Sfogatevi

Solitudine, emarginazione, discriminazione, omofobia...
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mizio
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Re: Sfogatevi

Messaggio da mizio » sabato 25 ottobre 2014, 0:53

barbara ha scritto:Caro maurix, quello che scrivi mi ha colpito molto. Sembra che per la tua serenità sia fondamentale sapere che ci sarà qualcuno accanto a te , che si farà carico di sostenerti. Certo l'amicizia e l'amore sono importanti per andare avanti . E pensare di rimanere soli con i propri problemi è una sofferenza.
Eppure potresti un giorno incontrarla per davvero questa persona speciale.
Una persona che a volte potrebbe avere bisogno di supporto, esattamente come te .Come immagini questa situazione capovolta?
Ciao cara Barbara!
Scusami sono in grado di rispondere solo ora: ebbene io mi sento in grado di consigliare e ascoltare ma non trovo chi è disposto e questo parlo in generale perchè mi trovo sempre a vedere le cose del mondo con uno spessore diverso dagli altri.
E questo lo dico senza credere a chissà cosa mi sento maturo prudente, sogno ma sono coi piedi per terra o down to earth come si dice! Eppure nessuno sembra volere queste cose o apprezzarle..tutti mirano all'apparire vuoto e non all'essere e decidere.
Ho tanto da imparare ma non lo voglio fare da solo voglio condividere ed essere condiviso ma nella realtà di tutti i giorni!
Dove sto sbagliando??

barbara
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Re: Sfogatevi

Messaggio da barbara » sabato 25 ottobre 2014, 20:12

caro maurix, è possibile che la cultura prevalente dia poco spazio a questi aspetti, specialmente (mi verrebbe da dire) nell'ambito maschile . In sociologia si parla molto di un certo narcisismo diffuso, che sta permeando i modelli di vita soprattutto fra le nuove generazioni, ma non solo.
Il narcisismo porta sostanzialmente a pensare solo a se stessi , dando priorità alla soddisfazione di quei bisogni che non richiedono una relazione impegnativa con l'altro. Per chi vive questa dimensione occuparsi degli altri è assai faticoso , e diventa anche difficile capire le esigenze dell'altro, visto che si è concentrati sulle proprie. Non so se questo discorso può in qualche modo c'entrare con la tua situazione. Ad ogni modo credo che , come accade sempre , c'è chi si omologa a certe tendenze e chi invece va contro corrente.
Perciò si tratta di avere anche la pazienza di cercare il proprio simile, magari andando negli ambienti giusti , perché in fondo ognuno di noi tende a frequentare persone simili a sé.
Questo discorso che ho fatto può avere un senso se le tue aspettative di essere supportato arrivano fino a un certo limite e non pretendi che l'altro risolva i tuoi problemi.
Mi spiego: un conto è se io desidero un rapporto profondo , di condivisione e di scambio ; un altro conto se io desidero che l'altro si faccia carico di problemi miei , che difficilmente potrei risolvere senza un mio percorso individuale.
In questo secondo caso è possibile che l'altro sia giustamente spaventato e contrario di assumersi questa responsabilità, che in effetti non gli compete.
Penso che una relazione affettiva, per quanto possa fare bene a entrambi, non deve rischiare di diventare uno spazio per così dire di "terapia reciproca" , tanto meno di terapia dell'uno da parte dell'altro.
Purtroppo molte coppie cadono in questo tranello, che porta poi a evoluzioni problematiche del rapporto. Ovviamente non intendo dire che questa sia la tua aspettativa; dico questo a livello generale, approfittando dello spunto che hai portato, perché chi legge possa rifletterci.

