Frammento di me

Solitudine, emarginazione, discriminazione, omofobia...
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teardrop
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Frammento di me

Messaggio da teardrop » domenica 20 settembre 2009, 19:30

Lascierò la testimonianza di un passato. Per chiunque ricerchi spiegazioni, approfondimenti o per chiunque intenda giudicare, riflettere o criticare...sono qui.
«L'ho fatto», dice la mia memoria.
«Non posso averlo fatto», dice il mio orgoglio,
rifiutando di farsi da parte. Alla fine,
è la memoria a cedere.
Friedrich Nietzsche, Al di là del bene e del male Natale 2006 (da Teardrop a "Fede") Dear “Fede”,
sai, fa un certo effetto scriverti.
È strano come una lettera riesca a spaventarti cosi tanto.
Il motivo, forse, è che si tratta della prima di una serie che non ho mai avuto il coraggio di inviare, credo per la paura di essere giudicato.
Ma le cose per fortuna si evolvono, e a volte trovi la volontà per riuscire a superare imprese invalicabili, a oltrepassare quel senso di insicurezza che ti incatena i polsi.
Forse è riduttivo da parte mia nascondermi dietro questo inchiostro, ma credo che nel leggere e rileggere più volte le mie parole, tu possa un giorno riuscire a capire il vero significato di certe mie scelte.
Ma ora passiamo a noi “Fede”. Quanto tempo è trascorso dal nostro primo incontro?
Molti semplificherebbero rispondendo tre anni, tu replicheresti parlando di dieci mesi, io invece rimarrei in silenzio abbassando lo sguardo.
La verità è che purtroppo tu sai tante cose di me, mentre io non conosco più di quanto tu faccia trasparire agli altri.
Se io infatti per tutto questo tempo ero diventato di vetro per te, tu eri solamente uno specchio, capace di riflettere la mia immagine e farmi sentire pieno di difetti.
Inutile dirti “Fede” che tu sei stato la prima persona con cui ho deciso di non conservare le mie maschere.
Non ne avrei avuto bisogno.
Non so bene il motivo per cui tu mi sia apparso migliore di altri, perchè abbia continuato a sperarlo tanto, ma una cosa è sicura: tu sei diverso ai miei occhi.
Inizialmente ero convinto che tu fossi un ragazzo solo, privo di amici con cui parlare seriamente.
Quanto mi sbagliavo.
Ho compreso presto a mie spese che tu eri perfettamente padrone della tua vita, e mi sono tristemente reso conto che ero io l’unico ad aver bisogno di un amico, un amico come te.
Non ho mai riconosciuto i tuoi piccoli cambiamenti nei miei confronti perché non mi sembravano mai abbastanza, nemmeno lontanamente paragonabili a quelli che avrei voluto.
Quest’anno “Fede” ho dovuto veramente affrontare troppi ostacoli, e pensavo di non farcela.
Ho sempre avuto paura che prima o poi sarei affogato nel dolore, non sentendo nient’altro, ed è stato così.
Mi sono lasciato andare, ho smesso di reagire.
Vedevo la mia vita andare alla deriva, come se non mi appartenesse.
Le cose succedevano, tutto si susseguiva velocemente, il tempo scappava e non mi aspettava, e io non avevo voglia di correre.
Dagli inizi di marzo avevo cominciato a guardare ciò che mi accadeva come se non mi riguardasse più, e poi...tu.
La simpatia cresceva, la distanza fra di noi diminuiva e ci siamo ritrovati insieme senza che io avessi il tempo di capire il perchè.
Ho lasciato che le cose scorressero perché ero troppo disinteressato per fermarle, perché in realtà non mi importava, non ne avevo le forze.
È troppo comoda la decisione di non prendere decisioni, come spettatore passivo che aspetta seduto al cinema che la sua storia sullo schermo prenda una svolta particolare.
