Cercando la solitudine

Solitudine, emarginazione, discriminazione, omofobia...
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Reaper
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Cercando la solitudine

Messaggio da Reaper » lunedì 1 giugno 2009, 8:12

Se mi guardo allo specchio vedo una persona, la persona che conta di più nella mia vita e per capire la quale non avrò mai abbastanza tempo, nessuno ce l'ha.
A volte mi chiedo se sia veramente necessario avere qualcuno al proprio fianco, a volte mi chiedo se sia veramente utile avere qualcuno al proprio fianco. Non so se è una condizione generale degli esseri umani ma, perlomeno fino ad oggi, per me la sfera sentimentale è stata un ricettacolo di mal di stomaco, contorcimento di budella e depressione; tendo a vivere i rapporti con le altre persone con ansia e la perenne paura di perdere le persone a cui tengo veramente, di scoprire di non avere valore per loro. Ha veramente senso cercare qualcuno da amare, a cui volere bene, se questo deve significare vivere nell'angoscia?
A volte penso di no, altre volte sento il bisogno di contare veramente per qualcuno, di essere necessario per qualcuno e sentire io stesso la necessità di contare per lui. Sono abbastanza convinto che le relazioni amorose siano solo una piccola parentesi nella vita di una persona, che quello che tutti vanno cercando non sia poi, nel concreto, così idilliaco come ci è stato descritto; ho l'impressione, al contrario, che la completezza andrebbe cercata all'interno di uno specchio, che le uniche persone al mondo che possono condividere completamente le nostre gioie e i nostri dolori, con cui possiamo andare realmente d'accordo, siamo noi stessi.

*tommy*
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Re: Cercando la solitudine

Messaggio da *tommy* » lunedì 1 giugno 2009, 10:02

No, non sono d'accordo con la tua opinione.
Amare ed essere amati è la cosa più importante. È l'unica cosa che veramente conti in questa vita. Non si può ritenere l'amore solo una sfaccettatura dell'eistenza di una pesona, perchè esso ne è invece la linfa vitale. Le tue parole sono generate da delusioni, da sofferenze, ma un giorno, se continuerai ad essere fiducioso, troverai una persona speciale che riempirà la tua vita. E' una speranza che ogni giorno alimento anch'io. Perchè tutti abbiamo bisogno d'amore.
Un saluto

Tommy

Reaper
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Re: Cercando la solitudine

Messaggio da Reaper » lunedì 1 giugno 2009, 10:49

E' proprio il bisogno a spaventarmi, l'essere dipendente da una persona, da un sorriso, da una frase; non è il modo giusto di vivere la vita, non si può esistere nell'angoscia. Delusioni ne ho avute, a volte anche soddisfazioni, ma il problema è che anche nelle condizioni più favorevoli l'ansia permea il mio modo di relazionarmi con le persone di mio interesse.

Jek70
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Re: Cercando la solitudine

Messaggio da Jek70 » lunedì 1 giugno 2009, 11:47

L'ansia che hai nel relazionarti con le persone la comprendo e credo sia dovuta al fatto che tu metti tutto te stesso nella persona di cui ti innamori.
Questo è bello da parte tua perchè vuol dire che non sei superficiale, cosa rara purtroppo di questi tempi.
Non devi abbatterti però, da qualche parte sicuramente un altro ragazzo come te sta cercando le stesse cose. Smettere di cercarlo sarebbe un peccato. Non dico con questo di mettersi alla ricerca come una caccia al tesoro ma di lasciare sempre la porta aperta alle occasioni che la vita offre.

Non pensare mai che non sia importante amare ed essere amati, è la sola e unica cosa che rende la vita degna di essere vissuta altrimenti che senso avrebbe il tutto se non si ha una persona speciale con cui condividerlo?

Le delusioni indubbiamente fanno male ma sarebbe come voler smettere di bere per paura di annegare, alla fine si morirebbe di sete.

Forza e coraggio sempre! :)

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4k4
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Re: Cercando la solitudine

Messaggio da 4k4 » lunedì 1 giugno 2009, 12:54

Penso che prima di tutto sia necessario imparare a reggersi in piedi da soli...
"Lasciare la porta aperta", quando non hai altre situazioni che ti riescono a distrarre \ dare soddisfazione, fanno di quella porta il centro dei tuoi desideri, e viene sovraccaricata di un peso immane: la tua intera felicità si basa su quella porta. Può essere che qualcuno ci entri... Può essere che non capiterà mai. In ogni caso vivere nell'attesa di qualcosa porterà poi a rovinarlo quando arriverà.

Ma allora come fare?

Non penso sia così semplice.

In altre parole, da una parte tenere la porta aperta in mancanza di una stabilità personale porta a sovraccaricare la cosa di aspettative, e porta ansia, depressione, frustrazione, malinconia, solitudine, desolazione, ... Dall'altra, chiuderla è forse sbagliato. O forse no?

