Messaggio
da marc090 » venerdì 30 novembre 2012, 16:19
Le parole che ha detto barbara sono esattamente le stesse che ho potuto apprendere negli anni del liceo...
Ero in una situazione che potenzialmente poteva essere la stessa, ma effettivamente il liceo... molti licei, sono quasi una prosecuzione di quegli assurdi meccanismi che partono dalle scuole medie, tanto cari a certe persone: sopravvivenza.
Fattostà, che visto che al primo anno il rischio concreto era quello di venire bullizzato e passare il resto di quegli anni con questo incubo, o chiamiamolo grosso problema, ho cercato di guardarmi un po' intorno... anche di capire chi avevo veramente di fronte...
Ho visto ragazzi con grossi problemi a socializzare, che in pratica cercavano solo chi gli era affine (i cosiddetti bulli), che risentivano di un clima di aggressività che erano i primi a creare... (e su questo ci si potrebbe chiedere anche perchè).
Mi son reso conto... che erano assolutamente identici a me... se avevano la possibilità di aggredire qualcuno (verbalmente o in chissà quali altri modi) lo facevano e basta, non solo perché gli si dava questa possibilità (nel momento in cui non si reagisce li si legittima) ma perché gli faceva sentire più forti, gli faceva stare meglio con loro stessi (che può anche far presumere quanti problemi inespressi si nascondano dietro questi gesti).
Potresti considerare tante cose rispetto al tuo caso... Come il fatto che che i pregiudizi siano una concreta forma di rassicurazione per molte persone, come il fatto che aggredire un altro, fa presumere implicitamente di poter essere migliori..
Per cui, confermo e sottoscrivo le parole di barbara: non dare a questi ragazzi più importanza e più forza di quella che effettivamente non hanno. Come tutti... sono forti fintanto che sono in gruppo, ma se hanno bisogno di un gruppo per aggredire te, che sei li a doverti difendere da solo, allora, evidentemente, sono ben più deboli di quel sembrano.
(ovviamente da queste considerazioni puoi pensare a come ri-relazionarti con loro; non aver paura nemmeno di andare contro anni di tolleranza... come diceva telemaco, se devi rispondergli male, reagire male, non esitare, ne hai tutti i diritti).
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
Martin Niemoller
Marc090 -- Amministrazione di ProgettoGay