Nemesis ha scritto: Mi chiedo come si possa scrivere “non sono due parole scambiate in una chat anonima su cui passi il tempo perchè la tua vita nn offre di meglio da fare. Purtroppo le relazioni richiedono anche CONTATTO.”.
Innanzitutto chi scrive una cosa simile è perché sa benissimo che la SUA vita non gli offre di meglio da fare e me ne dispiaccio perché è incapace di vivere.
E il contatto è una frottola bella e buona. Le persone che puntano solo sul contatto per mantenere viva una relazione non sanno comunque mantenerla, sia la relazione a 1000 Km piuttosto che dall’altra parte del globo o del marciapiede. Non sapranno mantenere la relazione perché non sanno nemmeno relazionarsi con sé stessi, quindi troveranno sempre delle scuse per chiudere le loro storie, riaprirne altre e richiuderle in una spirale narcisistica.
Le persone che mettono al primo posto il contatto sono superficiali, non sanno cos’è l’amore e non sono in grado di amare.
Se per un qualsiasi motivo vi trovaste lontani da amici, parenti e partner cosa fareste, tronchereste tutti i rapporti per mancanza di contatto? Se vi innamoraste di qualcuno che vive lontano da voi rifiutereste l’amore?
Se per motivi di salute il vostro compagno (o compagna) non potesse più avere il contatto fisico che voi pretendete lo lascereste?
Sì, credo proprio di sì, gran bella forma di egoismo la vostra.
Quello che chiamate amore non è amore, è solo una forma di soddisfazione personale che vi prendete senza preoccuparvi di far soffrire le altre persone.
Per quanto riguarda poi le menzogne, non vorrei farvi cadere un mito, ma anche le persone che vi sono più vicine potrebbero benissimo mentirvi e prendervi in giro quindi non utilizzate Internet come scusa per non allacciare rapporti.
Io stessa per motivi di salute sono spesso costretta a recarmi in ospedale o restare in casa, non ho molte possibilità di avre contatti fisici con le altre persone e regolarmente quando provo a stringere un rapporto (sia esso di amicizia o di amore è lo stesso) mi viene sempre propinata la solita scusa: “sai la distanza, non si sa mai cosa può succedere stando lontani, non me la sento di impegnarmi con qualcuno che non posso vedere tutti i giorni, i rapporti on line sono aleatori…”.
La relazione può essere completa e appagante anche a distanza, anche senza contatto fisico, dipende dalle persone che la instaurano. Che sono persone con la P maiuscola, persone autentiche, non certo divinità.
Cara Nemesis, prima di iniziare a scriverti ti chiedo di passar prima o poi in chat e di passarmi il tuo indirizzo e-mail, perchè replicare su post non mi sembra il massimo. Posto che non ti attaccherò perchè non ne ho la forza nè la voglia (o le palle, se ti va di denigrarmi ancora un pochetto), rispondo a bassa voce,come un bambino delle elementari timido timido alzala mano di fronte alla maestra per spiegarle il perchè non presta i suoi pastellini agli altri o altre sciocchezzuole simili.
Quello che io dico non è per cinismo o per invenzione.Come te vivo anche io, esisto anche io. Non sono un vegetale attaccato a un pc che non vive, cara mia interlocutrice.
Ho sentito l'espressione "incapace di vivere". Sì, può essere,si è cotretti a eseguire una parte nel palcoscenico del mondo che a voltenon si addice o non ci piace, ma va fatta. Non ci siamo mai parlati, dunque non puoi capire. Se vorrai te lo spiegherò meglio. Sta a te riporre quella spada (laser o no) insanguinata e sederti a parlare con me.
L'incapacità di vivere è data da fattori eterogenei. Nel mio caso è frustazione.
Frustazione per l'educazione ricevuta.
L'hai ma sentita la frase "sei quello che ti hanno fatto"? L'hai mai provata? Essere il male della gente che ti circonda?
La mia vita non mi offre meglio da fare...ci mancava questa.
Nemesis, o come ti chiami, non giudicare mai se non vuoi essere giudicata. Io non l'ho mai fatto verso te, e nn lo farò mai. Sai perchè? Non ti conosco. Come tu non conosci me.
La questione dell'amore a distanza l'ho provata, eccome cara. E ti fa star male come bene. Perchèti porta ad amare lo stesso quella persona, ma tu vorresti amarla di più. La gioia di aiutare totalmente chi ami, e che a volte la distanza cancella.
Soddisfazione personale...godere nel veder soffrire il partner perla tua libidine...Nemesis, sì ho fatto errori nellamia piccola vita, ma non sono un mostro. Se mi parlassi, invece che insultarmi, vedresti la realtà delle cose. E invece di vedere un lussurioso ninfomane giovane e che secondo te ama vivere senza prendere sul serio nessuno scopriresti
un ragazzo fragile, troppo fragile, che cerca nella musica, nel suonare, nel leggere e nello scrivere versi quello che l'adolescenza gli ha portato sul piatto d'argento.
Scopriresti un ragazzo che aveva paura ad andare a scuola perchè sapeva che sarebbe stato insultato, offeso, picchiato e sbeffeggiato davanti a tutti.
Un ragazzo che doveva inginocchiarsi davanti alle gambe dei suoi aguzzini e stare zitto, perchè senno ne avrebbe prese di più. Un ragazzino di 13 anni che nascondeva gli ematomi sulle braccia e il ventre perchè non voleva far preoccupare i suoi genitori.
E andando avanti negl anni, avresti visto un adolescente spaesato in mezzo allo snobbismo liceale, ancora confuso sul suo essere, che cercava di amare donne e che riceveva in cambio tradimenti, insulti, bugie e altri tradimenti.
Ma tu no, tu ti sei fermata all'esteriore. Alla superficialità.
Volevi colpire nel segno? L'hai fatto. Ora prenditi il mio malessere e le mie lacrime ed ammirale. Ci sei riuscita.
Solo non giudicare chi non conosci davvero.
Un abbraccio, non ho la forza per darti uno schiaffo, nè è nella mia volontà. Se vorrai parlarmi, chiedi a Project o a Cagliostro o a Barbara il mio indirizzo.
Matteo