Poi, senza volerlo, mi sono venute spontanee azioni che prima non avrei mai fatto per nessuno.
Sai, non avevo più niente da perdere dopo tanto dolore, quindi ho preso la decisione di comportarmi il più onestamente possibile con chi mi stava vicino.
Non avevo più coscienza di quanto facevo, ero vuoto e non riuscivo a provare più nulla.
Mi sentivo come uno zombi, morto, eppure vivo…così poco legato a questa terra eppure vivo.
Nulla aveva senso, io non vivevo, sopravvivevo.
La mattina i miei occhi si aprivano senza dare forma a quello che mi circondava.
Il mio corpo si muoveva istintivamente verso la porta.
Mettevo un piede avanti all’altro, mi muovevo, camminavo. Perché?
Solo per arrivare al piano di sotto…la cucina, infilavo qualcosa in bocca e masticavo, per mangiare?
No, per evitare che il mio corpo diventasse troppo debole e che tutti incominciassero a diventare troppo curiosi, troppe attenzioni.
E i miei piedi continuavano a spostarsi l’uno avanti all’altro…ma non aveva senso camminare, non dovevo raggiungere nessuno.
Ma vuoi sapere una cosa?
Voler bene a questa nostra amicizia senza senso, è stato uno dei primi segnali a farmi capire di star migliorando.
Non avrei mai voluto ridurre la nostra amicizia in polvere…e questo significava che stavo guarendo.
La voglia di voler bene ad una persona è quella forza che riesce a farti piegare le labbra in un sorriso, e io sorridevo “Fede”, pensavo alle tue canzoni stupide e alle tue parole superficiali e sorridevo, girandomi per non farmi notare.
Ho smesso di fumare, ho smesso di infilarmi dita in gola nascosto nei bagni, ho smesso di graffiarmi, coprendo i tagli con le maniche più lunghe che avevo.
Ho rincominciato ad essere felice.
Pensavo che sarebbe finalmente finito tutto, che avrei smesso di sopravvivere per iniziare a vivere.
Poi…sono ricascato.
La fiducia che riponevo negli altri è stata strappata come carta…e io non ho resistito “Fede”.
Forse tento di dimenticarlo e di negarlo…ma la verità è diversa da quello che appare.
La forza ritornerà...sono sicuro che prima o poi mi rialzerò…come ho sempre fatto, ma ti chiedo di non aspettarti risultati subito da un giorno all’altro.
Purtroppo, non avendo nessuno che ha il coraggio o il tempo di tendermi una mano, la cura che devo affrontare richiede più tempo.
Odio questa situazione, ma sfortunatamente per uscirne non basta la sola forza di volontà.
Sarebbe semplicemente riduttivo consigliarmi una cosa del genere.
Tutto questo alone di tristezza e pesantezza che io stesso ho creato incomincia ad opprimermi.
Per un certo periodo ho portato quegli occhiali scuri proprio per nascondere la tristezza che cresceva dietro le lenti e si appesantiva attorno ai miei occhi.
Vorrei ricreare quello che ero una volta, quell’ilarità, quella gioia di vivere, quella luce che avevo, i miei vestiti stupidi e le mie ambizioni tanto stravaganti.
Vorrei poter tornare il “Teardrop” di un tempo, che non scrive pesanti e lunghe pagine di diario nel fondo della notte.
La vita è bella “Fede”, ma richiede sacrifici costanti e scelte precise ogni giorno.
Perciò, anche se avrai notato quanto conta per me un tuo consiglio o un tuo parere, ho deciso di non chiederti di aiutarmi a riemergere, perché se ci saranno cambiamenti da parte tua sarà il cuore a dettarli, non la pena o chissà cos’altro.
Per me la nostra amicizia è semplicemente una fra le cose più importanti che esistano, e non sai quanto in passato avrei voluto che tu mi avessi parlato apertamente di ciò che pensavi.
Ho avuto bisogno del tuo sostegno, ma non mi è mai sembrato corretto chiederlo apertamente.
