Morire a 15 anni

Solitudine, emarginazione, discriminazione, omofobia...
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mbs500
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Re: Morire a 15 anni

Messaggio da mbs500 » mercoledì 28 novembre 2012, 0:43

Bada bene, Sam, stancato, non demolito, non t'illudere, ci va ben altro per abbatermi.
Il punto è che a me infondo che m'importa di stare qui a cercare di farvi capire che state sbagliando? Ci penserà la vita a farlo. E quando succederà, io riderò. Io non ho nessuna intenzione di stare qui a innervosirmi per voi. notte :lol: :lol: :lol:
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Lohengrin
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Re: Morire a 15 anni

Messaggio da Lohengrin » mercoledì 28 novembre 2012, 0:47

Personalmente non sopporto chi ha la presunzione di ritenersi più aperto mentalmente di altri, più portato a un discorso serio, più costruttivo e meno retrogrado, più adulto, semplicemente perché gli altri hanno avuto l'ardire di dissentire circa sue IPOTESI innalzate al grado di verità di fede (appellandosi ai famosi FATTI). Io non credo di possedere la ragione assoluta, semplicemente il mio punto di vista è contenuto nel primo intervento che ho postato, prima che si scadesse in questo discorso.

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IsabellaCucciola
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Re: Morire a 15 anni

Messaggio da IsabellaCucciola » mercoledì 28 novembre 2012, 11:14

Scusa mbs500, ma tu hai scritto...
mbs500 ha scritto:Io rimango allibito capendo da come scrivi, da come scrivete in molti, che non si ha una percezione di quello che è il mondo reale fuori dalla porta di casa. Vedo scritti sovente tanti begli ideali, tanti bei pensieri, tanti si dovrebbe, farò e farei. Ma il cosa faccio e ho fatto, quasi mai coincide. Ti sei mai chiesto perché? Un conto è la teoria uno la pratica.
Non pensi che una persona che scrive determinate cose le abbia poi fatte??? Non pensi che se io scrivo che nella vita bisogna poter esprimere quello che si è significa che un qualcosa lo abbia fatto, e sinceramente sia arrivata al punto di potermene fregare di quello che pensa la gente???? Magari non tutti mi saranno indifferenti... ma se dovessi frequentare dei ragazzi che sono gay non me ne farei più un problema come in passato perché la vita è una sola, e io, e penso tanti altri ragazzi, hanno passato anni a nascondersi rendendosi conto un giorno, che gli anni che sono passati non tornano indietro....
mbs500 ha scritto:Ma non puoi fregartene del tuo vicino di casa, dei tuoi amici, compagni di scuola, nonni, genitori, parenti vari ecc. Non puoi. Non ti saranno mai del tutto indifferenti tutti loro. Se pensi di poter vivere senza badare a che/chi ti circonda, te lo dico in amicizia, oltre a essere un tantino arrogante, vuol dire che della vita non hai capito un cazzo.
Ti va se allarghiamo un po' il discorso? Pensa alle persone che decidno di cambiare sesso... pensa a quelo che devono sopportare in famiglia, pensa a quello che devono sopportare quando vanno in giro, quando hanno gli occhi puntati addosso... quando hanno anche la paura di essere derisi, umiliati e picchiati dagli altri... eppure queste persone, nonostante tutto, decidono di vivere... nonostante sappiano che dal momento dell'operazione in poi (se non molto prima...), la loro vita cambierà radicalmente, decidono comunque di compiere quel passo... perché come ti ho già scritto prima... la fvita è una sola, e soprattutto è troppo breve per passarla con l'angoscia di vivere quello che si è...

