprime il mio pensiero, del grande Fabrizio De Andrè:
“Anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti”

lallo
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Re: C'è qualcosa che non va...

Messaggio da lallo » martedì 7 giugno 2011, 13:46

Nemesis, nulla da aggiungere...è difficile trovare qualcosa che rispecchi totalmente il proprio pensiero e la propria visione delle cose. Ma questo post è esattamente questo per me. Dare il giusto senso e peso al rapporto con l'altro, qualunque sia il suo ruolo, è fondamentale...anche le ultime parole che hai scritto, prese dalla canzone di De Andrè, per me hanno un profondo siginificato perchè, probabilmente, per quanto lo si possa negare questa superficialità descrive un modo di funzionare diffuso e frequente, molto più vicino a ciascuno di noi di quanto si possa credere e questo, indubbiamente, genere insicurezza, incertezza.
Credo che la stessa consapevolezza e conoscenza del fenomeno che tu hai citato-diseducazione sentimentale-possono aiutarci a raggiungere l'autenticità, la spontaneità, la sincerità e, allo stesso tempo, la giusta misura che dovrebbero essere una base di inizio e di appoggio. Non so quanto sia chiara e lucida la mia visione delle cose, però, credo che, se di "diseducazione" si tratta, si può anche apprendere ed "educarsi": bisogna imparare a non mettersi al primo posto, ma a mettere sè stessi assieme a qualcun altro al primo posto (sempre), bisogna imparare a darsi i giusti tempi e a rispettare quelli dell'altro, bisogna, sopratutto, approcciarsi con le migliori intenzioni, credendo che qualcosa di bello possa esserci e possa durare nel tempo, non si deve lasciare che questo il tempo lasci svanire tutto e non si deve rinunciare alla convinzione che si possano trovare persone che la pensano esattamente come te e che cercano esattamente quello che cerchi tu :)
La farfalla che volteggia intorno alla lampada finché non muore è più ammirevole della talpa che vive in un buio cunicolo.

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Cagliostro
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Re: C'è qualcosa che non va...

Messaggio da Cagliostro » martedì 7 giugno 2011, 16:57

Sì, nella società del Terzo Millennio non c’è spazio per i sentimenti; ci stiamo trasformando in macchine nel senso più negativo dell’accezione.
Il sesso si consuma e si brucia in una notte spacciandolo per amore, tutto deve funzionare secondo schemi ben precisi. Ridere a comando, piangere a comando, non soffrire, non arrabbiarsi, non riflettere troppo.
Abbiamo relegato il pensiero nel fondo di un baratro e dall’alto lo guardiamo consumarsi.
Siamo numeri, non più persone, incapaci di provare emozioni e coltivare rapporti autentici.
Non si combatte più per le cose in cui si crede, perché abbiamo smesso di credere. Il vuoto interiore che ci portiamo appresso è diventato la nostra dimora.
Essere sé stessi richiede un grande sforzo e un prezzo molto alto da pagare, non tutti sono disposti a pagarlo. Meglio essere uno tra i tanti che il primo fra i pochi, questo è il motto di oggi.
Tutti omologati, come pecore di un gregge, si segue la corrente e non ci rendiamo conto che stiamo perdendo di vista la nostra realtà.
Cercare le risposte è meglio che porsi troppe domande, fare qualcosa, anche se dovesse rivelarsi il più grande, il più tremendo degli errori, è decisamente meglio del lasciare tutto intentato.
Però alla fine seguiamo sempre il copione che qualcuno ha scritto per noi perché è meglio essere tutti uguali piuttosto che rischiare di differenziarci.
Ma se si è pronti a correre il rischio, la vita che ci attende è fantasmagorica e anche se non è quella che abbiamo sognato perlomeno sarà quella che abbiamo scelto e non vivremo di rimpianti.


Tutto Subito
http://www.youtube.com/watch?v=vh3FkXe1SqA
Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima
Albert Einstein


Chi semina raccoglie,
ma chi raccoglie si china...
...e a quel punto è un attimo...

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n17
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Re: C'è qualcosa che non va...

Messaggio da n17 » mercoledì 8 giugno 2011, 22:50

Parole fantastiche, a cui non avrei nulla da aggiungere tranne che...
Siete sicuri che sia il terzo millennio?
Spesso noto che si dice "oggigiorno eccetera eccetera..." e mi viene da pensare a come fosse prima, e solitamente mi accorgo che è sempre stato così.
Quindi mi sento di dire che questi problemi ci sono sempre stati nell'umanità, ma per fortuna le persone in grado di pensare stanno aumentando, e voi ne siete la prova.
Don't dream it, be it.

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Re: C'è qualcosa che non va...

Messaggio da tatos76 » mercoledì 8 giugno 2011, 23:17

Bella disamina.

