fine di un'amicizia

Solitudine, emarginazione, discriminazione, omofobia...
Alyosha
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Re: fine di un'amicizia

Messaggio da Alyosha » mercoledì 12 dicembre 2012, 7:11

Se le ragioni si pagassero in moneta pretenderei di averne, ma è evidente che non ho troppa premura a che ciò avvenga. Ho detto la mia e mi ritengo del tutto soddisfatto così.

vivalavida
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Re: fine di un'amicizia

Messaggio da vivalavida » mercoledì 12 dicembre 2012, 13:05

hai detto la tua dal nulla.
Quando si esternato opinioni senza dati concreti per giudicare,queste divengono illazioni.

Non mi si può dire che io l'abbia tradito o che io sperassi che fosse gay.
No,dopo tutto il bene che gli ho voluto e rispettandolo,SEMPRE.
L'avessi trattato come uno zerbino,non starei qui a disperarmi e a curarmi per una depressione così forte.
Ti prego di rispettare il mio dolore senza utilizzare questo tono aloysha.
Ritengo un dibattito costruttivo quello di barbara ad esempio,non il tuo.
Dopo questa non ti risponderò più.

Alyosha
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Re: fine di un'amicizia

Messaggio da Alyosha » mercoledì 12 dicembre 2012, 16:38

Mi rendo conto di essere stato piuttosto acidulento e avrei senz'altro dovuto dimostrare più garbo, pecco di cinismo alle volte. Avevo scritto un messaggio più lungo che ho deciso di cancellare, perché mi sono reso conto che a questo punto la questione non è più come la penso. Tieni solo presente che evitare la commiserazione non è un mancare di rispetto al tuo dolore, anzi. Se posso aver dato questa sensazione mi spiaccio. Avrei dovuto intuire il tuo stato d'animo e probabilmente in questa fase la tua rabbia è leggittima e conviene solo ascoltarla. Tu stesso quando ti sentirai pronto tornerai a valutare l'accaduto e farai le tue considerazioni. Non sono così crudele come sembro. L'omofobia è un fatto la si respira nell'aria, l'hai respirata tu è la respirata anche lui, bisogna tenerla presente nelle proprie scelte e proprio per questo è sempre necessario valutare attentamente e con quanta più lucidità si dispone il c.o, in termini cocnreti di pro e contro non in termini ideologici. Non viviamo purtroppo nel mondo ideale, questa è la realtà.
Un abbraccio.
Ultima modifica di Alyosha il mercoledì 12 dicembre 2012, 23:18, modificato 2 volte in totale.

Stellagemella
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Re: fine di un'amicizia

Messaggio da Stellagemella » mercoledì 12 dicembre 2012, 17:09

Secondo me devi tagliare tutti i ponti con questo ragazzo perché ne sei ancora innamorato. Quando ti sarà passata e magari avrai trovato un ragazzo che ti ricambia se ne sentirai il bisogno potrai tornare da lui per un chiarimento. Non ti consiglio di farlo subito perché se ancora gli vuoi bene secondo me non saresti abbastanza lucido per affrontare con serenità l'argomento.

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marc090
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Re: fine di un'amicizia

Messaggio da marc090 » giovedì 13 dicembre 2012, 13:30

Innazitutto ciao Vivalavida, un benvenuto anche da parte mia.... Anche se un po' in ritardo.. :)

Premetto, che concordo assolutamente con le parole di barbara le trovo molto condivisibili e penso anche che Alyosha, anzichè attaccarti, cercasse di darti un punto di vista totalmente estraneo e distaccato. Non era una mancanza di rispetto verso quello che provi, ma un modo per essere oggettivi. Poi oddio, a voi le vostre motivazioni insomma.