Imparare a stare in piedi da soli, perchè una persona su cui si potrà contare difficilmente si troverà... E a volte, quando la si trova non ci si può stare insieme per i più svariati problemi di cui (credo) tutti abbiamo almeno un'idea, per esperienza di vita.

Perciò non lo so, ... Per quanto mi riguarda penso che chiuderò la porta, almeno per ora. Inevitabilmente ogni tanto si riapre da sola, ma tutte le volte che capita non fa altro che far entrare sofferenza...



Ci tengo a lasciar parte del testo di una canzone che mi sta dando parecchio da riflettere in questo periodo:

Io e il mio Amore
di Paolo Benvegnù

“[...] Svegliati non hai mai fatto niente
è limmagine di te che trovi interessante
non hai mai vissuto nulla
e ti imprigiona il senso
perché non sai decidere

[...] E tu sei libero
ma non ne apprezzi il senso
e i giorni li trascini uno dopo laltro
e maledici il destino
ma non la tua paura
e poi non credi a niente

[...] Ed hai paura
Di cosa hai paura?
Se imprigioni i sentimenti a doppia serratura
Se ogni muro che protegge ti impedisce di vedere
Se poi non riesci a vivere

E non riesci a respirare
Non ti riesci più a stupire
Non hai nemmeno una sogno da poter nutrire
Se non vivi per paura di dover morire
Perché non credi a niente. [...]“


Saluti,
4k4
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Jek70
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Re: Cercando la solitudine

Messaggio da Jek70 » lunedì 1 giugno 2009, 13:54

Caro 4k4 non essere così pessimista.
Che si debba riuscire a stare in piedi per conto proprio è cosa importante e direi pure fondamentale, specialmente nel nostro caso quando tutto attorno vorrebbe buttarti giù. Magari un copromesso potrebbe essere quallo di lasciare socchiusa la porta così da guardare per lo spioncino prima di aprirla del tutto ma chiudersi in clausura non è salutare e anche contro natura. L'uomo è un animale da compagnia, fa parte della sua natura.

Non è facile gestire queste cose, quando nasciamo purtroppo non ci danno il manuale d'istruzione d'uso e dobbiamo imparare ad "usarci" rischiando anche di schiacciare dei bottoni sbagliati. Ogni persona è unica ed irripetibile ma la base di fondo è uguale per tutti e tutti abbiamo bisogno di sentirci amati. Esistono infinite forme di amore come infinite sono le varianti di ogni persona e quindi difficile trovare quello compatibile con noi stessi ma non per questo si deve rinunciare a priori. La vita va avanti e non si sa mai cosa riserva in futuro, quel che non succede in anni succede poi in dieci minuti, quindi mai dire mai. ;) :)

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BrianStorm
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Re: Cercando la solitudine

Messaggio da BrianStorm » sabato 27 giugno 2009, 16:15

Grande Mietitore!
E' assolutamente normale che la persona che conta di più nella tua vita, sia quella che vedi la mattina davanti allo specchio. Chi potrà mai pensare a te,come lo fai tu? O meglio : certe volte nemmeno noi stessi,riusciamo a provvedere alle nostre necessità,a capire quello che vogliamo e che sentiamo ,nel senso più lato del termine...come pensare che qualcuno possa farlo meglio di noi o al posto nostro? Chi può capirti come fai tu? Nonostante questo, ti posso dire che succede, nel percorso ,di imbattersi in qualcuno che riesce a sintonizzarsi sulla tua lunghezza d'onda che sia un amico o qualcosa di più.E se nn è già capitato,nn si può escludere a priori che nn capiterà.Come tu, da ragazzo di scienza, immagino saprai, nn si può escludere niente a meno che nn si abbia un'evidenza sperimentale a comprovare l'esclusione.
L'angoscia e la paura della perdita,sono solo legate, per come la vedo io, ad una pò di insicurezza,che nel tuo caso...sono certo tenderà ad affievolirsi nel tempo fino a sparire. In fondo,la tua paura di perdere le persone a cui tieni veramente e di scoprire che per loro nn hai valore alcuno, nn avrebbe ragione d'esistere se tu ti considerassi un po' più di valore ;)! E nn parlo di sopravvalutazione, ma semplicemente di credere un po' di più in te ;)!
Anche perchè, quest'atteggiamento, può instaurare un loop pericoloso :
più pensi che gli altri nn potranno capirti =>più perdi interesse nel farti capire e ti ritieni "incompreso"=>meno gli altri vedranno da te segnali di apertura=>più difficoltà faranno a capire a quello che ti passa per la testa e si sa, mediamente le persone nn si distinguono per la tenacia=>quindi più persone perderanno interesse nel confrontarsi con te=>maggiormente ti sentirai incompreso...
Indendiamoci, nn parlo degli altri : entità astratta che raggruppa tutto il mondo conosciuto;ma gli altri : gruppo più o meno ristretto di persone con le quali ho interesse a portare lo scambio di idee e di pensieri su un piano più personale.
E nn potrei essere più d'accordo: Le relazioni sentimentali sono solo una piccola parte della vita, piccolissima...ma se ci pensi...anche gli occhi sono solo una piccola parte,in percentuale,del corpo umano...ma come cambierebbe la qualità della tua vita se decidessi a priori di privartene?
Non credo sia necessario stare in coppia...da soli si sta molto bene,almeno per quello che mi riguarda...ma nn mi precluderei nessuna via,tanto meno il piacere di scoprire che si può stare molto bene anche in due.