Isabella
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

mbs500
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Re: Morire a 15 anni

Messaggio da mbs500 » mercoledì 28 novembre 2012, 13:09

Ciao IsabellaCucciola,
perdonami se insisto, ma tu hai scritto:
IsabellaCucciola ha scritto: Non pensi che una persona che scrive determinate cose le abbia poi fatte??? Non pensi che se io scrivo che nella vita bisogna poter esprimere quello che si è significa che un qualcosa lo abbia fatto, e sinceramente sia arrivata al punto di potermene fregare di quello che pensa la gente????
Non parlavo di te nello specifico, il fatto che tu sia arrivata a fregartene di quello che pensa la gente, e ad esprimere liberamente quello che sei/vuoi, significa che sei stata brava e hai saputo affrontare e gestire le cose. Ma questo non fa che sostenere quello che no scritto ieri, dove NON dicevo di non fare le cose, come invece mi è parso sia stato capito, ma di farle quando si è pronti sia in termini di maturità sia in termini di mezzi per poterle fare, col doppio vantaggio di non incorrere in gravi rischi e di avere la quasi certezza di ottenere un risultato soddisfacente. Purtroppo per questo ragazzo non è andata così. Poi sinceramente non penso che tutto quello che la gente dica di voler fare poi lo faccia, semplicemente perchè non sempre tutto quel che si vuole è possibile. Da bambini tutti dicono che saremo tutti avvocati, medici e astronauti, e da bambini ci crediamo anche giustamente, poi magari ci adattiamo anche a fare i manovali o i cassieri al supermercato, che per dio, sono lavori dignitosissimi come tutti, ma non è certo il raggiungimento dell'obbiettivo iniziale. E non è certo per pigrizia o mancanza di capacità che non lo raggiungiamo. Ma le cose vanno così.

poi dici:
IsabellaCucciola ha scritto: Ti va se allarghiamo un po' il discorso? Pensa alle persone che decidno di cambiare sesso... pensa a quelo che devono sopportare in famiglia, pensa a quello che devono sopportare quando vanno in giro, quando hanno gli occhi puntati addosso... quando hanno anche la paura di essere derisi, umiliati e picchiati dagli altri... eppure queste persone, nonostante tutto, decidono di vivere... nonostante sappiano che dal momento dell'operazione in poi (se non molto prima...), la loro vita cambierà radicalmente, decidono comunque di compiere quel passo... perché come ti ho già scritto prima... la fvita è una sola, e soprattutto è troppo breve per passarla con l'angoscia di vivere quello che si è...

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io credo che queste persone, (e peraltro ho la fortuna di conoscerne una di persona, che è voluta diventare uomo, persona che stimo moltissimo anche per altri motivi), non siano nemmeno paragonabili al ragazzo da cui si è sviluppato il discorso, perché queste sono persone innanzitutto più adulte, che hanno già affrontato la loro accettazione e il CO ecc, ma che soprattutto a differenza di questo povero ragazzo sono fortemente determinate, coscienti di quel che fanno, e preparate ad affrontare tutto ciò che la loro scelta comporta. Questa consapevolezza e questa determinazione, in un ragazzo di 15 anni mancano, perché 15 anni sono davvero pochi, e forse è giusto che manchino questi due purtroppo assolutamente fondamentali aspetti. questa è un enorme differenza. Probabilmente li avrebbe maturati anche lui, se avesse vissuto di più. Purtroppo la vita è andata diversamente, volando via troppo presto.

Mbs500
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IsabellaCucciola
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Re: Morire a 15 anni

Messaggio da IsabellaCucciola » mercoledì 28 novembre 2012, 14:09

Della storia di Andrea se sta parlando... Vi lascio questo articolo che ho trovato ora:

http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/ ... 1231.shtml

Ciao mbs500,
mbs500 ha scritto:Non parlavo di te nello specifico, il fatto che tu sia arrivata a fregartene di quello che pensa la gente, e ad esprimere liberamente quello che sei/vuoi, significa che sei stata brava e hai saputo affrontare e gestire le cose.
Sapevo che non parlavi di me nello specifico, però volevo portarti un esempio di persona, e penso di non essere l'unica in questo Forum, che ha cercato, e sta ancora cercando di vivere la sua vita...
mbs500 ha scritto:io credo che queste persone, (e peraltro ho la fortuna di conoscerne una di persona, che è voluta diventare uomo, persona che stimo moltissimo anche per altri motivi), non siano nemmeno paragonabili al ragazzo da cui si è sviluppato il discorso, perché queste sono persone innanzitutto più adulte, che hanno già affrontato la loro accettazione e il CO ecc, ma che soprattutto a differenza di questo povero ragazzo sono fortemente determinate, coscienti di quel che fanno, e preparate ad affrontare tutto ciò che la loro scelta comporta. Questa consapevolezza e questa determinazione, in un ragazzo di 15 anni mancano, perché 15 anni sono davvero pochi, e forse è giusto che manchino questi due purtroppo assolutamente fondamentali aspetti. questa è un enorme differenza. Probabilmente li avrebbe maturati anche lui, se avesse vissuto di più. Purtroppo la vita è andata diversamente, volando via troppo presto.
Spero di riuscire a spiegarmi...
Io non conosco quel ragazzo però vedo in lui un bisogno, quello di vivere la vita come se la sentiva di vivere, come hanno la fortuna di fare i suoi compagni etero... Purtroppo a leggere notizie simili ripenso a quando andavo io alle superiori, e ripenso a quante volte sono stata emarginata, a quante volte mi sono sentita da schifo per quello che ero, a quante volte ho dovuto tirara fuori una "mascolinità" che non esisteva... a quanto volte cercavo di evitare determinati gesti che mi venivano naturali... tutto questo per cercare di essere accettata, e ora che ci ripenso mi sento veramente una povera stupida... Invece questo ragazzo ha provato a vivere quello che sentiva di essere (e io questo lo ammiro perché lui rispetto a me (parlo solo di me senza tirare in ballo altre persone che hanno dovuto subire emarginazioni alle superiori...) ha avuto due palle non indifferenti...) ma purtroppo a causa di una società basata sull'ignoranza non è più fra noi...

Isabella
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mbs500
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Re: Morire a 15 anni

Messaggio da mbs500 » mercoledì 28 novembre 2012, 17:41

Ciao Isabella,
hai scritto:
IsabellaCucciola ha scritto: Spero di riuscire a spiegarmi...
Io non conosco quel ragazzo però vedo in lui un bisogno, quello di vivere la vita come se la sentiva di vivere, come hanno la fortuna di fare i suoi compagni etero... Purtroppo a leggere notizie simili ripenso a quando andavo io alle superiori, e ripenso a quante volte sono stata emarginata, a quante volte mi sono sentita da schifo per quello che ero, a quante volte ho dovuto tirara fuori una "mascolinità" che non esisteva... a quanto volte cercavo di evitare determinati gesti che mi venivano naturali... tutto questo per cercare di essere accettata, e ora che ci ripenso mi sento veramente una povera stupida... Invece questo ragazzo ha provato a vivere quello che sentiva di essere (e io questo lo ammiro perché lui rispetto a me (parlo solo di me senza tirare in ballo altre persone che hanno dovuto subire emarginazioni alle superiori...) ha avuto due palle non indifferenti...) ma purtroppo a causa di una società basata sull'ignoranza non è più fra noi...

Isabella
e questo, a mio modo di vedere le cose, è indiscutibile, hai tutto il mio appoggio.
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marc090
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Re: Morire a 15 anni

Messaggio da marc090 » mercoledì 28 novembre 2012, 20:53

Invito gli utenti mbs500 e sam a moderare i toni per riportarli e mantenerli rigorosamente in un'ottica di confronto

Comunque a mia opinione, strettamente personale, è indubbio che l'età possa aver esercitato una certa influenza nella scelta... quella sorta d'impulsività che è molto più evidente quando si è più giovani...

Anche se inviterei mbs, perchè mi ritrovo completamente in disaccordo con la sua opinione, a riflettere su cosa ha rinunciato quel ragazzo, semplicemente per esprimere se stesso...