mizio
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Re: Sfogatevi

Messaggio da mizio » mercoledì 29 ottobre 2014, 1:42

barbara ha scritto:caro maurix, è possibile che la cultura prevalente dia poco spazio a questi aspetti, specialmente (mi verrebbe da dire) nell'ambito maschile . In sociologia si parla molto di un certo narcisismo diffuso, che sta permeando i modelli di vita soprattutto fra le nuove generazioni, ma non solo.
Il narcisismo porta sostanzialmente a pensare solo a se stessi , dando priorità alla soddisfazione di quei bisogni che non richiedono una relazione impegnativa con l'altro. Per chi vive questa dimensione occuparsi degli altri è assai faticoso , e diventa anche difficile capire le esigenze dell'altro, visto che si è concentrati sulle proprie. Non so se questo discorso può in qualche modo c'entrare con la tua situazione. Ad ogni modo credo che , come accade sempre , c'è chi si omologa a certe tendenze e chi invece va contro corrente.
Perciò si tratta di avere anche la pazienza di cercare il proprio simile, magari andando negli ambienti giusti , perché in fondo ognuno di noi tende a frequentare persone simili a sé.
Questo discorso che ho fatto può avere un senso se le tue aspettative di essere supportato arrivano fino a un certo limite e non pretendi che l'altro risolva i tuoi problemi.
Mi spiego: un conto è se io desidero un rapporto profondo , di condivisione e di scambio ; un altro conto se io desidero che l'altro si faccia carico di problemi miei , che difficilmente potrei risolvere senza un mio percorso individuale.
In questo secondo caso è possibile che l'altro sia giustamente spaventato e contrario di assumersi questa responsabilità, che in effetti non gli compete.
Penso che una relazione affettiva, per quanto possa fare bene a entrambi, non deve rischiare di diventare uno spazio per così dire di "terapia reciproca" , tanto meno di terapia dell'uno da parte dell'altro.
Purtroppo molte coppie cadono in questo tranello, che porta poi a evoluzioni problematiche del rapporto. Ovviamente non intendo dire che questa sia la tua aspettativa; dico questo a livello generale, approfittando dello spunto che hai portato, perché chi legge possa rifletterci.
Prendo atto cara Barbara e rifletto su questo aspetto però è molto difficile proporsi agli altri e comprendere cosa gli altri vogliano: non so mai cosa non aspettarmi o invece salto subito alle conclusioni ed è un peccato perchè comunque trovo persone che hanno poco da dire con zero opinioni forse mi aspetto troppo?
Comincio ad avere il serio sospetto che forse sono troppo esigente con gli altri: per me se uno è un nuotatore, faccio l'esempio, e poi lo becco fuori piscina a fumare mi è già scaduto come persona perchè non è virtuoso come lo vedrebbero i miei occhi, quese valutazioni mi succedono spesso e immaginati come mi cascano le braccia e allora tiro subito le somme del tipo: "eh ma se fa così figuriamoci in altro ambito..." cerco di essere realista è così un male?

grazie dell'ascolto
mauri

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Re: Sfogatevi

Messaggio da ioio » domenica 22 marzo 2015, 22:35

Salve a tutti,
Sono Alex ,23 anni.
E' un periodo in cui mi sento molto male, il motivo? La mia effeminatezza! Non troverò mai amici, il ragazzo e gente attorno a me, semplicemente perché al mondo non piaccio! Gli etero ti tollerano, i gay invece ti snobbano! La cosa che mi fa soffrire è che i gay mascolini mi odiano perché io sarei per loro ciò che più li umilia, cioè l' immagine di gay che ha fatto si che anche i mascolini vengano aditati per quello che sono io, per quanto riguarda altri effeminati non mi filano di striscio e ti offendono ancora di più. Io non ho scritto per avere conforto, perché nessuno può far niente, non mi accetta nessuno e solo non voglio restare. Io non voglio essere cosi, non esiste una cura o un' operazione per curarmi? Sono disposto a tutto!

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Re: Sfogatevi

Messaggio da progettogayforum » domenica 22 marzo 2015, 23:17

L'unica cosa sensata è mandate a quel paese la gente stupida, anche se ce n'è tanta! Ognuno è com'è, e chi si permette di giudicare dimostra quanto è piccolo il suo cervello.

ioio
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Re: Sfogatevi

Messaggio da ioio » domenica 22 marzo 2015, 23:49

Ma io non voglio essere come sono, cosi effemminato, ho tanti anni di palestra sono atletico, non molto muscoloso, e credo di non essere brutto, voglio eliminare questo difetto per avere finalmente una vita. Cosa esiste al mondo per curarmi
?

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Re: Sfogatevi

Messaggio da progettogayforum » lunedì 23 marzo 2015, 0:47

Ma non è che per caso ti stai facendo un po' troppi complessi e vedi una marea di problemi dove forse non ce ne sono proprio? Non capisco di che cosa parli in termini oggettivi: sei alto, forte, palestrato ma effeminato, a parte il fatto che ognuno è quello che è, non vedo proprio il problema, che mi sembra una forte interiorizzazione di pregiudizi sociali diffusi ma del tutto privi di senso, anche se possono fare molto male.