Però legendo mi sono chiesto: ma prima veramente c'era più educazione sentimentale? Penso che di questi argomenti se ne parli più ora, prima c'erano più tabù che però permettevano di avere sia più magia nei rapporti sia maggiore "superficialità" (ci si conosceva nel matrimonio e non prima) anche se più consapevolezza. ;)
Ho fatto un patto sai. Con le mie emozioni. Le lascio vivere. E loro non mi fanno fuori. (Vasco)

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Sciamano
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Re: C'è qualcosa che non va...

Messaggio da Sciamano » giovedì 9 giugno 2011, 0:26

Cagliostro ha scritto:Sì, nella società del Terzo Millennio non c’è spazio per i sentimenti; ci stiamo trasformando in macchine nel senso più negativo dell’accezione. [...] Abbiamo relegato il pensiero nel fondo di un baratro [...] Siamo numeri, non più persone, incapaci di provare emozioni e coltivare rapporti autentici. Non si combatte più per le cose in cui si crede, perché abbiamo smesso di credere. [...] Essere sé stessi richiede un grande sforzo e un prezzo molto alto da pagare, non tutti sono disposti a pagarlo. Meglio essere uno tra i tanti che il primo fra i pochi, questo è il motto di oggi. Tutti omologati, come pecore di un gregge, si segue la corrente e non ci rendiamo conto che stiamo perdendo di vista la nostra realtà.
Cagliostro, bravissimo! E bravi anche Nemesis e lallo! Questo tema, proprio questo periodo, mi tormenta molto. Lo spazio per le nostre individualità personali è ridotto all'osso, per un enorme numero di persone la vita è relegata ad un sabato sera o ad una domenica (se non ci si riposa x la stanchezza) in cui spesso si beve e si cerca di "far da matto" per dare un senso di vita alla monotonia quotidiana, è una cosa molto angosciante che è preferibile convincersi che in realtà le cose non stanno così, invece stanno così per molti, non mi sarei tanto distanziato lungo le superiori e la triennale dai miei compagni se non fosse stato proprio per queste profonde divergenze.

La società non può essere così opprimente, va cambiata, la vita deve essere un piacere non una condanna. Io non so cosa combinerò ma sono troppo insofferente per accettare compromessi.

C'è da aggiungere, per l'appunto, che l'italiano medio è sfiduciato, non crede nei cambiamenti, "tira avanti". E anche il ruolo dei sentimenti, umanamente importantissimo, è molto molto soffocato.
Cercare la felicità rispettando gli altri, sarebbe una grande conquista per l'umanità!

Ilex
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Re: C'è qualcosa che non va...

Messaggio da Ilex » giovedì 9 giugno 2011, 18:06

Devo assentire a tutte queste considerazioni...
Tuttavia bisogna ammettere che è tremendamente difficile in questo mondo, crearsi un'identità senza subire le pressioni dei condizionamenti esterni..
Un tempo i mezzi e le possibilità di farsi strada nel mondo erano così limitate che le poche occasioni colte si rivelavano spesso dei trampolini verso una vita migliore e più felice, oggi ci sono molte certezze nel presente e nel passato, poche prospettive per il futuro, troppa paura di perdere le sicurezze con le quali siamo cresciuti e troppe possibilità di scelta che ci stordiscono...
Almeno io la vedo in questo modo. Ho una paura tremenda di trascinarmi in una esistenza mediocre, ma d'altra parte in molte occasioni mi omologo alla massa di festaioli perdigiorno per sentirmi considerato, anche se solo in qualità di giullare...
Le persone che possiedono grandi valori e grandi speranze, dovrebbero cominciare e far sentire la loro voce, gridando più forte degli altri, perché credo che in fondo la gente stia aspettando questo...
Chi avrà abbastanza pelo sullo stomaco? Purtroppo mamma mi ha fatto completamene glabro...

Nemesis

Re: C'è qualcosa che non va...

Messaggio da Nemesis » domenica 19 giugno 2011, 13:11

Ilex ha scritto: Ho una paura tremenda di trascinarmi in una esistenza mediocre, ma d'altra parte in molte occasioni mi omologo alla massa di festaioli perdigiorno per sentirmi considerato, anche se solo in qualità di giullare...
Le persone che possiedono grandi valori e grandi speranze, dovrebbero cominciare e far sentire la loro voce, gridando più forte degli altri, perché credo che in fondo la gente stia aspettando questo...
Chi avrà abbastanza pelo sullo stomaco? Purtroppo mamma mi ha fatto completamene glabro...
Ti rispondo con un vecchio proverbio: meglio un giorno da leone che cento da pecora.
In ogni caso sappi che non esistono persone con grandi valori e speranze, ma tante piccole persone con piccoli progetti e piccole speranze che unite fanno una forza inarrestabile.
Perciò getta via la paura e comincia a fare qualcosa per cambiare la tua piccola realtà, presto ti accorgerai di non essere solo.

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