Gay e scuola: nessuna via d'uscita

Solitudine, emarginazione, discriminazione, omofobia...
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barbara
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Re: Nessuna via d'uscita

Messaggio da barbara » venerdì 5 aprile 2013, 7:23

Ciao Devil, non so se posso immaginare come ti senti, ma credo che debba essere difficilissimo gestire una situazione come la tua, senza poter contare su un supporto da parte dei tuoi genitori o degli insegnanti.
Penso che già il fatto stesso di tornare a scuola dopo un episodio del genere richieda davvero una grande forza interiore, che tu stai dimostrando giorno per giorno andando avanti come puoi. Pensa solo che stai crescendo e che questo ti renderà sempre più solido, anche di fronte ad altre avversità della vita.
Quanto più si è intelligenti e sensibili, tanto più si può soffrire in un'età come la tua, ma col tempo queste qualità svelano la loro forza , anche perchè per fortuna gli adulti sono un po' meno rozzi degli adolescenti che frequenti.
La forza bruta , l'ignoranza , l'arroganza possono essere fardelli molto pesanti nella vita e quel ragazzo che ti ha offeso se ne accorgerà.
Ti auguro di trovare in te quei momenti di serenità che ti servono per ricaricarti e lasciarti alle spalle questo ricordo , che non ti meriti e che in un mondo civile non avrebbe ragione di essere.
Un abbraccio forte
barbara

Tozeur
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Re: Nessuna via d'uscita

Messaggio da Tozeur » venerdì 5 aprile 2013, 18:06

Oggi riflettevo sul fatto che nonostante siano passati anni vedo che le cose non sono cambiate molto. Specialmente durante le medie (ben tredici anni fa) ho subito diverse offese verbali come Devil95 e onestamente non sapevo mai come agire; ricordo che l'unico consiglio che mi veniva detto era di non ascoltare certe persone perchè prima o poi si sarebbero stancate e mi avrebbero lasciato in pace: ovviamente non era così. Finiti quegli anni nonostante le voci non fossero terminate ebbi la fortuna di entrare a far parte di un gruppo solido che non aveva problemi a stare o uscire con me. Ovviamente neanche questo bastava perchè vivere in quel paese per me era vivere in carcere e dovetti aspettare l'università per vivere in una città. L'unica cosa che pensavo in quei momenti era il futuro, il momento in cui finalmente avrei cambiato aria. Arrivato quel momento le cose sono cambiate molto lentamente, dovevo pulirmi da tutte quelle offese per riacquisire una certa stima persa e solo l'esperienza e il contatto con nuove realtà mi ha aiutato e mi sta aiutando ancora.
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marc090
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Re: Nessuna via d'uscita

Messaggio da marc090 » venerdì 5 aprile 2013, 22:44

Il problema Devil, anche se mi associo alle parole di tutti... E' che qua non si tratta nemmeno di gay o non gay... Lo so, lo ha anche già detto, ma quello che fa questa gente è calpestare in primis la tua dignità come persona... Il tuo diritto a vivere così come sei e senza compromessi.

Inutile dire che non meritano il tuo rispetto ma fosse per me avrei modi molto precisi per farli smettere (ora..).

Ecco, forse, quello che non dovresti mettere da parte in questi casi è l'orgoglio, anche la tua stessa dignità... Puoi scegliere se accettare questi soprusi e viverli ogni giorno.. o fare qualcosa, non importa cosa, puoi valutarlo anche in relazione al tuo ambiente e alle tue possibilità..
Fosse cambiar scuola... (Bada bene, ci sei già passato su un cambio scuola no? Quindi agirei preventivamente e considerando il peso di questa decisione.)
Puoi chiedere aiuto anche, puoi risolvere la questione da te facendogli passare la voglia di crearti problemi (senza mezzi termini).

L'unica cosa che ti direi... è di stare attento appunto a non sopportare troppo, non è giusto nei tuoi confronti... Non porta a nulla e legittima tutto questo.

Tutta quella forza che tirerai fuori per trovare la soluzione a questo problema, sarà tutto quello e forse anche di più che ti tornerà indietro...

Ciao Devil... E comunque confermo a maggior ragione le parole di project, noi saremo sempre qui, volendo :)
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
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Re: Nessuna via d'uscita

Messaggio da Devil95 » sabato 6 aprile 2013, 16:01

Grazie a tutti per le parole di conforto. Per fortuna poca gente ha sentito l'insulto ma comunque mi frega poco di quello che pensano in quella classe...

