fine di un'amicizia

Solitudine, emarginazione, discriminazione, omofobia...
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vivalavida
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Re: fine di un'amicizia

Messaggio da vivalavida » sabato 15 dicembre 2012, 21:43

a quanto pare,essere gay significa essere delle persone con un'importanza notevolmente inferiore rispetto a prima,e ciò che è peggio,è riuscito egregiamente a trasmettermi il messaggio.....

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Telemaco
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Re: fine di un'amicizia

Messaggio da Telemaco » domenica 16 dicembre 2012, 3:04

Scusa un secondo... tu per quale motivo dovresti assecondarlo? Il gruppo di amici a te fa piacere frequentarlo, e dunque lo frequenterai ancora perchè ti sono di aiuto e starai con loro finchè ne hai voglia; lui e le sue paranoie si fottano! Ha paura di perdere il gruppo di amici? Ebbene che li perda, perchè a quanto pare è realmente terrorizzato dalla tua presenza, ma son affari suoi.

(I dettagli che aggiungi avvalorano le "frasi peggiori" che avevo intuito prima: la frase "avresti dovuto dirmelo prima" non era un afflato di amorevole desiderio di sincerità, era un più squallido "avresti dovuto dirmelo prima cosicchè mi sarei ben visto dal darti confidenza").
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(Gǔlǎo de zhōngguó yànyǔ)

Alyosha
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Re: fine di un'amicizia

Messaggio da Alyosha » domenica 16 dicembre 2012, 14:13

Avevo deciso di non intervenire più in questa discussione, ma più che altro perché ritevo gli argomenti esauriti, purtroppo nel risponderti non avevo considerato il fattore tempo. Te l'ho già scritto in realtà ragione per la quale mi perdonerai se continuo ad estenuarti. Vedi le ragioni per cui è successo quello che è successo sono tante. Facciamo che hai ragione tu, che nella reazione di questo ragazzo ha pesato l'omofobia e facciamo pure che questo ragazzo ne abbia parlato con qualche amico, facciamo che questo ha completamente mandato a monte un insieme di relazioni. Vedi omofobia o no se le relazioni non reggono a ceti shock è perché non sono solide, personalmente penso sia prematuro per tirare le somme di alcunché, ma se dovesse succedere quello che temi, che ti isolino vuol dire che quel contesto non era adatto a te. Ci stavi bene solo al prezzo di essere ciò che non sei. Se ci avessi chiesto la nostra prima probabilmente ti avrei consigliato di andarci piano, ma una volta che hai fatto questa scelta infondo coraggiosa di mettere te stesso e la tua autenticità nella relazione tira dritto senza alcun ripensamento. Le cose che abbiamo fatto sono sempre quelle giuste, perché erano quelle che ci sentivamo di fare punto. E' sempre possibile ricominciare e non tutti i mali vengono per nuocere infondo. Ti sei accorto che questa amicizia che definivate fraterna poggiava in realtà su basi deboli e puoi cogliere questa opportunità per guardare altrove, conoscere nuove persone e nuove amicizie. Mi piacerebbe, avendo contribuito io stesso a dare questo taglio alla discussione, che si uscisse un pò dalla questione omofobia si, omofobia no. La realtà è questa qui, le interpretazioni che gli diamo non la cambieranno, la vera questione a questo punto è tu cosa vuoi fare. Rintanarti a casa o proseguire il cammino. Sai a me continua a colpire molto un pò la dinamica complessiva dell'accaduto, il fatto che fai questa esperienza lontano da casa e che adesso, terapia o meno, sei ritornato un pò indietro, quando invece devi guardare avanti e continuo a rinnovarti l'invito a guardare sattamente al confronto che stai avendo qui dentro come ad un opportunità di fare nuove conoscenze, un piccolo passetto che però va nella direzione giusta. Possiamo analizzare quel che è successso finché vogliamo, resta ilf atto che è successo, ti serve il giusto tempo per ammortizzare l'urto e prenditi quello che vuoi per carità, però poi cerca di abndare oltre, recuperare i tuoi interessis e i tuoi obiettivi, i successi o i fallimenti sono ssempre legati a cose che dipendono da noi, non sarebbe corretto vivere quanto successo come un fallimento dacché in grande misura quanto successo non era sotto il tuo controllo.

vivalavida
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Re: fine di un'amicizia

Messaggio da vivalavida » domenica 16 dicembre 2012, 22:14

bene aloysha,è proprio questo il punto se ben comprendi.
Qualsiasi relazione,anche se legata a una persona omofoba,non uscirebbe scalfita da un c.o.,in quanto i sentimenti,se autentici,non possono essere messi in secondo piano alle convinzioni personali..
La maggior delusione,e appunto per questo non era d'accordo tu insistessi prima,è che,a quanto pare,il legame non era poi così fraterno e indissolubile come credevo..
Sai,mi ero reso conto che lui non fosse la persona più sensibile al mondo,avevo avuto modo di rendermene conto,ma pensavo che mai e poi mai avrebbe reagito in un tale modo,appunto per il legame che ci univa...
Io sto continuando a frequentare i miei amici,lui,solamente ora,dopo mesi e mesi,ha deciso di non frequentare più il gruppo,anche se so che la cosa lo demoralizza e lo urta alquanto....
L'unica dispiacere,mi ha detto in una delle ultime discussioni che abbiamo avuto,era quello di non poter più frequentare il nostro gruppo,anche se ogni tanto riappare e proprio non posso togliermelo di dosso...
A volte vorrei tornarmene a casa,perchè il solo condividere la sua stessa città,così piccola com'è,mi crea ansia e forte agitazione...
Io sto cercando di reagire,sto cercando di vedere alle cose belle della mia vita,al motivo per il quale studio qui,alla mia famiglia,e non lasciarmi prendere dalla paura che tutte le relazioni umane siano deboli e distruttibili,anche se a volte mi capita di pensarlo sin troppo...
Grazie a voi per il confronto.

Alyosha
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Re: fine di un'amicizia

Messaggio da Alyosha » domenica 16 dicembre 2012, 23:36

Hai fatto un errore di valutazione probabilmente, ci può stare considerando anche che la distanza da casa ti avrà dato un percezione potenziata del legame creatosi e altre mille cose possibili, però resta il fatto che hai fatto un passo avanti. Ci hai anche scritto in mezzo alle mille cose che lui è stata la prima persona cui hai parlato di te e mi è facile dedurre che fino ad adesso la tua omossesssualità è stato un segreto che hai retto da solo, mentre adesso tra uno scontro e uno scambio di opinioni ne stai parlando con persone che hanno esperienze simili alle tue ed è molto su questo fronte che devi innanzitutto lavorare imparare a costruirti una "normalità" a convivere con il tuo oreintamento in modo più sereno a non vederti come una specie di brutto anatroccolo, probabilmente una valutazione più consapevole di ciò che sei e che vuoi ti aiuterà in futuro a valutare meglio le relazioni, pesarle per quello che sono e può aprirti a nuove esperienze. Insomma cerca di guardare al lato positivo delle cose. Chi mangia fa molliche si sa, chi fa, fa anche errori, ma probabilmente è l'unico modo per fare le cose, l'alternativa sarebbe stata nonf are nulla e restare in una situazione che comunque non ti andava più bene.

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