Pensavo che prima o poi ti saresti comportato meglio, insomma standomi più vicino nel momento del bisogno...ma non era destino.
Ho cominciato tutto questo consapevole del fatto che partivo in secondo piano fra le tue priorità, ma non ho smesso di sperare di poter un giorno diventare uno fra le prime.
Sono tante le persone che mi consigliano tuttora di lasciar perdere la nostra amicizia, e credimi “Fede”, vorrei avere molte più prove, a parte la volontà, per poter dimostrare loro che vale la pena di rimanerti accanto.
Alcuni ti considerano immaturo, altri pensano che io dia troppa importanza alla nostra amicizia.
Mi sento continuamente dire che ti valuto importante tanto quanto persone che hanno fatto davvero tanto per me, al contrario di te. Ma io non ho mai creduto che un amico valesse per ciò che è capace di offrirti in modo spontaneo, senza aspettarsi nulla in cambio.
Forse, in fin dei conti, loro non fanno che comportarsi nei miei confronti esattamente come io faccio con te: è un dare in modo gratuito.
L’importanza è la stessa loro...e il dolore anche di più.
Si, perchè spesso l’indifferenza può far male, male da morire.
Ma sai una cosa?
La sofferenza comincia non appena prendi la decisione di aprirti con qualcuno di cui vuoi fidarti.
Ho sempre cercato di comprenderti, di entrare nel tuo mondo, ma spesso, il risultato ottenuto era un pomeriggio in solitudine ad aspettarti.
Ma anche se ho sofferto, e soffro ancora, non rimpiango una, una sola cosa che ho fatto per te.
Tutto quello che ho deciso credo sia servito a creare un’amicizia che, almeno dal mio punto di vista, non può che consolidarsi.
Potrei continuare a scrivere all’infinito, raccontandoti tutto quello che ho passato durante questi mesi, quello che provo, quello che mi ha cambiato...ma certe cose vanno solo sentite dentro e se davvero le senti, allora un giorno riusciremmo a parlare senza mezzi come questi.
Sai, forse le cose sarebbero più facili e semplici se tu fossi meno ingenuo ed innocente.
Se tu infatti ti fossi comportato fino ad ora in questo modo nei miei confronti per cattiveria, e non per inesperienza, forse allora non avrei tanti sensi di colpa nello scriverti.
Sei proprio un bravo ragazzo, e probabilmente è per questo che ho tratto la seguente conclusione:
Sarò sempre sincero con te, sebbene molti non lo giudichino conveniente e la pensino in modo contrario.
Sarò sempre corretto con te, anche se, devi darmene atto, non sempre tu lo sei stato con me.
Ti voglio bene “Fede”, veramente.
Ricordati di sorridere sempre alla vita come fai ogni giorno, prima o poi la tua forza di volontà ti porterà a fare grandi cose, e se mi riterrai all’altezza, io sarò lì ad applaudirti e sostenerti.
Australia, nuoto, canto…sono solo alcune delle cose che affronterai e vincerai.
È proprio questo il simbolo del regalo che ho scelto di farti, proprio per dimostrarti che continuerò a credere nelle tue idee, per provarti che la mia fiducia non si è ancora spenta.
Ti ammiro “Fede” per quello che sei, continua per questa strada e ricordati che quando avrai preso la decisione di condividere la tua tristezza e la tua felicità con qualcuno in mezzo alle persone che conosci, io ci sarò. Comunque vada da ora in poi, sono stato felice di aver visto in te quello che ho visto, anche se penso che ci sia tanto altro che tu non hai voglia di mostrare.
Forse non credi abbastanza in te stesso tanto da aprirti veramente con un amico.
Ti ringrazio in ogni modo per tutto quello che ho imparato, non lo dimenticherò.
Buon Natale “Fede”,
te lo meriti tutto.