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Re: Nessuna via d'uscita

Messaggio da marc090 » sabato 6 aprile 2013, 20:28

Devil95 ha scritto:Grazie a tutti per le parole di conforto. Per fortuna poca gente ha sentito l'insulto ma comunque mi frega poco di quello che pensano in quella classe...
E' che forse, anche fregarsene sarebbe importante... Non in quella misura in cui dipendi da questo per esser felice e te stesso, ma nella misura in cui tu devi arrivare a difenderti, in un modo o nell'altro, da attacchi di qualsivoglia natura a tutto quello che sei...

E' brutto e atroce viver con questo pensiero che ci accompagna perennemente (l'idea che qualcuno ce l'abbia con noi a priori, che voglia crearci problemi, ecc), si soffre... Però, vedere il mondo che hai attorno per quello che è, già il solo prenderne atto per cercare una soluzione, credo possa premettere veri e propri cambiamenti, che possono darti molto di più.
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
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Alyosha
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Re: Nessuna via d'uscita

Messaggio da Alyosha » sabato 6 aprile 2013, 21:35

L'altra volta camminando per strada un paio di ragazzi mi hanno urlato dalla macchina "Frocio di merda" che è un epiteto che a quanto pare cammina tutto assieme. Ho alzato lo sguardo e ho sorriso, mi hanno ripetuto la frase credevano che non avessi capito. Poi sono andati via. Ho pensato che uno dei ragazzi dentro la macchina fosse carino, poi mi son detto "finalmente si vede", poi ancora ho riflettuto che tutte le volte che a mio giudizio vestivo in maniera più vistosa e diciamo provocatoria (non aspettatevi chissà cosa giusto qualche colore più piccante) la gente non mi diceva nulla. Quel girno ero vestito proprio tranquillo eppure avevo attirato l'attenzione di quei ragazzi.
Anche a lavoro mi è successa una cosa simile in un reparto mi hanno chiaramente detto che sembravo effemminato, nell'altro mi hanno preso pe run Don giovanni avendo io trent'anni ed essendo non fidanzato. Sai cosa ne ho concluso? Che non c'era nessuna relazione tra gli insulti e quello che io sono, ma c'è di più ho pure capito che non ce nessuna relazione con l'immagine che tentavo di dare e i giudizi che ricevevo. Chissà per quale ragione quei ragazzi passavano di là, che momento stavano vivendo, da dove venivano e dove andavano e che cosa gli passava per la testa in quel momento. Però vedi questo voglio farti capire, anche se quel ragazzo ha insultato te è di lui che stiamo parlando, del suo mondo, delle sue circostanze interiori non di te.
Così succede che quando voglio far capire che sono gay la gente non capisce un cazzo e quando non lo voglio far capire la gente sospetta. Questo modo di ragionare mi ha reso libero dal giudizio della gente, ma sopratutto dal giudizio verso me stesso. Al momento non ho più l'ossessione di farlo capire o di non farlo capire, di sembrare o non sembrare effemminato, perché non c'è nessuna relazione tra quello che fai e quello che la gente pensa, giacché quello che la gente pensa è un problema degli altri. Il mio impegno è di sentirmi libero di esprimermi sapendo già che qualcuno capirà, qualche altro proprio no, alcuni sospetteranno alla maggior parte in buona sostanza non conterà nulla e che infine esistoni gli idioti, che non procurandosi modo di riempire il cervello con qualcosa, se lo ritrovano pieno con quello che risale su dal culo. Cerca di essere sereno rispetto a questi insulti perché chi giudica, giudica sempre e solo se stesso e ma l'altro, un pò per le ragioni che ho provato a raccontarti.

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Re: Nessuna via d'uscita

Messaggio da barbara » domenica 7 aprile 2013, 11:38

Quello che scrivi mi ha fatto tornare in mente quella ricerca che ha dimostrato che l'omofobia è più forte in chi ha delle latenze omosessuali.
Ed è proprio nell'adolescenza che certe fantasie o incertezze possono manifestarsi. Margherita Graglia, una psicoterapeuta che ha studiato molto queste dinamiche durante una lezione a cui ho assistito ipotizzò che l'insulto e la discriminazione specie degli adolescenti fosse spesso un modo per esorcizzare la paura di essere gay o di diventarlo .
Questo non giustifica affatto , ma fa capire che l'omofobia agisce in modi molto complessi e sotterranei. E' possibile che certi ragazzi ,per non finire loro stessi vittime di omofobia , usino gli altri per difendere se stessi.