Non si tratta solo di far le cose quando si è pronti; certe volte, non possiamo avere il controllo di quello che succede e molto più semplicemente, non è nemmeno giusto che si vengano a creare situazioni di coercizione, come in questo caso.

p.s tra l'altro, anche se non voglio andare off-topic, sono sicuro che il suicidio non possa essere considerata come scelta egoistica.
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
Martin Niemoller


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Alyosha
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Re: Morire a 15 anni

Messaggio da Alyosha » sabato 8 dicembre 2012, 13:05

Gialuca e che differenza vuoi che faccia sapere se era o meno omosessuale? Non è l'omosessualità in sé che genera scandalo, ma l'eccentricità, l'estremizzazione del proprio orientamento, insomma sono le "checche" a infastidire, l'uomo delicato, poco virile, dai modi "gentili" o "isterici" "artefatti", urtano lo sguardo a prescindere dall'omosessualità. Dopo aver provato quella vana sensazione di "schifo", poi si tira un sospiro di sollievo dentro se quando si apprende che "non è gay", "per fortuna" si pensa tra sé e sé. Si è "l'effemminatezza" a generare scandalo, che va punita quando essa si mostra con arroganza, con provocazione... Come osi tu paventare un rosa così acceso? Non sei forse la rovina della reputazione di noi gay? E che vuoi che importi se magari gay non lo sei nemmeno? La rovini comunque quella reputazione. Mica c'è la prendiamo con chi ci beffeggia, ammonta giudizi grossolani sull'omosessualità senza saperne nulla, non ce la prendiamo con quel gay... perché... perché infondo fa schifo pure a noi. Poi però, poi però, dal trionfo dell'iniquità in questo fiume di ipocrisia... gridiamo allo scandalo quando quel gay effemminato si suicida: "Ah che società omofoba! E poveri noi, poveri omosessuali, quanto viviamo male!". Succede che quel ragazzino eccentrico ed evidentemente egocentrico, con qualche seria turba che andava ben oltre la sua omosessulità, diventa l'icona della lotta contro l'omofobo oppressore. Si proprio lui, quello stesso gay che se visto in televisioni avrebbe fatto storcere il naso a molti di noi "veri gay", "ma vedi un pò tu, tutta colpa sua se la gente pensa di noi certe cose! E guarda come sono innaturali i suoi gesti si vede proprio ceh lo fa apposta! Non dovrebbe proprio mettersi in mostra così tanto" . E mentre gente seria e "maschile" cerca suo pari, in questa danza, che è un pò la storia dell'uomo, alle musiche dolci, romantiche e tristi dei sacri lutti si sostituisce lo strombazzare isterico, eccentrico ed egocentrico di tutti loro, si proprio di loro gay "virili", "seri","discreti","anonimi", perché qualche nota di "egocentrismo" è toccata anche a loro e quando sono presi o distratti da qualcosa... beh succede anche a loro che qualche mano scivola in avanti, qualche polso si inclina e qualche nota esca un pò più vocalizzata e si qualcuno dei più vigorosi nella marcia accennerà persino all'ancheggio. Poi d'improvviso questi signori si fermeranno a pensare "O mio Dio sculetto! Vuoi vedere che sembro una checca isterica pure io? Ma io non sono come loro... non devo essere come loro" e dal fondo del terrore di questa considerazione, dopo le prime urla ritorneranno a sottolineare la virilità dell'omosessuale "discreto", "maschile","serio". Già perché a noi piacciono i maschi e li vogliamo maschi, anche quando la prendiamo in quel posto come le femmine e più svolgiamo compiti femminili, più adoriamo sottolineare la nostra virilità. "Non sia mai che l'uomo si mescoli con la donna è contronatura!" griderebbe il più agguerrito di loro... "già contronatura"... sottolineerebbe soddisfatto qualche altro esterno al fronte.

barbara
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Re: Morire a 15 anni

Messaggio da barbara » sabato 8 dicembre 2012, 14:10

questa risposta è troppo simpatica. Non vedo l'ora di leggere la risposta di Alyosha ... che si trova costretto dall'altra parte della barricata :mrgreen:

Alyosha
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Re: Morire a 15 anni

Messaggio da Alyosha » sabato 8 dicembre 2012, 14:12

No Barbara che risposta vuoi sentire è ovvio che gianluca mi trova daccordo pienamente su quanto ha scritto i spero che certi eventi portino innanzitutto ad una riflessione intelligente su noi stessi prima ancora che sugli altri.

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