E se la verità fosse fuori?

Solitudine, emarginazione, discriminazione, omofobia...
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Tozeur
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E se la verità fosse fuori?

Messaggio da Tozeur » venerdì 21 febbraio 2014, 20:28

Buonasera
Vi rendo partecipi, come spunto di riflessione, di un pensiero che mi assale da qualche mese a cui difficilmente riesco a dare risposta.
Dalla mia esperienza e quella di altre persone come me, leggo e sento sempre un tentativo di capire se stessi soffermandosi su ogni piccolo particolare che si compie nella vita quotidiana e , in particolare, su quello che non si riesce a fare: parlare con qualcuno, dare un esame, uscire di casa, andare in palestra, fare volontariato, viaggiare ecc.
Quello che mi viene da pensare è: non è che tutto questo continuo interesse verso noi stessi ci porta ad eclissarci completamente dalla realtà che ci circonda? è possibile che si arrivi a un'inconsapevole egoismo che non fa altro che peggiorare il comune disagio interiore? Se si iniziasse a vedere fuori di noi invece che dentro di noi?

Ragazzi, spero che nessuno veda questa discussione come un'offesa (non si sa mai). E' solo uno spunto di discussione e così deve restare.
Buona serata
Alone but not lonely

875
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Re: E se la verità fosse fuori?

Messaggio da 875 » venerdì 21 febbraio 2014, 21:01

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marc090
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Re: E se la verità fosse fuori?

Messaggio da marc090 » sabato 22 febbraio 2014, 11:13

Tozeur... a me la tua riflessione sembra assolutamente condivisibile, uno spunto tutt'altro che pretenzioso e non so... mi sembra un punto di vista veramente bello, interessante.

Il tema mi piace molto e sono andato a leggermi un sacco di roba in merito.. Fatto sta che quello che definisci tu, lo definisce anche la sociologia moderna, a quanto pare, come causa e conseguenza di quei fenomeni di estraniamento di una società senza punti di riferimento, che ci portano a poter contare solo su noi stessi (anche a livello istituzionale) e non sul resto.

La conseguenza, non è un egoismo, su quello concordo con M, ma un fenomeno di rifiuto della società, di individualismo esasperato, che chiaramente non può che pendere a nostro carico. Non avendo punti di riferimento concreti (Istituzioni? Politica? Stato? Identità Nazionale?) e avendo solo il nostro mondo e i nostri punti di riferimento su cui soffermarci, tutto passa per quel filtro che siamo noi, per cui anche per come viviamo le cose o, peggio, per come le percepiamo ancor prima di viverle.

In questo contesto, aldilà di possibili colpe, l'unica soluzione valida sembra comunque quella a cui stavi arrivando te, nonché l'unica praticabile per davvero: concedersi di più. Vivere e vivere ancora.

I risvolti di una realtà di questo tipo mi sembrano palesi e forse in gran parte negativi, anche se godere della libertà limite a cui siamo arrivati, sembra anche la chiave per potersi liberare dal fardella di doverla vivere come un peso.
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
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barbara
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Re: E se la verità fosse fuori?

Messaggio da barbara » sabato 22 febbraio 2014, 11:46

Credo che tutti noi cerchiamo per tutta la vita un equilibrio tra l'attenzione che dedichiamo a noi stessi e quella che dedichiamo agli altri.
Quando ci si sbilancia verso noi stessi possiamo isolarci o anche stare con gli altri ma pensando solo a noi stessi. Quando ci si sbilancia in senso opposto possiamo perdere il contatto con noi stessi e farci fagocitare da mille richieste esterne.
Eppure chi è solo non ha la percezione di autoisolarsi, e in effetti penso che la responsabilità dell'isolamento sia anche degli altri, dell'ambiente, che è poco predisposto ad accogliere tutte le persone. Il bullismo ne è un esempio.
Se una persona si sente rifiutata o ha difficoltà a capire come interagire con gli altri , può reagire in diversi modi. L'isolamento spesso è un modo per proteggersi dal rifiuto. Solo che col tempo diventa un'abitudine che riduce sempre di più la capacità della persona di socializzare.
Socializzare richiede fatica e impegno, come ogni cosa. E se passi tanto tempo senza interagire con gli altri perdi per così dire l'allenamento.
Su questo sono perfettamente d'accordo con Tozeur.
Si dovrebbe cercare di mantenere delle occasioni di incontro, e al contempo cercare ambienti dove è meno probabile essere rifiutati. Purtroppo capita invece che chi è abituato a essere rifiutato tenda a frequentare proprio il tipo di persone che potrebbero emarginarlo.
Ho notato che alcune persone molto sole tendano a ricadere nelle stesse situazione del passato , perché magari escludono le persone più timide e introverse, che potrebbero più facilmente accoglierle e invece sono affascinate dalle persone apparentemente sicure di sé e poco attente agli altri.
Così ricevono altre delusioni e a quel punto si chiudono ancora di più.