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Re: Nessuna via d'uscita

Messaggio da marc090 » domenica 7 aprile 2013, 13:20

barbara ha scritto:Quello che scrivi mi ha fatto tornare in mente quella ricerca che ha dimostrato che l'omofobia è più forte in chi ha delle latenze omosessuali.
Ed è proprio nell'adolescenza che certe fantasie o incertezze possono manifestarsi. Margherita Graglia, una psicoterapeuta che ha studiato molto queste dinamiche durante una lezione a cui ho assistito ipotizzò che l'insulto e la discriminazione specie degli adolescenti fosse spesso un modo per esorcizzare la paura di essere gay o di diventarlo .
Questo non giustifica affatto , ma fa capire che l'omofobia agisce in modi molto complessi e sotterranei. E' possibile che certi ragazzi ,per non finire loro stessi vittime di omofobia , usino gli altri per difendere se stessi.
Per me Barbara, era sempre stato un discorso d'integrazione sociale... Vale a dire che, proprio come descrive Alyosha, di solito chi insultava (e mi riferisco al variegato mondo del liceo) lo faceva per ottenerne qualcosa in cambio, fosse gratificazione personale, fosse legittimazione, esorcizzare paure (anche il solo insultare effettivamente lo poneva al di sopra di chi non sapeva reagire).

Se c'è qualcosa che mi ha insegnato l'esperienza ad ogni modo, è anche quello che dice alyosha.. Con tutto che il passo successivo mi sembra molto legittimo (poi ok, è anche bene contestualizzare): nel momento in cui quell'insulto, per quanto lontano da quel che siamo e totalmente infondato, è un concreto problema per noi, forse è meglio far qualcosa, piuttosto ancora che passarci sopra... Specie, per non correre il rischio che tutto quello si trasformi appunto in una tortura sociale diciamo e non nella banalità teorica da cui è partito.
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
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Re: Nessuna via d'uscita

Messaggio da FreedomTower » domenica 7 aprile 2013, 19:53

Ricapito qui dopo molto finalmente, dovrei continuare a studiare ma ho ancora del tempo! Guarda io ero depresso quanto te l'anno scorso, lo sono anche ora ma le verifiche mi prendono tutto il tempo e l'attenzione XD quindi ti dirò, la strada è ancora lunghetta almeno riguardo al traguardo del diploma ma se guardi al futuro penso tu possa affrontare tutto con più leggerezza, magari sarà solo un'illusione, un sogno ma almeno avrai sopportato più facilmente quel manicomio che è il liceo.
Anche io sono in una classe di merrr*a, però, guardo tutti con sempre più pena, perchè non solo sono pieni di pregiudizio, ma cazzeggiano e fanno casino durante la lezione andando male, mostrano una superficialità assurda, sempre, insomma trovo fastidioso parlare con loro di tutto, indipendentemente dai commenti sull'omosessualità che fanno, specie quando nella mia città è stato picchiato un ragazzo gay e tutti "eh ma hanno fatto bene etc.", "ma uno si deve vestire bene da maschio e non da FEMMMIIIINAAA".
Ahahahah il colmo!! A volte si ride per non piangere!
Però io vedo davvero lo studio come l'unica salvezza, ma l'impegno in generale direi! Perchè se ti fortifichi in qualsiasi disciplina poi avrai più scorci in futuro! Avrai più possibilità di cambiare la tua situazione... Ci voglio credere!
Questo è quello che ti consiglio, focalizza i tuoi obiettivi e inseguili perchè con queste persone non c'è dialogo, questa è la società che si fa più marcata in alcuni ambienti e di certo medie e liceo sono l'ambiente peggiore specie gli istituti tecnici. Poi penso che la situazione italiana sociale sia in divenire e possa solo migliorare...
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Re: Nessuna via d'uscita

Messaggio da Devil95 » mercoledì 10 aprile 2013, 16:54

Oggi è stata una giornata pesante. Ho avuto un problema con una professoressa e ho anche discusso con mio padre, mi sembra un po' stupido.
Oggi sto proprio al limite.

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