marco1979
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Re: Cercando la solitudine

Messaggio da marco1979 » sabato 27 giugno 2009, 21:51

Caro Reaper,
sottoscrivo quanto detto da BrainStorm.

Leggendo il tuo post ho pensato a quante volte mi sono trovato e mi trovo nella tua situazione: la fatica più pesante è proprio la relazione con gli altri. E hai ragione quanto dici che è necessario potersi guardare allo specchio e stare in pace con se stessi. QUesto dipende proprio come dice Brain dalla poca fiducia che abbiamo in noi stessi e dalla tendenza a catere in circoli vizioni nelle relazioni con gli altri...

Non penso che tu non voglia veramente trovare qualcuno che come dici tu (frase bellissima e molto emozionante) "abbia il bisogno di contare su te e viceversa" (parafraso)...del resto lo affermi anche tu...e che preferisci stare solo al posto di rigettarti tutte le volte in un pozzo che non sai dove va a finire...
Questa sensazione di stanchezza, che sento leggendo il tu post, verso relazioni faticose e che ti portano a vivere addirittura con lo stomaco le emozioni non credere sia così rara....che tu voglia vivere delle relazioni così coinvolgenti è molto bello...ma sento che temi di perderti in esse...

Acquisire una maggiore sicurezza, imparare a investire e investirsi gradualmente credo ti possa permettere di tenere la porta nè completamente aperta (in balia delle tue forti emozioni) nè chiusa (autoriflessa nel tuo specchio)...ma ti tenerla socchiusa...e gradualmente aprirla sempre di più...costruire armonie con gli altri non è facile...bisogna investire molto e essere diposti anche a rinunciare qualcosa di sè...MA E' POSSIBILE...anche per noi che viviamo così intensamente le relazioni...

Un abbraccio
Marco

Castore
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Cercando la Solitudine...

Messaggio da Castore » lunedì 20 luglio 2009, 11:33

Ciao Reaper!

Ho letto il tuo post e le risposte che ti hanno dato gli altri. Tutte accettabili anche quelle un po’ pessimiste. E non per questo sono pessimista ma anche quel modo di pensare (e di credere) è dettato da una personale esperienza che prima di essere additata dovrebbe essere compresa.

Io non ti conosco e per questo non so fino a che punto posso parlare ma ti dirò la mia.

Non smettere di essere come sei. Non cambiare quello che fai. Come ha già detto qualcuno sei una persona rara e aggiungerei più unica che rara. Vivere fisicamente le proprie emozioni è bellissimo anche se molto faticoso. E’ dedicarsi a qualcuno con tanta passione non è qualcosa che si vede tutti i giorni.

Non devi cambiare te stesso e soprattutto non devi scegliere nessun compromesso con te stesso. Nemmeno quello di accettare quell’Immagine dello Specchio come l’unica risposta. Rifugiarsi in se stessi darebbe la falsa idea di una soluzione ma non sarebbe quella giusta. O meglio giusta solo per un po’. E’ dolce lasciarsi andare a se stessi mettendo tutto il mondo là fuori.

Se fino ad ora le cose non sono andate bene non devi pensare che quello a sbagliare sei tu perché troppo sensibile o troppo desideroso di sentire la vita che prende ogni fibra del tuo essere. Ti sei mai domandato se non sono gli altri ad essere troppo egoisti da non “applicarsi”.

Io credo che una persona deve essere compresa e accompagnata per mano quando si parla di sentimenti. Almeno per un po’. Almeno all’inizio… Se tu sei quello che scrivi, il tuo Lui dovrebbe farti vedere che dietro quell’ansia che ti prende, non c’è nulla; e che dietro la tua paura di perdere il tuo Lui, un forte desiderio di viverlo. Quindi, mi domando, perché è difficile dimostrare quello che dovrebbe essere ovvio? Semplice chi abbiamo di fronte non è il nostro vero Lui. Magari sono un nostro riflesso. Questo può affascinarci conquistarci ma in un riflesso possiamo solo trovare una parte di noi. Ma ci serve più del nostro Io per trovare l’Amore. Un nostro riflesso è solo metà di ciò che agogniamo.

Castore

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