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Yoseph
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Re: E se la verità fosse fuori?

Messaggio da Yoseph » sabato 22 febbraio 2014, 18:45

Io credo sia importante raggiungere un punto di equilibrio: certamente non possiamo dimenticare di guardare dentro noi stessi e a noi stessi, ma c'é anche un tempo da dedicare all'interazione e all'osservazione del mondo esterno!

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Blackout
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Re: E se la verità fosse fuori?

Messaggio da Blackout » sabato 22 febbraio 2014, 19:35

E' un dubbio che mi son posto pure io. Sinceramente credo che comunque concentrarsi troppo sul proprio Io sia in effetti una forma di egoismo; cerchiamo di raggiungere il nostro "star bene" e nel tentativo di riuscirci concentriamo tutte le nostre energie su noi stessi, perdendo allora il contatto con chi ci sta intorno. La cosa che consiglio a tutti comunque è di non isolarsi, specie in senso fisico, perchè quando ti ritiri troppo con te stesso, quando rifiuti troppi inviti a vedersi, a prendere un caffè, a mangiarsi una pizza, che siano conoscenti o amici, dopo poco la gente si stufa di inseguirti e ti lascia solo nel vortice che tu stesso hai costruito.
Il vero Io è quello che tu sei, non quello che hanno fatto di te. (P. Coelho)

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marc090
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Re: E se la verità fosse fuori?

Messaggio da marc090 » sabato 22 febbraio 2014, 19:55

Prendete questo come consiglio e prendetelo assolutamente fuori contesto rispetto alle più classiche realtà del forum, ma consiglierei a tutti, in tema, "la società individualizzata" di zygmunt bauman... è molto curioso perché aldilà del linguaggio un po' complesso, parla esattamente di questo tipo di tematiche :)
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
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Re: E se la verità fosse fuori?

Messaggio da Tozeur » domenica 23 febbraio 2014, 12:52

@m875 non ho capito perché parlare con quella ragazza sia stato un errore ma d'altra parte non vorrei si andasse in off topic. Riguardo ciò che ti è accaduto qualche giorno fa con la persona con cui avevi iniziato a contattarti, non lascerei perdere ma rifletterei sul perché possa aver fatto così

@marc090 molto interessante il concetto del filtro con cui viviamo la realtà che ci circonda anche se penso che spesso si rischia di non filtrare molto perché si parte dal pre concetto che non ce la possiamo fare, che ormai è troppo tardi, che non siamo capaci ecc ecc.

@barbara Sono d'accordo ma molte volte con questo continuo pensiero Io centrico ci si vede rifiutati subito quando invece ci vuole tempo ad essere apprezzati da qualcuno perché è anche possibile che non solo noi siamo timidi ma anche le persone che ci circondano. Riguardo la tendenza di cercare persone sicure, spesso può derivare dal fatto che una persona insicura vuole sicurezza intorno a lui.

Condivido anche ciò che han scritto Yoseph e Blackout
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barbara
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Re: E se la verità fosse fuori?

Messaggio da barbara » domenica 23 febbraio 2014, 12:57

Si, Tozeur , son d'accordo con te.

pensate la coincidenza: mi han regalato una settimana fa il libro di bauman
Se volete , mano a mano che lo leggo, posso anche scrivere qualche frase che possa illuminarci nella riflessione.

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e^ip+1=0
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Re: E se la verità fosse fuori?

Messaggio da e^ip+1=0 » domenica 23 febbraio 2014, 13:18

Condivido le vostre riflessioni. Mi verrebbe da aggiungere che molte persone hanno difficoltà nel relazionarsi proprio perché hanno difficoltà interne; molto spesso hanno l'impressione di risultare "egoiste" nel pensare ai propri problemi e, soprattutto, nel parlarne con altri. Temono di sembrare noiose o egocentriche. Non affrontando le magagne interne, queste emergono e rovinano le loro amicizie, le loro conoscenze etc.
Ne conosco parecchie di persone così.

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