GAY DALLA DEPRESSIONE ALLA FELICITA'

Solitudine, emarginazione, discriminazione, omofobia...
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progettogayforum
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GAY DALLA DEPRESSIONE ALLA FELICITA'

Messaggio da progettogayforum » venerdì 15 maggio 2009, 17:49

admin ha scritto:Dedico questo post a uno dei ragazzi registrati su questo Forum, che ieri sera mi ha fatto vivere momenti di vero entusiasmo. Mi perdonerete se resto nel vago ma la riservatezza è un obbligo fondamentale in un forum come il nostro. Con questo ragazzo, che chiamerò X, avevo già parlato ed ero rimasto molto colpito dalla estrema serietà della sua partecipazione. Direi che fin dalla prima volta avevo avuto l’impressione netta che parlare avesse veramente un valore, era la ricerca di un confronto vero, una cosa che nulla aveva a che fare con un colloquio di cortesia. X era palesemente teso, stressato non dal sentirsi gay ma dal fatto che essere gay gli creava una marea di impossibilità e di limitazioni soprattutto lo lasciava in solitudine, gli impediva ogni forma di colloquio umano serio. X mi ha raccontato la sua storia, una storia di illusioni grandissime seguite da terribili disillusioni, una storia caratterizzata dalla ricerca frenetica di un contatto umano ed dalla reale impossibilità di costruirlo. L’ansia si leggeva chiaramente nel discorso di X. Nei giorni successivi ho richiamato X su msn e abbiamo parlato un po’, gli ho detto dei ragazzi di Progetto Gay e del fatto che con persone di quella levatura è possibile creare rapporti di amicizia autentici e seri. Poi, avantieri sera ricevo un lungo messaggio da X, realmente angosciante, era sconsolato, prostrato, deluso e non vedeva davanti a sé la minima prospettiva di confronto con altri ragazzi, si capiva che avrebbe voluto sentirsi meno solo, che avrebbe voluto trovare degli amici. È evidente che per un ragazzo giovane anche io posso avere un senso ma il rapporto con persone più o meno della stessa età è assolutamente prioritario. Ho risposto al messaggio di X insistendo su un concetto: ”non sei solo!” L’indomani richiamo X, mi dice che è in chat con Y (un altro ragazzo del Forum, una persona splendida). Più tardi X mi richiama e mi dice che si sente bene, che le malinconie non ci sono più, che uscirà e andrà a fare due passi perché si sente felice. Poi dice anche di me cose bellissime, non posso negare che mi sono sentito gratificato in modo eccezionale. Parlare, stabilire un contatto umano autentico con ragazzi che vivono esperienze analoghe, confrontarsi, sentire, anche nel piccolo, il rispetto e l’attenzione di un’altra persona serve a tenere lontana la solitudine, a sentirsi inseriti in un mondo di affetti veri. Ma chi l’ha detto che i ragazzi gay cercano solo sesso! No! Cercano un po’ d’amore, un po’ di rispetto, cercano un affetto che si manifesta in un sentirsi in chat, in un sostenersi a vicenda. Ieri sera avrei avuto tanti motivi per sentimi a terra ma parlare con X mi ha letteralmente ridato una carica di entusiasmo di cui avevo assoluto bisogno. Quando accadono cose come quelle ci cui ho parlato, la soddisfazione è enorme. È in questo modo che si dimostra quanto sia sbagliata l’equazione Gay = Tristezza. Noi esistiamo e grazie a internet abbiamo la possibilità di sentirci e ci parlarci da ogni posto d’Italia e non solo e tramite internet si creano rapporti affettivi seri, anche a migliaia di km di distanza, si crea una comunanza di affetti, di sentimenti, si condivide la propria vita, il proprio quotidiano con la vita di tanti altri ragazzi (e non più ragazzi) gay, ci si sente tutti sulla stessa barca. E sentici uniti, sentici insieme, ci dà la possibilità di essere realmente quello che siamo, fuori da tutti gli stereotipi commerciali e mediatici. È così che si pongono le basi dell’equilibrio di una vita. Lo vedo dall’effetto che Progetto Gay ha prodotto nella mia vita, che è decisamente salita di livello perché ho conosciuto persone splendide che mi hanno dato la loro amicizia e mi hanno aiutato a vivere. Grazie X! Ieri mi fatto felice.

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