solo uno spunto di riflessione:
è meglio avere degli amici che non sanno che tu sei gay e che ti stanno vicini, o dirlo ed avere due possibilità: rafforzare l'amicizia, o perderli e quindi esserne felici in quanto "meglio pochi ma buoni"?
amici: pochi ma buoni?
amici: pochi ma buoni?
La vera misura di un uomo si vede da come tratta qualcuno da cui non può ricevere assolutamente nulla in cambio.
my dream
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Re: amici: pochi ma buoni?
una bella domanda. credo che dipenda molto dal rapporto che hai con quelle persone e da quello che ti dà il frequentarle. Dico questo però anche se non ho esperienza diretta di una situazione come la tua...
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Re: amici: pochi ma buoni?
Io direi che sono piani diversi, con alcuni forse una sincerità radicale può avere senso, altri sono amici ma senza troppe complicazioni e con loro i rapporti sono necessariamente molto più formali.
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Re: amici: pochi ma buoni?
beh, io credo che gli amici che non sanno, prima o poi lo capiranno.
Il fatto è che purtroppo l'omosessualità è ancora vista (anche se si sono fatti passi in avanti) come un qualcosa di sbagliato nella persona, quindi l'omofobo non violento, però che è omofobo, cerca di evitarti, ma è un problema suo.
Inoltre dipende anche da come si fa coming out con gli amici, perchè se gli dici "sono gay" ma con un espressione di rassegnazione, come se in te ci fosse qualcosa di sbagliato, loro percepiscono la tua inadeguatezza (non riguardo all'essere gay ma a come vivi l'essere gay),e quindi potrebbero allontanarsi.
Spesso la persona che è timida e insicura non viene accettata, sarà anche sbagliato, ma è così. A meno che non si ha a che fare con una persona estremamente sensibile, anch'egli ex-sofferente e che quindi possa capire e aiutare.
Quindi il mio consiglio è: bisogna fare quello che si sente di fare. Se è importante dire ai propri amici del proprio orientamento sessuale, allora si fa CO, altrimenti lo capiscono da soli. Se non lo capiscono, prima o poi uscirà fuori l'argomento. Ma ci sono anche persone che gia lo intuiscono ma non gliene frega nulla, l'amicizia si basa sull'amore e sul rispetto, non sull'orientamento sessuale
Il fatto è che purtroppo l'omosessualità è ancora vista (anche se si sono fatti passi in avanti) come un qualcosa di sbagliato nella persona, quindi l'omofobo non violento, però che è omofobo, cerca di evitarti, ma è un problema suo.
Inoltre dipende anche da come si fa coming out con gli amici, perchè se gli dici "sono gay" ma con un espressione di rassegnazione, come se in te ci fosse qualcosa di sbagliato, loro percepiscono la tua inadeguatezza (non riguardo all'essere gay ma a come vivi l'essere gay),e quindi potrebbero allontanarsi.
Spesso la persona che è timida e insicura non viene accettata, sarà anche sbagliato, ma è così. A meno che non si ha a che fare con una persona estremamente sensibile, anch'egli ex-sofferente e che quindi possa capire e aiutare.
Quindi il mio consiglio è: bisogna fare quello che si sente di fare. Se è importante dire ai propri amici del proprio orientamento sessuale, allora si fa CO, altrimenti lo capiscono da soli. Se non lo capiscono, prima o poi uscirà fuori l'argomento. Ma ci sono anche persone che gia lo intuiscono ma non gliene frega nulla, l'amicizia si basa sull'amore e sul rispetto, non sull'orientamento sessuale
Non è forte chi non cade, ma chi cade ed ha la forza per rialzarsi!