Detto questo, c'è una sola cosa che non mi torna, che non riesco a capire.... Qua dici praticamente di aver la situazione sotto controllo... la poni come se fosse una questione di tempo:
[..]Non sono un illuso,uno stolto che si fa illusioni e spera che lui sia gay..
Nella mia vita,e lo dico senza retorica,ho sempre diffidato di chiunque,e pur essendo innamorato,riuscivo a essere raziocinante e rendermi conto che il rapporto doveva finire,dicendogli solo la verità,perchè a lungo andare,come mi avete giustamente detto,la cosa sarebbe divenuta insostenibile...
Io non speravo nulla,volevo solo dirgli come stanno le cose.
[..] Io non voglio sentirmi dire nulla,perchè l'aver una visione sufficientemente lucida della realtà,mi basta per sentirmi con la coscienza apposta [..]
Eppure... Dici tu stesso che dopo questo rifiuto, da parte di una persona con cui effettivamente potresti anche aver costruito, davvero, uno tra i migliori rapporti d'amicizia della tua vita... beh, dopo tutto questo, dici che il tuo mondo giunge a crollare... Quella felicità costruita, mi sembra, anche a caro prezzo, messa in discussione da una persona che potrebbe non averti capito, essersi rivelata troppo egoista.. o che tu potresti non aver capito...

Più che altro, quel che voglio dire è che... possibile che si sia solo questo a rimettere in discussione un mondo così faticosamente costruito? E di che equilibrio parliamo a quel punto?

Ma giusto per rimanere più ancorati alla questione...E' molto importante capire le motivazioni dietro certe scelte, son cose che non scontate e che costringono a rimettersi in discussione.. Però è anche vero che ha senso che ci sia un limite al lasciarsi trascinare dagli eventi... Ha senso non perdere di vista la propria vita, per continuare, comunque, laddove già si era tentato di rimediare...

Su due piedi, anche se non era a questo il punto a cui volevo arrivare, ti consiglierei di rivalutare e ricordarti anche del resto del mondo che hai faticosamente costruito. Con ogni probabilità non saranno gli unici eventi di questo tipo quelli che ti capiterà di affrontare nella vita, per cui, penso che reagire alla situazione in maniera decisa, sia sicuramente una valida soluzione (nemmeno obbligata): prima il resto del mondo e poi, con calma e col famoso senno di poi, anche le valutazioni su quello che è stato. Nel frattempo è anche giusto avere la possibilità di vivere e chissà, magari anche sbagliare.
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
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vivalavida
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Re: fine di un'amicizia

Messaggio da vivalavida » giovedì 13 dicembre 2012, 20:46

Ti ringrazio per la tua risposta.
Apprezzo le persone che instaurano un dialogo costruttivo,accetto anche delle opinioni discordanti dalle mie,ma se queste sono formulate senza alcun legame con la realtà e mi vengono ripetute un numero estenuante di volte,ovvio che poi preferisco non dare più risposta.
Sai,essere omosessuali in Italia,soprattutto in Sicilia,regione dalla quale provengo non è facile.
Sin da quando ho capito di essere gay la mia vita è cambiata com'ho detto,perdendo per sempre la serenità che mi caratterizzava prima.
Vuoi o non vuoi i condizionamenti sociali pesano su chiunque,soprattutto su un ragazzino di 13 anni che si trova improvvisamente a provare cose che vanno contro la morale che gli è stata impartita..
Ovviamente a quell'età non hai la capacità di discernere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato,e le emozioni che provo ti sembrano ovviamente immorali,facendoti soffrire non poco..
Passare un'adolescenza a rimanere nascosti,reprimendo le proprie pulsioni,le proprie esigenze,mentendo a tutti e creandosi un illusorio guscio protettivo,finisce per corroderti dentro e indebolirti pian piano,sino a quando un evento scatenante non ti fa toccare il fondo,com'è avvenuto a me..
E' facile dire "riprenditi","sta su","perchè non reagisci","hai una vita davanti",ma quando dopo 10 anni di abbattimento tocchi il fondo in questo modo credimi,non è per nulla facile,e solo un gay può davvero capirlo..

Alyosha
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Re: fine di un'amicizia