Ken
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Re: Sfogatevi

Messaggio da Ken » lunedì 23 marzo 2015, 15:24

Provo a sfogarmi io:
Ho il vago, ma quasi insistente sospetto che mia madre sia per lo meno bisessuale, altrimenti non spiegherebbe questa forte resistenza, a lasciarmi libero nella mia vita. Mi tiene incollato in casa, facendomi sentire forti sensi di colpa, e non so più che pensare, questa situazione va avanti da 9 anni ormai.
Ogni volta che provo di convincerla di accettare la mia omosessualità, fugge dalla situazione dando un bell'urlo, sembra per lei una cosa mostruosa. Se lei fosse bisessuale, ma non credo, spiegherebbe la forte rabbia che prova verso di me, nelle cose più semplici, perchè è sempre nervosa per un motivo o per l'altro.
E ogni qualvolta, io assuma un comportamento sereno, lei mi castra immeditamente. Si può vivere una vita così??
A volte penso ad andarmene di casa, ma ho come l'impressione che lei ci possa stare molto male, e questo non mi va, perchè sono molto sensibile nei suoi confronti. Lei ha passato tante cose brutte, per questo mi pare molto drastico lasciarla da sola. Da giovane lei mi disse che andò da uno psichiatra, perchè lei stava male, e disse questo psichiatra poco ortodosso, di lasciare perdere la psichiatria e cavarsela da sola.
Ovviamente, mia madre è piena di problemi psicologici, che trasmette sia a me, sia al suo compagno di vita. La situazione in casa, sebbene, solo io pensi a curarmi, è sempre molto nervosa, e piena di conflitti per questioni banalissime. Io sarei fuggito volentieri, da questa situazione, se non fosse che molto probabilmente mia madre e il suo compagno, litigherebbero, e secondo me arriverebbero anche alle mani, se io non ci fossi in casa, a far da mediatore.
Sono cose che si capiscono, e che viaggiano nel filo delle intuizioni. Anche il suo compagno, precedentemente lasciato dalla sua ex-moglie, da cui ha avuto 4 figli, in condizioni precarie, come la mia, alimentano un focolare di nervosismo, palpabile.
Come minimo se li lascio andare, la loro situazione degenerebbe nel caos più completo, e avrei un senso di colpa infinito.
Anche se penso che non è compito mio, occuparmi di loro, dopo ho il forte terrore di rimanere da solo, probabilmente a causa di questo senso di colpa. I miei fanno molto affidamento su di me, perchè sono sempre stato la persona più riflessiva, più intelligente, più posata. Credo che mi prendano un po' come un esempio da seguire, e come un punto di riferimento. Ma io sono stanco di tutto questo. Non so come fare a lasciarli andare, perchè so a priori che se lascio andare la barca famigliare, tutto andrebbe in malora, infinitamente. Questo perchè loro non sono persone che cercando di risolvere i problemi, ma li creano, con evidente piacere e orgoglio. Probabilmente devo smettere di assumere questo aspetto di superiorità, ma non so come fare. Se magari li lascio da soli, potrebbero assumersi le loro responsabilità, ma mi pare una cosa difficile, perchè loro sono stati responsabili di tanti casini, come può cambiare la situazione da un momento all'altro? Inutile dire che sono inconscienti in ogni cosa che fanno, e probabilmente soffrire un po' li aiuterebbe in questo. Si mi pare il caso che sia giunto il momento per loro, abbiano questa responsabilità. Non posso vivere nell'eterno caos della mia famiglia, se stanno male, è solo colpa loro, e del loro pessimismo cosmico, che intacca anche la mia salute.
Se mia madre è come minimo bisessuale, è una cosa che deve risolvere da sola, perchè ha 57 anni, ed è giunto il momento che cresca, non glieli può risolvere il figlio di 28 anni, i suoi problemi. Ogni giorno che passo qui dentro, in una casa che è la mia galera da 9 anni, mi sento consumare dall'odio che hanno queste persone. Omofobi, ed ingnoranti, e non mi dispiacer insultarli, perchè se lo meritano, a quell'età essere così stupidi. Che si arragino come ho fatto io.

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Re: Sfogatevi

Messaggio da progettogayforum » lunedì 23 marzo 2015, 23:34

Ciao Ken,
leggendo il tuo post pare che i ruoli siano scambiati, come se il padre fossi tu e dovessi tenere a bada due ragazzini che non vogliono crescere e che scaricano su di te ansia di vario genere, ma evidentemente tu conosci la situazione dal di dentro e sai che risolvere queste situazioni è molto più facile da dire che da fare. Mi sono chiesto che si fa in situazioni del genere? Ma l'incertezza è grande, perché qualunque scelta tu facessi gli aspetti negativi ci sarebbero comunque.

Ken
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Re: Sfogatevi

Messaggio da Ken » mercoledì 25 marzo 2015, 1:20

Si project, ovviamente quando capisci come lavorare in queste situazioni, diventa tutto meccanico...Ovviamente mi aiuto con file audio musicali, che sono melodie per riequilibrare i vari chakra, che sono il mio aiuto più forte, oltre che la musica tradizionale.
Si, io sono il padre che loro non hanno mai avuto: Paziente, Amorevole, molto disordinato, gentile, educato, che non si arrabbia mai.
Sono meccanismi che scattano, quando almeno due persone vanno in crisi: l'altra si sacrifica, sacrifica la sua giovinezza, il suo tempo, per salvare una situazione disastrosa. Mi sarebbe piaciuto vivere la mia spensieratezza, come ogni adolescente, ma in realtà questo percorso è servito, e serve anche a me, visto che ci ho trovato molte opportunità allettanti.
Non è facile, comunque in queste situazioni sviluppi la telepatia, quindi diventa tutto più semplice, capire gli sguardi, le tensioni, e tutte le varie sfumature dell'essere.
Alla fine la depressione, come la psicosi, serve alle persone per rinnovarsi, per rinascere, più forti di prima.
Ho dovuto prendere io le redini, della situazione, perchè non c'era nessuno fra i miei parenti, in grado di poter sacrificare, ma ovviamente la crescita serve a stare bene, ed è quello che la gente non capisce mai.
Per fortuna sono molto paziente, e alla fine il benessere di queste due persone, è anche il mio benessere...E' tutto sincronico!

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