“Teardrop”

Ferro
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Re: Frammento di me

Messaggio da Ferro » lunedì 21 settembre 2009, 21:31

Ah l'amour, il fatto è che caro Teardrop la nostra è una condizione di sfigati c'è poco da fare, destinati a soffrire.

Ma la sofferenza mette in luce il nostro lato creativo come questa bellissima lettera scritta a una persona che non la merita

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Marco2708
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Re: Frammento di me

Messaggio da Marco2708 » lunedì 21 settembre 2009, 21:45

Penso che queste tue parole siano stupende.. Sei riuscito a esprimere tutti i tuoi pensieri.. tutto quello che provi semplicemente in una lettera.. cosa che forse io non imparerò mai a fare! Comunque penso che se mi trovassi nella tua situazione mi comporterei allo stesso modo!
Semplicemente un NORMALE ragazzo GAY!!

teardrop
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Re: Frammento di me

Messaggio da teardrop » giovedì 5 agosto 2010, 19:53

Ho riesumato questa lettera ora. Dopo mesi e mesi. Guardare queste parole, ricordare quello che provavo, e, a distanza, prendere atto di come sia cambiato tutto, non può che lasciarmi a bocca aperta. Sarà il clima esistenzialista in cui sono immerso ultimamente, ma...wow. Le cose cambiano, le cose maturano, e, andando avanti, ti rendi conto che, se conservi le memorie nel modo giusto, non sono solo le cose allegre ad essere belle, ma anche quelle tristi. Scusate la parentesi aperta dopo tanto, e scusate il mio commento sentimentale, ma non sono riuscito a rimanere indifferente. Mi è davvero cambiato il mondo da questa lettera, in meglio. Speranza? Fortuna? Coincidenze? Non lo so. Ma anche se ancora single, l'aspetto negativo di un tempo non mi appartiene più. E sarebbero troppe le persone e gli avvenimenti da ringraziare. Un grosso abbraccio circolare al gruppo, e un sorriso a chi serve.

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Re: Frammento di me

Messaggio da progettogayforum » giovedì 5 agosto 2010, 20:08

Che bello teardrop!!! Sono contentissimo di rivederti qui!! E poi dici cose positive!! Un abbraccio grande!!

barbara
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Re: Frammento di me

Messaggio da barbara » giovedì 5 agosto 2010, 20:58

Toccante questa lettera, Teardrop. Chissà perché le lettere mai spedite conservano questo potere di verità, anche a distanza di anni.
Sai, poco fa ho trovato anche un'altra cosa scritta da te: la tua presentazione. Quelli che sono qui da poco non possono perdersi l'emozione di leggerla, quella stessa emozione che io stessa ho provato poco fa, leggendola.
E' così intensa , che la devi assolutamente ripostare. ( si dirà così?) .
Adesso non saprei proprio ritrovarla. Questo forum é una miniera di cose e ci si perde alle volte... Spero che ci farai questo regalo.
Sono contenta di conoscerti. Sia tu che gli altri avete scritto cose meravigliose quando ancora molti di noi non sapevano nemmeno che questo posto esistesse.
Grazie
Barbara

teardrop
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Re: Frammento di me

Messaggio da teardrop » venerdì 6 agosto 2010, 0:47

Progetto! Mi fai sempre sentire come a casa. Barbara, a noi due! Le tue parole vengono dal cuore, si nota. Sei stata sincera, coinvolta e hai scritto delle cose ultra carine. Non so quanto la mia presentazione sia più profonda di altre, resto sempre e comunque con il mio discutibile bagaglio di esperienze da diciannovenne. Ma il tuo modo di scrivere è fantastico. Quindi ho ripostato la mia presentazione per chiunque avrà voglia di annoiarsi con i miei papiri di pensieri e parole. :-) Un abbraccio, grazie per il tuo bel messaggio. Teardrop

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musicheart
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Re: Frammento di me

Messaggio da musicheart » venerdì 6 agosto 2010, 10:59

Quindi ho ripostato la mia presentazione per chiunque avrà voglia di annoiarsi con i miei papiri di pensieri e parole.
Prima di tutto un caloroso saluto, piacere, sono carmine.
Tutto ciò che hai scritto è semplicemente fantastico, ho vissuto e vivo ancora una situazione simile, ma credo che la tua sia stata un po' più negativa.
Non mi sono affatto annoiato a leggere le tue parole, anzi, mi hanno fatto battere intensamente il cuore.
Comunque sia, non è un male avere fiducia in qualcuno, anche se è l'istinto a guidarti.
Hai sentito di volerti aprire, e questo è un atto di coraggio che non tutti sarebbero capaci di fare, nonostante non abbia trovato un gran riscontro. Mi dispace per questo, ma vediamola sotto un'altra luce: hai superato il tuo disagio e ora grazie alle tue esperienze conosci nuove persone che sono al tuo fianco!
E' ora di salutarsi, ma non vedo l'ora di risentirti ancora, tuo,
Musicheart.
Sono più grande di un giorno fa.
Migliore del me di un'ora fa.
Ma mai mi sentirò perfetto.
Carmy.

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