Messaggio da Alyosha » venerdì 14 dicembre 2012, 10:23

Caro vivalavida anch'io sono siciliano e non mi sono estranee le difficoltà cui fai riferimento. E' del tutto ovvio che l'ultimo giudice delle cose che una persona ti dice sei tu. Se uno posta in un forum pubblico e accenna alla sua storia deve aspettarsi che qualcuno la fraintenda, qualche altro dica cose scomode, così come qualche altro ancora ti dimostri solidarietà rispetto ad una difficoltà oggettiva o ti illumini su cose cui proprio non avevi riflettuti. Penso di essere stato chiaro nella visione che ho dato delle cose, che è ovviamente un punto di vista personale, se può esserti utile mi fa piacere se la ritieni un'interpretazione completamente inesatta anche di più, ti dicevo che non ho alcun interesse a che tu mi dia ragione su cose che hanno a che fare comunque col tuo personale vissuto. Di sicuro c'è che non ho troppa premura di estenuare, ti ho già posto le mie scuse se posso averti dato la sensazione di maltrattare il tuo dolore e insomma pare proprio che mi possa fermare qui. In bocca al lupo per tutto, per quello che può servire. Troverai certamente gente che ti è più affine di me in questo forum, il mondo è bello perché è vario, e vedrai che ti farà bene confrontarti con altri ragazzi, non è una soluzione in sé, ma aiuta più che parecchio. Mi piacciono molto le cose che ti ha detto marc090 per esempio, le giudico molto sensate e concrete e troverai tanta altra gente che ti aiuterà un pò ad uscire dalla tua solitudine, quella si quasi tutta a carico di una società omofoba e indiferente rispetto a dolore.
Un abbraccio

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Re: fine di un'amicizia

Messaggio da marc090 » venerdì 14 dicembre 2012, 12:02

Per non andare troppo lontano Vivalavida... Io son sardo... vivo in un isola tanto bella quanto difficile da vivere... Ci sono giorni che più che vita quotidiana, sembrano prove di resistenza.. in una lotta quasi eterna che non si capisce nemmeno dove voglia portare...

Aldilà di questo però.. Anche se lo stavo dicendo tra le righe, è importante, penso, crearsi il proprio spazio anche in società come le nostre... Aiutarsi, alla fine..
Non mi soffermerei nemmeno sul concetto di serenità perduta... tu non insegui la tua serenità, insegui un posto nel mondo che non possa ne deve essere messo in discussione.

Aldilà di questo comunque, concordo in effetti con le parole di alyosha. E' confronto alla fin fine, no? (ovviamente... correggimi se sbaglio)
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
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Re: fine di un'amicizia

Messaggio da vivalavida » venerdì 14 dicembre 2012, 12:58

è confronto sì,ma ho la capacità d'intendere al volo ciò che l'interlocutore intende,e mi è sufficiente che mi venga detto una volta,solo per questo ho risposto così..:)
Grazie comunque per il prezioso contributo datomi.
Un forte abbraccio a tutti.

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Re: fine di un'amicizia

Messaggio da Telemaco » venerdì 14 dicembre 2012, 15:32

Ciao, intervengo ormai a dibattito concluso, ma credo che le poche righe di Stellagemella riassumano bene il succo della situazione: staccati da questo tizio, basta così, è meglio per te, solo così potrai riprenderti.

Devo dire che condivido l'analisi di Alyosha, perchè, cinismo a parte, amicizia e innamoramento sono due tipologie di rapporti di solito non cumulativi; li definirei piuttosto alternativi: o una o l'altro.

Il tuo ex amico, omofobia a parte, ha dato al regalo il significato che qualunque persona in quella situazione avrebbe percepito.

Sinceramente anche io reagirei freddamente e con imbarazzo se dovessi ricevere un regalo da una persona che so "nutrire secondi fini" nei miei confronti... e se mi dice che è per amicizia, non le credo nemmeno se me lo attesta in carta bollata e vidimata.

Anzi in effetti una volta è proprio capitato che una ragazza abbia avuto la brutta idea di portarmi un regalo dopo un suo viaggio, per esplicite finalità... ben diverse dal semplice souvenir che si porta agli zii dopo le vacanze.
E di certo non son stato contento di riceverlo.

Vedi, il regalo è un gesto sociale con significati estremamente precisi nelle varie circostanze in cui è effettuato: un regalo che ti arriva da parte del tuo ex amicone innamorato di te non può che significare (A PRIORI): "ti dimostro con un piccolo sacrificio patrimoniale il mio interesse fisico-affettivo nei tuoi confronti... vorrei che ti comportassi di conseguenza, adesso rispondimi".

Lui ha interpretato così (anche se non era nelle tue intenzioni), e la risposta è stata no.
# Non basta un giorno di freddo per gelare un fiume profondo.
(Gǔlǎo de zhōngguó yànyǔ)

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