UN GAY ALLA DERIVA

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progettogayforum
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UN GAY ALLA DERIVA

Messaggio da progettogayforum » venerdì 15 maggio 2009, 18:01

admin ha scritto:Ciao Project,
sono andato girando sul blog Storie Gay che mi era capitato sotto mano per caso. Non so perché mi sono messo a scriverti ma ci voglio provare, mi serve almeno per sfogarmi perché mi sento deluso dalla vita, proprio messo sotto i piedi e calpestato. Ho 25 anni, sono gay, ma adesso il mio problema non è quello. Fino all’anno scorso ero iscritto all’università ma non avevo concluso nulla e per me era stata solo una frustrazione, in fondo facevo solo finta di studiare, avevo fatto solo 3 esami in 5 anni e se vai fuori corso le tasse aumentano. Quest’estate i miei mi hanno fatto un discorso chiaro: non ti possiamo pagare le tasse perché l’attività commerciale di papà non tira. E non mi sono più iscritto all’università. Per me è stata una cosa bruttissima. Ci andavo a fare poco o niente ma mi piaceva l’ambiente anche se ormai ero troppo grande per stare lì. Non so come, ma a ottobre sono riuscito quasi miracolosamente a entrare a fare il commesso in un grande magazzino. Non mi piaceva per niente anche perché mi calcolavano meno di niente. Il direttore era un figlio di buona donna e ne avevano tutti una sacrosanta paura. Un giorno mi piglia di petto perché dice che avevo fatto male una cosa, si mette a urlare e io lo mando a quel paese. Risultato non passo il periodo di prova e mi buttano fuori a calci. Mio padre diventa una iena, mi avrebbe sbranato. In pratica dal primo gennaio non ho più lavoro e sto a casa, ma è bruttissimo, ogni tanto mi arrangio a fare dei lavoretti, ma cose come tagliare la siepe nei giardini, tagliare la legna fare piccoli lavoretti come attaccare una mattonella o una presa. Nel frattempo, mentre stavo ai magazzini, conosco un ragazzo, che veniva a portare merce ai magazzini, lui è bello e io mi innamoro. Diventiamo amici. Lui lavora, all’inizio lavoravo pure io, poi da gennaio non ho più un soldo e lui paga ma a me non mi piace che paghi sempre lui e gli dico che non voglio andare a prendere nessuna pizza e che se vuole possiamo parlare, ma insiste che la pizza la deve pagare lui, io insisto che non voglio farmi pagare niente da nessuno, nemmeno da mio padre. Risultato, abbiamo litigato proprio con le parole grosse, mi ha detto che sono un deficiente, e qui c’ha ragione, ma poi ha detto pure frocio e lì non c’ho visto più. Ma come ti permetti! Non l’ho menato perché c’era gente, ma gli avrei spaccato la faccia. Non lo so se era gay, potrebbe essere ma non credo, troppo stronzo. Quanto a cose gay che ti devo dire? All’università non facevo un cavolo perché stavo sempre sulle chat, ma solo chat, mai usata la cam e mai incontrato nessuno, mi sarebbe piaciuto eccome ma sono troppo fifone e c’ho pure paura delle malattie. Non ho concluso niente nemmeno come gay, sono un fallimento totale. Ho visto che parli di gay seri, ma dove stanno? Quando provavo a parlare di amicizia mi sghignazzavano appresso. Un ragazzo solo non l’ha fatto, ma poi quando abbiamo parlato, ho capito che non ci stava tanto con la testa e l’ho mollato subito. Adesso che posso fare? Io in pratica vivo di invidia, invidio quelli che a qualche risultato ci sono arrivati. Io non ho concluso nulla. La mattina in questi ultimi giorni mi sono alzato tardissimo. Mio padre ha cambiato l’abbonamento internet e ne ha messo uno a tempo e il tempo me lo conta, mi dice che sono uno smidollato e lui non sa che sono gay se no credo che mi ammazzerebbe proprio. Se ritrovassi un lavoro sarebbe un passo avanti enorme. Io a quello gli ho risposto e m’ha cacciato però non mi potevo fare umiliare così. Sai che mi sogno? Mi sogno un ragazzo che si prende cura di me perché si innamora di me (ma io bello non ci sono mai stato) e che poi mi fa fare lui le cose, magari mi iscrivo di nuovo all’università e studiamo insieme. Mannaggia, penserai, ma questo c’è proprio il cervello bacato, ma a me non me ne frega niente manco di campare, tanto di me non gli frega niente a nessuno. Io magari a studiare mi ci rimetterei pure seriamente ma adesso non ci crede più nessuno. E pure un ragazzo, io, dove lo posso trovare? Ma voi ve lo pigliereste uno come me? Io con uno come me non mi ci rimetterei proprio. Project, mo’ te la mando, vediamo come te la cavi. (qua c’è il contatto se ti va).
E.

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